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    Samardzic, Hojbjerg e i francesi: tutti i nomi per il dopo Pogba

    La positività alle controanalisi di Paul Pogba e la squalifica che il francese riceverà spingono la Juventus sul mercato. Già a gennaio perché, anche senza le coppe europee, affrontare l’intera stagione con un centrocampista in meno può essere rischioso. I dieci milioni lordi che il club risparmierà per l’ingaggio del francese in questa stagione (altri 20 fino al 2026), abbinati con i tanti soldi che la qualificazione alla prossima Champions garantirebbe (almeno 40 milioni), daranno al d.t. Giuntoli e al d.s. Manna la spinta per piazzare un colpo. Probabilmente un centrocampista anche se non va escluso l’arrivo di un esterno offensivo. Chi sarà il prescelto? Dipenderà dal prezzo e dalla formula dell’operazione perché le disponibilità bianconere non sono infinite. LEGGI TUTTO

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    Niente dogmi, tanta flessibilità, metodi alla Ancelotti: così si è rialzato Pioli

    Posizione rivedute, variazioni di sistema, massima applicazione contro le medio-piccole: le contromosse dell’allenatore rossonero dopo il derby choc di metà settembre

    il 5-1 nel derby è stato un trauma, ha lasciato scorie, poteva compromettere la stagione, soffocarla in culla, smontare le certezze acquisite nelle prime giornate. Non è passato neppure un mese, ma il Milan è sopravvissuto ed è andato oltre. Stefano Pioli ha tenuto la barra dritta, dentro lo spogliatoio e sul campo. LEGGI TUTTO

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    Rocchi sul braccio di Pulisic: “La telecamera non ha dato la certezza del tocco di mano”

    Il designatore a “Open Var” su Dazn: “Non essendoci un’immagine che dia la sicurezza assoluta vale la decisione del campo. Cerchiamo sempre la verità, laddove non la trovi non devi andare a sensazione” 

    Il braccio di Pulisic in Genoa-Milan? Ecco il designatore Gianluca Rocchi a “Open Var” su Dazn. “Non c’è la certezza del tocco di braccio di Pulisic, mi rendo conto che l’azione lasci molti dubbi, non sono nato ieri e ho arbitrato anche io, ma non essendoci una telecamera che dia la sicurezza vale la decisione del campo. Cerchiamo sempre la verità, laddove non la trovi non devi andare a sensazione. La tecnologia ci ha dato una grossa mano, avremmo perso il rigore del Bologna contro l’Inter per esempio o altre due situazioni dentro a questa giornata; noi insistiamo su arbitri che decidano, e ciò che è successo in Genoa-Milan è questo. Mandare l’arbitro al monitor? Lo devo mandare con la certezza, se tu lo chiami senza sicurezza lo confondi. La metodologia di lavoro è questa, poi a fine stagione tireremo le somme. Tu devi dare la certezza all’arbitro in campo”. 

    sacchi-di monte—  Rocchi si è soffermato anche sulla mancata stretta di mano fra l’arbitro Juan Luca Sacchi e l’assistente Francesca Di Monte in Lecce-Sassuolo. “Ne hanno già parlato il presidente Pacifici e gli interessati stessi – aggiunge Rocchi -: situazione chiusa, chiara, mettiamoci una pietra sopra. Se continuiamo a parlare di questa cosa gli diamo ancor più risalto, se ne è già parlato abbastanza. Le nostre ragazze fra l’altro sono integrate benissimo e sono loro stesse a dirmi sempre di trattarle come tutti gli altri”. A 90° minuto, il presidente dell’AIA Carlo Pacifici aveva detto a proposito del fatto pre Lecce-Sassuolo: “Dispiace che su questo frame sia stato costruito un castello di polemiche, abitualmente arbitro e assistenti si salutano nello spogliatoio e poi in campo, c’è stato solo un fraintendimento. Dispiace siano nate polemiche su una problematica che non esiste. Noi siamo un’associazione che ha fatto dell’abbattimento di genere un traguardo e l’abbiamo raggiunto, al nostro interno abbiamo 2200 ragazze perfettamente integrate e dispiace si parli di un episodio che per quanto ci riguarda non esiste” LEGGI TUTTO

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    Bergomi: “Inter fortissima, ma questi punti persi peseranno in chiave scudetto”

    L’opinionista ed ex capitano nerazzurro: “Il pareggio dal 2-0 contro il Bologna brucia. Il gioco di Inzaghi è bello e dispendioso, bisogna sempre essere al massimo”

    A volte ritornano. Quelle brutte sensazioni, quei rimpianti, quella consapevolezza di aver buttato via un’occasione, oltre che punti importanti in chiave scudetto. I fantasmi dello scorso anno tornano a bussare alla porta dei tifosi nerazzurri e forse anche nella testa dei giocatori, ma Beppe Bergomi prova a infondere ottimismo nel mondo nerazzurro. “L’Inter fin qui ha dimostrato di essere una grande squadra, sta giocando bene. Certo, poi capitano queste giornate che lasciano l’amaro in bocca…”. LEGGI TUTTO