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    Juve, Bremer: “Un'emozione giocare le prime partite con questa maglia”

    LOS ANGELES (Stati Uniti) – Gleison Bremer è intervenuto per qualche minuto sul canale Twitch della Juventus, per raccontare i primi giorni della sua avventura con la maglia bianconera: “E’ stata una bellissima esperienza giocare queste prime partite con la Juve. Sono arrivato adesso, mi sto trovando bene, ma ho ancora bisogno di ambientarmi e di conoscere meglio i miei compagni di squadra. Il pareggio col Barcellona è stato un grande risultato, è una grande squadra che non avevo mai affrontato prima”. Nei commenti, sono arrivati numerosi commenti da parte dei tifosi, di stima e di affetto, specialmente per la prestazione contro la squadra blaugrana. LEGGI TUTTO

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    Juventus-Chivas, parla Allegri: “Bravo Pogba, sarà un simbolo della nostra squadra”

    Massimiliano Allegri è soddisfatto, a fine partita. Era curioso di vedere come i suoi avrebbero reagito in campo, dopo questa prima parte di lavori in allenamento e nonostante le gambe appesantite. Ha colto buoni segnali.

    L’analisi: “E’ stato buon test: la squadra ha lavorato molto duramente e bene anche a Torino in questi giorni e si vedono i risultati. La partita è stata ben giocata e a tratti abbiamo tenuto buoni ritmi, sia nel primo sia nel secondo tempo”.

    Guarda la galleryJuve, sui social parte la festa e Pogba esulta: “Siamo tornati. Prima vittoria”

    I nuovi acquisti: “Sono soddisfatto dei nuovi. Pogba ha offerto una buona prestazione: ci sono alcuni aspetti su cui lavorare, ma di sicuro sarà uno dei simboli di questa squadra. Bene Di Maria, si vede quando uno ha qualità… Gatti è stato bravo nell’azione del primo gol, anche se ovviamente deve ancora assorbire alcuni meccanismi difensivi. Complimenti a Bremer per come si è subito ambientato”.

    I giovani: “Abbiamo fatto giocare tanti giovani, che hanno risposto bene. Adesso continuiamo così, perché teniamo a fare bene anche nelle prossime amichevoli”.

    Guarda la galleryÈ già la Juve di Pogba e Di Maria: a Las Vegas 2-0 contro il Chivas LEGGI TUTTO

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    Torino, non solo Bremer: anche il giovane Perotti va alla Juve

    TORINO – Dal Torino alla Juve, mappa della città alla mano, il passo è inevitabilmente breve. Ma la tratta, almeno storicamente, infuocata. Il discusso trasferimento di Bremer non è stato però l’unico dal granata al bianconero negli ultimi giorni. Perché alla Juve si è accasato anche Clemente Perotti, talentuosa speranza classe 2003. Non soltanto un ex del vivaio del Torino, ma anche uno sfegatato tifoso granata. La sua vicenda si è sviluppata in maniera differente rispetto a quella del brasiliano, perché in questo caso è stato il club granata a svincolarlo con poca lungimiranza dopo averlo cresciuto.Sullo stesso argomentoTorino, che ansia: Juric aspetta dei chiarimentiCalciomercato Torino

    Perotti scartato dal Torino nel 2018

    Il “fattaccio” risale all’estate del 2018, quando Perotti è costretto a ripartire dalla società dilettantistica del Chisola. Dove esprime tutto il suo potenziale e – nell’ultimo campionato – si riscopre grande protagonista della promozione dei vinovesi in Serie D. Il suo percorso di crescita attira così l’attenzione della Juventus, che lo segue da vicino e infine lo tessera: nella nuova stagione giocherà in Under 19 agli ordini di Montero. Accrescendo i rimpianti del Torino per essersi fatto sfuggire un ragazzo di testa (laureando in Economia e Commercio dopo il diploma a pieni voti), di talento e, soprattutto, di fede granata.

    Sullo stesso argomentoTorino, Scurto: “Missione Primavera: portare giocatori in A”Torino LEGGI TUTTO

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    Juve, è arrivato il momento dei tagli

    TORINO – La Juventus ha piazzato i primi grandi colpi di mercato: Pogba, Di Maria e, poco prima della partenza per il tour americano, Gleison Bremer, operazione da 49 milioni bonus compresi. E non è finita qui, perché la dirigenza bianconera pianifica altre operazioni funzionali, sfruttando le prossime settimane di trattative. Ma nel frattempo il ds Cherubini deve occuparsi dell’altra faccia del mercato, ovvero quella delle uscite: operazioni non meno importantri, perché funzionali ad alleggerire non solo la rosa, ma anche le casse del club.Sullo stesso argomentoArthur, per la Juve è un peso da 7 milioni. Il Gremio lo rivuole, l’Arsenal un miraggio come la RomaJuventus

    Il reparto maggiormente coinvolto nell’opera di sfoltimento è il centrocampo e i nomi sono principalmente due: Arthur e Ramsey. In attesa di proposte concrete per il brasiliano (finora l’unico discorso aperto è quello con l’Arsenal), si registrano passi avanti tra il gallese e la Juventus per trovare le condizioni giuste alla risoluzione del contratto (attualmente fino al 2023). Ma c’è fermento anche attorno a Rabiot, che non è partita per gli Stati Uniti per motivi non inerenti al mercato. Tuttavia su di lui si registra il pressing del Lione e non è da escludere anche un ritorno al Psg che fino a qualche tempo fa avrebbe avuto del clamoroso.

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    Inter, Marotta: “Dybala non serviva, Bremer sfumato per equilibri finanziari”

    MILANO – L’amministratore delegato dell’Inter Giuseppe Marotta, intervistato da Dazn in “Parla Marotta”, ha risposto in merito alle aspettative per la nuova stagione dei nerazzurri, con un occhio particolare al calciomercato: oggetti della discussione il ritorno di Lukaku, il mancato arrivo di Dybala e Bremer e la situazione di Skriniar. “Il ritorno di Lukaku fa parte delle pagine belle del mondo del calcio, un calciatore che ti ha lasciato improvvisamente che sente il bisogno di tornare tra gli amici e tra i luoghi per indossare una maglia gloriosa che lo ha portato a vincere uno scudetto. Una coincidenza di fattori ha fatto si che questo ritorno potesse concretizzarsi. L’ho ritrovato ancora più leader di prima, ieri ha perso una partitella ed era molto arrabbiato”.

    Sanchez, il collezionista di ‘no’

    Inter, 8 gol nel test col Novara: doppietta per Lautaro

    “Dybala non ci serviva, Bremer stoppato da nostri equilibri economici”

    Sul mancato arrivo di Dybala il dirgente nerazzurro ha affermato: “È un ragazzo serio e un professionista ma noi eravamo e siamo a posto in quel reparto. Non c’era spazio per lui e non c’era necessità. È stato tutto strumentalizzato. Roma è una piazza ideale per lui”. Sull’altro mancato arrivo, ossia Bremer (passato alla Juve), invece chiarisce: “Bremer è un grande giocatore. Evidentemente i nostri condizionamenti legati agli equilibri economici e finanziari non ci hanno permesso di arrivare a una conclusione. Abbiamo fatto la nostra corsa, poi quando arrivano delle offerte, sicuramente molto distanti dalla nostra, è giusto che il venditore faccia la sua scelta. Parallelamente, il calciatore, si è dimostrato sempre molto corretto e un grande professionista. In ogni caso, si ha l’obbligo di tentare di intraprendere delle strade che magari portano anche a conclusioni negative, fa parte del gioco, bisogna apprezzare la perseveranza con la quale abbiamo portato avanti questa cosa”. Infine, una chiosa sulla situazione di Skriniar, oggetto del desiderio di grandi club esteri fra cui il Psg: “Noi abbiamo da una parte l’obbligo di fare una squadra competitiva ma dall’altra abbiamo anche il dovere di guardare a un equilibrio economico-finanziario. Škriniar è un giocatore fortissimo, assolutamente, non necessariamente dev’essere messo sul mercato, assolutamente no. Abbiamo avuto dei contatti nelle settimane precedenti, quindi una richiesta, dopodiché tutto sarà valutato.” LEGGI TUTTO

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    Juve, tutti i numeri di Bremer: dai duelli difensivi al dominio di testa

    TORINO – Gianluca Petrachi, che da ds del Torino pescò Bremer in Brasile nel 2018, ricorda come, per descriverlo al presidente Urbano Cairo, lo paragonò a Giorgio Chiellini. Quattro anni e 110 partite in granata dopo, quel paragone ha trovato conferma nelle prestazioni del brasiliano, certificata anche dalle statistiche di Wyscout. Conferma nel bene e anche nel male: proprio come il giovane Chiellini, Bremer è un marcatore implacabile, ma ha bisogno di affinarsi in fase di impostazione. Tra i punti in comune con l’ex capitano bianconero, però, assicura chi lo conosce, ci sono anche spirito di sacrificio e applicazione sul lavoro: quel che gli serve per ripetere proprio il percorso di Chiellini, che con gli anni non ha certo sviluppato l’eleganza di Bonucci, ma è diventato assolutamente affidabile anche con la palla tra i piedi. Un processo peraltro già iniziato, visto che i passaggi precisi di Bremer sono saliti dall’83,9% del campionato 2019-20, il suo primo da titolare, all’87,4% del 2020- 21 e all’88% dell’ultimo campionato.Sullo stesso argomentoBremer alla Juve per una svolta, anche in Nazionale. Nel segno di ChielliniJuventus

    Processo da portare avanti, perché anche l’ultima percentuale resta lontana dai migliori del ruolo: 24° difensore centrale per quanto riguarda i passaggi in generale, 39° per quanto riguarda quelli in avanti, precisi per il 70,4%. Lontano anche da Matthijs De Ligt, del quale di fatto prende il posto nella difesa bianconera: 91,4% i passaggi precisi dell’olandese, 81,1% restringendo il campo a quelli in avanti. Simile, invece, il dato sui lanci lunghi: 51,3% precisi per Bremer, 54,2% per De Ligt. Chi fosse stato preso da sconforto e nostalgia, può consolarsi con i dati relativi alla fase difensiva. Detto che come sempre il verdetto sul passaggio da De Ligt a Bremer lo darà il campo (e per valutare l’operazione nella sua interezza si dovrà tener conto anche dei rinforzi in altri settori permessi dalla cessione dell’olandese), le statistiche dell’ultimo campionato legate al primo compito di un difensore, difendere, mettono il neo bianconero davanti all’ex.

    Guarda la galleryJuve, che formazione con Bremer al centro della difesa

    Non solo quelle relative ai numeri assoluti, che vedono Bremer miglior giocatore della Serie A con 15,2 azioni difensive riuscite ogni 90 minuti (e secondo solo a Kouyate del Metz, 16,4, tra i difensori centrali dei primi cinque campionati europei), che sono influenzate dal contesto: è chiaro che le azioni difensive di Ruben Dias nel Manchester City, per fare un esempio estremo (68,2% di possesso palla medio) sono limitate. Bremer ha brillato anche nei dati percentuali: con il 72,3% di duelli difensivi vinti è il migliore tra i 10 difensori di Serie A che ne hanno effettuati di più (lui il primo con 393) ed è il 9° tra quelli che hanno giocato almeno 20 partite da titolare (primo il romanista Smalling con il 77,2%, ma su 5,8 duelli ogni 90 minuti contro gli 11,4 di Bremer).

    Sullo stesso argomentoJuve, Bremer: “Voglio Scudetto e Champions, mi ispiro a Chiellini”Calciomercato Juventus

    Dato in cui De Ligt è stato all’incirca sullo stesso piano: vincendo il 71,9% dei suoi duelli difensivi (5,4 ogni 90 minuti). Dove il brasiliano ha fatto nettamente meglio dell’olandese sono i palloni intercettati, 236 in totale, primo difensore e secondo solo a Brozovic (246) nell’ultima Serie A, con una media ogni 90 minuti di 6,9 contro i 3,9 di De Ligt, e i duelli aerei nella propria area. Bremer è infatti uscito vincitore nel 68,3% dei confronti sui palloni alti all’interno dei propri 16 metri, 7° in Serie A, De Ligt, nel 60% (16°). Un’efficacia che stranamente non trova riscontro nel resto del campo, visto che sul totale dei duelli aerei Bremer ne ha vinti il 52%. Dato che però pesa meno rispetto alla sua padronanza della propria area. Anche perché comunque di testa ha segnato sei degli 11 gol realizzati negli ultimi tre campionati.

    Guarda la galleryBremer: «La Juve? Nel destino: anche il mio cane è bianconero» LEGGI TUTTO

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    Juve, Bremer: “Voglio Scudetto e Champions, mi ispiro a Chiellini”

    TORINO – E’ il giorno di Gleison Bremer alla Juve. Dopo l’annuncio ufficiale da parte del club, arrivano le prime parole in bianconero del difensore brasiliano: “Ciao bianconeri, sono Bremer, sono felice di essere qui. Fino alla fine, forza Juve”. “La Juve è una grande squadra che vuole sempre vincere – aggiunge l’ex Torino – è anche la mia ambizione e aspettavo da tanto questo momento: voglio scudetto e Champions”. Sognano i tifosi della Juve con le parole di Bremer, futuro numero 3, quello lasciato in eredità dall’ex capitano Chiellini: “Mi ispiro a lui, ho anche parlato con lui ed è il miglior difensore italiano poi come difende lui… .In questi anni sono migliorato molto, anche Juric mi ha insegnato tanto e mi sento più completo difensivamente”. Il classe 1997 racconta anche un simpatico retroscena: “Devo dire che la Juve era nel mio destino perché anche il mio cane è bianco e nero”.Guarda la galleryBremer, firma con Arrivabene e prime foto in maglia Juve LEGGI TUTTO

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    No, non è colpa di Marotta se l'Inter ha perso Dybala e Bremer

    Dybala alla Roma e Bremer alla Juve: i tifosi dell’Inter l’hanno presa malissimo e non si stenta a crederlo, ma non è colpa di Marotta se l’Inter li ha persi entrambi. Il tira e molla con l’argentino era andato avanti per settimane, tuttavia, all’inizio di giugno sembrava che il lieto fine fosse finalmente arrivato. Invece no, il ciclone Lukaku ha cambiato tutto, oltre al fatto che Sanchez è rimasto in  organico e Dybala è finito nel limbo sino a quando la Roma non si è inserita e ha piazzato un colpo magistrale. Bremer è un capitolo diverso che  riconduce comunque al medesimo denominatore comune: i delicati equilibri del bilancio interista sono tali da non poter consentire a Marotta di rilanciare dopo l’offerta juventina che il Toro ha giudicato irrinunciabile (41 milioni di euro e 9 milioni di bonus).

    La causa di Zhang

    In queste ore, il presidente dell’Inter è il bersaglio della protesta dei tifosi, irritati anche dalla notizia pubblicata  dal South China Morning Post. Secondo il quotidiano  di Hong Kong, Steven Zhang avrebbe perso la causa giudiziaria intentata contro di  lui da alcuni creditori, un procedimento che non ha nulla a che vedere con il ruolo di presidente dell’Inter, ma riguarda il Gruppo Suning. I legali di Zhang hanno presentato appello contro la sentenza che obbliga il presidente dell’Inter a restituire 255 milioni di euro di prestiti concessi fra gli altri da China Construction Bank alla società Great Matrix controllata da Suning Holdings. 

    Il prestito Oaktree

    L’Inter non c’entra con questa controversia, ma è chiaro che in questi giorni di frustrazione per le vicende Dybala e Bremer, la cattiva notizia giunta da Hong Kong abbia ulteriormente preoccupato l’ambiente. Senza dimenticare le condizioni del finanziamento erogato al club dal fondo Oaktree. Il sito specializzato calcioefinanza.it ha preso visione dei documenti ufficiali legati al bilancio annuale di Ocm Luxembourg Sunshine Srl, la società lussemburghese tramite la quale i californiani hanno garantito 292,12 milioni alla famiglia Zhang per l’Inter, con tasso d’interesse al 12% per Grand Tower Sarl, una delle holding Suning che controlla la società nerazzurra. “Se la proprietà cinese – ha scritto Calcioefinanza – non ripagasse il finanziamento, Oaktree prenderebbe in mano Grand Tower con un’operazione simile a quella realizzata per il Milan tra Yonghong Li e il fondo Elliott. Nel 20212, il tasso al 12% ha generato già interessi pari a 21 milioni di euro da parte di Suning verso Ocm Luxembourg Sunshine Srl”. No, non è colpa di Marotta se Dybala e Bremer non sono andati all’Inter.

    Sullo stesso argomentoBremer e poi Dybala: dopo il blitz Lukaku due bocconi amari per l’InterCalciomercato Inter LEGGI TUTTO