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    Gli ingaggi, il valore delle rose, i più pagati: il derby delle cifre tra Inter e Milan

    Le due milanesi non sono solo separate da due punti: il confronto economico tra i due club dice che… In classifica ballano due punti, nel monte ingaggi la differenza è invece di 30 milioni di euro. Se però nella graduatoria della massima serie a essere avanti sono i rossoneri, nella classifica degli stipendi lordi elargiti ai calciatori a registrare importi più elevati sono i nerazzurri. L’Inter ha infatti un monte stipendi lordo di 130 milioni di euro, mentre il Milan si ferma a 100 milioni. LEGGI TUTTO

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    Florenzi, Messias, Diaz: quattro partite per convincere il Milan

    Il terzino e il brasiliano hanno dato un ottimo contributo durante la stagione, ma il riscatto non è sicuro. Bakayoko verso l’addio anticipato, tutto aperto per BrahimNella testa di ogni giocatore del Milan, in questo momento, c’è lo scudetto. È il primo pensiero. Anche il secondo e il terzo, probabilmente: se il Diavolo è arrivato così in alto, è anche perché ogni giocatore è stato capace di mettere il bene della squadra davanti a tutto. LEGGI TUTTO

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    Da Damsgaard a Cambiaso: il derby decide il futuro di Samp e Genoa anche sul mercato

    L’esito della stagione sarà determinante per le strategie dei club, ma una rivoluzione è comunque in arrivo. Ecco il destino dei talenti sotto la Lanterna Samp-Genoa è un derby che vale tanto, tantissimo, per la classifica. Possiamo metterla così: se vincesse la Samp, uscirebbe probabilmente da un incubo; se toccasse al Genoa, potrebbero essere alimentate speranze a dispetto di un calendario difficile; il pareggio servirebbe a poco, quasi a nulla per chi deve rincorrere. LEGGI TUTTO

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    Cerezo, mito Samp: “Macché derby paura, il calcio è sempre… riso con fagioli”

    Il brasiliano campione d’Italia nel ’91: “Quante feste a casa mia in quegli anni con i giocatori di entrambi i club genovesi”Pronto, Toninho? E di là, la solita risata. Così rotonda e grassa che pare di vederlo, Cerezo (scudetto blucerchiato nel ‘91), con i suoi occhi grandi e furbi e la stessa faccia di sempre. «Sono a Belo Horizonte, ma quando da voi arriva il caldo, torno, ho tenuto casa a Genova». LEGGI TUTTO

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    Il capolavoro di Pioli: Milan in vetta senza bomber. Come solo i più grandi

    È l’allenatore più sottovalutato d’Italia: maestro di strategia ed equilibrio. Non c’è un rossonero tra i primi 20 marcatori del campionato. In passato lo scudetto così lo hanno vinto solo Liedholm, Conte e Lippi E così il Milan ha ripreso in mano il pallino. Con il suo solito e riconosciuto carattere, che gli ha permesso – come mille altre volte – di assorbire la delusione di Coppa Italia e ripartire immediatamente, andando a vincere in casa della Lazio. Sarebbe però riduttivo, ingeneroso, miope e sbagliato, raccontare il Milan di Pioli come una squadra solo orgoglio e forza di volontà. L’allenatore più sottovalutato del panorama italiano – appunto Pioli – è invece un maestro di strategia, di equilibrio in campo e fuori (e non ci può essere complimento migliore), è la perfetta sintesi da chi crede che il calcio sia spregiudicatezza e sfacciataggine e chi invece guarda solo al risultato. LEGGI TUTTO

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    Milan, Ibra ha un motivo in più per restare. E la caccia ai record continua…

    Lo scudetto darebbe a Zlatan una spinta ulteriore per assaltare la Champions, il trofeo che gli manca. Intanto è diventato il più anziano assistman della Serie AIbra ha già viaggiato con la mente, fatto dei piani, programmato il futuro: “Vinco, resto e continuo a giocare”. Fino a 41 anni e più. Il pensiero è questo. Zlatan non vuole smettere, ha ancora molto da dare. L’ha dimostrato all’ultimo minuto della sfida con la Lazio, assist per Tonali e 2-1. LEGGI TUTTO

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    Scudetti che sfumano, sentite Gresko: “Ho scordato il 5 maggio, Radu si rifarà”

    Il difensore dell’Inter che nel 2002 contro la Lazio perse il titolo: “Non mi importa nulla di quella gara, voi italiani siete fissati. Ora tifo per i nerazzurri, ma il Milan gioca davvero bene”Vratislav Gresko lo dice ad alta voce: “Del 5 maggio non mi importa più nulla. Sono passati vent’anni, non ho tempo di pensare a ciò che è stato”. Sentenzia così da Bjanka Bystrica, Slovacchia. Ha appena finito gli allenamenti con l’U16 del club e sta portando a spasso il cane. Mercoledì sera ha visto Liverpool-Villarreal con uno occhio sullo smartphone: “Stavolta non hanno trasmesso la Serie A, ma tanto so perché mi chiamate…”. LEGGI TUTTO