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    Brescia, Gastaldello: “Venezia tra le favorite per la Serie A”

    Daniele Gastaldello non si culla sugli allori e invita i suoi a restare sul pezzo in vista della gara valida per la sesta giornata di campionato in programma domani 23 settembre alle 14 allo stadio “Rigamonti”.
    Brescia-Venezia, il monito di Gastaldello
    Gastaldello ha spiegato: “Quello contro il Venezia è un bel test perché giochiamo contro una squadra costruita per andare in Serie A. Hanno tutto per competere per la vittoria in campionato. Sono curioso di vedere la mia squadra perché ci siamo preparati bene e vogliamo continuare con la mentalità che abbiamo messo ultimamente. Tutti facciamo esperienza e tesoro del passato e di quello che abbiamo vissuto. Io per primo. Bisogna ricordarsi gli errori per migliorare e non cadere di nuovo in quanto accaduto un anno fa”.
    Gastaldello ha poi aggunto: “Arriveranno sicuramente i momenti difficili. Già sabato dopo la partita ho detto che voglio vedere unità e mentalità giusta anche quando le cose non andranno al meglio. Non possiamo pensare che tutto andrà bene. Gli uomini veri reagiscono quando le cose non funzionano”. LEGGI TUTTO

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    Samp a Cremona: Pirlo insegue la svolta

    TORINO – Dopo i quattro anticipi di ieri (Modena-Pisa 2-0, Palermo-Feralpisalò 3-0, Parma-Reggiana 0-0, Sudtirol-Ascoli 3-1), la 4ª giornata di Serie B prosegue oggi con le altre sei partite. La prima alle 16.15: al Rigamonti il Brescia fa il suo esordio in campionato ricevendo il Cosenza. Si gioca a porte chiuse perché i lombardi devono scontare la follia della gara di ritorno del playout della passata stagione. Anche allora a Brescia c’era il Cosenza che quando pareggiò, scatenò l’ira degli ultrà delle rondinelle, fecero sospendere la partita con lancio di fumogeni e invasione di campo, la gara non riprese più e il Cosenza ottenne anche la vittoria a tavolino. Curioso che si debba riprendere proprio dalla stessa sfida, per non parlare di un regolamento che ha riammesso in B una squadra sconfitta sul campo, vietando di premiare una possibile emergente dalla C. Quattro gare alle 18.30. La Sampdoria di Pirlo è di scena a Cremona e verrebbe voglia di dire, blucerchiati, battete un colpo. Non solo la Samp è reduce da due sconfitte di fila in casa (contro Pisa e Venezia, meno male che non era il palio delle Repubbliche Marinare) ma la squadra è uscita incompleta dal mercato. Nell’ultimo giorno neanche un colpo ma per puntare alla A servivano un portiere, un difensore e un bomber d’affidamento. Invece, il nulla, forse qualcuno arriverà in seguito, dagli svincolati. Ma con la squadra attuale, più che ai quartieri alti per i quali la rosa non è attrezzata, Pirlo dovrà pensare di evitare rischi. Sull’altro fronte la Cremonese degli ex genoani, Ballardini e soprattuuto Coda, quest’ultimo era stato anche a un passo dalla Samp, prima di firmare per i grigiorossi. Una Cremo che ha vissuto una partenza diesel ma che è reduce dalla vittoria di Terni nell’infrasettimanale, gara decisa proprio da Coda, 52 gol nelle precedenti 3 annate di B, promosso in A con Lecce e Genoa. Oggi fa il suo esordio anche il Lecco che il 30 agosto, assieme al Brescia, ha vinto la battaglia legale per un posto in B. I blucelesti, che tornano nella categoria dopo mezzo secolo, sono costretti a giocare all’Euganeo di Padova, in attesa che lo stadio di casa, il Rigamonti-Ceppi, sia a norma per la B. Oggi affrontano un Catanzaro che va tenuto d’occhio per come si sta facendo strada. Dopo lo 0-0 di Cremona, la squadra di Vivarini ha raccolto due vittorie di fila (2-1 alla Ternana e soprattutto 3-0 allo Spezia), risultati che pongono i calabresi come una possibile candidata nella lotta per la A anche se per patron Noto l’obiettivo è la parte sinistra della classifica. Già, però, vincessero oggi, affiancherebbero il Parma in vetta. Il Bari invece, è di scena a Terni. I pugliesi hanno completato l’organico solo nelle ultime ore di mercato con gli arrivi, soprattutto, di Aramu e Acampora. Ancora imbattuti, in classifica sono un po’ attardati, anche per il pari subito in casa dal Cittadella nell’infrasettimanale ma i mezzi per risalire non mancano. La Ternana invece, finora ha raccolto tanti complimenti ma zero punti in tre uscite. Lucarelli è alle prese con la complicata rifondazione di una squadra che ha cambiato pelle sul mercato, via i big, spazio a giovani promettenti. L’allenatore si sente sulla graticola e ha risposto da par suo, ci sono io in panchina perché tutti gli altri si sono rifiutati, ha detto. Ma anche perché ha un contratto fino al 2025, eredità della gestione Bandecchi. Sempre alle 18.30, il confronto fra due squadre che avrebbero ambizioni ma che finora stanno deludendo, Spezia-Como, entrambe con un solo punto (anche se hanno giocato solo due gare). Si gioca a Cesena per il lavori al Picco, chi perde oggi fra Longo e Alvini, potrebbe vedersela brutta. Clima teso soprattutto a La Spezia. Se a Como, coi soldi dei potenti fratelli Hartono, quasi non s’è badato a spese per fare una squadra competitiva, sui liguri ci sarebbe molto da dire. Nessuno aveva, potenzialmente, la liquidità del club di Platek, considerando il paracadute per la retrocessione (25 milioni) e le decine di altri milioni incassati con le cessioni dei big che avevano offerte. Eppure, il mercato è stato fatto al risparmio. Al momento, con la squadra attuale, è quasi una scommessa pensare di tornare subito in A. Alle 20.45, il turno si chiude con il derby veneto Cittadella-Venezia. I padroni di casa, rifondati in estate con 10 acquisti perlopiù giovani, in caso di successo in classifica acciuffano i lagunari a quota 7. Curiosità per Claudio Cassano, il 20enne di Trani e di scuola Roma che nell’ultima uscita ha incantato al San Nicola, dove esplose il suo celebre omonimo, Fantantonio da Bari. Ma la vera attesa è per il Venezia di Vanoli che ha chiuso il mercato senza cedere bomber Pohjanpalo mentre il prezioso Johnsen nelle ultime ore ha rifiutato il Real Valladolid. Ciò vuol dire avere i mezzi per andare in A, anche direttamente. Da quasi un anno Vanoli sta facendo un gran lavoro sulla panchina dei lagunari che può portare molto lontano, magari in quella A persa nel 2022. E intanto, vincere stasera vorrebbe dire acciuffare il Parma in vetta. LEGGI TUTTO

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    Brescia, Gastaldello: “Al ritorno servirà la spinta del Rigamonti”

    Cosenza-Brescia, commento Gastaldello
    Daniele Gastaldello ha analizzato la sfida contro il Cosenza: “Abbiamo fatto molto bene nel primo tempo con loro che si sono chiusi dietro. Nella ripresa abbiamo fatto male, anche se l’occasione migliore per passare in vantaggio l’abbiamo avuta noi con Bisoli e poi loro ci hanno colpito nella loro unica palla gol. E’ una gara ancora aperta e proveremo a giocarcela in casa nostra. Giovedì prossimo cercheremo di fare quello che abbiamo sempre fatto e provare a vincere. Sarà una partita difficile, ma con la spinta del nostro stadio riusciremo a mettere in campo la determinazione giusta per portarla a casa”. Poi sull’infortunio e l’uscita dal campo di Huard: “Vediamo domani come sta, ma da qui al ritorno avremo modo di capire le sue condizioni”. LEGGI TUTTO

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    Brescia, la salvezza non è più un miraggio

    TORINO – Una annata vissuta pericolosamente, in una parola pazzesca, che potrebbe chiudersi con un finale ancora più incredibile. Dopo le prime sei giornate il Brescia era in testa, guidato di nuovo da quel Pep Clotet che due stagioni prima, al suo sbarco in Italia, aveva mostrato buone cose, portando le rondinelle ai playoff da subentrato, ereditando una squadra che rischiava di retrocedere. In questa stagione gli era stata affidata una squadra competitiva, non molto dissimile ma sulla carta solo leggermente più debole di quella che nella scorsa stagione, con Pippo Inzaghi prima ed Eugenio Corini poi, aveva fatto le semifinali playoff. Questo perché al mercato estivo le disavventure giudiziarie di patron Cellino s’erano fatte sentire e a un certo punto avevano bloccato le operazioni in entrata, vista l’incertezza che c’era sulla situazione patrimoniale del patron, a cui erano stati bloccati i beni, in seguito riottenuti. Poi, nel cuore della stagione, il Brescia è precipitato finendo anche sul fondo della classifica. Una caduta libera che pareva irreversibile, mentre Cellino cambiava allenatori come calzini. Clotet veniva esonerato alla 18ª giornata, rilevato da Alfredo Aglietti che durava due turni. Stessa sorte per il ritorno di Clotet, altre due giornate ed era il turno di Davide Possanzini, promosso dalla Primavera. Identico destino anche per l’ex attaccante, altre due uscite ed era il turno di Daniele Gastaldello, da tempo collaboratore e uomo di fiducia di Cellino, al suo esordio da primo allenatore. Per l’ex difensore all’inizio non è stato semplice ma visto che dopo 4 cambi in panchina la situazione restava pessima, tanto valeva dargli fiducia. Così, piano piano, il Brescia ha iniziato a ritrovarsi, anche grazie al “soccorso” del Lecce che alla fine potrebbe rivelarsi decisivo: al mercato di gennaio, visti i buoni rapporti di Cellino con il dg Corvino, sono arrivati Rodriguez, Bjorkengren e Listkowski, elementi che in A coi salentini non trovavano spazio ma che in B possono dare una grande mano a una squadra quasi alla deriva. E dopo tanti schiaffoni, quando ormai si stanno per tirare le somme, il Brescia di Gastadello trova quel cambio di passo che mancava dall’autunno: 7 punti nelle ultime 3 partite (vittorie in casa della Reggina e al Rigamonti con la Ternana, inframezzate dal pari di Ferrara con la Spal), hanno riacceso la concreta speranza che i Gastaldello’s boys possano ancora salvarsi. Certo, il Brescia resta terzultimo, cioé oggi sarebbe retrocesso. Ma ha gli stessi punti del Perugia che al momento farebbe i playout col Cittadella. E soprattutto i lombardi hanno ora un’occasione d’oro: lunedì 1° Maggio alle 15 ospitano il Cosenza e sarà la madre di tutte le partite perché battere i calabresi vorrebbe dire acciuffarli in classifica e al momento il Cosenza è un punto sopra la zona playout. Quindi, il 7 maggio, il Brescia andrà a Parma (impegnato a scalzare il Sudtirol dal 3° posto, piazzamento chiave per i playoff), il 13 riceverà il Pisa (ancora in zona playoff ma col passo degli ultimi tempi rischia di non farli) e chiuderà la sera del 19 in casa del Palermo (per quella data i siciliani saranno ancora in lizza per gli spareggi promozione?). Prima però, non si deve fallire l’appuntamento col Cosenza. La città si sta mobilitando, il Rigamonti dovrebbe tornare a riempirsi come a inizio stagione, quando la squadra volava. La società ha varato un’offerta speciale: chi compra il biglietto per la gara di lunedì, aggiungendo un solo euro potrà esserci anche per la partita col Pisa. L’impresa si preannuncia complicatissima, certo. Ma almeno ora si spera, perché adesso la squadra c’è. E anche agganciare un posto ai playout e poi magari salvarsi dalla C attraverso di essi, per come a un certo punto s’era messa la stagione, sarebbe un risultato straordinario. LEGGI TUTTO

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    Reggina-Cagliari: Inzaghi sfida Ranieri

    TORINO – Dopo l’anticipo di ieri (Palermo-Modena 5-2) la 30ª giornata di Serie B prosegue oggi con 8 partite, 7 si giocano alle 14, il clou nella gara delle 16.15, quando andrà in scena Reggina-Cagliari. I calabresi stanno vivendo un 2023 complicato. Gli amaranto di Pippo Inzaghi hanno perso 7 delle 9 partite disputate da gennaio (devono recuperare la gare di Perugia dello scorso turno, si giocherà mercoledì 5 aprile alle 20.15), risultati che hanno fatto perdere la lotta per la A diretta e ora c’è da difendere la partecipazione ai playoff. Ma al momento, a tenere banco è la vicenda dei mancati pagamenti Inps e Irpef da parte della Reggina che ha saltato le scadenze di febbraio e marzo. Questo perché il club calabrese, aderendo al concordato per la ristrutturazione del debito ereditato dalla precedente proprietà, vede bloccata dal Tribunale di Reggio Calabria la possibilità di pagare i contributi richiesti. E’ un conflitto fra giustizia sportiva e ordinaria ma di fatto, teoricamente, la Reggina rischia pure l’esclusione dal campionato, anche se nel club amaranto si respira una certa tranquillità e ci si chiede perché non sia ancora giunto il deferimento relativo alla scadenza di febbraio che porterebbe con sé anche una prima penalizzazione. E in un Granillo traboccante d’entusiasmo, con almeno 13 mila spettatori, arriva il Cagliari di Ranieri, reduce dalla bella vittoria in rimonta sull’Ascoli (4-1). Ora i sardi hanno gli stessi punti dei calabresi (42), ma per conquistare il miglior piazzamento playoff devono fare l’ultimo scatto, migliorare il rendimento esterno, con Ranieri non hanno ancora vinto fuori casa ma la scarsa incisività in trasferta è un problema che si portano dietro da inizio stagione. Fra le gare delle 14, la capolista Frosinone, a +12 sul Bari terzo, ha la possibilità di fare un altro decisivo passo per la conquista della Serie A ospitando il Cosenza che però, pur terzultimo in classifica, ha fatto 6 punti nelle ultime 3 uscite. Il Genoa, secondo a -9 dal Frosinone, ha una gara da prendere con le pinze a Brescia: con Gastaldello (un passato importante nella Samp, oggi per lui è derby), i lombardi, pur essendo sul fondo, hanno frenato la caduta libera degli ultimi mesi pareggiando nelle ultime tre uscite, i liguri di Gilardino vengono da due vittorie di fila, tre nelle ultime quattro giornate. La rivelazione Sudtirol, 4° a -5 dal Genoa, riceve al Druso di Bolzano la Spal di Oddo, che oggi sarebbe retrocessa. Gli altoatesini di Bisoli, messa in tasca la salvezza, adesso parlano apertamente di miglior piazzamento possibile nella griglia playoff, sarebbe un risultato formidabile per una società al debutto assoluto in B. Il Pisa, quinto in classifica, per tenere botta nella corsa playoff, deve riscattare il ko di sabato scorso a Modena nella sfida interna con l’inguaiato Benevento (oggi disputerebbe i playout col Venezia) che dall’avvento di Stellone in panchina viaggia, fra mille problemi, alla media di un punto a partita. Il Parma, scalzato dalla zona playoff dopo il successo di ieri sera del Palermo, è di scena a Como e attenzione ai lariani: anche se Longo continua a parlare solo di salvezza, oggi in caso di vittoria potrebbero fare un pensierino ai playoff, visto che hanno un buon passo, sono imbattuti da 6 partite nelle quali hanno conquistato 10 punti.  Discorso analogo per l’Ascoli che ha gli stessi punti dei lariani (36) e che  riceve un Venezia chiamato a cambiare  registro (un punto nelle ultime tre uscite). Il Perugia, in attesa di recuperare la gara con la Reggina, va a Cittadella per provare a risucchiare i veneti (ora a +5 sugli umbri e sulla zona playout) nella bagarre salvezza. Il turno si chiude domani, fischio d’inizio alle 16.15, col posticipo Ternana-Bari. LEGGI TUTTO

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    Grosso, prove tecniche di Serie A

    TORINO – Dopo gli anticipi di ieri (Pisa-Palermo 1-1, Reggina-Parma 0-1), la 28ª giornata di Serie B prosegue oggi con 7 gare tutte in contemporanea alle 15, chiusura del turno domani sera, fischio d’inizio alle 20.30, quando il Genoa ospiterà il Cosenza. La capolista Frosinone, a +11 sul Genoa e a +12 sul Bari terzo, riceve il Venezia. In Ciociaria è iniziato il conto alla rovescia per la promozione, la squadra di Grosso, raccogliendo 4 vittorie nelle restanti 11 uscite avrebbe in tasca il ritorno nella massima serie, lasciata nel 2019, festeggiando così al meglio il ventennio della proprietà Stirpe. Nell’ultima uscita interna il Frosinone ha perso l’imbattibilità casalinga ad opera del miglior Parma stagionale (un pazzesco 3-4) ma nel turno infrasettimanale i ciociari sono ripartiti alla grande vincendo in casa della Spal (0-2). Dall’altra parte, un Venezia che oggi disputerebbe i playout col Benevento e che poco ha digerito il ko di mercoledì a Bari, con un gol dei lagunari annullato sullo 0-0 che ha fatto infuriare patron Niederauer il quale, con una sorta di lettera aperta, ha chiesto più chiarezza da parte del sistema calcio italiano, con gli arbitri che dovrebbero prendersi le responsabilità degli eventuali errori commessi. Il Bari terzo ha una trasferta tutt’altro che agevole ad Ascoli. I marchigiani sono stati trasformati dall’avvento in panchina di Breda che nelle sue 4 uscite sulla panchina del Picchio ha messo insieme 10 punti. Così l’Ascoli, che prima di lui rischiava di essere risucchiato nella zona calda della classifica, ora può fare un pensierino a quei playoff che conquistò anche un anno fa. Attenzione però al Bari che spesso si esprime meglio in trasferta che al San Nicola. La rivelazione Sudtirol, 4° a -3 dal Genoa, ha una gara chiave al Druso di Bolzano contro il Perugia. Bisoli con gli altoatesini sta facendo l’impresa più bella della carriera, ci fosse stato lui da inizio stagione, col passo che ha saputo imprimere alla squadra, il Sudtirol sarebbe in zona A diretta. I risultati arrivano grazie a un collettivo operaio a cui non è semplice segnare e dove nelle ultime due giornate è andato a segno l’attaccante guineano Cissé, prelevato in prestito dall’Atalanta dopo una prima parte di stagione ai margini nel Pisa (oggi però dovrebbe partire dalla panchina per una botta rimediata nella vittoria di Benevento). Dall’altra parte il Perugia di Castori, che predica un calcio filosoficamente non dissimile da quello di Bisoli ma con gli umbri a caccia di una salvezza non semplice, reduci dallo 0-0 infrasettimanale in casa col Como. Il Cagliari invece, cerca di rafforzarsi in zona playoff con la trasferta di Brescia. Mercoledì i lombardi, alla seconda uscita con Gastaldello in panchina, con lo 0-0 di Cittadella hanno conquistato il loro primo punto del 2023. Ora sono terzultimi, a -1 dai playout e a -4 dalla salvezza che, per essere ottenuta necessita di punti da raccogliere contro chiunque, anche contro il quotato Cagliari, cioè l’illustre passato di patron Cellino. Sardi che comunque, con Ranieri in panchina da gennaio non hanno ancora vinto in trasferta. Gara chiave anche per il Modena, di scena a Como. Gli emiliani vengono da due ko di fila e in caso di ulteriore caduta verrebbero raggiunti in classifica dai lariani, al momento a +3 sulla zona playout. E attenzione alla Ternana: martedì, col ritorno di Lucarelli in panchina, gli umbri hanno fatto una gran partita a Palermo, meritavano più dello 0-0 finale, dimostrando di avere i mezzi per provare a inserirsi in zona playoff, obiettivo dichiarato di patron Bandecchi che ha deciso di non cedere il club, al massimo cerca un socio di minoranza che lo supporti mentre deve fare i conti con un’inchiesta giudiziaria che riguarda la sua università telematica, Unicusano. Gli umbri ospitano l’inguaiato Benevento che con Stellone ha raccolto 4 punti nelle sue 4 uscite. Ma occhio anche al Cittadella, 7 punti nelle ultime 3 gare, di scena in casa della Spal ultima. I ferraresi nelle ultime tre partite, quelle a guida Oddo, hanno raccolto un solo punto. Non possono più fallire, i playout distano 2 punti e la salvezza 5. Oggi poi, saranno privi della stella Nainggolan che ne avrà per almeno un paio di gare. E pensare che solo un mese fa, patron Tacopina, quando arrivò il belga, aveva parlato di una Spal che con l’ex Roma avrebbe non solo conquistato i playoff, ma li avrebbe pure vinti: vuote chiacchiere spazzate via dalla realtà dei fatti. LEGGI TUTTO

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    Brescia-Cagliari, Ranieri: “Pavoletti ha un fastidio. Pochi tiri? Pensiamo troppo”

    Brescia e Cagliari sono pronte a sfidarsi in un match dal sapore di Serie A. Le due squadre stanno vivendo un momento differente. I padroni di casa non vincono da 13 giornate, dallo scorso 27 novembre contro la Spal, e si trovano al momento al diciottesimo posto in classifica. I sardi invece sono in zona playoff, ma sono reduci da tre pareggi di fila. Ranieri ha presentato la sfida in conferenza stampa. LEGGI TUTTO

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    Ranieri-Gilardino, serata da A

    TORINO – Dopo gli anticipi di ieri sera (Cosenza-Reggina 2-1, Palermo-Ternana 0-0 e Parma-Pisa 0-1) la 27ª giornata si chiude stasera, fischio d’inizio alle 20.30, con le altre sette partite. Il clou è a Cagliari, dove sbarca il Genoa secondo (a +3 sul Bari). In estate le due squadre erano considerate le prime favorite alla promozione. Poi il Frosinone ha saputo fare meglio, entrambe hanno avuto i loro problemi e hanno dovuto sostituire l’allenatore per cambiare marcia. La partita è più importante per il Cagliari, vincerla vorrebbe dire riaprire i giochi per il 2° posto, tutta la diretta concorrenza guarderà con interesse alla gara. Ranieri ci ha tenuto a fare i complimenti a Gilardino che in effetti sta cogliendo al meglio l’occasione Genoa, proponendosi come un allenatore da tenere d’occhio, anche per come sa leggere le partite, trovando le soluzioni per vincere le gare che non si sbloccano (vedi il 3-0 di sabato scorso alla Spal, con tutte le reti nel finale). Ma stasera, all’Unipol Domus di Cagliari, sarà un test probante, anche perché Sir Claudio Ranieri, in sella da inizio anno, ha sempre vinto nelle uscite in casa e ai liguri mancheranno Coda e Aramu, cioé gli acquisti più importanti della scorsa estate, entrambi ko e fuori per un mese. La capolista Frosinone è di scena al Mazza di Ferrara contro la Spal. I ciociari di Grosso, dopo la sconfitta interna col Parma, vogliono riprendere la corsa per la A, anche se il margine di 12 punti sul 3° posto resta tranquillizzante. Oddo invece, insegue il suo primo successo dopo aver raccolto un punto in due gare, oggi la Spal sarebbe retrocessa in C, è a -2 dai playout e a -4 dalla salvezza. Il Bari, terzo in classifica, riceve il Venezia che, pur inguaiato (oggi disputerebbe i playout), sta trovando un minimo di continuità: è in serie positiva da 5 gare nelle quali ha raccolto 9 punti. Il Bari invece, non perde da 4 turni, nei quali ha messo insieme 10 punti, passo che lo rende la più competitiva rivale del Genoa per la conquista del 2° posto, cioè della A diretta. Il sorprendente Sudtirol, in zona playoff (è quinto a -5 dal Genoa) ha una trasferta delicata a Benevento. I campani da tre turni sono sotto la guida di Stellone a cui è toccato il non semplice compito di spalare le macerie ereditate da Cannavaro. Con lui sono arrivati 4 punti in 3 gare ma ora serve l’ulteriore scatto, visto che oggi la squadra disputerebbe i playout. Ma il Sudtirol resta un cattivo cliente: è vero che i ragazzi di Bisoli hanno un po’ frenato (vengono da 3 pari di fila) ma nel 2023 sono ancora imbattuti e nel nuovo anno hanno raccolto 15 punti: dovessero vincere stasera, si troverebbero con l’obiettivo salvezza già in tasca e chissà che a quel punto Bisoli getti la maschera e inizi a prendere in considerazione la possibilità di puntare apertamente ai playoff (almeno). Il Modena, che resta in palla nonostante l’immeritata sconfitta di Reggio Calabria, affrontata peraltro con un organico molto rimaneggiato, ha un test probante ricevendo l’Ascoli: i marchigiani sono ora guidati da Breda che nei 3 turni con lui in panchina hanno raccolto 7 punti, bottino che permette all’Ascoli di stare a 4 punti dai playoff e ad altrettante lunghezze sopra i playout. Il Modena di Tesser invece con una vittoria potrebbe ritrovarsi – a sorpresa – in zona playoff. Attenzione alla crescita del Cittadella, che ha vinto 3 delle ultime 4 partite. Trascinati dai gol di Giovanni Crociata (è arrivato a gennaio in prestito dall’Empoli, già 6 centri in maglia granata), i veneti hanno abbandonato i bassifondi della classifica grazie alle prodezze di quello che va considerato come il più azzeccato acquisto di tutto il mercato di gennaio (e pensare che nella prima parte di stagione era ai margini nel Sudtirol). Stasera il Citta riceve il Brescia in caduta libera: zero punti nel 2023, con le Rondinelle – che dopo le prime 6 giornate erano in testa – ora all’ultimo posto (superati anche dal Cosenza che ieri ha vinto il derby calabrese): se stasera Gastaldello, alla seconda uscita col Brescia, non inverte la rotta, chissà che Cellino non cambi di nuovo in panchina, visto che gli ultimi tre allenatori stagionali sono durati ognuno solo due giornate (si scherza, ma non troppo). Intrigante anche Perugia-Como con entrambe le squadre impegnate ad allontanarsi dalla zona calda. I lariani di Longo, 5 punti nelle ultime 3 gare, con un successo raggiungerebbero una posizione di classifica quasi tranquilla, traguardo non trascurabile, considerato come era iniziata la stagione. Per gli umbri di Castori invece, c’è da riscattare il ko di Pisa, col Perugia ribaltato dai toscani, nonostante fosse in superiorità numerica: non un bel segnale che va messo alle spalle con una prova convincente, come l’ultima in casa, quando il Perugia si aggiudicò il derby umbro con un bel 3-0 alla Ternana. LEGGI TUTTO