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    Theo si prende un giallo evitabile a Marassi: era diffidato, salta Milan-Juve

    Il francese sanzionato per un’entrata su Frendrup, ma non era la prima azione difensiva rischiosa

    Cattiva notizia per Stefano Pioli ancor prima di conoscere il risultato della partita con il Genoa. Theo Hernandez, già diffidato, inizia commettendo una serie di falli non particolarmente necessari, prima su Sabelli e poi su Gudmundsson. L’ammonizione arriva al 21′: il francese entra in ritardo e colpisce Frendrup in una posizione del campo sostanzialmente inutile. Giallo inevitabile e niente Milan-Juve. LEGGI TUTTO

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    Roma, lesione al flessore per Pellegrini: rischia un mese di stop

    Contro il Servette il capitano si è fatto male sopra una vecchia cicatrice già presente

    Un’altra volta in infermeria. E la permanenza rischia di non essere breve. L’infortunio che ha costretto Lorenzo Pellegrini a fermarsi dopo appena 11 minuti di gioco durante Roma-Servette potrebbe trasformarsi in una vera e propria tegola per José Mourinho. Il capitano giallorosso infatti ha riportato una lesione muscolare al flessore destro, lo stesso che in passato gli aveva causato più di un problema. Sfortunatamente per il numero 7, anche stavolta un nuovo problema di natura non traumatica sembra destinato a tenerlo lontano dal campo per più di 20 giorni. Anzi, per Pellegrini potrebbe essere necessario circa un mese per tornare a disposizione dello Special One.

    diagnosi—  La risonanza magnetica a cui è stato sottoposto il giocatore ha evidenziato una lesione che si è rivelata più seria del previsto. Il problema nasce proprio dal posizionamento della lesione, che si è aperta sopra una vecchia cicatrice già presente sul muscolo del capitano. Per questo, adesso Mourinho rischia di perdere uno dei suoi fedelissimi per una trentina di giorni. In ogni caso nei prossimi giorni Pellegrini verrà sottoposto ad una nuova risonanza magnetica, nella speranza di ricevere un responso migliore di quello avuto dagli esami svolti nelle scorse ore. Se la diagnosi dovesse essere confermata invece, l’obiettivo sarebbe quello di recuperarlo per la sfida di ritorno con lo Slavia Praga – in programma il 9 novembre – o per il derby del 12 novembre. LEGGI TUTTO

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    Inzaghi: “Sono arrabbiato, non si può pareggiare una gara così. Abbiamo perso punti sanguinosi”

    Sfuma la settima vittoria nelle prime otto giornate: “Sul 2-0 una squadra esperta come la nostra doveva essere più attenta e non farli tornare in partita”

    Non può essere soddisfatto Simone Inzaghi dopo il 90′: la sua Inter viene rimontata dal Bologna e il pareggio casalingo è un passo falso per i nerazzurri. “Sono arrabbiato come sono arrabbiati tutti i giocatori nello spogliatoio. È la seconda volta che in casa andiamo in vantaggio e non vinciamo: con il Sassuolo abbiamo perso, stavolta abbiamo pareggiato… Dopo il 2-0 abbiamo commesso due imprecisioni che non possiamo permetterci:  dovevamo muoverci meglio, i due gol sono due disattenzioni gravi. Così si sciupano ottime prestazioni come quella di oggi: con quello che avevamo prodotto, accetto difficilmente il pareggio. E anche dopo quei due gol concessi al Bologna abbiamo creato molto senza però trovare di nuovo la rete: abbiamo avuto delle occasioni per vincere, con Lautaro, con Carlos Augusto”.

    PUNTI SANGUINOSI—  Inzaghi è andato avanti nella sua analisi: “Dobbiamo tenere la concentrazione sempre alta e invece sul 2-0 abbiamo commesso un errore grave, che ha riaperto la partita. Quando i ragazzi torneranno dalle nazionali, riguarderemo gli errori commessi perché abbiamo perso punti sanguinosi che non mi stanno bene. Una squadra esperta come la nostra non deve riaprire la gara e se gli altri la riaprono, non deve essere per un errore come quello che abbiamo fatto noi sul rigore del 2-1, ma un eurogol. Colpa di Lautaro? Anche gli altri doveva occupare meglio le zone dell’area di rigore. Il Milan può sorpassarci? Dobbiamo pensare a questa partita che non abbiamo fatto bene. Bisogna guardare a noi stessi perché siamo padroni del nostro destino. Il campionato italiano non perdona: quando sei in vantaggio nel primo tempo in casa tua, devi portare a casa la partita. Le proteste contro l’arbitro? Non è colpa dell’arbitro se abbiamo pareggiato. I ragazzi hanno giocato ma hanno commesso due disattenzioni e così è difficile portare a casa i tre punti”. LEGGI TUTTO