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    Provedel, il portiere goleador: “Da piccolo facevo l’attaccante”

    Nel settimanale in edicola oggi l’intervista al portiere della Lazio dopo la storica rete all’Atletico Madrid. E poi il Festival dello Sport e le statistiche di Berardi

    Ha segnato un gol decisivo al suo debutto in Champions League. E già questo basterebbe per lasciare un (piccolo) segno nella storia di questa competizione. Ma se di professione fai il portiere allora il segno lo lasci – e bello grosso – nella storia del calcio. E’ quello che è successo a Ivan Provedel, estremo difensore della Lazio, autore dell’incredibile gol del pareggio al 95’ del match contro l’Atletico Madrid. Tanto basta a Sportweek per dedicargli la copertina del numero in uscita sabato (come sempre allegato alla Gazzetta dello Sport al prezzo complessivo di 2.20 euro). “Da ragazzino giocavo attaccante, ma ho sempre sognato di fare il portiere. Il passato da centravanti mi ha lasciato un certo istinto. Senza quello, un gol all’Atletico Madrid non lo avrei mai fatto”. Provedel non ci ha parlato solo della sua impresa ma anche dei suoi colleghi di ruolo (“Donnarumma è un fenomeno, ma il più forte di sempre è Buffon. E oggi il mio preferito è Alisson. Mi piacerebbe conoscere un mito come Zoff”) e della sua vita privata: “Mio figlio ha 2 anni e già si mette in mezzo alla porticina che abbiamo in casa. Ma non so se augurargli di fare il mio ruolo: hai sempre i riflettori puntati”.

    altro—  Sportweek di questa settimana dedica molto spazio anche al Festival dello Sport, che dal 12 al 15 ottobre invaderà la città di Trento con un’edizione ricca di eventi, incontri e campioni. Una kermesse che va oltre il racconto di imprese leggendarie in tante discipline e guarda anche al futuro, a quello che sarà il calcio e al nuovo tracciato del Giro 2024. A Trento ci saranno, tra gli altri, 5 Palloni d’oro (Baggio, Rummenigge, Papin, Ronaldinho e Shevchenko), la regina dello sport italiano Sofia Goggia, due recordman della grande atletica come Fiasconaro e Powell e tantissimi libri: a tutti loro Sportweek dedica approfondimenti e servizi. Ma questa settimana siamo andati anche a spulciare tra i numeri della Serie A e abbiamo scoperto che Domenico Berardi, autore di uno splendido gol contro l’Inter, timbra il cartellino dei marcatori in campionato da ben 11 anni di fila. Come lui, oggi in A, solo Zapata e Vecino. E c’è un solo calciatore che ha fatto addirittura meglio, e non è un attaccante. Per scoprire il suo nome non vi resta che leggere Sportweek… LEGGI TUTTO

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    Dal gol alla F1, Provedel si racconta: “Con l’Atletico si è visto il mio passato da attaccante”

    L’eroe della sfida dell’Olimpico contro i Colchoneros svela il suo passato, i suoi interessi e la genesi di quella rete leggendaria: “Sapevo esattamene dove sarebbe arrivato quel cross…”

    Questa è la storia di un ragazzo che giocava a calcio, ma non era contento. Faceva l’attaccante, segnava tanti gol, ma sul suo volto c’era sempre un velo di malinconia. Apparentemente incomprensibile e invece comprensibilissimo. Sì, perché quel ragazzo, sin da piccolo, sognava sì di giocare a calcio, ma come portiere. All’inizio di ogni stagione chiedeva al tecnico di turno di utilizzarlo tra i pali invece che da centravanti. La risposta era sempre la stessa: un sorrisetto, una pacca sulla spalla e il solito «lascia stare, ci servi come attaccante». Ma a lui fare gol non interessava, lui i gol voleva evitarli, il suo sguardo veniva puntualmente rapito dai guantoni dei portieri avversari. Impossibile ignorarli, resistere al loro richiamo. LEGGI TUTTO

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    Juve, perché verrà fatto l’aumento di capitale? E a cosa serve?

    Il cda, approvando i conti 2022-23 (-124 milioni), ha anche definito le linee guida di una nuova ricapitalizzazione. Un passaggio obbligato, che si inserisce in un piano con vista sul 2027

    Altri 200 milioni. In tutto faranno 900 nell’arco di 4 anni. Dopo le manovre di fine 2019 (300 milioni) e di fine 2021 (400), il cda della Juventus ha definito le linee guida di un nuovo aumento di capitale, che l’assemblea degli azionisti del 23 novembre è chiamata ad approvare, assieme al bilancio 2022-23 in perdita di 123,7 milioni (-239 nel 2021-22). Dopo le iniezioni precedenti, concepite per alimentare la grandeur europea e per fronteggiare l’emergenza Covid, questa ricapitalizzazione si è resa necessaria a causa dei danni prodotti dalle vicende giudiziarie (la Consob ha aperto un nuovo procedimento sulla coda delle precedenti manovre) e dagli investimenti sbagliati. 

    motivi—  La penalizzazione in A e l’esclusione dalle coppe hanno avuto effetti negativi diretti per 115 milioni (più i 10 di multa dell’Uefa) di cui l’80% in questa stagione. Senza la Champions, l’esercizio 2023-24 rischia di chiudere con una perdita ancora più alta, nonostante le massicce azioni di risparmio sui costi. E visto che il patrimonio netto, al 30 giugno 2023, era già sceso a 42 milioni e che il primo trimestre al 30 settembre 2023 chiuderà con una perdita superiore al terzo del capitale sociale, l’apporto di equity è stato, in pratica, obbligato. Non a caso, l’a.d. Maurizio Scanavino dice: “L’aumento di capitale arriva in un momento molto importante perché la non partecipazione alle coppe poteva mettere in difficoltà la società, che poteva non avere le adeguate risorse per il futuro. In questo modo, invece, possiamo progettare con serenità e allo stesso tempo con decisione il futuro prossimo della Juventus”. Nessun altro club, in Italia, può vantare un azionista di maggioranza con la disponibilità e la volontà di Exor (utile di 2,2 miliardi nella semestrale). La cassaforte guidata dall’a.d. John Elkann ha già dato la disponibilità a sottoscrivere la quota di sua competenza (63,8%) e ad anticipare i 128 milioni con versamenti in conto futuro aumento di capitale. Nei due precedenti aumenti di capitale, Exor aveva sborsato 446 milioni ma i restanti 254 erano arrivati dai soci di minoranza, segno della fiducia di tifosi, piccoli investitori e fondi . E se quest’ennesima ricapitalizzazione, come spiega Scanavino, “è la conferma dell’impegno e del legame, ormai centenario, che la famiglia Agnelli ha con la Juventus”, la strada maestra resta la disciplina di bilancio. Il piano aggiornato, con scadenza nel 2027, ha come obiettivi il ritorno al top sportivo, la visibilità del brand, l’equilibrio economico-finanziario e la “significativa e strutturale” riduzione dell’indebitamento finanziario netto, che al 30 giugno 2023 era di 340 milioni. 

    binomio—  Il progetto ribadito dall’a.d. di “coniugare sostenibilità e competitività” non è affare semplice. Il ritorno in Champions è fondamentale per i conti, tuttavia le “risorse importanti” di cui parla Scanavino devono essere maneggiate con cura. Sul mercato ci si muoverà sul solco delle ultime sessioni: investimenti sostenibili, opportunità da cogliere e valorizzazione dei talenti della prima squadra, della Next Gen e in prestito. Sarà fondamentale la gestione del player trading da parte del d.s. Giuntoli. Con la variante Pogba. “Sono molto dispiaciuto umanamente – dice Scanavino – attendiamo di sapere come il giocatore e il suo management decideranno di proseguire questo percorso”. Ballano almeno 10 milioni a stagione. LEGGI TUTTO

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    Genoa, il bond per finanziare il nuovo centro sportivo fa boom: toccata quota 5 milioni di euro

    Sono circa 1.200 i soggetti che hanno già sottoscritto l’investimento proposto dal club rossoblù: martedì ultimo giorno utile per aderire 

    Cinque milioni di euro. Era l’obiettivo dichiarato dal Genoa ed è stato raggiunto nella serata di oggi: l’investimento (con un rendimento annuo del nove per cento) proposto dal club rossoblù con l’aiuto di Tifosy, per finanziare la costruzione del nuovo centro sportivo agli Erzelli, destinato a diventare la nuova casa del settore giovanile e delle Women, ha avuto successo ed è stato sottoscritto già da 1200 investitori, ma c’è tempo sino a martedì prossimo per aderire. Verrà realizzato in un antico monastero cistercense, la Badia di Sant’Andrea, e consentirà cospicui risparmi alla società, che ogni anno sostiene costi elevatissimi per affittare campi in giro per la Liguria e per i pernottamenti dei ragazzi che arrivano da fuori Genova.  LEGGI TUTTO

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    Lautaro-Thuram è la coppia gol più bella e inaspettata del campionato

    Nei dibattiti estivi su quella che sarebbe stata la più bella e prolifica del campionato, molti avevano pensato a Kvara-Osimhen oppure a Giroud-Leao. O, eventualmente, a Lukaku in coppia con Dybala ed a Vlahovic-Chiesa. Invece l’Inter ci ha regalato questi due gioielli

    Si è parlato molto, in estate, delle coppie gol del campionato italiano. Meglio Kvara-Osimhen o Giroud-Leao? Meglio Lukaku-Dybala o Vlahovic-Chiesa? Pochi, per la verità, erano pronti a puntare su Lautaro-Thuram, malgrado le referenze sui due giocatori. Due calciatori “mondiali” protagonisti di Argentina e Francia in Qatar, in campo – anche se non da titolari – in una finale che ha fatto storia per il rincorrersi di gol e di emozioni. Malgrado tutto questo, malgrado fossero lì a rappresentare le due nazioni arrivate all’ultimo atto, pochi – dicevamo – credevano che dopo appena un mese e mezzo i riflettori si sarebbero spostati sui gemelli interisti. Perché era pesante l’eredità lasciata da Lukaku e Dzeko, ma anche e soprattutto perché pochi credevano in un inserimento così veloce e in una affermazione così fragorosa di Thuram. LEGGI TUTTO