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    Cairo si gode il giovane Toro: “Bello e forte, ci divertiremo”

    Dalla Maratona cori belli per Juric, e aspri per Cairo. Ma questo non ha tolto del tutto il sorriso al presidente granata che ha comunque lasciato lo Stadio Grande Torino soddisfatto. Non solo per la vittoria che non arrivava da 103 giorni, dal 10 gennaio quando i granata sconfissero nettamente la Fiorentina (4-0), ma soprattutto per il gioco. E per il fatto che molti giovani su cui la società intende puntare anche per il futuro si sono messi in grande evidenza, confermando che le scelte fatte sono giuste. […]Sullo stesso argomentoJuric: “Bravo Torino: bella prestazione e bella vittoria”Torino

    […] E così Cairo, prima di salire in auto e lasciare lo stadio, ha voluto sottolineare questo aspetto, la bontà del gioco adottato da Juric e sviluppato da un gruppo di giocatori buoni per il presente e potenzialmente ottimi per il futuro. «Sì, sono proprio soddisfatto. I nostri giovani sono forti e stanno crescendo bene. Quella vista contro lo Spezia era una formazione con molti ragazzi e ha dimostrato di sapersi divertire. In questo modo, con questa mentalità, ha fatto divertire anche noi che lo abbiamo visto all’opera». Chiaro che sotto questo aspetto c’è da guardare avanti con ottimismo, così da puntare finalmente a qualche cosa che riempia la pancia della gente: «Direi che le prospettive sono buone», chiude il numero uno del club, soddisfatto del lavoro che Juric sta portando avanti. […] Ma di mercato il presidente non parla. «Di queste cose chiedete a Vagnati, è lui che si occupa di trattative». Il presidente gira il testimone al suo diretto[1]re tecnico, ma è chiaro che le vicende più importanti le segue in prima persona.

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    Guarda la galleryTorino-Spezia 2-1, le pagelle granata: Seck stupisce, Singo c’è LEGGI TUTTO

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    Torino, Tottenham su Singo ma la prima risposta di Cairo è un no

    TORINO – Dopo Gleison Bremer è Wilfried Stephane Singo, 21 anni, l’uomo mercato del Toro. O meglio: il giocatore granata più corteggiato dai grandi club italiani ed europei. L’esterno ivoriano in questi ultimi due anni è cresciuto sotto tutti i punti di vista e, quel che più conta, ha ancora un largo margine di miglioramento. Può diventare davvero un top, ovviamente se in buone condizioni fisiche visto che fa della corsa, abbinata alla forza fisica, la sua caratteristica migliore. E considerata la giovane età e la voglia di apprendere può solo diventare più forte. Di sicuro non si ferma qui, aspettiamoci altri progressi. La sua carriera è particolare e tutta segnata dal colore granata. Non è nato nel settore giovanile ma in questo settore è diventato uomo e calciatore. Ricordiamo che ha firmato con il Torino nel gennaio del 2019. Durante la sua esperienza nei campionati giovanili italiani, mister Coppitelli lo fa ha fatto giocare come terzino (anche se all’inizio faceva il difensore centrale), quello che diventerà poi il suo ruolo naturale. Ha fatto il suo esordio tra i professionisti il 1º agosto 2019 nel match di Europa League contro il Debrecen vinto 4-1 in Ungheria.Sullo stesso argomentoToro, Juric studia la capolista: in tribuna per Milan-BolognaTorino

    Ha esordito in A contro il Cagliari

    L’esordio in Serie A è datato 27 giugno 2020 contro il Cagliari nella sconfitta per 4-2 alla Sardegna Arena. Gioca la prima partita da titolare alla penultima di campionato, in casa contro la Roma segnando un gol. Il 3 gennaio 2021 contro il Parma arriva il secondo centro al termine di una splendida azione di contropiede. Il 30 ottobre 2021, nella partita vinta dal Toro per 3 a 0 contro la Sampdoria, trova un altro gol in maglia granata e in questo campionato ne ha firmati tre. Questo è Wilfried Singo, il giocatore che ha conquistato tutti. Antonio Conte, per esempio, ne è innamorato e non dimentica la partita che con l’Inter ha vinto per 1-0 sul Toro a San Siro. In quel match il granata, reduce da Covid e appena rientrato, gli sfrecciava davanti con grande padronanza, mettendo spesso in difficoltà la difesa nerazzurra. “E meno male che è stato fuori da tanto tempo e doveva essere debilitato”, disse il tecnico ai suoi collaboratori seduti vicino a lui in panchina. E in seguito Conte lo ha fatto seguire dai suoi uomini di fiducia con grande attenzione. In un paio di circostanze ha mandato il suo vice Stellini, il collaboratore di cui si fida di più […]

    Guarda la galleryIl Gallo Belotti lancia il Torino: il suo rigore piega la Salernitana LEGGI TUTTO

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    Torino e Belotti: i rischi dell'attesa

    TORINO – Che botta, per il Gallo. Stordente e difficile da riassorbire. Per la seconda volta consecutiva – con lui più o meno protagonista, ma comunque molto coinvolto emotivamente – l’Italia non parteciperà ai mondiali. Prima con Ventura, ora con Mancini. E se la maledizione verrà interrotta per la manifestazione panamericana del 2026, lui avrà 32 anni. Ci arriverà da giocatore al top? Continua il momento no che si porta dietro da un po’ di tempo, ampliato dall’ultima “insignificante” partita in Turchia in cui il ct lo ha fatto entrare a due minuti dalla fine. Non un’umiliazione ma poco ci manca; probabilmente il capitano granata non si aspettava di rimanere in disparte pure in quest’ultima sfida, seppur ininfluente. E non ci è rimasto male solo lui: i tifosi granata sui social hanno immediatamente manifestato il loro disappunto (eufemismo) per il trattamento a cui è stato sottoposto il loro beniamino.Sullo stesso argomentoToro, Belotti: “Rinnovo? Spiraglio aperto, ma devo capire i progetti del club”Calciomercato Torino

    L’ingaggio proposto da Cairo

    Di sicuro Mancini avrebbe potuto avere un po’ di tatto. E così Andrea Belotti è tornato a Torino con il morale a terra. Dopo gli ultimi eventi la sua quotazione è inevitabilmente in calo. Difficilmente al termine della stagione, specie se continuerà in questo modo, ci sarà la fila per proporgli un ricco contratto in un top team, anche se il costo del suo cartellino sarà zero. Ed è arduo pensare, anche alla luce della grave crisi economica del calcio, che qualcuno gli proponga l’ingaggio che Cairo gli avrebbe riconosciuto fino a qualche tempo fa: si era parlato di 3,6 milioni a stagione. Uno stipendio difficilmente rifiutabile in assoluto, cifra che peraltro non ha mai trovato conferma nella controparte, appunto Belotti. Il cui no avrebbe in ogni caso confermato una volta di più come l’addio al Toro da lui progettato abbia motivazioni ben diverse dalle mere questioni di soldi. Detto questo lui e il Toro devono guardare avanti e mai come in questo momento parlarsi […]

    Sullo stesso argomentoTorino, Mandragora: “Juric cura ogni dettaglio”Torino LEGGI TUTTO

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    Torino, il ds del Wolfsburg: “Brekalo tornerà da noi in estate”

    Josip Brekalo potrebbe tornare al Wolfsburg in estate. Il giocatore è attualmente in prestito al Torino, che hanno un’opzione di riscatto per 13 milioni ma che non parrebbero intenzionati a esercitare. Così ne parla Marcel Schafer, ds del club tedesco: “Finora nessun dirigente del Torino ci ha contattato. In estate tornerà da noi”. Il croato ha ancora un anno di contratto con i “lupi”, ma non parrebbe avere molta voglia di tornare a vestire la maglia dei campioni di Germania 2009. Sullo stesso argomentoTorino, così Juric detta le sue condizioni per il futuroCalciomercato Torino

    Vorrebbe mettersi in vetrina su un grande palcoscenico

    Il giocatore vorrebbe fare bella figura ai prossimi Mondiali in Qatar, così da potersi mettere in mostra sul palcoscenico più importante in vista della scadenza del contratto, prevista per giugno 2023. Il croato, secondo la Bild, sarebbe intenzionato a giocare per un club che sia quasi sempre presente all’interno del grande calcio europeo, vorrebbe giocare per una squadra che sia costantemente in Champions e in Europa League, E sia il Torino che il Wolfsburg non soddisfacerebbero le sue pretese, per questo sarebbe in cerca di un’altra sistemazione. 

    Guarda la galleryTorino ko col Genoa: primo gol in A di Portanova, Belotti spento LEGGI TUTTO

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    Torino, se Cairo elogia Juric: “Cose importanti”

    Dopo la calcisticamente devastante estromissione dal Mondiale in Qatar, il nome che ieri a tarda sera più circolava fra i tifosi del Toro era – in un mix di rabbia, sconcerto, fatalismo e sarcasmo – quello di Ventura, l’ex vate granata ma soprattutto il ct di un fallimento nelle qualificazioni che non sembrava replicabile. E invece. Meglio per tutti, dunque, sorvolare sulle frasi di Cairo relative al Belotti azzurro – ovviamente rivolte nel pre Macedonia a un secondo spareggio con il Portogallo, evaporato come Mancini – che oggi suonerebbero davvero fuori tempo, più che fuori luogo. Un senso di futuro, invece, posso assumere quelle sul Toro di Juric. «Abbiamo fatto un buon campionato fino a un certo punto, poi c’è stato qualche problema. La sosta di gennaio ci ha imballati, ma dopo qualcosa si è inceppato. Conto che si possa riprendere il cammino, la squadra ha fatto cose importanti, è da riconoscere. Cerchiamo di finire bene il campionato». Poi si vedrà: il Toro, il Gallo, Juric, tutto.Sullo stesso argomentoTorino, pochi giocatori e tanto lavoro: Juric torchia chi è rimastoTorino LEGGI TUTTO

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    Torino, pochi giocatori e tanto lavoro: Juric torchia chi è rimasto

    TORINO – Sono rimasti al Filadelfia 11 giocatori, non di più. Tutti gli altri in giro con le proprie Nazionali. Mancano anche i portieri, c’è solo Gemello. Nonostante tutto Juric non perde tempo e approfitta di questa pausa per lavorare sulla parte fisica. Ieri c’è stato una sessione d’allenamento molto dura che sarà ripetuta anche oggi. È l’ultima pausa della stagione e il tecnico croato punta a non lasciare niente di intentato. Singo sta svolgendo un allenamento differenziato e personalizzato per recuperare per la partita del due aprile a Salerno mentre Sanabria, che lamenta una lesione di primo grado al soleo destro, starà fuori almeno un mese.Sullo stesso argomentoTorino, Brekalo positivo al Covid: l’annuncio della CroaziaTorino

    Pellegri può sostituire Belotti

    Potrebbe dunque arrivare l’occasione, come prima alternativa di Belotti, per il giovane Pellegri. Sempre che il ragazzo abbia davvero recuperato dai suoi problemi fisici e torni effettivamente disponibile per la ripresa del campionato. È il caso di pensare già alla trasferta di Salerno, dove Nicola non avrà Mamadou Coulibaly che ha riportato una lesione al retto femorale e rischia di aver finito qui la stagione: possibile operazione per pulire il tendine e permettere alla cicatrice di chiudersi meglio.

    Sullo stesso argomentoTorino, c’è la pista Milik: vorrebbe tornare in ItaliaCalciomercato Torino

    Pobega sarà squalificato contro la Salernitana

    Per l’occasione il Toro non avrà invece Pobega che è stato squalificato per una giornata. Di sicuro i granata sono chiamati ad un finale di campionato importante per non compromettere del tutto ciò che di buono hanno fatto nel girone d’andata. In questo ritorno sono in caduta libera sotto l’aspetto, soprattutto, dei risultati e certi limiti stanno venendo fuori in maniera vistosa. Manca qualità e guarda caso dall’uscita di Praet sono arrivati solo risultati negativi […] LEGGI TUTTO

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    Torino, c'è la pista Milik: vorrebbe tornare in Italia

    TORINO – Potrebbe essere sufficiente scattare questa fotografia per sintetizzare la situazione agrodolce (eufemismo) di Milik: a dir tanto, a Marsiglia in questa stagione ha giocato da titolare in campionato il 40% delle partite. Appena 12 presenze dal primo minuto: per l’ex centravanti del Napoli (48 reti in 122 incontri tra A e Coppe) è un mesto bottino. In altre 7 gare è entrato strada facendo, da classico rincalzo degli ultimi minuti oppure da agognato salvatore della patria. Lui, comunque, i suoi gol li ha segnati nella Ligue: 7. Complessivamente, cioè considerando anche la Coupe de France, l’Europa League sino a dicembre e poi la Conference da febbraio, ne ha messi dentro ben 20, di palloni.Sullo stesso argomentoTorino, Juric si tiene così: Cairo deve svoltare in tuttoTorino

    Con Sampaoli non ha legato

    E le presenze salgono a 31, però sempre con una dovizia ben poco gradita di panchine iniziali. Ricordiamo una sua dichiarazione di fine gennaio: “A volte durante le partite guardo il cronometro. Sono passati 20 minuti e ho toccato appena un pallone”. Con Sampaoli, l’allenatore dell’Olympique Marsiglia, ha legato poco: si sa, è storia nota. Ripetute le volte in cui il tecnico lo ha dimenticato in panca. E anche il cambio di modulo a campionato in corso, dal 3-5-2 al 3-3-3-1, ha ulteriormente levato spazio e ossigeno al centravanti polacco (61 presenze in Nazionale e 16 gol), più volte preso di mira pure dalla tifoseria.

    Sullo stesso argomentoTorino, Brekalo positivo al Covid: l’annuncio della CroaziaTorino

    Vorrebbe tornare in A

    E cosa si scopre ora? Che Milik continua a guardare con… sospetto al suo futuro, alla sua permanenza in Francia. Ha ammesso il suo disagio, il suo malessere. Vorrebbe tornare in Italia, potendo. Significativa è l’indiscrezione che proviene da ambienti francesi vicini sia al club marsigliese sia all’entourage polacco del giocatore. Il succo: punto primo, il Torino si era già mosso per Milik nella scorsa estate, quando peraltro era infortunato (un guaio al ginocchio); punto secondo, a Marsiglia sanno (anche ai vertici della società: ecco l’aspetto doppiamente evocativo) che i granata, così come qualche altro club in Italia e all’estero, continuano a tenere d’occhio e a spedire ammiccamenti di sorta, in vista del prossimo campionato […]

    Sullo stesso argomentoTorino, Cairo lascia aperto uno spiraglio a Belotti: “Rinnovo? Vediamo”Torino LEGGI TUTTO

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    Torino, Cairo lascia aperto uno spiraglio a Belotti: “Rinnovo? Vediamo”

    TORINO – Ai microfoni di Sky Sport, il presidente del Torino, Urbano Cairo, ha parlato della stagione disputata sin qui dalla squadra granata: “Abbiamo fatto un buon campionato fino a un certo punto, poi c’è stato qualche problema. La sosta di gennaio ci ha imballati, poi qualcosa si è inceppato. Conto che si possa riprender il cammino, la squadra ha fatto cose importanti, è da riconoscere. Ora cerchiamo di finire bene il campionato”, ha spiegato Cairo. Infine, non poteva mancare una domanda anche sulla questione del rinnovo contrattuale di Andrea Belotti, ancora in dubbio dopo mesi di trattative: “Belotti ci tiene specialmente, ha cercato di mettersi a posto e nelle ultime gare disputate è cresciuto molto. E’ focalizzato e motivato, tutti sanno quanto sia grande la posta in palio. Purtroppo non ci si può adagiare sugli allori dopo gli Europei, servirà essere tutti uniti come paese per spingere l’Italia. Rinnovo? Vediamo”. LEGGI TUTTO