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    Atalanta e Muriel da Champions, il Cagliari inguaia il Benevento

    TORINO – L’Atalanta non ‘stecca’ e passa sul campo del già retrocesso Parma, travolto dai goldi Malinovsky e Pessina, da una doppietta di Muriel (21 gol in campionato) eda la rete finale di Miranchuk. La ‘Dea’ conquista così una vittoria pesantissima nella corsa alla Champions League ed è ora seconda a +2 sul Napoli in attesa della sfida tra Juve e Milan (al momento appaiate a -3 dai nerazzurri) che chiuderà il programma della 35ª giornata di Serie A. Nello scontro diretto per la salvezza tra Benevento e Cagliari invece fanno festa i sardi, che vincono 3-1 (fa discutere il rigore dato e poi tolto dal monitor su indicazione del Var ai giallorossi nel finale, sul risultato di 1-2) e volano +4 sui sanniti terz’ultimi, scavalcando lo Spezia e agganciando il Torino rimontato sul pari a Verona.
    Serie A, la classifica
    Muriel fa 21, l’Atalanta è seconda
    Senza l’infortunato Toloi e con il portiere Gollini squalificato, Gasperini si presenta al Tardini con Sportiello tra i pali e un 3-4-1-2 in cui Maehle e Gosens sono gli esterni mentre davanti è Malinovskyi il trequartista dietro a Zapata e Ilicic, di nuovo titolare ai danni di Muriel. Molto più lunga la lista degli indisponibili nel Parma che D’Aversa schiera con il 4-3-3: Osorio e Bruno Alves centrali e Gagliolo e Busi ai loro lati, Kurtic e Grassi a supporto di Sohm in mezzo al campo, mentre tocca a Kucka con l’ex di turno Cornelius e Gervinho. Chiaramente superiori le motivazioni della ‘Dea’ contro i già retrocessi emiliani e al 12′ i nerazzurri sono già avanti: conclusione di Malinovsky deviata da Kurtic e palla alle spalle di Sepe. L’Atalanta non è una squadra che specula sul vantaggio e insiste: due azioni fotocopia intorno al 20′, sempre Ilicic al cross per la testa di Gosens, che prima manca la porta e poi trova il portiere di casa ben piazzato. Ilicic è ispirato e ispira i compagni: tacco per Freuler, cross basso per Zapata che calcia di prima e colpisce la traversa (31′) per poi testare ancora i riflessi di Sepe prima dell’intervallo (41′). Al rientro dagli spogliatoi subito due novità per Gasperini, che toglie Zapata e Ilicic per inserire Muriel e Pessina: una doppia mossa che paga subito, perché è proprio il colombiano a servire la palla che l’azzurro spedisce in porta con un preciso diagonale (52′). Ancora Muriel scatta poi in contropiede ma calcia a lato (57′), prima dell’uscita di Malinovskyi in favore di Miranchuk che manda subito al tiro Maehle (deviazone in corner di Sepe). D’Aversa allora risponde inserendo Pellè e Valenti (fuori Gervinho e l’ex atalantino Grassi) ma la gara già non ha più storia e Muriel (dopo un palo sfiorato di testa da Djimsiti) cala il tris su assist del neo entrato Pasalic (77′). E a riaprire il match non basta il gol segnato subito dopo dal Parma con l’argentino Brunetta, appena gettato nella mischia, perché la ‘Dea’ in contropiede serve il poker ancora con Muriel (21 gol in campionato) che insacca in tap-in sul palo colpito da Pessina. Non fa male (se non all’infuriato Gasperini) il gol di Sohm che su ‘imbucata’ di Pellè supera con un ‘tocco sotto’ Sportielo per poi spingere la palla in rete, perché ne recupero arriva la cinquina bergamasca con Miranchuk.
    Parma-Atalanta 2-5: tabellino e statistiche
    Guarda la galleryParma-Atalanta 2-5: Gasperini vola con super Muriel
    Il Cagliari inguaia il Benevento e ‘vede’ la salvezza
    Con Moncini, Foulon e Sau ancora in infermeria Pippo Inzaghi sceglie il 4-3-2-1 con Schiattarella preferito a Viola in regia e Roberto Insigne a supporto dell’unica punta Lapadula insieme a Caprari. Sull’altro fronte out invece Pereiro, Sottil e Rog per Semplici, che conferma Ceppitelli nella difesa a tre (con Godin e Carboni) e ritrova dopo la squalifica Marin in una mediana completata dal playmaker Deiola e Nainggolan, con Joao Pedro-Pavoletti coppia d’attacco e sugli esterni Nandez e Lykogiannis. Ed è proprio greco, innescato su uno schema da corner, a trovare l’incrocio e il vantaggio per il Cagliari dopo nemmeno un minuto. Una doccia gelata per i padroni di casa, che faticano a entrare in una partita in cui vengono però ricatapultati improvvisamente da Ceppitelli: il difensore regala palla a Caprari che mette davanti alla porta Lapadula, freddo poi a battere Cragno. L’1-1 risveglia Pippo Inzaghi, rimasto fermo e incredulo dopo il gol dei rossoblù, e accende i tifosi giallorossi radunati fuori dal Vigorito per sostenere le ‘Streghe’. Ora il Benevento c’è e serve il miglior Cragno per fermare il sinistro di Caprari servito da Lapadula (30′), poi la deviazione di Schiattarella su punizione calciata ancora dal fantasista (37′) a cui il portiere dice ancora no su un colpo di testa da cross di Insigne prima del riposo. Semplici vede il suo Cagliari soffrire e corre ai ripari nell’intervallo, inserendo Zappa al posto di Carboni per sistemarsi a quattro in difesa. E proprio il terzino innesca al 54′ Pavoletti, che di testa non inquadra però la porta, mentre sull’altro fronte è ancora attento Cragno su Lapadula (59′). L’attaccante del Cagliari non può invece sbagliare al 64′, quando su cross di Nandez viene lasciato tutto solo da Glik e Depaoli e deve solo schiacciare in rete di testa la palla del 2-1. Arrivano così i cambi di Inzaghi: dentro prima Viola e Gaich (al posto di Schiattarella e Insigne) e poi Letizia, Improta e Di Serio (fuori Depaoli, Hetemaj e Caprari). È ancora Lapadula però a provarci al 78′, senza impensierire Cragno, con le speranze di Inzaghi che si spengono definitivamente quando l’arbitro Doveri assegna un rigore ai suoi ma torna poi sui suoi passi dopo aver rivisto al monitor (su indicazione del Var) il contatto in area tra Viola e Asamoah. Nel recupero arriva anche il tris cagliaritano con Joao Pedro in contropiede e per il Benevento si fa sempre più in salita la strada per una salvezza che i sardi ora vedono invece più vicina.
    Benevento-Cagliari 1-3: tabellino e statistiche
    Guarda la galleryColpo Cagliari! Gioiello di Lykogiannis, Pavoletti e Joao Pedro: Benevento ko LEGGI TUTTO

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    Fonseca: “Se la Roma va a Manchester per difendersi sarà dura…”

    ROMA – “Abbiamo preso un gol a freddo e poi siamo riusciti a pareggiare. Abbiamo cercato di essere vicini all’area di rigore del Cagliari, ma su un nostro errore siamo riandati sotto, che ha reso tutto più difficile. Penso, però, che rispetto alla partita con il Torino oggi la squadra ha avuto un altro atteggiamento”. Al termine della sfida contro il Cagliari, il tecnico della Roma analizza ai microfoni di Sky Sport il ko rimediato alla Sardegna Arena per 3-2: “Smalling? Ha fatto una buonissima partita. La squadra è stata sicura grazie a lui. Oggi era importante giocasse almeno 45′, ne ha giocati 65 ed è stato positivo per mettere minuti nelle gambe in vista del Manchester. Non siamo riusciti a far giocare tutti quelli che ne avevano bisogno, ma la priorità era che giocassero lui e Spinazzola. Chi giocherà sul centro-destra con lo United? Vedremo. Cristante ha giocato sempre in mezzo, come Smalling, in questo momento uno dovrà per forza giocare sul centro-destra”.
    Fonseca su Manchester United-Roma
    “La mia conferma dipende dall’esito della sfida di Europa League? Io sono stato sempre sotto esame e resto focalizzato sul mio lavoro. Adesso è importantissima questa semifinale e penso solo a questa partita. Loro sono fortissimi in contropiede, ma la prima cosa a cui dobbiamo pensare è che se andiamo a Manchester solo per difendere sarà difficile. Dovremo avere la palla e non dovremo lasciarli costruire. Vogliamo essere una squadra che difende bene in tutte le zone del campo, ma non possiamo abbassarci troppo e pensare solo a questo. Servirà personalità”. LEGGI TUTTO

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    Cagliari-Parma 4-3, Cerri regala tre punti d'oro a Semplici

    CAGLIARI – Il pari non serviva a nessuno e così, alla Sardegna Arena, Cagliari e Parma danno spettacolo nel quarto anticipo del sabato della 31ª giornata di Serie A: i sardi vicono 4-3 uno spareggio salvezza tra due squadre in grande difficoltà. I ducali, che hanno vinto una sola gara (il 14 marzo contro la Roma) su 23 dal 6 dicembre a oggi, scivolano verso la Serie B, mentre il Cagliari interrompe una serie negativa di cinque partite (un pareggio e quattro sconfitte), tornando a respirare.
    Cagliari-Parma 4-3, tabellino e statistiche
    Cagliari-Parma, la partita
    Semplici conferma il Cagliari che ha perso, ma ben figurato, contro l’Inter capolista: tra i pali, in attesa del rientro di Cragno, c’è Vicario mentre davanti il tandem è formato da Pavoletti e Joao Pedro. D’Aversa, alle prese con numerose assenze, vara un Parma con Cornelius preferito a Pellè e spalleggiato in avanti da Kucka e Man: Gervinho è in panchina con il talentino Mihaila, non al meglio della condizione. Il match si sblocca già al 5’ su azione di calcio d’angolo: è il Parma a trovare il gol con Giuseppe Pezzella, che colpisce da fuori di sinistro un pallone respinto dalla difesa sarda. Gli emiliani mantengono maggiormente l’iniziativa anche dopo il vantaggio; “coraggio” urla Semplici dalla panchina, una volta compresa la difficoltà dei suoi ragazzi. Il Cagliari tenta la via della rete con Pavoletti e Nandez, poi però Pezzella manca di poco la doppietta, con un tiro sporco, deviato da Vicario. L’autore del vantaggio emiliano è ancora protagonista al 25’, quando tocca la palla con un braccio nella propria area, spingendo l’arbitro Valeri a fischiare il rigore per il Cagliari. Richiamato al monitor Var però il direttore di gara torna sui suoi passi, suscitando le proteste di Nainggolan e compagni. Svanito il pericolo, il Parma raddoppia al 31’ con Kucka, che tocca da pochi passi su spizzata di testa di Cornelius. Pavoletti ridà speranza al Cagliari al 39’ con un’incornata vincente su cross al bacio di Carboni. Per l’attaccante sardo è il ventottesimo gol di testa in Serie A. Si va al riposo sul 2-1 per il Parma.
    La rimonta del Cagliari firmata da Cerri
    Al rientro dalla pausa il Cagliari aumenta la pressione sfruttando soprattutto i cross, come fatto a ripetizione nel primo tempo: Pavoletti e Joao Pedro mancano di poco il tocco vincente da pochi passi. L’azione sarda si fa tambureggiante, ma il Parma cala il tris con una fiammata improvvisa al 59′: rinvio lungo di Sepe, il nuovo entrato Mihaila serve il connazionale Man che infila Vicario con un potente diagonale rasoterra. Il Cagliari non alza bandiera bianca e trova il secondo gol con Marin, dopo un batti e ribatti al limite dell’area ducale. Il match è vivacissimo per la posta in palio davvero alta: al 71′ Kurtic manca il colpo del ko, sparando alto, da pochi passi, il pallone del quarto gol parmense. Risponde Pavoletti di testa, mancando il bersaglio della porta emiliana. Il meritato pareggio del Cagliari arriva al 91′ grazie a un tiro a giro di Pereiro, che lascia Sepe di sasso. Le emozioni non sono finite perché i sardi trovano la rete del successo al 94′ con un colpo di testa di Cerri. Vince il Cagliari 4-3.
    Serie A, la classifica LEGGI TUTTO

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    Cagliari, testa alla Sampdoria: personalizzato per Simeone

    CAGLIARI – A due giorni dalla trasferta in casa della Sampdoria il Cagliari ha svolto una sessione d’allenamento “inaugurata” dall’incontro formativo tra Gianluca Rocchi, consulente delle relazioni istituzionali della Commissione Arbitrale Nazionale, e staff, dirigenti e squadra rossoblù, che è poi scesa in campo con esercitazioni tecnico-tattiche e focus su cross e tiri in porta a chiudere la seduta. Anche oggi Giovanni Simeone e Daniele Rugani hanno svolto una sessione di allenamento personalizzato, con Riccardo Sottil che ha continuato il suo lavoro a parte. Domani, sabato, il Cagliari lavorerà al mattino, con mister Semplici che parlerà alla stampa al termine dell’allenamento e prima della partenza per Genova prevista nel pomeriggio.  

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    Cagliari-Bologna, decide Rugani: primo gol dell’ex Juve LEGGI TUTTO

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    Serie A: solo un pari per il Milan, vincono Atalanta e Roma

    Nella 25ª giornata solo un pari (e in rimonta nel finale) per il Milan, che frena in casa con l’Udinese (1-1) e ora è a -3 dall’Inter capolista (attesa dalla trasferta in posticipo sul campo del Parma). Non frena invece l’Atalanta, che travolge il Crotone del nuovo allenatore Serse Cosmi (5-1) e con la quarta vittoria di fila resta terza a -4 dal Diavolo insieme alla Juventus (che ha però giocato una gara in meno). Due punti sotto resta in scia la Roma di Fonseca, che passa nel finale a Firenze come corsaro è il Verona di Juric, capace di andare a dominare a Benevento (0-3) dopo l’ultimo pari con la Juve. Pareggio infine nel derby Genoa-Sampdoria (1-1) mentre il Cagliari trova il secondo successo di fila sotto la gestine Semplici superando in casa il Bologna (1-0).

    Serie A, la classifica
    Kessie ‘salva’ il Diavolo
    Con Mandzukic infortunato come Ibrahimovic (impegnato in questi giorni al Festival di Sanremo ma venuto a San Siro per sostenere i compagni) Pioli schiera Leao punta del 4-2-3-1: Brahim Diaz a supporto con Rebic e Castillejo ai suoi lati, mentre in difesa si rivede Romagnoli al fianco di Kjaer e Tomori si siede in panchina (in infermeria restano invece Calhanoglu e Bennacer). Sull’altro fronte è un compatto 3-5-1-1 quello scelto da Gotti, che deve rinunciare a Deulofeu, Jajalo, Pussetto, Forestieri e Prodi: davanti tocca a Nestorovski con Pereyra a girargli intorno. Il Milan prova fin da subito a fare la partita ma fatica a trovare spazi tra le maglie bianconere e bisogna aspettare il 19′ (dopo una trattenuta reciproca tra Asrlan e Kessié nell’area friulana lasciata correre dell’arbitro) per la prima occasione: Brahim Diaz a impegnare Musso con un destro a giro dal limite. Il Diavolo si innervosisce e se la cavano col giallo Rebic (Becao dopo che il difensore era a terra) e poi Theo Hernández (durissimo l’intervento su Molina). L’Udinese prova ad affacciarsi allora in avanti ma Romagnoli anticipa Pereyra su cross di Molina mentre è innocua poco dopo la rovesciata di Leao: conclusione centrale e palla tra le braccia di Musso, che di piede chiude poi la porta anche a Castillejo (39′). Nel riposo Musso salva subito su Meite, poi su un colpo di testa di Kessie e ancora su Castillejo tenendo in partita l’Udinese, che al 68′ passa addirittura in vantaggio: angolo di De Paul e colpo di testa vincente di Becao. Il Diavolo è in difficoltà ma non molla, i friulani reggono nonostante gli infortuni di Pereyra e Samir (che senza più cambi lascia la squadra in dieci) ma vengono ‘traditi’ al 95′ da Stryger Larsen (Udinese), che tocca la palla con la mano in area: rigore per il Milan e l’infallibile Kessie evita il ko al Milan quando ormai è il 97′.
    Milan-Udinese 1-1: tabellino e statistiche

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    Kessie salva il Milan all’ultimo: 1-1 con l’Udinese

    La Dea non si ferma, Cosmi ko
    Lo squalificato De Roon e gli infortunati Hateboer e Lammers sono gli indisponibili di Gasperini che lascia Zapata in panchina, sposta Pessina in mediana e schiera Malinovsky e Ilicic dietro a Muriel. Se la gioca quasi a ‘specchio’ il nuovo tecnico dei calabresi Serse Cosmi, orfano di Djidji, Benali e Vulic: 3-4-1-2 con Messias dietro a Riviere e Simy. Avvio da copione con ritmi alti e Atalanta a farla subito da padrona con Gosens, che prima manca la porta di un soffio con il destro (8′) ma non sbaglia poco dopo, quando supera di testa spedisce in rete la palla scodellata in area da Ilicic (12′). Vantaggio e gara in discesa per la Dea, che insiste e fallisce il raddoppio con Muriel (controllo impreciso e conclusione su Cordaz) ma si fa sorprendere al 23′: malinteso tra Freuler e Romero e ne approfitta Simy, che scatta in velocità a solo davanti a Sportiello lo beffa con un morbido pallonetto. L’Atalanta accusa per un momento il colpo e lascia spazio al contropiede di Messias che non riesce però a superare Sportiello, così come non riescono a trovare la porta i nerazzurri Ilicic e Malinovsky poi di nuovo Messias. Il pari con cui il Crotone arriva al riposo dura però pochissimo nella ripresa, perché al 48′ Palomino raccoglie una palla vagante su corner di Djimsiti e riporta avanti l’Atalanta, che due minuti dopo cala il tris con Muriel (dopo uno scivolone di Golemic) e al 58′ serve il poker con uno splendido sinistro a giro di Ilicic. E nel finale c’è gloria anche per Miranchuk, che fa 5-1 su assist dell’altro nuovo entrato Zapata: quarta vittoria di fila per la Dea che resta terza con la Juve.
    Atalanta-Crotone 5-1: tabellino e statistiche

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    Atalanta, che show: goleada al Crotone

    Diawara lancia la Roma
    Prandelli non abbandona il consueto 3-5-2 con Ribery seconda punta al fianco di Vlahovic mentre Fonseca, con Dzeko out e la difesa ancora in emergenza (fuori Ibanez, Juan Jesus e Santon) si affida a Borja Mayoral come vertice del 3-4-2-1 e schiera ancora Cristante al centro della retroguardia. La Roma si rende subito pericolosa in ripartenza, con Dragowski provvidenziale ad anticipare in uscita Mkhitaryan ben servito da Veretout, ma la gara è equilibrata e c’è lavoro anche per Pau Lopez, attento due volte a Vlahovic che ci prova prima di testa (16′) e poi di potenza col sinistro dopo un veloce contropiede viola (28′). In campo si lotta e Mancini si prende il giallo per una gomitata di Mancini, mentre Igor è costretto a lasciare il posto a Biraghi per i danni riportati in un precedente duro contrasto con Bruno Peres (42′). A chiudere in avanti il primo tempo è la Roma (parata di Dragowski su un velenoso tiro dal limite di Pellegrini) che parte forte anche nella ripresa e passa subito: lancio in verticale di Mancini e gran destro al volo di Spinazzola che porta avanti i giallorossi. Sotto di un gol Prandelli perde per infortunio anche Castrovilli (dentro Kokorin) ma a riportarlo a galla, dopo un salvataggio di Mancini su Ribery, è proprio Spinazzola che sul cross del francese infila involontariamente Pau Lopez. Nel frattempo sull’azione del pari si era fatto male il giallorosso Veretout, rilevato da Pedro in una Roma incapace poco dopo di sfruttare l’occasione del nuovo vantaggio con Mayoral che calcia addosso al portiere a pochi passi dalla porta. La sfida resta equilibrata e sembra destinata a finire in pareggio, ma non è d’accordo Diawara che all’88’ finalizza uno splendido assist del nuovo entrato Karsdorp e regala alla Roma una vittoria al fotofinish preziosissima nella corsa alla Champions.
    Fiorentina-Roma 1-2: tabellino e statistiche

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    Fiorentina-Roma, brividi per Astori. Diawara cancella l’autogol di Spinazzola

    Pari nel derby di Genova
    Nel 3-5-2 di Ballardini torna titolare in regia Badelj in regia e davanti c’è la coppia Shomurodov-Destro. Sceglie la difesa a tre anche Ranieri con Bereszynski, Tonelli e Colley davanti a Perin, mentre sulle fasce ci sono Candreva e Augelle con Verre trequartista alle spalle di Keita e Quagliarella. Agonismo ed equilibrio come in ogni derby che si rispetti, tanto che nel primo tempo l’unico vero brivido è la traversa colpita dal Genoa con un tiro-cross di Zajc e Goldaniga che non riesce a riabadire in rete. La sfida si sblocca però nella ripresa e a farlo sono i rossoblù di Ballardini: lancio di Strootman e sprint di Zappacosta, che supera prima Candreva e poi Tonelli per andare infine a segnare col destro (52′). La Sampdoria reagisce e impegna Perin con Keita (deviazione su tiro di Candreva) e al 77′ trova il pari: corner di Candreva e girata vincente di Tonelli che di testa fa 1-1. Il risultato non cambia più: il derby della Lanterna finisce senza vincitori né vinti.
    Genoa-Sampdoria 1-1: tabellino e statistiche

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    Il derby della difesa: Zappacosta e Tonelli decidono Genoa-Sampdoria

    Il Verona domina a Benevento
    Pippo Inzaghi concede un po’ di riposo a Viola e Caprari: dentro Insigne e Sau a sostegno di Lapadula mentre in difesa, complice la squalifica di Barba, tocca a Caldirola e Glik. Nel trio difensivo dell’Hellas è Ceccherini la sorpresa, il centrocampo cambia con Veloso e Tameze e in attacco (ancora out Colley e Kalinic) c’è Lasagna spalleggiato da Barak e Zaccagni. Il primo tempo è un dominio veronese, con la squadra di Juric che mette in campo grande aggressività e al 25′ trova il gol con Faraoni, che segna di testa su cross di Lazovic. Nel frattempo il Benevento ha già perso per infortunio Letizia, uscito in lacrime (11′) e sostituito da Foulon che al 34′ infila la sua porta con un goffo autogol di testa su cross dalla sinistra. Gli ospiti dominano e colpiscono anche una traversa con Barak (gran tiro al 38′) mentre il Benevento si fa vedere solo prima del riposo con Roberto Insigne che impegna Silvestri. Anche nella ripresa però non c’è storia e il Verona chiude i giochi al 50′ con Lasagna, che anticipa Glik e supera Montipò bravo poi nell’ultima parte di match ad evitare più volte un passivo più pesante per i suoi.
    Benevento-Verona 0-3: tabellino e statistiche
    Il Cagliari vola con Semplici
    È Godin a guidare la difesa a tre dei sardi (orfana dello squalificato Lykogiannis), Nandez e Zappa sulle corsie esterne per rifornire le punte Simeone e Joao Pedro in attacco. Sull’altro fronte è Barrow la punta del 4-2-3-1, con Orsolini-Soriano-Sansone trio di trequartisti e Antov in difesa al posto dello squalificato Danilo. Il Cagliari parte forte e dopo un’uscita di Skorupski ad anticipare Simeone ben servito da Joao Pedro, passa al 19′ su un corner: cross di Marin e colpo di testa vincente di Rugani (l’ultima rete dell’ex juventino sisaliva al febbraio del 2019). Il Bologna perde per infortunio Dominguez al 32′ (dentro Schouten) ma prova comunque a ritornare a galla, fermato però da Cragno che a inizio ripresa para in tuffo sul destro di Svanberg (48′). Regge poi per tutto il secondo tempo la difesa del Cagliari che nel finale sfiora anche il raddoppio, negatogli da Schouten che salva sulla linea dopo un colpo di testa di Pavoletti. Un intervento che non basta a rovinare la festa dei sardi rigenerati dalla cura Semplici: secondo successo in due partite e tre punti pesantissimi nella corsa alla salvezza.
    Cagliari-Bologna 1-0: tabellino e statistiche

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    Cagliari-Bologna, decide Rugani: primo gol dell’ex Juve LEGGI TUTTO

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    Semplici: “Cagliari, voglio continuità di risultati”

    CAGLIARI – “Stiamo valutando quali giocatori abbiano recuperato dalle fatiche di domenica. In generale sono orientato a dare continuità alla partita di Crotone: chi scende in campo deve poter giocare 90’ col massimo impegno e con la giusta disponibilità fisica”. Così Leonardo Semplici in conferenza stampa, alla seconda sulla panchina del Cagliari dopo il fondamentale successo di Crotone, in vista della gara con il Bologna. “Non aver subito gol dopo tante partite è stato importante, il rendimento difensivo è basilare, qualsiasi obiettivo si insegua – ha proseguito il tecnico .. Domenica siamo partiti timorosi e questo non deve più accadere. Il secondo tempo mi è piaciuto: siamo tornati in campo con un altro piglio, abbiamo segnato un bel gol e poi il raddoppio; quando siamo rimasti in dieci, la squadra ha saputo soffrire, ci ha messo grande determinazione. Ho visto negli occhi dei ragazzi la voglia di portare a casa un risultato importante; se giochiamo sempre con questa grinta e cattiveria sportiva potremo centrare i nostri obiettivi. Questo è un aspetto dal quale ripartire: adesso cerchiamo di migliorare la prestazione, in modo da avere la continuità di risultati”.

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    Il Cagliari riparte con Semplici: Pavoletti-Joao Pedro e Crotone ko

    “Sto conoscendo il Cagliari giorno dopo giorno”
    Ancora Semplici: “Ho cercato di fare in modo che i ragazzi potessero mettere in pratica delle idee con semplicità, per giocare in maniera più serena e propositiva. Sul piano tattico ho provato a trasmettere alcuni concetti, specie in fase di non possesso, chiedendo più attenzione e coinvolgimento di tutta la squadra. A ciascuno ho chiesto di fare quel che sa e di mettere in campo le sue doti. Gli allenamenti finora sono stati pochi: sto conoscendo i ragazzi giorno per giorno, non solo come giocatori, ma anche per le loro qualità umane. È un aspetto che mi interessa molto, solo attraverso gli uomini si può fare un certo tipo di prestazione e centrare i traguardi prefissati. Domenica è andata bene, ma non abbiamo fatto ancora nulla”.
    “Bologna squadra di valore, può mettere in difficoltà tutti”
    “Il Bologna è una squadra dai grandi valori, specie dal centrocampo in avanti. Forse non è molto continuo, ma a livello di gioco può mettere in difficoltà qualsiasi avversario: sono bravi a pressare alti, rubare palla e ripartire. Dovremo impedire lo sviluppo dell’azione con coperture preventive, giocare in maniera semplice per andare a scardinare i loro principi di gioco. Li rispettiamo, ma è una tappa nel nostro cammino: dobbiamo essere consapevoli di mettere in campo le nostre qualità. Vogliamo tornare ad essere un Cagliari propositivo, aggressivo, determinato. Fare risultato domani sarebbe importantissimo. L’abbraccio col gruppo a fine partita? L’ho sempre fatto, sin dai tempi della Spal. È un modo per dire due-tre cose ai giocatori, testimoniare la mia vicinanza ed esaltare quella compattezza fondamentale per lottare al fine di raggiungere i nostri obiettivi” ha concluso Semplici. LEGGI TUTTO

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    Cagliari, subito al lavoro verso il Bologna

    CAGLIARI – Forte di una vittoria importantissima a Crotone il Cagliari è tornato subito in campo ad Assemini per preparare la gara con il Bologna. Mister Semplici ha diretto una seduta mattuina che ha visto il gruppo diviso in due: da una parte defaticante e palestra per chi ha giocato allo Scida, per il resto dei calciatori allenamento con attivazione, esercizi specifici sul possesso palla e una partita giocata contro la Primavera rossoblù. Sul fronte dei singoli Riccardo Sottil ha svolto una sessione di lavoro personalizzato. Domani, martedì, si replica con un altro allenamento mattutino: al termine la conferenza stampa di Semplici. LEGGI TUTTO

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    Covid, sospiro di sollievo Cagliari: tamponi negativi

    CAGLIARI – Pericolo Covid scampato, almeno per ora, in casa Cagliari. Tutti negativi i tamponi effettuati a giocatori e staff dopo l’allarme legato al focolaio Torino, ultima squadra affrontata dai rossoblù venerdì scorso alla Sardegna Arena. Venerdì scorso il bollettino granata era fermo a due positivi. La scoperta dei nuovi casi a Torino era stata comunicata alla società rossoblù dopo che i giocatori si erano già riuniti per gli allenamenti con il nuovo allenatore Leonardo Semplici. Da qui la necessita di controlli supplementari: test superato, tutti negativi. LEGGI TUTTO