Nessuno ha segnato quanto lei nei campionati italiani: nemmeno Ciro Immobile (27 reti in Serie A) e Dusan Vlahovic (24). Quando ha capito che l’annata sarebbe diventare magica?
«Non ero arrivato a pensare a tanto nemmeno nei sogni. L’unico a crederci fin da subito è stato Silvio Baldini. Sotto Natale, quando è subentrato in panchina a Palermo, mi ha preso da parte: “Matteo, se fai quello che dico io, segni 30 gol!”».
E lei cosa ha risposto a Baldini?
«Mister, finora ho realizzato 7 reti: trenta sono tantini… Alla fine si è sbagliato di poco. Il modo di giocare di Baldini senz’altro aiuta: con lui si creano tante occasioni. E poi è una persona vera, diretta: tratta i giocatori come dei veri e propri figli».
A quale dei 29 gol è più affezionato?
«Quello al Monopoli è stato il più bello. Ma il più importante è il rigore promozione segnato al Padova nella finale playoff, con il Barbera in estasi».
E dire che, non senza polemiche, si era sposato due giorni prima della finale…
«Era tre anni che ci dovevamo sposare, ma causa Covid siamo stati costretti a rimandare sempre. Così la scorsa estate Dalila ed io abbiamo pensato al 10 giugno. Il primo giorno a Palermo, l’ho fatto presente al ds Castagnini, che infatti è stato di parola. Ringrazio anche Baldini per la sensibilità dimostrata nell’occasione e la società per avermi messo a disposizione un charter dall’Umbria a Palermo per consetirmi di ripartire subito dopo il matrimonio. Ero consapevole che la mia scelta avrebbe creato qualche polemica, ma a giochi fatti mi ha soltanto aiutato: le nozze mi hanno trasmesso una spinta in più. In finale ero così felice che volavo».
Adesso a volare è la sua quotazione di mercato viste le richieste che stanno arrivando alla Juventus: oltre al Palermo, che vorrebbe acquistarla, e a mezza Serie B (ieri l’incontro a Milano con il Cagliari, anche per Di Pardo) si sono mosse anche Cremonese e Salernitana in Serie A: lei a cosa punta?
«A Palermo sono stato benissimo, in campo e fuori. Tutti questi interessi mi inorgogliscono, però non ho ancora avuto il tempo di valutare bene. Deciderò con calma insieme alla Juventus e al mio agente Sandro Stemperini, che è stato fondamentale in questi anni. La voglia è quella di sfruttare il momento e cogliere l’occasione, ma intendo ragionarci bene. È una scelta importante per la mia carriera».
Tra i tifosi bianconeri, c’è anche chi tifa per Brunori vice di Vlahovic nella Juve…
«Piacerebbe anche a me e credo che la prospettiva intrigherebbe quasi tutti gi attaccanti del mondo. Vedremo, adesso voglio godermi Dalila e il nostro viaggio».
Qual è l’attaccante che studia di più?
«Vlahovic. E non lo dico perché è della Juventus… Era il mio preferito già alla Fiorentina. Dusan attacca bene la profondità e ha grande fisicità: è il prototipo del bomber moderno. Guardo le sue partite anche per provare a rubargli qualche segreto».
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