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    Cagliari, Ufficiale: Di Francesco è il nuovo allenatore

    CAGLIARI – Ora è ufficiale, Eusebio Di Francesco è il nuovo allenatore del Cagliari. Lo comunica il club sardo in una nota sul proprio sito. Il tecnico abruzzese ha firmato un accordo con la società rossoblù sino al 30 giugno 2022 e subentra così a Walter Zenga, arrivato al tredicesimo posto insieme all’Udinese, quattordicesimo se si guardano gli scontri diretti. Una delusione secondo il presidente Giulini, che per il Cagliari si aspettava non l’Europa, ma almeno una squadra in grado di lottare sino all’ultimo per quel risultato. Maran ci stava riuscendo ma poi è crollato. E l’esonero era un chiaro segnale che il presidente pretendesse di più. Poi il patto con Zenga, tentato dalla missione quasi impossibile del settimo posto. Missione non risuscita. E quindi tocca a Eusebio Di Francesco. Sino alla scorsa stagione il tecnico era alla guida della Roma, squadra (potenzialmente) sempre da scudetto o almeno da Champions.

    Giulini sogna l’Europa con Di Francesco
    Ma a Cagliari è stato chiamato per ricostruire un po’ il sogno Sassuolo. Con un precedente che di sicuro ha fatto pensare Giulini. Quattro anni fa Di Francesco ha portato il Sassuolo al sesto posto e ai preliminari dell’Europa League. Poi la Roma. E, questa stagione, la Sampdoria: esonerato con la squadra in piena zona retrocessione. Di Francesco viene ricordato spesso per il suo 4-3-3. E per il fatto che tutti si stupirono quando alla Roma il mercato gli consegnó un trequartista, Pastore, sulla carta poco congeniale al suo modulo. Ma in realtà Di Francesco ha giocato anche in altri modi. Ad esempio con il 4-2-3-1 a Roma con Dzeko davanti. Situazione che forse sarà difficile riproporre in Sardegna. Con la Samp Di Francesco aveva iniziato con il 4-3-3 ma poi si era riconvertito al 3-4-1-2 e al 3-5-2, schema più simile a quanto si è visto a Cagliari con Zenga. LEGGI TUTTO

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    Giulini: “Zenga? Non resta: nuovo progetto per il Cagliari”

    MILANO – Il Cagliari “cambia allenatore”, Eusebio Di Francesco è in pole position. Il presidente Tommaso Giulini dà il ben servito a Walter Zenga a pochi minuti dalla gara contro il Milan. “Avevamo la speranza di rimanere attaccati ai posti per l’Europa – spiega Giulini a Sky – e c’è delusione: ritrovarci nell’anno del centenario al tredicesimo posto non è soddisfacente. Abbiamo deciso di cominciare con un nuovo progetto. Di Francesco? Potrebbe essere la nostra prima scelta”. LEGGI TUTTO

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    Cagliari, Zenga: “Vincere col Milan non garantirà mia conferma”

    CAGLIARI – Walter Zenga e il suo Cagliari domani si apprestano a chiudere la stagione a San Siro contro il Milan. Ecco le sue parole in conferenza stampa: “Contro una squadra che sta passando un gran momento di forma, cercherò di mettere in campo la formazione migliore, anche se ho gli uomini contati. Con la difesa a 3 abbiamo dato il meglio, penso la utilizzeremo anche domani. Trequartista? Vedremo chi starà meglio dopo le indicazioni dei medici e da quello che dice l’allenamento”. La stagione dei sardi si concluderà in una Scala del Calcio purtroppo vuota: “Sono tornato tante volte a San Siro, non sono emozionato. Sarò felice quando potrò finalmente allenare il Cagliari con i tifosi a casa nostra. Walukiewicz giocherà sicuramente. Mia conferma? Sono un inguaribile ottimista, poi se il presidente sceglierà altro si vedrà, ma io sono e mi sento l’allenatore di questo Cagliari”.

    Nel Cagliari sono parecchi i giovani che stanno emergendo: “Tutti i ragazzi della Primavera che guardano i vari Ibrahimovic e Ribery che continuano a giocare a un’età avanzata devono chiedersi come ci sono riusciti: il talento non basta, servono continuità e tante altre attenzioni. Zlatan e gli altri vanno ammirati perché c’è sempre professionalità e continuità pari al 100%. Se ripenso ai miei tempi, bisognerebbe vedere i campioni di allora con questo calcio: penso che Maradona avrebbe fatto il doppio dei gol (ride, ndr). Carboni, Ladinetti e Gagliano? Partendo dal presupposto che nessuno di loro sapeva da prima che avrebbe giocato, penso che uno di loro abbia possibilità di giocare, ma è possibile anche non giochi nessuno”. Zenga non ritiene che anche vincendo domani resterà in rossoblù: “Confermo quello che ho detto dopo la Juve. Penso che abbiamo fatto prestazioni di livello, quando avevamo tutta la rosa a disposizione, poi il rimpianto è non essere riuscito a ripeterle nelle gare successive. Ma vincere a Milano non cambierebbe nulla dal punto di vista della panchina: è giusto che la società faccia le sue valutazioni in modo sereno”. LEGGI TUTTO

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    Cagliari, Giulini: “Zenga? Ottimo lavoro, decideremo a breve”

    CAGLIARI – Il presidente del Cagliari Tommaso Giulini, a margine dell’assemblea di Lega Serie A, ha parlato del futuro della panchina rossoblù: “Zenga? Siamo molto contenti del lavoro che ha fatto, non era scontato dopo una pausa lunghissima. I punti necessari alla salvezza sono arrivati subito e oltretutto ci ha permesso di battere la Juve che è sempre una soddisfazione”. “Liverani? Nel giro di qualche di qualche giorno prenderemo una decisione insieme a Zenga, ma non nego che è uno dei profili valutati”. Con la stagione 2019/20 agli sgoccioli la testa va già all’inizio del prossimo campionato. Soprattutto alle problematiche: “Per me è impraticabile ripartire il 12 settembre come il resto dei tornei. Noi siamo stati gli ultimi a finire e credo che si potrà pensare di ricominciare almeno una settimana dopo. C’è anche la possibilità di inserire una data tra il 2 e il 3 gennaio, soluzione gradita a tutti i tifosi. Iniziare prima sarebbe folle – conclude Giulini – mi auguro si possa cominciare il 19 settembre”.
    Cagliari-Juve 2-0: decidono Gagliano e Simeone LEGGI TUTTO

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    Cagliari, finalmente Pavoletti! È tra i convocati per la Juve

    CAGLIARI – C’è anche Leonardo Pavoletti nell’elenco dei convocati per la partita che il Cagliari giocherà domani alle 21.45 con la Juventus. Per il bomber di Livorno la fine di un incubo dopo i due interventi al crociato a settembre e a febbraio. Il giocatore si era infortunato alla prima di campionato contro il Brescia ed era stato subito operato in Austria. Era pronto a tornare in campo a marzo, ma a febbraio una accidentale caduta ha causato una nuova lesione che ha reso necessario un intervento bis. Pavoletti ha condiviso sui social il percorso di recupero con immagini di allenamenti anche nella spiaggia del Poetto. Nei giorni scorsi è arrivato il via libera di Christian Fink, il chirurgo che lo ha operato due volte. E Pavoletti ora sta lentamente cercando di rimettersi al passo con i compagni. Ha espresso un desiderio: giocare anche pochi minuti in questo finale di campionato. E Zenga evidentemente ha intenzione di accontentarlo: pronto per un eventuale impiego contro la Juve campione d’Italia.  LEGGI TUTTO

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    Cagliari, Zenga: “Dovevamo approcciare meglio”

    CAGLIARI – Ancora una sconfitta per il Cagliari: alla Sardegna Arena fa festa l’Udinese, che passa grazie al gol di Okaka nel primo tempo: “Se avessimo approcciato la gara come nel secondo tempo avremmo visto un altro Cagliari. Si è sbagliato qualcosa nella distribuzione del gioco, ma poi ci siamo sistemati giocando meglio – ha spiegato Walter Zenga in conferenza stampa -. I cambi? Ho tolto Ladinetti per provare ad essere più offensivi, non perchè la sua prestazione non fosse buona. Pereiro? Anche lui ha fatto bene, deve giocare più vicino alla punta, mentre Ragatzu è entrato per giocare da falso nueve, ma può fare tranquillamente l’esterno” ha concluso. LEGGI TUTTO

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    Cragno fa 100 e il Cagliari lo premia con una maglia speciale

    CAGLIARI – Alessio Cragno oggi prima dell’allenamento ha ricevuto una sopresa indimenticabile: una maglia speciale per festeggiare le cento presenze con il Cagliari. Il club sardo ha voluto onorare il ragazzo con la consegna della sua maglia conservata all’interno di una teca: sul retro il numero sul retro non era l’inseparabile 28 del portiere toscano, ma il numero 100: Alessio ha raggiunto questo importante traguardo in occasione dell’ultima gara alla Sardegna Arena, quella contro il Lecce. Cragno ha dimostrato il suo sfavillante stato di forma anche nella partita successiva, quando allo Stadio Olimpico contro la Lazio è stato protagonista con grandi interventi e parate strappa-applausi. LEGGI TUTTO

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    Rabbia Zenga: “Al Cagliari manca un rigore netto!”

    ROMA – “Adesso come Cagliari siamo abbastanza stanchi”. Così il tecnico rossoblù ai microfoni di DAZN dopo il ko in casa della Lazio, dove però non è stato concesso ai sardi un rigore apparso netto. “Tutto sommato è stata una buona partita, eravamo anche andati in vantaggio e avevamo fatto un bellissimo gol su punizione, poi nel momento cruciale della gara Cragno ci ha tenuto in partita con delle parate importanti, però poi c’è un episodio… un rigore netto, assolutamente. Con l’Atalanta vanno a rivedere il gol di Simeone con il braccio attaccato, a Firenze ce ne annullano uno per un fuorigioco di due millimetri. Questo è braccio largo ed è rigore con le regole di adesso, poi magari perdo la partita lo stesso, ma questi episodi determinano tante cose – ha tuonato Zenga -. Non è corretto che non ti vengano date le cose che meriti, il braccio largo è evidente. Più rigori dati? Avevo detto la settimana scorsa che chi ha inventato questa regola ama il calcio-balilla, qui mi si è rigirata contro. Il braccio è nettamente largo e non capisco come al VAR non siano andati a rivederlo. Non c’è discussione sul braccio dentro o fuori, è rigore e basta. Perchè al Cagliari no e a tutti gli altri sì? Dopo un buonissimo primo tempo nel secondo siamo entrati un po’ disattenti, subendoli, ma alla fine anche con i ragazzini in campo abbiamo cercato il pari ed è una cosa positiva per noi, ma questi sono episodi che pesano e alla fine del campionato contano. Il regolamento parla chiaro, non c’è da discutere, il regolamento parla chiaro ed è rigore, punto e basta. Al VAR sono lì seduti non a prendere un caffè, perchè non vedono?”. 

    Poi un bilancio sulla sua avventura a Cagliari: “In pochissimo tempo abbiamo cercato di dare stabilità alla squadra dopo 12 gare senza vittoria e il periodo di lockdown, poi siamo in un momento in cui giocando ogni 3 giorni non puoi lavorare sui dettagli, anche se riguarda tutte le squadre. Mi piacerebbe lavorare con continuità e allenare la squadra come un allenatore deve fare, se avrò questa possibilità bene, se non ce l’avrò ho fatto tutto quello che dovevo fare. Continuiamo ad avere a fine partita di tornare a casa con la testa alta sapendo di aver dato tutto. 4-2-3-1 nel finale? Loro avevano spinto tanto ed erano stanchi, giocavamo con tre attaccanti, ma solo per quel momento particolare. Mi è piaciuto l’atteggiamento del primo tempo, ma giocavamo contro una squadra che lavora insieme da anni, si è giocata lo scudetto ed è andata in Champions meritatamente. Cragno? Io quando ero a Crotone l’avevo visto dal vivo insieme a Meret, e avevo detto che tolto Donnarumma loro erano quelli che mi avevano impressionato di più. Poter allenare Cragno per me è un vantaggio” .
    LAZIO-CAGLIARI 2-1: LA CRONACA  LEGGI TUTTO