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    Serie B: prima di Buffon, occhio a Pisa-Genoa

    TORINO – La 3ª giornata della Serie B prosegue stasera con sei partite alle 20.45, dopo le tre di ieri che hanno portato l’Ascoli di Bucchi temporaneamente solo in vetta con 7 punti (2-3 a Palermo con tripletta dell’italo ivoriano Cedric Gondo, capo cannoniere della B con 4 gol) e visto la presunta corazzata Cagliari cadere in casa Spal (1-0 di La Mantia) mentre la neopromossa Modena ha ottenuto la prima vittoria in campionato schiantando 4-1 la Ternana. Stasera la sfida di cartello si gioca a Pisa, dove sbarca il Genoa, partita in cui si ricorderà Gianluca Signorini, capitano di entrambe le squadre, portato via dalla Sla nel 2002 a 42 anni. I liguri di Blessin sono reduci dallo 0-0 interno col Benevento, il tecnico tedesco non vuole più vedere cali d’attenzione e insegue il salto di qualità anche se il Genoa diventerà una potenziale fuoriserie quando avrà a pieno servizio gli ultimi grandi colpi di mercato, Puscas, Strootman e Aramu. Il Pisa invece, ha cambiato molto, è ancora in assemblaggio e Maran (ex Genoa) è probabile che faccia partire dalla panchina Torregrossa, non ancora al meglio, confermando di punta l’infinito Masucci, 37 anni. Il Frosinone, a punteggio pieno, è di scena a Benevento: i ciociari di Grosso si affideranno ancora a quei “ragazzini terribili” (Moro, Kone, Caso, Boloca, Oyono, Turati, Haoudi, Mulattieri) che hanno entusiasmato nelle prime due uscite, non ancora disponibili gli ultimi arrivati Mazzitelli e Sampirisi. Nel Benevento, Caserta dovrebbe confermare il 3-5-2 che ha fruttato un punto prezioso a Marassi. La posizione del tecnico resta comunque sotto esame, De Rossi è sempre dietro l’angolo anche se contro il Genoa la squadra ha dimostrato di stare con Caserta. L’altra squadra a punteggio pieno, il Cosenza, fa visita al Parma, dove Buffon, recuperata una forma accettabile, dovrebbe fare l’esordio stagionale, relegando in panchina il pur valido Chichizola. Gli emiliani di Pecchia inseguono ancora la prima vittoria stagionale, dopo i pareggi con Bari in casa e a Perugia. Al Parma sembra tirare un’aria diversa rispetto al flop della passata stagione ma serve la conferma con un successo. Occhio però al Cosenza di Dionigi: è vero che al massimo potrà puntare a una salvezza anticipata, ma i calabresi, coi successi su Benevento e Modena, hanno  stupito tutti, mostrando la compattezza per continuare a farlo. La Reggina di Inzaghi invece, che tanto aveva entusiasmato nell’esordio in casa Spal (1-3), ridimensionata dal ko di Terni (1-0), debutta in casa contro il Sudtirol dove in panchina dovrebbe fare l’ultima uscita Greco (il sostituto di Zauli), dalla prossima settimana arriverà Bisoli, che a maggio ha salvato il Cosenza ai playout. Nei calabresi, Santander, voluto da Inzaghi che l’aveva allenato al Bologna, potrebbe partire dall’inizio. Il Sudtirol cerca ancora i primi punti della sua storia in B. Certo, sta pagando lo scotto della debuttante ma nello scorso turno aveva il pari in tasca col Venezia, sfumato all’ultimo per una sfortunata autorete. E a proposito di Venezia, la squadra di Javorcic va a Cittadella, si preannuncia un derby veneto intenso che aiuterà a capire a quale campionato potranno ambire entrambe, anche se, quantomeno, vanno tutte e due tenute d’occhio. Anche in Perugia-Bari si affrontano squadre che non hanno ancora vinto. I pugliesi di Mignani hanno però finora convinto, mettendo in mostra la forza dell’italo-marocchino Walid Cheddira, già 6 gol fra campionato e Coppa Italia, miglior marcatore nelle gare ufficiali finora disputate. Il Perugia di Castori è in crescita, lo 0-0 interno col Parma ha dato fiducia ma probabilmente ha ancora bisogno di essere aggiustato sul mercato. Il turno si chiude domani sera col posticipo Como-Brescia: la stella Fabregas sarà per la prima volta convocato e partirà dalla panchina. LEGGI TUTTO

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    Serie B, si parte! Il pronostico di Parma-Bari

    Attesa finita, la Serie B 2022/23 sta per iniziare. Il torneo cadetto inizia venerdì sera al Tardini, teatro di un interessante Parma-Bari. Capitan Buffon e compagni devono riscattare la deludente scorsa annata mentre i pugliesi, promossi dalla Serie C, vogliono ben figurare nella categoria appena conquistata.
    Serie B al via, fai il tuo pronostico su Parma-Bari
    Le quote sorridono a Buffon e compagni
    Buona la prima in Coppa Italia sia per il Parma (2-0 all’Arechi di Salerno) che per il Bari, impietoso nel travolgere due squadre venete come Padova e Verona. Nelle fila dei Galletti copertina per Cheddira, autore di 5 dei 7 gol segnati dalla sua squadra.
    Il Parma di Pecchia parte con ambizioni di vertice ma sa che in Serie B occorre “sporcarsi le mani” e sudare in ogni partita. Per le quote il debutto dei ducali sarà festeggiato con i tre punti, l’1 viaggia intorno all’1.90.
    Due le opzioni da tenere in considerazione per i pronostici: il Multigol 2-4 e l’esito Multigol Casa 1-2. 
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    Juve, hai mille motivi per dire grazie a Buffon: l'ultimo si chiama Di Maria

    Gianluigi Buffon ha lasciato ufficialmente la Juve il 17 giugno 2021 con un bilancio complessivo dell’esperienza bianconera che si è consegnato alla storia del calcio: 685 partite, fra campionato e coppe; 10 scudetti, record assoluto; 5 Coppe Italia; 5 Supercoppe di Lega; 974′ di imbattibilità, record assoluto. Tredici mesi dopo la scelta di tornare a Parma, confermata anche per la nuova stagione, il quarantaquattrenne, fenomenale campione del mondo ha rilasciato una splendida intervista a Tuttosport, firmata da Filippo Cornacchia che è andato a trovarlo nel ritiro gialloblù di Pinzolo, dove in passato Buffon era già stato con i bianconeri. Ed è lassù, nell’alta Val Rendena, che Tuttosport ha trovato conferma di quanto la Juve, già in debito con Gigi per tutto ciò che le ha dato, abbia un altro motivo per essergli grato: si chiama Di Maria.Guarda la galleryJuve, Kean e Di Maria show a Dallas contro il Barcellona

    Il più forte e Maradona

    L’argentino ha raccontato di aver parlato con Buffon prima di firmare per la Juve. Il portiere ha confermato: “Ho scritto ad Angel soltanto quando la trattativa era in dirittura d’arrivo. Gli ho mandato un messaggio per esprimergli la mia felicità e per dirgli che aveva fatto la scelta giusta perché la Juventus, intesa come società e ambiente, non tradirà le sue attese. Ho sentito Angel felicissimo”. Parole significative: qualora ce ne fosse stato bisogno, confermano il carisma di Buffon esercitato sui campioni che hanno giocato con lui (“Avevamo un ottimo rapporto al Psg, prendevamo il caffé insieme prima dell’allenamento, a volte me lo preparava lui, ma capitava anche il contrario. E poi Angel era uno di quelli con cui, assieme a Marquinhos, Dani Alves e a a volte Kimpembe, ci trovavamo a lavorare in palestra un’ora prima dell’allenamento”). Un mese fa, quando la trattativa fra la Juve e il campione del Sudamerica era in pieno svolgimento, Buffon pronunciò parole molto importanti su Di Maria, che suscitarono un ampio e variegato dibattito, considerato l’accostamento: “Angel in Serie A sarebbe come Maradona. I giocatori vanno valutati pensando al contesto in cui devono agire. Oggi la Serie A si è impoverita a livello tecnico, questo è fuor di dubbio. E Angel di classe ne ha da vendere. Salta l’avversario con una facilità impressionante, è decisivo sotto porta, è bravo negli assist, corre per tutto il campo e può ricoprire più ruoli. In poche parole: è un giocatore di calcio”. Un mese dopo, alla precisa domanda di Cornacchia (“Di Maria è il più forte giocatore della prossima Serie A?”), ha risposto secco: “Sì”, vaticinandogli una decina di reti e molti assist. Allegri è in una botte di ferro.

    Sullo stesso argomentoBuffon: “Di Maria è di un’altra categoria”Calcio LEGGI TUTTO

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    Pogba e quei ritorni eccellenti alla Juve

    TORINO – A volte ritornano e non si tratta solo di una questione di nostalgia canaglia. Il richiamo della Juventus diventa forte, irresistibile, per svariate e variegate ragioni: per opportunità economiche, di rilancio, affettive, chi più ne ha più ne metta. Il popolo bianconero attende con fibrillazione il ritorno a casa di Paul Pogba, l’ultimo in ordine cronologico di juventino, giocatore o allenatore, pronto a rientrare a Torino dopo essere transitato altrove. Certi amori non finiscono, ma solo alcuni ritorni eccellenti sono possibili: il Polpo è il prossimo, ma ce ne sono stati altri. Vediamo insieme alcuni tra i più significativi.

    ALLEGRI Pogba troverà Massimiliano Allegri, anch’egli un cavallo di ritorno: lui non è mai andato da un’altra parte, è rimasto ad aspettare, dopo che nel 2019 si era separato dalla Juventus. Ma poi nel 2021, alla fine di due anni di attesa, è rientrato nella Torino bianconera ed è uno dei principali sponsor (se ce ne fosse bisogno) del francese.

    BONUCCI Paul potrà riabbracciare anche un altro protagonista di tante battaglie in bianconero: Leonardo Bonucci. I tifosi ricordano bene come è andata: colonna dal 2010 al 2017 e idolo della juventinità, Bonucci aveva deciso di cambiare aria. Una stagione al Milan e nel 2018, dopo un anno al di sotto delle aspettative personali e di squadra, il difensore è ritornato a Torino dove ha ricominciato a vincere.

    BUFFON Anche ad altri simboli è capitato di lasciare la Juventus per poi ritornare dopo poco tempo. Da ricordare Gianluigi Buffon, capitano e icona bianconera dal 2001 al 2018, poi l’avventura straniera al Psg e il rientro a casa un anno dopo per due stagioni prima di un altro ritorno per il portierone, quello al Parma dove tutto era cominciato.

    MORATA Pogba potrebbe ritrovare Alvaro Morata, un altro che non è nuovo a ritorni di fiamma con la Juventus. In bianconero dal 2014 fino al 2016, lo spagnolo – sposato con l’italiana Alice Campello – ha deciso di riabbracciare il bianconero nel 2020 in prestito dall’Atletico. E proprio a Madrid ora è ritornato, in attesa di conoscere il suo futuro in maniera più chiara, con la Juve sullo sfondo.

    I TECNICI Non solo Allegri, anche altri allenatori hanno ritrovato la Juve nei loro percorsi professionali. E si parla di tecnici che hanno scritto la storia. Come Marcello Lippi, protagonista dell’ultima Champions vinta dai bianconeri nel 1996 e andato via nel 1999, per poi tornare nel 2001 dopo una parentesi breve all’Inter. Ed è successo anche a Giovanni Trapattoni, per dieci anni alla guida dei bianconeri dal 1976 al 1986 e poi di nuovo in sella dal 1991 al 1994. LEGGI TUTTO

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    Buffon: “Juve punita per cose fatte anche da altri”

    TORINO – Simbolo, capitano del passato, icona. E personalità, non solo della Juventus e della Nazionale, ma in generale del calcio italiano. Gianluigi Buffon, portiere del Parma, non è tipo che le manda a dire e, intervistato da France Football, ha risposto alle domande sulla Juventus, anche le più spinose. Come quelle sugli scandali: « È una squadra che ha sempre una spada di Damocle sopra la testa perché è sempre al centro dell’attenzione in Italia da parte dei suoi tifosi e dei suoi avversari. Ciò che capita alla Juve fa sempre molto rumore. È stata accusata di molte cose, è stata spesso anche punita, per cose che più o meno anche altri club hanno commesso e lo dico senza mettermi a difendere la squadra. Quando questo accade alla Juventus, tutti gli altri si nascondono dietro di lei perché sanno che è lei che scatena il clamore più forte».

    Il Pallone d’Oro

    France Football non poteva non chiedere a Buffon anche del Pallone d’Oro. Sarebbe stato un nervo scoperto per tutti, ma non per Super Gigi che replica con una certa filosofia, perché in fin dei conti è acqua passata anche se non si dimentica: «Non c’è sempre una logica, nel 2003 ero stato votato come miglior giocatore della Champions League, che è una rarità per un portiere. Però non sono finito nemmeno nella top 5 del Pallone d’Oro. In ogni caso a me non interessano certi premi. Certo, mi piace la meritocrazia perché è una cosa che fa parte dello sport. E spesso non la trovo. Inoltre per me la più grande ingiustizia riguardo il Pallone d’Oro è stata quella di Andres Iniesta, che era forte come Maradona, Messi o Ronaldo e non l’ha vinto». LEGGI TUTTO

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    Juve, il saluto di Buffon a Dybala: “Buona fortuna per il tuo futuro”

    TORINO – Paulo Dybala si appresta a giocare stasera contro la Lazio la sua ultima partita con la maglia della Juventus all’Allianz Stadium, in questi giorni l’argentino ha ricevuto tanti messaggi d’affetto dal mondo bianconero ai quali si è unito anche Gianluigi Buffon. L’ex portiere bianconero ha dedicato un messaggio a cuore aperto alla Joya su Instagram: “Abbiamo difeso gli stessi colori. Abbiamo indossato la stessa maglia e la stessa fascia. Abbiamo provato le stesse emozioni e gioito per tante vittorie insieme. Paulo, buona fortuna per il tuo futuro”. LEGGI TUTTO

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    Buffon, Ilaria D'Amico svela il futuro: “Giocherà fino a…”

    MILANO – Gianluigi Buffon non è cambiato. Parola di Ilaria D’Amico. È rimasto sempre lo stesso: un portiere forte, ancora affidabile, che vuole vincere, che oggi ci vuole riuscire con la maglia del Parma dopo esserci riuscito con quella della Juventus. Una carriera lunghissima, da campione che non è ancora finita e non finirà almeno fino a quando non riuscirà a tornare a giocare in Serie A. «Arrivare a giocare nuovamente nel massimo campionato con il Parma è la sua sfida. E fino a quando non la raggiungerà mi sa che lo vedrete in campo». E Serie A significa poter affrontare anche la Juventus, una squadra che per forza di cose gli è rimasta fortemente nel cuore. Un desiderio di continuare a giocare a calcio talmente forte che conferma anche la sua signora. «Io continuo a parlare con i tecnici, i preparatori e tutti dicono che i test di Gigi, al di là di piccoli infortuni, sono ancora incredibili. Se gli dicessi di fermarsi farei un torto all’atleta. Poi mi diverte vedere la sua passione e sapere che, prima dell’infortunio, sia riuscito a fare ancora una delle migliori stagioni della sua lunghissima carriera. È un piacere vederlo soddisfatto e preso dal campo. Poi il pubblico lo ama infinitamente e lui ricambia. È uno che si sporca le mani, lo ha sempre fatto per la sua squadra…».Guarda la galleryBuffon, rientro con papera: che errore in Perugia-Parma!

    Ilaria D’Amico e quel retroscena su Buffon

    E parlando di calcio giocato c’è stato un errore, una giocata con i piedi che non gli è riuscita e gli ha fatto male. L’ex conduttrice di Sky Sport, prossima a passare sulle reti Rai con un programma di informazione, prova a sdrammatizzare: «C’è stata una domenica in cui o si sono messi tutti d’accordo oppure abbiamo visto una nuova puntata di Mai Dire Gol. Non c’entra essere un portiere d’esperienza o no: capita al 25enne come è capitato a Gigi. È la buccia di banana che ti fa cadere e ti fa sentire malissimo quando ti succede». E lui ci è rimasto male: «Era amareggiato. Non poteva essere altrimenti. Ma i campioni si rialzano sempre». Intanto Gigi non si perde una partita. E non solo della Vecchia Signora. «Gigi resta un grande tifoso di calcio. E lo dimostra non solo perché di smettere di giocare non ci pensa proprio. Guarda qualsiasi partita di Serie A e naturalmente di Serie B. In questa sua passione riesce a coinvolgere anche i bambini. Ancor di più con questa sfida scudetto che andrà avanti all’ultimo punto. Lo appassiona…». E peccato che in questa lotta non ci sia anche la Juventus di Massimiliano Allegri.

    Guarda la galleryJuve, Chiellini ai saluti. Da Berlino 2015, che fanno oggi i bianconeri FOTO LEGGI TUTTO

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    Serie B, il Parma di Buffon beffato dal Monza: non basta Vazquez

    MONZA – Il Parma di Buffon viene beffato nel finale dal Monza: finisce 1-1. Nella 27esima giornata di Serie B, la squadra di Iachini trova subito il vantaggio grazie alla bellissima rete di Franco Vazquez al 30′, con un pallonetto che scavalca Lamanna. La reazione della squadra di Giovanni Stroppa arriva nel secondo tempo, con tantissime occasioni che impegnano il portiere ex Juve. Al 67′ Dani Mota batte Buffon ma ci pensa Delprato a salvare il risultato bloccando il pallone sulla linea. Il pareggio però arriva all’87’ con Gytkjaer che sorprende Buffon e risponde all’ex Siviglia. Il Monza sale così a 45 punti, al sesto posto, mentre il Parma è a 33 punti, +9 sull’Alessandria in zona playout. Pareggio senza reti invece tra Spal e Cittadella, con la squadra di Venturato che resta a +4 sulla zona playout mentre quella di Gorini. Crolla invece il Vicenza che viene battuto dalla Reggina per 3-1 con le reti di Galabinov, Menez e Cortinovis e rimane così in zona retrocessione con 18 punti. 
    Serie B, tutti i risultati
    Serie B, la classifica
    Lecce in testa alla classifica a +1 sul Brescia
    Sale in testa alla classifica il Lecce, che batte per 3-1 l’Ascoli in casa. La squadra di Baroni segna un gol per tempo, con Rodriguez al 24′ e Coda, di tacco, al 56′. Al 71′ Ricci accorcia le distanze per l’Ascoli ma non è abbastanza. In pieno recupero Coda chiude la partita firmando anche la doppietta personale. Con questa vittoria i giallorossi salgono al primo posto con 52 punti, a +1 sul Brescia secondo e +2 sulla Cremonese terza. Vince anche il Frosinone, che batte il Cosenza per 1-0. Succede tutto nel finale con Tribuzzi che viene steso da Hristov in area: l’arbitro fischia calcio di rigore. Dal dischetto si presenta Charpentier che batte Vigorito e firma l’1-0 all’81’. Con questa vittoria i ciociari salgono a 44 punti al settimo posto, in piena zona playoff. Infine vittoria importante per il Pisa che batte 3-2 il Crotone grazie alle reti di Puscas, Benal e Torregrossa, tutte in un primo tempo totalmente dominato. Nella ripresa arriva la forte reazione degli ospiti con i gol di Mogos e Cuomo ma non è abbastanza. Con questo risultato la squadra di Luca D’Angelo sale al quarto posto in classifica con 49 punti. 
    Monza-Parma, tabellino e statistiche
    Spal-Cittadella, tabellino e statistiche
    Reggina-Vicenza, tabellino e statistiche
    Lecce-Ascoli, tabellino e statistiche
    Frosinone-Cosenza, tabellino e statistiche
    Pisa-Crotone, tabellino e statistiche LEGGI TUTTO