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    Pancaro, cuore a metà: “Adoro Kalulu. Theo fra i tre più forti al mondo. Bellanova è da top club”

    Il doppio ex: “Maldini fra i dirigenti migliori in Italia. Milan da scudetto per la forte identità. Il Cagliari deve salvarsi: ha l’organico migliore di tutta la concorrenza” La prima avventura in Serie A e il luna park di Milanello accanto a Nesta, Maldini, Kakà, Rui Costa e Sheva. Quando Milan e Cagliari si ritrovano di fronte, davanti agli occhi di Pippo Pancaro scorrono inevitabilmente sette anni intensi. Crescita e vittorie. E il cuore palpita. Pippo dieci anni fa ha iniziato ad allenare e ora è “in attesa di una chiamata. Nelle ultime settimane mi hanno fatto alcune offerte, ma ormai siamo troppo avanti nella stagione. Preferisco aspettare l’estate. Desideri? Ho sempre allenato in C, ma mi piacerebbe provare l’avventura con una squadra Primavera”. LEGGI TUTTO

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    Tacchinardi: “Juve, poca intensità. Allegri con quella frase sulla disonestà intellettuale…”

    L’ex centrocampista bianconero analizza l’eliminazione dalla Champions e prova a inquadrare la situazione a partire dalle parole di Max che gli suonano come un segnale di scarsa fiducia nella squadraIn maglia bianconera ha vinto l’ultima Champions conquistata dalla Juve, quella contesa all’Ajax nel 1996. Oltre a cinque scudetti e vari altri trofei, nazionali e internazionali. “Quest’esclusione col Villarreal proprio non me l’aspettavo – esordisce convinto Alessio Tacchinardi -. Gli spagnoli non sono certo più forti della Juve, e nemmeno fra le prime dieci squadre d’Europa. Bisognerebbe vivere a stretto contatto con la società o la squadra per analizzare seriamente i motivi che hanno portato a questo epilogo, certo il club ora dovrà interrogarsi su tante cose, e fare un’analisi approfondita sul presente e sul futuro”. LEGGI TUTTO

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    Quando 50 anni fa Rivera tuonò: “Con certi arbitri il Milan non vincerà mai”

    Era il 12 marzo 1972 quando al termine della sfida persa a Cagliari per un rigore molto generoso dato ai sardi, il Golden Boy se la prese con il sistema calcio: “Sta scritto da qualche parte che non possiamo assolutamente raggiungere la Juventus”. Venne squalificato per tre mesi e mezzoCinquant’anni fa il più forte calciatore d’Italia tuonò contro il sistema, contro gli arbitri, con tutto e contro tutti. La rabbia di Gianni Rivera si scatenò nel tardo pomeriggio di domenica 12 marzo 1972 e, più che un temporale, fu un’autentica tempesta. Con le debite proporzioni, sarebbe come se oggi un Bonucci o un Chiellini, oppure qualche anno fa un Totti, un Buffon o un Maldini, se la prendessero, argomentando il loro discorso, con il mondo di cui essi stessi fanno parte. LEGGI TUTTO

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    Da Corini a Kessie, da Kulusevski a Malinovskyi, quanti talenti scoperti da Sartori

    Il suo modello di scouting, formato prima al Chievo e adattato poi all’Atalanta, è uno degli esempi più brillanti del nostro calcio. Cercato da vari club, potrebbe arrivare alla Juve affiancando Cherubini, che conosce dai tempi del Foligno Giovanni Sartori è uomo di calcio navigato. Un direttore sportivo sui generis, con stile e modus operandi ben precisi. Segue da vicino la sua squadra, sì, ma alle attività di rappresentanza ha sempre preferito le missioni segrete altrove. LEGGI TUTTO