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    Rincorsa Sanabria: dribblare Belotti per il vincere il Toro

    TORINO – Riavvicinare Belotti nelle gerarchie di Juric e restare nel Toro da protagonista: queste le tappe dell’attuale percorso granata di Sanabria. Che non sarà un bomber da 15 reti a stagione, ma che indubbiamente è un centravanti che sa difendere palla e toccarla con tecnica superiore alla media. “Fa giocare bene la squadra”, il coro degli allenatori che hanno lavorato con il paraguaiano. Di ciò è ad esempio convinto Davide Nicola, fresco di chiamata sulla panchina della Salernitana al posto di un altro ex tecnico granata qual è Colantuono. E’ stato proprio il tecnico di Luserna San Giovanni, protagonista di una soffertissima salvezza nella passata stagione, a caldeggiare nel gennaio 2021 l’acquisto dal Betis della punta.Sullo stesso argomentoToro, il valore della rosa è decollato: merito di JuricTorino

    É arrivato insieme a Mandragora

    Arrivato assieme a Mandragora, altro colpo rivelatosi decisivo per mantenere la categoria e ora risorsa fondamentale del Toro affidato a Juric. Quello che dopo un paio di stagioni di maturazione sarà chiamato a giocarsela per le coppe europee. Un palcoscenico sul quale Sanabria punta a salire da attaccante del Torino. Possibilmente con indosso la maglia da titolare, o comunque da alternativa di lusso al centravanti di riferimento […]

    Sullo stesso argomentoToro, tre colpi per dare a Juric una squadra da coppeCalciomercato Torino LEGGI TUTTO

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    Cagliari-Napoli 1-1: Osimhen entra e salva Spalletti

    CAGLIARI – Dopo Inter, Atalanta e Lazio le fatiche di coppa fermano anche il Napoli, salvato solo dal guizzo aereo di Osimhen all’87’ e stoppato sull’1-1 da una grande prova del Cagliari. Spalletti deve rinunciare al colpo da tre punti che lo avrebbe lanciato al primo posto insieme al Milan, ma aggancia Inzaghi a 54, mentre Pioli rimane in vetta a 56. Pereiro e la papera di Ospina danno il vantaggio ai sardi, nel primo tempo più intensi ed energici dei partenopei e nella ripresa anche più bravi nel palleggio e nella costruzione delle palle gol (almeno tre nette con Deiola, due volte, e Baselli). Complessivamente gli uomini di Mazzarri giocano meglio e per lunghi tratti controllano la partita, ma devono arrendersi all’istinto killer di Osimhen, entrato dalla panchina e decisivo al primo pallone toccato. Il Cagliari può consolarsi comunque con la striscia di risultati utili consecutivi (4), mentre la testa del Napoli ora va al ritorno con il Barcellona.Guarda la galleryIl Cagliari ferma il Napoli: Osimhen risponde a Pereiro
    Spalletti cambia modulo
    Per il Napoli c’è il ritorno con il Barcellona tra tre giorni (24 febbraio) da dentro o fuori in Europa League e Spalletti, orfano già di Insigne, Lobotka, Politano, Anguissa e Lozano, ci pensa: fa tirare il fiato a Fabian Ruiz e Osimhen, che si accomodano in panchina, e cambia modulo passando al 3-4-2-1 e alla difesa a tre, con i terzini Mario Rui e Di Lorenzo più alti a centrocampo e con Mertens ed Elmas a supporto di Petagna.
    Di Lorenzo esce per un problema alla testa
    Di Lorenzo è il protagonista della prima metà del primo tempo perché al 10′ sbuca in area e obbliga Cragno ad una bella parata in volo e al 27′ lascia il campo per un problema alla testa (dentro Malcuit) in seguito ad un colpo subito. Nel mezzo c’è sì la chance per Rrahmani, che non trova l’impatto ideale con il pallone da due passi, ma soprattutto si registrano le due grandi occasioni per il Cagliari: Altare, dopo il contrasto aereo con Ospina (l’arbitro non fischia carica), non riesce da terra e con la porta vuota a centrare lo specchio; Joao Pedro invece spreca il regalo su rinvio sbagliato di Koulibaly e stringe troppo il diagonale da ottima posizione. La partita di spirito, lotta e personalità del Cagliari rende quella del Napoli sporca e poca fluida nel possesso. Tanti duelli e falli, Joao Pedro e Malcuit vengono ammoniti e in generale l’intensità rossoblù appanna il gioco dei partenopei. Arriva solo un tiro dalla distanza di Mario Rui, all’intervallo regge lo 0-0.
    Osimhen salva il Napoli
    Si riparte senza cambi e con la palla gol enorme sui piedi di Deiola che si divora un rigore in movimento aprendo troppo il piatto. Come gioca il Cagliari, palleggia con qualità e crea ancora, trovando l’1-0 di Pereiro al 58′ con papera annessa di Ospina, che si fa beffare dal rimbalzo del tiro. Napoli sotto shock, totalmente in bambola, al 61′ altra colossale chance per i sardi: Ospina stavolta è miracoloso sul colpo di testa a botta sicura di Deiola, poi Baselli spara alle stelle. Spalletti ha bisogno di Osimhen, al 67′ scocca la sua ora e va dentro insieme a Fabian Ruiz e Ounas (out Petagna, Demme e Juan Jesus e ritorno alla difesa a quattro), anche se la pericolosità offensiva rimane contenuta. Mazzari risponde con Pavoletti, Zappa e Marin, che dà spettacolo in ripartenza ed esalta i riflessi di Ospina. Chance fallita e gol subito: dall’altra parte, al primo pallone buono, Osimhen va in cielo sul cross di Mario Rui e piega le mani di Cragno, pareggiando i conti all’87’. Amaro in bocca per il Cagliari, punto d’oro per come si è messa la gara alla fine per Spalletti. LEGGI TUTTO

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    Toro, contro il Cagliari la squadra merita uno stadio bollente

    TORINO – Combattivo e impetuoso come il suo condottiero in panchina, questo Toro ha confermato di avere gli attributi e di voler dare il massimo fino a fine stagione. Dopo due sconfitte consecutive, nel derby contro la Juventus la squadra è risorta e ha sfoderato una prestazione che in una stracittadina non si vedeva da troppi anni. All’Allianz Stadium, Belotti e compagni non solo non si sono scomposti dopo lo svantaggio ma, ripresa la gara, hanno dominato per lunghi tratti l’avversario accarezzando la possibilità di portare a casa l’intera posta in palio. Un atteggiamento che ha fatto battere i cuori granata – sia quelli presenti allo stadio sia quelli a casa – che hanno mostrato ancora una volta di apprezzare il cammino iniziato dal tecnico sette mesi fa.Guarda la galleryJuve-Toro, le pagelle dei granata: Bremer gigante e un super Brekalo

    Il Cagliari giocherà col coltello tra i denti

    Juric, oggi, è un punto di riferimento anche per i tifosi, che adesso hanno la possibilità di tradurre l’affetto per il tecnico in presenze allo stadio, da domenica al 75% di capienza. A Torino arriverà un Cagliari che giocherà con il coltello tra i denti, anche per la voglia dell’ex di turno Mazzarri di fare bella figura in quella che è stata la sua casa per due anni […]

    Sullo stesso argomentoToro, Juric ha conquistato la fiducia di tutti sul mercatoTorino LEGGI TUTTO

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    Cagliari-Napoli, Spalletti costretto a rinunciare a Insigne

    NAPOLI – Problemi per il Napoli che non avrà a disposizione capitan Lorenzo Insigne nel posticipo della 26ª giornata di lunedì in casa del Cagliari. La società azzurra fa sapere che “Insigne non prenderà parte alla trasferta di Cagliari in seguito a un affaticamento alla coscia destra accusato nell’allenamento di questa mattina”. L’assenza di Insigne si aggiunge a quella di Lozano, Lobotka, Anguissa e Politano. Nel report del Napoli si legge anche che Fabian Ruiz “ha svolto l’intera seduta in gruppo. Lobotka ha svolto lavoro in palestra. Politano personalizzato in campo. Lozano lavoro personalizzato in palestra e in campo. Osimhen ha svolto personalizzato in palestra a scopo precauzionale. Anguissa ha svolto terapie”. LEGGI TUTTO

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    Cagliari-Napoli: analisi e pronostico del posticipo di Serie A

    Anche di lunedì il palinsesto è sempre ricco di partite. In Serie A alle 19 si gioca Cagliari-Napoli, a seguire Bologna-Spezia. Ecco l’analisi del match della Unipol Domus con focus sui primi tempi.
    Cagliari-Napoli, fai il tuo pronostico sul posticipo di Serie A
    Cagliari in ripresa ma… solo nei secondi tempi
    Ci sono pareggi che hanno un peso specifico. É il caso del doppio 1-1 fatto registrare dal Napoli di Spalletti contro Inter (Serie A) e Barcellona (Europa League). Ora però serve andare oltre perchè in campionato la banda partenopea deve far sua l’intera posta e la prossima tappa, quella di Cagliari, ammette solo il “2” come unica soluzione utile in chiave Scudetto. I sardi di recente hanno mandato segnali confortanti conquistando due pareggi e una vittoria, espugnando Bergamo per 2-1. C’è un dato curioso da segnalare sponda Cagliari: Joao Pedro e compagni nelle ultime 12 partite di campionato non hanno mai segnato un gol prima del riposo. Solo 6 le reti realizzate nei primi tempi sulle 25 totali, un aspetto su cui Mazzarri dovrà lavorare per evitare di doversi trovare quasi sempre a rincorrere nel risultato.Il Napoli, miglior difesa del campionato, è andato a segno nei primi tempi in 16 occasioni su 25, segnando 22 reti prima del riposo sul totale di 46. Con questi dati a disposizione ognuno può prendere la decisione che più ritiene opportuna. Possibile, in ogni caso, il “Segna gol Ospite Sì” nel primo tempo. Un’altra opzione a cui guardare con ottimismo è la combo “2+Multigol 2-5”. LEGGI TUTTO

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    Fiorentina-Atalanta si preannuncia spettacolare

    Serie A, 26ª giornata di campionato. Il “lunch match” domenicale in programma al “Franchi” mette a confronto Fiorentina e Atalanta. La “Viola” arriva all’appuntamento dopo aver conquistato i tre punti sul campo dello Spezia (2-1) mentre l’Atalanta è reduce dalla sconfitta casalinga contro il Cagliari (1-2).
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    Show nella ripresa
    Osservando il ruolino di marcia delle due squadre si nota subito una cosa: la “Dea” con 9 vittorie e 3 pareggi non ha ancora mai perso in trasferta mentre la “Viola” nei lidi amici ha fatto registrare 7 successi, 1 pareggio e 3 sconfitte. Tutte e 11 le gare interne della Fiorentina sono terminate con almeno tre reti al novantesimo (Over 2,5). L’undici allenato da Italiano al “Franchi” con 29 gol realizzati vanta il secondo miglior attacco interno del campionato (15 le reti al passivo di cui 11 nella ripresa) mentre l’Atalanta fuori casa è andata a segno in 26 occasioni. Possibile l’Over 1,5 secondo tempo o la “combo” che lega il Multigol 1-2 primo tempo al Multigol 1-3 secondo tempo. LEGGI TUTTO

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    Juventus-Torino apre la 26ª giornata di Serie A

    Serie A, il derby in programma all’Allianz Stadium tra la Juventus e il Torino darà il via alla 26ª giornata di campionato.
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    Statistiche alla mano
    Il derby non è mai una partita come le altre. L’unica cosa che conta, in campo e sugli spalti, è vincere. Come non importa, basta che alla fine il “metodo” scelto risulti efficace e vincente. Tornando indietro nel tempo ad esempio (precisamente alle stagioni 2017/2018 e 2018/2019) si nota come gli ultimi quattro derby disputati da Massimiliano Allegri (Coppa Italia compresa) sulla panchina della Juventus siano tutti terminati con l’Under 2,5 al novantesimo. Di queste quattro gare tre sono state vinte dalla “Vecchia Signora” (due delle quali soltanto per 1-0) e una si è conclusa in parità con il punteggio di 1-1. Con il passare degli anni lo stile di gioco del tecnico toscano non è cambiato. La sua Juventus, reduce da undici risultati utili consecutivi, anche quest’anno è la regina degli Under 2,5. Paulo Dybala e compagni hanno fatto registrare l’Over 2,5 soltanto in 7 partite su 25. La media degli Over 2,5 poi scende ancora se consideriamo soltanto le sfide disputate in casa. All’Allianz Stadium i bianconeri con 16 gol realizzati e 8 subiti hanno regalato per 10 volte l’Under e 2 volte l’Over 2,5.Il Torino quest’anno sembra giocare bene soltanto nel suo stadio. L’undici allenato da Ivan Juric ha conquistato soltanto 8 punti in 11 trasferte. Nel dettaglio i granata hanno fatto registrare due vittorie (entrambe di misura contro il Sassuolo e la Sampdoria), due pareggi (1-1 sia con il Venezia che contro il Cagliari) e ben sette sconfitte. Capitolo gol fatti e subiti: il Torino lontano dai lidi amici con 6 reti all’attivo e 12 al passivo ha centrato per 9 volte l’Under 2,5 e mai l’Over 3,5.Il “Toro” in campionato non ha ancora mai terminato un incontro a reti bianche (0-0) e ben 6 delle prime 11 trasferte hanno visto il pallone entrare in rete solamente una volta. La Juventus invece in 12 partite su 25 ha fatto registrare la “Somma Gol” pari a 2 ed il suo risultato esatto interno più frequente è stato il “2-0”. I bianconeri partono senza dubbio con i favori del pronostico ma se non si vogliono correre troppi rischi si può provare la “combo” che lega la doppia chance 1X al Multigol 1-3. I più audaci invece possono provare il Multigol 2-3 al triplice fischio dell’arbitro. LEGGI TUTTO

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    Atalanta-Juventus, entrambe le squadre possono andare a segno

    La partita in programma al “Gewiss Stadium” di Bergamo si preannuncia molto equilibrata. La classifica dopo le prime 24 giornate parla chiaro: la Juventus è quarta con due punti in più dell’Atalanta (quinta).
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    Il cammino delle due squadre
    Da una parte la “Dea”, reduce dalla sconfitta interna con il Cagliari (1-2) e capace di vincere solamente tre volte nelle prime 11 gare interne di campionato, dall’altra la Juventus, squadra che in Serie A non ha mai alzato bandiera bianca nelle precedenti 10 sfide. In questi 10 incontri la “corazzata” allenata da Massimiliano Allegri è riuscita a realizzare 18 gol subendone soltanto 5 (3 di questi contro la Roma). Entrambe le compagini hanno le carte in regola per colpire il proprio avversario. Possibile il Multigol 2-4 al novantesimo. Per i più audaci c’è la “combo” che lega il Multigol 1-2 Casa al Multigol 1-2 Ospite. LEGGI TUTTO