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    Buongiorno e Buonanotte, la strana coincidenza unisce Italia e Argentina

    Le stagioni di Buongiorno e Buonanotte
    Con il Torino, il difensore ha terminato la sua migliore annata da quando veste questi colori. Lo ha fatto da capitano e contribuendo all’ottimo campionato della squadra di Juric. Ha segnato anche un gol, oltre due assist. Buonanotte ha avuto meno spazio nell’undici di De Zerbi, dove spicca già il talento di Enciso. Anche l’argentino ha realizzato una rete in campionato, contro il Nottingham Forest. Entrambi però hanno convinto i rispettivi ct delle Nazionali. LEGGI TUTTO

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    Buongiorno: «Prestazione e vittoria, avanti così!»

    TORINO – Dopo il preziosissimo successo sul Bologna ai microfoni di Torino Channel ha parlato Alessandro Buongiorno, sempre più capitano di questo Toro e nonostante da inizio gara la fascia sia stata indossata – con merito – da Rodriguez: «Siamo contenti perché questa volta siamo stati bravi ad abbinare alla prestazione la vittoria – argomenta il difensore -. La partita è stata dominata dal Toro, anche se nel secondo tempo è stata più dura perché loro hanno alzato il baricentro: noi però abbiamo tenuto duro. Siamo stati solidi: ultimamente ci era andata un po’ male, questa volta invece sono arrivati tre punti meritati. Orsolini? È in un periodo in cui è in grande forma, però io, Rodri e Ilic su di lui abbiamo fatto un ottimo lavoro. Ora dobbiamo mettere l’attenzione sulla prossima partita di Lecce: una prova importante e per la quale vogliamo prepararci al meglio». LEGGI TUTTO

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    Torino, ricarica Buongiorno: “Tifosi, vi aspettiamo al Fila”. E al fantacalcio…

    TORINO – La stracittadina di Torino è dietro l’angolo. E Alessandro Buongiorno è carico: «Si sente già aria di derby in città – dice a Torino Channel -, ho incontrato tifosi che si sono raccomandati…». E per un granata come lui, cresciuto a pane e Toro, fino a indossare la fascia di capitano («la condivido con Rodriguez, abbiamo un bel rapporto, cerco di imparare da lui, dalla sua esperienza, siamo anche vicini nello spogliatoio)», la partita con la Juventus non è una gara qualunque. «A sei anni, ero già in maglia granata. Anche da piccolo sentivo tanto il derby, una partita importante. In famiglia, con gli amici, in città, l’attesa cresce. E domenica aspettiamo tantissimi tifosi al Fila. Speriamo sia pieno, serve la loro spinta». Occhio alla pressione, quindi. «La settimana è diversa, cerchiamo di caricarci il più possibile, cercando di arrivare alla sfida il nel miglior modo». Senza esagerare, eh. LEGGI TUTTO

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    Schuurs, occhio al derby: rischia di saltare la Juventus

    TORINO – Attenzione massima: quella che dovrà mettere Schuurs, lunedì contro la Cremonese, per evitare il cartellino giallo. L’olandese è infatti entrato in diffida, dopo aver preso un’ammonizione nell’ultima uscita a San Siro contro il Milan. Questo sempre che, per evitare il rischio di perderlo per il derby che arriverà dopo la sfida contro i grigiorossi, Juric non decida di risparmiare il centrale per la prova contro la squadra di Ballardini. Allo stato dell’arte le alternative ci sarebbero. Al tecnico croato manca Zima, ma con l’arrivo di Gravillon a gennaio le soluzioni restano comunque quattro: Djidji, Buongiorno, Rodriguez e appunto Gravillon. LEGGI TUTTO

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    Buongiorno, un vero Toro: laureato in Economia Aziendale!

    TORINO – «Ho sempre creduto che lo studio fosse un percorso da portare a termine, fino in fondo. Ne è valsa la pena. E ne varrà sempre la pena. Sono davvero orgoglioso di aver raggiunto questo traguardo. Finalmente DOTTORE», scrive Alessandro Buongiorno, cuore Toro con la fascia di capitano. Laureato. E anche il club granata gli rende omaggio: «Congratulazioni @ale.bongio, Dottore in Economia Aziendale con tesi “Marketing Emozionale nel calcio: l’esempio del Torino FC” Orgogliosi di te!». LEGGI TUTTO

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    Torino, l'Europa passa dalla difesa

    TORINO – La difesa del Toro è da Europa. Più precisamente, da Europa League. Perché dopo ventuno giornate la retroguardia granata è la quinta meno battuta del campionato. Meglio hanno fatto solo Napoli, Lazio, Juventus e Roma. Il bunker di Juric ha incassato appena 22 gol nonostante il tecnico croato abbia fatto giocare, spesso per necessità, elementi diversi. L’ossatura base è composta, oltre che da Milinkovic-Savic in porta, da Djidji a destra, Schuurs al centro e Rodriguez a sinistra. Ma in diverse circostanza abbiamo visto Buongiorno al centro o a sinistra, Zima a destra e sempre a destra lo stesso Schuurs. E in un’occasione di estrema emergenza pure Adopo al centro. Giocatori intercambiabili, con Milinkovic-Savic cresciuto in maniera esponenziale: contro l’Udinese, per esempio, alcuni suoi interventi hanno permesso di mantenere la porta inviolata e garantire al Torino i tre punti che gli permettono di occupare il settimo posto. Il punto di forza è quindi la difesa, il punto… meno di forza è l’attacco. Ma con una difesa di ferro il Toro tiene il passo e guarda al futuro con un certo ottimismo. A maggior ragione ora che, considerando la lunga indisponibilità di Zima, è arrivato anche Gravillon, giocatore di cui si dice un gran bene e dalla buona esperienza. LEGGI TUTTO

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    A Salerno scatta il 2023 di Buongiorno

    TORINO – Domenica a Salerno scatta il 2023 anche per Alessandro Buongiorno. Scontata la squalifica nella prova contro il Verona, il prodotto del settore giovanile granata nella sfida contro la squadra di Davide Nicola, ex allenatore del Torino, tornerà nell’elenco dei convocati. Entrando così in ballottaggio con Rodriguez per un posto sulla sinistra della difesa di Juric. Che, contro i gialloblù, ha messo in campo una linea composta da Djidji, da Schuurs e dallo svizzero.

    Toro e azzurro: Buongiorno si prende tutto

    L’obiettivo del difensore è iniziare il nuovo anno allo stesso modo di come era finito il precedente: con la convocazione del ct Mancini nel gruppo azzurro che è stata diretta conseguenza a una serie di buone prestazioni in granata. E, salvo qualche battuta a vuoto, il campionato di Buongiorno è stato fin qui più che positivo. La rondine che non fa primavera col Sassuolo, quando al 93’ si lasciò sfuggire Alvarez, autore del gol decisivo. Per il resto, eccezion fatta che per la gara di Napoli dove l’imbarcata fu generale, del centrale non si ricordano che sbavature all’interno di partite per lo più attente. LEGGI TUTTO

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    Zima e il Torino: “Sarà il mio anno”

    TORINO – «Sarà il mio anno»: David Zima ne è sicuro e va diffondendo il messaggio nello spogliatoio granata come tra le persone che più sono vicine al ceco. Il centrale prelevato dallo Slavia Praga si è presentato a Torino con l’atteggiamento mentale giusto, da subito mettendosi a disposizione di Juric con la voglia di migliorare.

    In concorrenza con Djidji per la ripresa del campionato

    E il tecnico croato di questo ha tenuto conto, tanto da utilizzare Zima in 20 partite di campionato, al primo anno in maglia granata. E 7 sono state le presenze nella Serie A in corso. Juric sa che il centrale merita fiducia, ma ogni giorno pesa anche con mano il margine di crescita di un ragazzo ancora giovane: Zima ha infatti compiuto 22 anni da poco più di un mese (l’8 novembre). Il tempo c’è – anche considerato che il contratto è blindato fino al 2025 – ma Zima vuole che il prossimo, cioè il 2023, sia l’anno della svolta, quello nel quale operare il passaggio da giovane di belle speranze, ad assoluta certezza della retroguardia granata. Possibile, intanto, nel test contro la Cremonese di dopodomani Zima venga impiegato, da Juric, anche in vista della ripresa del campionato. Il 4 gennaio contro il Verona sarà infatti squalificato Buongiorno, con Zima e Djidji che sono candidati a prenderne il posto.

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