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    Bremer, il sorpasso. Cairo: «Juve? Quando le cose sono fatte commento». E l'Inter non molla

    TORINO – (e.e.) Una serata di passione. Al centro del mercato Bremer, difensore del Torino, eletto il migliore della Serie A, conteso da Juventus e Inter. Al termine, il sorpasso dei bianconeri. Le cifre dei nerazzurri: 30 milioni più bonus più il prestito di Casadei. Il club di Agnelli mette invece sul piatto 40 milioni di euro e per il giocatore un ingaggio di 4,5 (anche qui sorpasso sui nerazzurri).
    CHE SFIDA Un bel match tra la Juve e Marotta, quindi. E un incontro terminato oltre alla mezzanotte che però non ha ancora chiuso la sfida. Deciderà il Torino, ovvio. Queste la parole del presidente Urbano Cairo: «Quando le cose sono fatte, si dicono. Juve? Non commento, non mi fate dire nulla. Appena ho notizie, le dirò». Il direttore tecnico Vagnati: «Abbiamo cenato, è andato tutto bene con l’Inter. Abbiamo fatto una bella chiacchierata. Fiducia? Sì. Tempistiche? Vediamo, non c’è fretta. Il mercato è ancora lungo, vediamo che succede. Offerta Juve? Ne stiamo parlando con entrambi i club». Insomma, seguiranno altre ore di passione. Ma la Juve adesso è davanti… LEGGI TUTTO

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    Juve, Bremer quasi bianconero: contratto di 5 anni

    TORINO – La Juventus ha messo la freccia e il sorpasso sull’Inter per ottenere Bremer dal Torino è cosa fatta. Ora si tratta di tornare sulla corsia di marcia normale e allungare per vedere la sagoma dei nerazzurri sempre più piccola dallo specchietto retrovisore. Dunque Juventus in netto vantaggio per poter sostituire De Ligt – forse già stasera in partenza per Monaco con la sua agente Rafaela Pimenta a Torino dalla tarda mattinata per definire la chiusura del rapporto con i bianconeri – con il brasiliano Bremer che dovrebbe ottenere un contratto di cinque anni da 4.5 milioni a stagione mentre al club di Cairo andrebbero 40 milioni di euro. Intanto la Juventus si è portata avanti anche con Milenkovic, il viola costa 15 milioni di euro e quindi si profila l’accoppiata Bremer-Milenkovic per puntellare la difesa di Allegri. Al momento l’incontro tra Inter e Torino previsto dopo pranzo per Bremer è slittato di qualche ora, per il tardo pomeriggio, sempre che venga confermato. LEGGI TUTTO

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    Buongiorno carica: «Sogno il primo gol nel Toro»

    INVIATO IN AUSTRIA – Alessandro Buongiorno, del quale domani uscirà sull’edizione cartacea di Tuttosport un’intervista arricchita da molti altri contenuti, oggi ha rilasciato alcune dichiarazioni a Torino Channel. «Concordo con il mio compagno di reparto Zima: stiamo lavorando tantissimo in campo, ma lo staff ha grande cura anche degli aspetti fuori da esso. Dalle ore di riposo – nelle quali mi dedico a una colazione fatta con calma e alla lettura dei giornali – all’alimentazione, per arrivare alle terapie di recupero tutto in ritiro è studiato nei minimi dettagli. Il gossip nel calcio? Capisco a cosa ti riferisci… parliamo di due personaggi molto famosi (Francesco Totti e Ilary Blasi, ndr): non possono avere privacy totale, ma il rispetto verso di loro resta importante».
    COLTO Attento lettore di giornali, laureando in Economia e Commercio (gli manca solo la tesi), Buongiorno parla della situazione politica italiana: «Mi preoccupa, è indubbiamente un periodo non facile. Noi siamo dei privilegiati, ma l’aria che si respira è un po’ difficile per tutti i lavoratori. In questi giorni ho cercato di informarmi bene sulla tragedia della Marmolada e sui ciclisti investiti a Grosseto, in Toscana: morti improvvise, difficili da digerire e che danno molto, ma molto da pensare».
    IL GOL Buongiorno affronta poi temi più legati alla sua attualità di calciatore, partendo dalla sfida persa contro l’Eintracht: «In campo esistono dei valori: loro sono molto forti e stanno per affrontare il Real in Supercoppa. Noi stiamo lavorando sodo per migliorare. Contro i tedeschi sono andato vicino a segnare. Mi piacerebbe, realizzare la prima rete in granata. Poi punterò alla seconda…». LEGGI TUTTO

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    Bremer, che bagarre! Juve, Inter e ora anche Napoli

    Il Bayern non abbassa il pressing su Matthijs De Ligt. E la Juventus, in attesa che l’offerta dei tedeschi diventi davvero irrinunciabile (cioè tra gli 80 e i 90 milioni con i bonus), cambia marcia nella ricerca dei sostituti. Può succedere ancora di tutto, compreso che il 22enne difensore olandese faccia retromarcia. Ma la sensazione, vista la volontà del giocatore di trasferirsi in Germania e il contratto in scadenza nel 2024, è che non sarà semplice tornare indietro. Soprattutto perché di mezzo c’è un top club come il Bayern. E se i bavaresi si muovono, come è successo lunedì in occasione del blitz torinese del ds Hasan Salihamidzic, è perché vogliono arrivare assolutamente al traguardo. Per tutti questi motivi i dirigenti bianconeri sono segnalati attivi su diversi difensori già da un po’ di tempo. Sfumato Kalidou Koulibaly, ingaggiato dal Chelsea per 40 milioni e in meno di 48 ore, la Juventus si è mossa per capire la fattibilità di un sorpasso all’ultima curva per Gleison Bremer, da settimane promesso sposo nerazzurro. Sorpasso complicato, ma non impossibile. E strettamente legato allo stallo della trattativa tra l’Inter e il Psg per la cessione di Milan Skriniar. Chi prima vende, prima compra. Vale per l’Inter (Skriniar) e anche per la Juventus (De Ligt). Il Napoli, invece, ha già monetizzato il ricco addio di KK. Tanto che nelle ultime ore anche gli azzurri, al lavoro su diversi nomi, si sarebbero rifatti sotto con il Torino per Bremer. Una vera e propria bagarre, che potrebbe riservare sorprese fino all’ultimo. L’Inter parte in vantaggio, ma i ben informati non escludono sorpassi e controsorpassi. Sicuramente la Juventus c’è, su Bremer, e un tentativo lo effettuerà. Nei prossimi giorni si capirà se l’inserimento dei bianconeri avrà avuto successo. O se l’Inter, tuttora fiduciosa, riuscirà a portare a termine una operazione impostata da mesi. Molto, se non tutto, dipenderà dal Torino e da chi saprà soddisfare le richieste del presidente Urbano Cairo per il 25enne brasiliano rivelazione dell’ultima Serie A. A giudicare dagli spifferi che filtrano dagli ambienti granata, a questo punto serviranno tra i quaranta e i cinquanta milioni per ottenere il semaforo verde del Torino.Guarda la galleryJuve, da Bremer a Pau Torres e Milenkovic: chi arriva se parte De Ligt?

    Gabriel e Pau Torres

    Visto il traffico su Bremer, la Juventus da un lato prosegue la sfida con Inter (soprattutto) e Napoli, ma dall’altro si cautela sondando altre piste. A ruota del difensore del Torino resiste un altro brasiliano: Gabriel, 24enne dell’Arsenal. L’ex Lille, nel mirino dei bianconeri da mesi, non sembra più incedibile per i Gunners. Il club inglese è entrato nell’ottica di sacrificare il Nazionale verdeoro. Ma nessuno sconto: si parla di almeno 50 milioni con i bonus. Simile è anche la richiesta del Villarreal per Pau Torres, 25enne centrale della Nazionale spagnola. Nei giorni scorsi i dirigenti juventini hanno verificato la posizione del difensore protagonista nel 3-0 della squadra di Unai Emery all’Allianz Stadium.

    Le alternative

    E se su Presnel Kimpembe del Paris Saint-Germain si è fatto sotto il Chelsea – l’eventuale affondo dei londinesi potrebbe avvantaggiare i francesi su Skriniar e l’Inter su Bremer – nella “lista difensori” della Juventus resistono Nikola Milenkovic (c’è anche il Napoli), Manuel Akanji (Borussia Dortmund) e i giovani Evan Ndicka (Eintracht Francoforte) e Rafa Marin (Real Madrid).

    Molina, mossa Atletico

    In caso di super incasso sul fronte De Ligt, la Juventus proverà a stringere anche per il laterale destro Nahuel Molina (Udinese). Sull’argentino, però, è forte il pressing dell’Atletico Madrid, che ha già mosso passi concreti negli ultimi giorni. LEGGI TUTTO

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    Toro, svolta mercato? Bremer a colloquio con Vagnati

    INVIATO A BAD LEONFELDEN – A Bad Leonfelden, come da foto allegata, è salito il direttore tecnico granata Vagnati che si è intrattenuto con Bremer. Difensore che sta suo malgrado bloccando il mercato del Torino, visto che Cairo per procedere con gli investimenti vuole prima cedere il suo gioiello. Questi sono giorni indubbiamente decisivi, per la cessione del miglior centrale del passato campionato. A contenderselo in questo rush finale restano Inter  (in pole) e Juve, con il Napoli sullo sfondo. LEGGI TUTTO

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    Radonjic alla prova Bremer: il Torino rinasce anche così

    BAD LEONFELDEN – Se lo coccola, lo rimprovera e stimola come un padre di famiglia severo, ma giusto. Ivan Juric sta allenando Nemanja Radonjic da un punto vista atletico e tattico, ma prima ancora mentale. Negli esercizi del mattino gli ha messo di fronte il primo della classe tra i difensori, quel Bremer premiato dalla Lega alla fine del campionato scorso quale miglior centrale della Serie A. Un evidente attestato di stima, per il Nazionale serbo che il tecnico granata si sta assumendo la responsabilità di far crescere a 360°. E così ha alternato un «Bravo Rado, bel movimento, sì così è giusto», ad altre considerazioni più piccanti. Divertente una che rende l’idea del grado di ironia del tecnico granata. Con Radonjic stremato a terra dopo un paio di testa a testa dispendiosi contro il brasiliano – uno dei quali chiuso con un bel diagonale rasoterra vincente – così ha parlato, Juric: «Ti vedo bello tranquillo, bravo, tanto giochi due, tre partite l’anno». Una battuta per stimolare il ragazzo che in granata è chiamato a diventare protagonista, a giocare sempre così da mettere alle spalle una stagione con appena 6 presenze nel campionato portoghese con il Benfica (ma ne ha pure giocate 13 con la Serbia, nella passata stagione: tutte quelle disputate dalla sua Nazionale da settembre in avanti). La corsa alla piena riabilitazione di Radonjic è partita: Juric non si risparmia, l’esterno serbo dovrà fare uguale. LEGGI TUTTO

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    Koulibaly, Skriniar, De Ligt: se l'Italia resta… indifesa

    TORINO – La Serie A si scopre indifesa. E’ la tendenza che caratterizza questa seconda settimana dall’apertura ufficiale del calciomercato scattata il primo luglio: l’addio all’Italia dei difensori di prima fascia. I segni premonitori erano nell’aria, ma davvero in pochi si aspettavano che a dare il via alle danze sarebbe stato quel Kalidou Kolibaly a cui il Napoli sembrava intenzionato a consegnare le chiavi dello spogliatoio con un rinnovo contrattuale fuori target, spiattellate ai 4 venti dal ds Giuntoli: «Gli abbiamo offerto cifre enormi, 6 milioni netti per cinque anni». Difficile che il ds del Napoli non sapesse già dell’accordo che il suo difensore aveva praticamente raggiunto con il Chelsea, anche perché non è che una “robina” così la si può chiudere in quattro e quattr’otto. Risultato: il difensore senegalese non si presenterà nemmeno al ritiro di Dimaro e volerà direttamente a Londra. Fuori uno. 
    OLANDESE VOLANTE Alla Juventus, invece, aspettano il rilancio del Bayern Monaco per Matthijs De Ligt. L’interesse, come ormai tutto il mono sa, è concreto anto da aver spinto il ds Salihamidzic a effettuare un blitz a Torino per discutere con la Juventus e con gli agenti del difensore. Offerta troppo bassa (60 milioni è la versione ufficiale dopo l’incontro) rispetto ai 100 milioni che chiede il club bianconero, ma è davvero difficile convincersi che un dirigente di quel calibro si sia presentato di persona (oltre che per confermare gli ottimi rapporti con la Juve) solo per un primo e così timido approccio. La realtà, piuttosto, è che i bianconeri debbono procurarsi il sostituto (Da Pau Torres a Milenkovic, da Bremer a Gabriel) prima di alsciare il via libera che, comunque, non sarà concesso a cifre troppo lontane dalla soglia dei cento milioni. Fuori due. 
    MILAN CIAO All’inter, infine, aspettano che il Psg si avvicini ancora un poco alla richiesta di 70 milioni per Milan Skriniar che ieri (ufficialmente per infortunio) non ha nemmeno partecipato all’amichevole dei nerazzurri. In Francia sono convinti di chiudere entro la fine della settimana, l’Inter tiene in caldo Bremer sperando di non dover innescare un’asta con la Juventus. Nell’attesa, fuori tre. 
    IMPOVERITI Tre dei più forti – forse i più forti – difensori della Serie A sono dunque in procinto di lasciare il campionato. La morale, a parte il fatto che tra i nomi di possibili sostituti non sbuca nemmeno un italiano di prospettiva (per ragioni anagrafiche non lo è certo Acerbi, accostato al Napoli), è sostanzialmente la conferma di un trend purtroppo di sempre più evidente negli ultimi anni. Quello che ha trasformato la Serie A in un torneo di passaggio e di apprendistato per poi poter approdare in tornei e club più prestigiosi o facoltosi non più solo in Premier, ma pure in Bundesliga e in Ligue 1. Non è una bella sensazione, a dirla tutta. LEGGI TUTTO

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    Ecco il Toro com'è e come sarà: da lunedì il raduno. Con Bremer, al momento

    TORINO – Adesso è arrivata anche l’ufficialità. Dall’11 al 30 luglio il Torino sarà in ritiro in Austria, dapprima a Bad Leonfelden – dall’11 al 22 -, successivamente a Waidring – dal 22 al 30. I granata, però,  si ritroveranno lunedì 4 luglio allo stadio Filadelfia dove lavoreranno fino al 10 luglio: in questo periodo Ivan Juric getterà le basi per il duro lavoro che successivamente verrà effettuato in Austria. Nell’occasione verranno fatti allenamenti individuali. Lunedì si comincerà con i test, dopodiché ogni giocatore seguirà una tabella personalizzata di preparazione che lo porterà in Austria dove, invece, gli allenamenti saranno collettivi. In questo modo l’allenatore vuole portare i suoi giocatori già ad una forma accettabile. Non c’è tempo da perdere anche perché il 14, tre giorni dopo l’arrivo a Bad Leonfelden ci sarà l’amichevole, di prestigio contro l’Eintracht Francoforte, squadra vincitrice dell’ultima Europa. Ecco perché la settimana al Filadelfia sarà importante per presentarsi all’appuntamento in discrete condizioni evitando una figuraccia visto che i tedeschi sono già in ritiro da diversi giorni. Al gruppo si aggregherà anche Bremer visto che sino ad oggi il brasiliano non ha ancora trovato una squadra. Questione di pochi giorni, comunque.

    Ecco i probabili convocati:
    Portieri: Etrit Berisha, Luca Gemello, Vanja Milinkovic-Savic.
    Difensori: Ola Aina, Gleison Bremer, Alessandro Buongiorno, Koffi Djidji, Armando Izzo, Ricardo Rodriguez, Wilfried Singo, Mergim Vojvoda, David Zima.
    Centrocampisti: Karol Linetty, Sasa Lukic, Samuele Ricci, Jacopo Segre.
    Attaccanti: Simone Edera, Vincenzo Millico, Pietro Pellegri, Demba Seck, Antonio Sanabria, Simone Verdi, Simone Zaza.
    Altri giocatori a disposizione: Adopo, Celesia, Horvath, Rauti, Karamoko, Kone, Kryeziu, Vianni.  LEGGI TUTTO