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    Brescia, la A non è un’utopia

    TORINO – Attenzione, la prossima stagione potrebbe esserci anche il Brescia nella corsa per la A diretta. Da tempo Celino fa trapelare che la Leonessa potrebbe lottare per la promozione o, perlomeno, per un campionato d’alta quota, e, pur non disponendo di grandissime risorse, potrebbe essere in grado di allestire una squadra da quartieri alti della classifica, quantomeno. Del resto, il Brescia è reduce dalla sensazionale stagione vissuta con Rolando Maran in panchina che prima ha raddrizzato la baracca, cioè s’è messo alle spalle la situazione pesante che aveva ereditato da Daniele Gastaldello. Poi, con una irresistibile progressione, ha portato il Brescia all’8° posto, cioé in zona playoff, uscendo al turno preliminare, a Catanzaro, per altro a testa altissima: era un mese fa, i lombardi vincevano 1-2 fino al recupero, quando i calabresi, proprio con l’ex Brescia Donnarumma, acciuffavano il 2-2, portandoli quindi ai supplementari, dove i giallorossi alla fine dilagavano sul 4-2. Insomma, si parte da una base che non va sottovalutata, anche se la squadra della scorsa annata potrebbe essere andata oltre le proprie possibilità. Però è anche vero che nella stagione che va a cominciare proprio oggi, la lotta per la A diretta, potrebbe essere ristretta a poche squadre e potrebbe non esserci un vero padrone del campionato perché al momento non si trovano una o più squadre che possano essere nettamente superiori alle altre. Ma quale squadra sta prendendo corpo? Il primo colpo del Brescia è stato riscattare dal Frosinone il centravanti Gennaro Borrelli, 24 anni: chissà dove sarebbe potuto arrivare il Brescia dell’ultima stagione se non si fosse fatto male prima di arrivare allo sprint finale del campionato. In avanti, potrebbe tornare il centravanti Ernesto Torregrossa, reduce dalla parentesi pisana, non proprio felice per lui, ma neanche per la squadra, dunque c’è la possibilità che si possa vedere ancora, almeno a sprazzi, l’attaccante che fece la differenza nell’ultima promozione in A delle rondinelle, datata 2019 con Eugenio Corini in panchina. Però nelle ultime ore si sta valutando un altro centravanti, Leonardo Mancuso, sottoutilizzato dal Palermo, che potrebbe anche sopravanzare Torregrossa, per non parlare di Marco Olivieri, che la Juve sta cercando di piazzare in giro dopo un’annata anonima al Venezia, dove perlatro era chiuso da Pohjanpalo e Gytkjaer. Un altro nome interessante, ormai del Brescia, è l’esterno sinistro Niccolò Corrado, nella scorsa stagione fra Ternana e Modena, rendimento piuttosto deludente con entrambe. In verità, e bisognerebbe indagare perché. Ma di fatto si tratta di un giocatore su cui l’Inter aveva il diritto di ricompra, e tanto basta per definirne le potenzialità: entro giovedì si dovrebbe chiudere. Però, per tornare all’attacco, non va dimenticato che nel finale di stagione, Gabriele Moncini, per sostituire Borrelli, ha fatto cose enormi, non facendolo mai rimpiangere e riproponendosi, potenzialmente, sui livelli più alti della propria carriera, cioé quei sei mesi che disputò per il Cittadella, quando in coppia con Davide Diaw, pareva un notevole uomo d’area. Mettiamoci poi che, per un tozzo di pane, Cellino ha riscattato dalla Spal, il terzino destro Lorenzo Dickmann, che ha gamba e tecnica e che, in una squadra in lotta per la A diretta, potrebbe dire la sua. Col suo prezioso e consueto contributo a trebbiare la fascia e mettere palle in mezzo sempre pericolose, trovando talvolta anche la via del gol. Infine, tutto da scoprire il regista belga Matthias Werrath, proveniente dalla B belga, dal Willem II, che si è annunciato sui social come giocatore già del Brescia.  LEGGI TUTTO

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    Il Brescia di Maran difende la posizione, Samp-Como di prestigio

    TORINO – Dopo gli anticipi di ieri sera (Pisa-Catanzaro 2-2 e Venezia-Cremonese 2-1) la 35ª giornata si chiude oggi col format adottato negli ultimi tempi: quattro gare alle 14 e altrettante alle 16.15. Guida alle sfide odierne Brescia-Spezia (ore 14) Incrocio fra playoff e salvezza. Il Brescia di Maran, rivelazione del campionato, difende il 7° posto, partecipare agli spareggi promozione sarebbe un risultato lusinghiero, intanto però la salvezza è già in tasca, niente male, considerato che la squadra è quasi uguale a quella che un anno fa finiva in C (poi riammessa in B per l’esclusione). Lo Spezia viene dal beffardo 0-0 nel derby ligure con la Sampdoria: partita stradominata ma segnata dall’inaccettabile direzione di gara, sia dell’arbitro che dei varisti, cose che se succedessero in A se ne parlerebbe per un mese. Con quei 2 punti, i liguri di D’Angelo oggi avrebbero potuto impostare tutt’altra partita. Coi blucerchiati però, s’è forse visto il miglior Spezia stagionale: il Brescia è avvisato.
    Modena-Sudtirol, che incrocio
    Modena-Sudtirol (ore 14) Altro incrocio fra salvezza e playoff. Nel Modena lo scorso turno ha fatto il suo esordio in panchina Pierpaolo Bisoli che aveva iniziato la stagione nel Sudtirol, da Ascoli è tornato con un punto prezioso. Importante aver ritrovato fra i pali Gagno dopo 12 turni trascorsi in panchina: a nostro avviso, è il portiere più promettente della B, lo ha dimostrato proprio al Del Duca con la superba parata con cui ha neutralizzato il rigore di Nestorovski. Nel finale, i canarini hanno sfiorato il colpo con l’interessante Bozhanaj: chissà che il talentino albanese di scuola Empoli con Bisoli trovi quello spazio che Bianco misteriosamente gli negava. Occhio però al Sudtirol: 5 punti nelle ultime 3 gare e nell’ultima trasferta la storica vittoria sulla Samp. Valente non vuole sentir parlare di playoff ma dovesse vincere anche oggi, ci sono anche loro. Il Modena invece, con 3 punti potrebbe considerarsi di fatto salvo.
    Pecchia vuole festeggiare
    Parma-Lecco (ore 14) La capolista di Pecchia continua la sua marcia in gestione del 1° posto. Reduci dallo 0-0 di Palermo, 5 punti nelle ultime 3 gare, oggi con un successo il ritorno in quella A lasciata nel 2021 sarebbe cosa fatta. Il Lecco invece, dopo una sola stagione in B, sta per salutare, oggi la retrocessione può essere aritmetica: comunque, con Malgrati in panchina, si sono viste cose interessanti. L’ala Buso (nipote del celebre Renato) nell’1-2 di sabato scorso col Venezia, ha sbloccato la gara con un gol da cineteca: è a 8 reti, avrà mercato. Quello che non sembra avere il Lecco: patron Di Nunno da tempo cerca di vendere il club ma non trova offerte soddisfacenti e minaccia di consegnare il club al sindaco.
    Ternana, alla ricerca della Salvezza
    Ternana-Ascoli (ore 14) delicato incrocio per restare in B. Da due turni gli umbri sono in zona salvezza, anche se il margine sui playout è di un solo punto, risultato comunque lunsinghiero: con Breda le Fare hanno un passo da playoff e sono reduci da quattro punti conquistati in trasferta, a Cremona (1-2) e a Brescia (0-0): L’Ascoli di Carrera è terzultimo, a -2 dai playout: pesano gli ultimi 3 pareggi di fila, dove non è arrivato il necessario scatto salvezza: tre 0-0 di fila, lusinghiero il primo, in casa col Venezia, ma si doveva ottenere di più da quelli di Cittadella e sabatoscorso col Modena.
    Cittadella fuori dalla crisi
    Cittadella-Feralpisalò (ore 16.15) Zitto zitto, il Cittadella di Gorini (e Marchetti) ha messo alle spalle la pesante crisi d’inizio 2024 e ora può fare un pensierino ai playoff, distanti 1 punto. La Feralpisalò, penultima ma ancora viva, è a -5 dai playout, solo vincendo oggi al Tombolato si potrebbe sperare di agganciarli (la salvezza è a 6 punti).
    Cosenza-Bari match da brividi
    Cosenza-Bari (ore 16.15) La più delicata partita del turno. Col 4-0 di Reggio Emilia dell’ultimo turno, il Cosenza ha dimostrato di potersi salvare ma deve confermarsi col Bari, in zona playout, che con 3 punti acciuffa i calabresi. Nei galletti, sabato scorso ha fatto il suo esordio in panchina Federico Giampaolo, fratello minore del più noto Marco, quarto tecnico stagionale dopo Mignani, Marino e Iachini. Ne è uscito l’1-1 col Pisa che ha dato qualche confortante indicazione. Ma per provare a salvarsi direttamente, serve qualcosa di più.
    Palermo per andare oltre i pari
    Palermo-Reggiana (ore 16.15) Siciliani alla quarta uscita con Mignani in panchina, finora sono arrivati solo pareggi (2-2 in casa con la Samp, 1-1 a Cosenza e 0-0 al Barbera con la capolista Parma). La vittoria dei rosanero manca dal 10 marzo (0-1 a Lecco), oggi un successo potrebbe quasi garantire il 6° posto attuale, vuol dire disputare i playoff dal turno preliminare in gara secca da giocare in casa. La Reggiana di Nesta è in caduta libera: tre ko di fila, prima col Cittadella in casa (0-2), poi a Lecco (1-0) fino al patatrac dell’ultimo turno col Cosenza (0-4): piazza infuriata, si rischia di vanificare un buon campionato. Il vantaggio sui playout è di 4 punti ma se non s’inverte la rotta, sono guai.
    Pirlo, mal di pancia o no?
    Sampdoria-Como (ore 16.15) la partita più prestigiosa. AI blucerchiati di Pirlo sabato scorso è andata di lusso a La Spezia, 0-0 immeritato ma punto prezioso, visto anche che la squadra era frenata da un virus intestinalerimediato dopo un pasto in ritiro. Fattore che andrebbe considerato prima di parlare di flessione, anche se l’ultima uscita interna, lo 0-1 col Sudtirol, aveva già fatto scattare l’allarme. Certo, per garantirsi i playoff bisogna tornare ad esprimersi come fino a Pasquetta, quando la Samp mostrava di non avere nulla da invidiare alle big della B. Il Comodel tandem Roberts-Fabregas, in questo momento, è la squadra più forte della B, lo certificano le 5 vittorie di fila ottenute dai lariani (raggiunti dal Venezia a 67 punti). LEGGI TUTTO

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    Samp e Pirlo: a Bari assalto ai playoff

     / Calcio / Serie BOggi in B, 8 gare della 30ª giornata: i blucerchiati vogliono svoltare definitivamente in casa dei pugliesi, dove Iachini sta facendo peggio di Mignani e Marino. Parma a Piacenza con la Feralpisalò. Como, esame Pisa, Catanzaro a Brescia. Cosenza, via al Viali-bisGianluca Scaduto16 LEGGI TUTTO

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    Parma batte Brescia, continua la corsa verso la Serie A: decide Del Prato

    PARMA – Il sipario del 29° turno di Serie B si alza sul Tardini con il Parma che supera in rimonta il Brescia allo scadere e continua la corsa verso la Serie A. La formazione di Pecchia ribalta lo svantaggio iniziale con le reti di Man e Del Prato, consolidando il primato in classifica e portandosi momentaneamente a +10 dal Como terzo. Per gli uomini di Maran tanti rimpianti e una sconfitta con tante polemiche nel finale per l’esultanza di Bernabé nei confronti della panchina lombarda.
    Serie B, la classifica
    Parma-Brescia, la partita
    Subito occasione in apertura per i padroni di casa con Benedyczak, ma al quarto d’ora sono gli ospiti a passare con Jallow che è il più rapido a sfruttare una deviazione della difesa del Parma per battere a rete. La possibilità del pari arriva al 41′ con Benedyczak che si fa ipnotizzare dagli undici metri da Avella e all’intervallo le Rondinelle vanno negli spogliatoi avanti di uno. Dopo 5′ della ripresa arriva però il pareggio ducale: ingenuità della difesa bresciana e Man non perdona trovando il gol dell’1-1. Al 66′ è il neo entrato Patripilo ad accarezzare il possibile sorpasso Parma, Avella è super nel drigli di no. Ad un quarto d’ora dal termine tornano a farsi vedere gli uomini di Maran, ma all’88’ è folle l’applauso di Huard all’arbitro che costa l’uomo in meno al Brescia e permette al Parma di portarsi in vantaggio. All’89’ cross di Osorio per la testa di Del Prato vale i tre punti e la festa del Tardini. E’ l’esultanza di Bernabé davanti alla panchina di Maran a far scoppiare il caos in campo, dopo 8′ di recupero arriva il triplice fischio. LEGGI TUTTO

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    Strefezza trascina il Como al 2° posto, Brescia sconfitto

    COMO – Nell’anticipo del 24° turno del campionato di Serie B, il Como si impone di misura sul Brescia e conquista il secondo posto in classifica scavalcando la Cremonese e portandosi a -3 dal Parma capolista. Notte magica per gli uomini di Fabregas e Roberts che con la rete decisiva di Strefezza al 7′ del primo tempo riesce a superare la formazione di Maran che nel finale sciupa la grande chance per strappare un prezioso punto in chiave playoff.
    Serie B, la classifica
    Como-Brescia, la partita
    Al 7′ Curto trova il filtrante per Strefezza, il numero 21 entra in area e da posizione defilata calcia in porta con la deviaazione di Mangraviti che beffa Andrenacci. Scatenato l’ex Lecce, ma le Rondinelle non ci stanno e prova a rispondere con Borrelli prima e con Olzer poi che a Semper battuto trova solo la traversa. All’intervallo il vantaggio dei padroni di casa resiste e ad inizio ripresa arriva anche il raddoppio con Gabrielloni, ma il Var annulla. Poco più avanti segna anche Goldaniga, anche questa volta la rete è annullata. Sventato il doppio pericolo il Brescia prova a tornare in avanti per acciuffare il pareggio e a 5′ accade di tutto: prima Bianchi tira una sassata improvvisa che Semper riesce a respingere, poi Borrelli di destro dal limite colpisce il palo, con la sfera che attraversa la porta ma che non supera la linea. Termina 1-0 e può partire la festa del Como secondo in classifica almeno per una notte. LEGGI TUTTO

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    Como-Brescia, un derby cruciale

    TORINO – La 24ª giornata di Serie B si apre stasera, fischio d’inizio alle 20.30, con uno dei tanti derby lombardi della B, Como-Brescia. Riduttivo definirla una sfida da playoff. Vincendolo, i lariani conquisterebbero, almeno per una notte, la zona promozione diretta, scalzando dal 2° posto la Cremonese che verrebbe sopravanzata di una lunghezza. Il Brescia invece, con 3 punti, almeno per un giorno si troverebbe in settima posizione, con gli stessi punti del Catanzaro e, più in generale, le rondinelle metterebbero pressione alle non poche squadre che possono ambire agli ultimi due-tre posti della griglia playoff. Sulla carta, parrebbe favorito il Como, reduce da un grande mercato di riparazione che ha portato i lariani, in teoria, sul livello tecnico delle più forti. Ma il Brescia, da quando è guidato da Maran, dimostra di essere una delle squadre più organizzate della B e va guardato con molto rispetto, non parte certo battuto anzi, mai dimenticare che nei derby, spesso chi parte sfavorito poi se lo aggiudica. Dei tanti acquisti fatti a gennaio dal Como, basta citarne uno, l’attaccante italo-brasiliano Gabriel Strefezza, 26 anni, acquistato dal Lecce per 5 milioni, l’affare più oneroso fatto nell’intera stagione della B. Strefezza che al suo esordio coi lariani a Terni ha deciso la partita con un gran gol dei suoi, è tornato in B, insomma, come quando l’aveva lasciata nel 2022, quando in avanti con Coda, il bomber simbolo della B, nel Lecce era uno spettacolo vederlo giocare. Ma anche il Brescia è reduce da una vittoria convincente, un 2-0 che ha formalmente aperto la crisi del Cittadella che al Rigamonti ha incassato la terza sconfitta di fila. Risultato chiave per il Brescia che dà linfa nella corsa per un piazzamento ai playoff, prendendo tre punti a una diretta concorrente che se continua di questo passo, rischia di non farli. Il Brescia invece, non va dimenticato che non è molto dissimile dalla squadra che nella scorsa stagione retrocedette in C dopo i playout col Cosenza e che è stato riammesso in B soltanto per l’esclusione dal professionismo della Reggina. E che a inizio stagione, sotto la guida di Gastaldello, a un certo punto sembrava potesse ripetere la scorsa complicata annata. E qui sta la grandezza del lavoro di Maran che ha portato una squadra poco accreditata su livelli difficilmente immaginabili prima del suo avvento. Ed è una bella rivincita anche per lo stesso Maran, una gran risposta la sua a chi lo dava già sul viale del tramonto dopo le sue precedenti fallimentari esperienze per Genoa e Pisa. Ma anche il lavoro del gallese Roberts – Fabregas, che deve conseguire il patentino, è rimasto nello staff – va visto con molto rispetto. A parte Strefezza, subito titolatissimo, gli altri nuovi arrivati vengono inseriti con gradualità: gli interessanti Braunoder, Ballet e Nsame a Terni sono subentrati a partita in corso, Gioacchini e Fumagalli sono rimasti in panchina. Di certo c’è che Roberts adesso dispone di una rosa sulla carta molto più competitiva, con la quale il Como può aggiudicarsi la volata per la A diretta perché adesso potrebbe disporre di almeno 18 titolari teorici. Ma stasera resta un derby. E per definizione può succedere di tutto. Come accadde all’andata, il 16 dicembre, quando il Brescia s’impose 2-0 (reti di Borrelli e Moncini nella ripresa), infliggendo a Fabregas l’unica sconfitta del suo breve mandato. LEGGI TUTTO

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    Il sabato dei derby regionali

    TORINO – Dopo l’anticipo di ieri (Catanzaro-Palermo 1-1), la 22ª giornata di Serie B prosegue oggi con otto gare, 5 alle 14, 3 alle 16.30. Per la capolista Parma guidata da Pecchia, a +6 sul Como secondo e a +7 su Cremonese e Venezia, test probante al Braglia (ore 14), dove va in scena uno dei derby emiliani, quello col Modena. Che non se la passa bene, anzi, il tecnico Bianco vive il momento più difficile da quando guida i canarini. Dopo il ko di sabato scorso a Palermo, patron Rivetti gli ha rinnovato la fiducia, anche perché al Barbera il Modena ha fatto una discreta partita. Però, con zero punti nel 2024 e una crisi che di fatto dura da quasi due mesi, i canarini stanno perdendo la zona playoff, Rivetti non è un mangia allenatori, anzi, però la situazione va monitorata. All’andata comunque, al Tardini finì 1-1: canarini avanti col contestato gol di Duca (fuorigioco non segnalato), pari nel recupero di Partipilo (sarebbe uno dei big della B ma nel Parma non è titolare e questo dice tutto sulla vastità della rosa, Pecchia naviga nell’oro). Il Como, sempre alle 14, ospita l’Ascoli per cercare di avvicinarsi al Parma ma soprattutto per staccare le altre squadre che possono ambire al secondo posto. Ma occhio ai marchigiani: oggi sarebbero retrocessi ma la semina di Castori – l’ultimo italianista doc rimasto – inizia a fruttare qualcosa: l’Ascoli, nel 2024, ha pareggiato a Parma dopo essere passato in vantaggio e domenica scorsa, sotto di 2 gol in casa col Bari, ha chiuso sul 2-2 con la doppietta del portoghese Pedro Mendes (salito a 9 gol, sempre più uomo squadra perché di categoria superiore). Per la Cremonese di Stroppa invece, c’è il sentitissimo derby regionale col Brescia (ore 14), già vinto facilmente 0-3 nell’andata al Rigamonti ma quello era tutto un altro Brescia, con in panchina il traghettatore Belingheri, utilizzato solo per quella partita, dopo l’esonero di Gastaldello, poi sarebbe sbarcato Maran che ha portato la squadra in zona playoff ma che sabato scorso, in casa col Sudtirol (1-1), ha rischiato di perdere (forse la testa era già al derby dello Zini). Gara della verità anche per il Venezia di Vanoli, reduce dal tonfo di Cosenza, un 4-2 coi lagunari andati sotto 3-0 dopo soli 21’. E pensare che a fine 2023 a un certo punto qualcuno ipotizzò che il Venezia potesse andare in A a braccetto col Parma, quando era arrivato a eguagliarlo in classifica. Poi, qualcosa s’è inceppato e il Venezia attuale potrebbe avere non pochi problemi con la Ternana rivitalizzata da Breda, ora in zona playout ma reduce dal bel 3-1 sul Cittadella (che veniva da 9 risultati utili di fila con 23 punti conquistati), in cui l’uruguaiano Gaston Pereiro, appena giunto dal Cagliari, ha debuttato con due assist e un gol (splendido), pareva di vedere Platini al Liberati. Occhio anche a Bari-Reggiana (ore 16.15, pugliesi a -2 dalla zona playoff, in serie positiva da 4 turni con 6 punti conquistati; emiliani di Nesta che sognano il sorpasso, hanno due punti in meno dei pugliesi ma oggi saranno privi degli squalificati Cigarini, Girma, e Portanova). Pisa-Spezia (ore 16.15, partita sentita come fosse un derby per la vicinanza fra le due città, i toscani di Aquilani forse hanno svoltato dopo la vittoria di sabato a Lecco ma oggi mezzo stadio resterà vuoto per la protesta dei tifosi nerazzurri, esasperati dalla situazione che si vive all’Arena Garibaldi, liguri in caduta libera verso la C, sul fondo con la Feralpisalò dopo l’ultimo turno ma rinforzati dagli arrivi di Jagiello, Falcinelli e Mateju). Sudtirol-Cosenza (ore 14, altoatesini in ripresa col subentrato Valente, nel 2024 hanno battuto la Feralpisalò e sfiorato il successo a Brescia; calabresi euforici per il trionfo sul Venezia ma privi dello squalificato Tutino che aveva segnato una tripletta nel 4-2 ai lagunari). Feralpisalò-Lecco (ore 16.15, nei gardesani, ora a -2 dai playout e a -6 dalla salvezza, Zaffaroni può replicare il miracolo fatto in A col Verona, salvatosi nel giugno scorso allo spareggio con lo Spezia; i blucelesti di Bonazzoli, che oggi giocherebbero i playout con la Ternana, hanno iniziato il 2024 con zero punti, ko a Catanzaro e in casa col Pisa). Il turno si chiude domani, fischio d’inizio alle 16.15, col posticipo Cittadella-Sampdoria. LEGGI TUTTO

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    Vivarini e la partita a Santo Stefano: “Una mancanza di rispetto”

    Vincenzo Vivarini non ha usato giri di parole alla vigilia di Catanzaro-Brescia per commentare anche l’impegno in trasferta contro la Reggiana in programma a Santo Stefano: “Per quanto mi riguarda è come se fosse una mancanza di rispetto nei nostri confronti. Anche noi vorremmo santificare le feste, è una ricorrenza importante per la chiesa e per tutte le famiglie. Siamo costretti invece a viaggiare e a preparare la partita il giorno di Natale. Non penso sia una cosa giusta, nessuno però parla e quindi accettiamo pure questo”.
    Catanzaro-Brescia, Vivarini in conferenza stampa: “Abituati a sfatare i tabù”
    Sul match contro il Brescia, Vivarini ha invece commentato: “Siamo pronti per il Brescia, sappiamo come giocano. Concedono pochi spazi, fanno un ottimo lavoro di blocco squadra e in questo momento sono molto motivati. Dovremo essere bravi a prendere campo e profondità. Sono temibili anche in fase di possesso, hanno calciatori tecnici e di personalità che hanno giocato pure in Serie A. Sarà una gara interessante anche sotto l’aspetto tattico. Si difendono con un 4-4-2 e attaccano con una sorta di 3-4-3. Il Brescia non perde a Catanzaro dal 1972? Siamo abituati a sfatare questi tabù”. LEGGI TUTTO