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    Sollievo Inter: Cuadrado non convocato dalla Colombia. Frattesi e Sensi stanno meglio

    L’ex juventino, che è rientrato tra i convocati solo martedì dopo l’infiammazione al tendine d’Achille sinistro, durante la pausa per le nazionali resterà ad allenarsi alla Pinetina

    Buone notizie dalla Colombia: il tecnico Nestor Lorenzo ha assecondato la richiesta di Juan Cuadrado (e dell’Inter) non inserendolo nell’elenco dei convocati per le gare di qualificazione ai Mondiali del 2026 contro Uruguay (giovedì 12) ed Ecuador (nella notte tra martedì 17 e mercoledì 18). L’ex juventino, pur legatissimo alla sua nazionale (116 presenze), ha capito che per tornare al top della condizione dopo quasi un mese di stop aveva bisogno di due settimane di allenamenti. E Inzaghi, che praticamente non ha mai rinunciato a Dumfries, ha accolto con il sorriso la scelta.

    FRATTESI E SENSI—  Nelle seduta di oggi alla Pinetina, però, buone notizie anche per Frattesi e Sensi. Entrambi hanno lavorato con discreta intensità e domani il tecnico di Piacenza deciderà se convocarli per il match contro il Bologna di sabato. Su Frattesi attende… lumi anche Spalletti che vorrebbe convocarlo per gli impegni dell’Italia. LEGGI TUTTO

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    Dimarco, rinnovo con ingaggio raddoppiato a 4 milioni. Anche Dumfries e Mkhitaryan prolungano

    Il prodotto del vivaio nerazzurro a breve allungherà il contratto e avrà il riconoscimento economico che merita dopo essere stato nominato miglior esterno mancino della scorsa Champions. Trattative iniziate pure con l’olandese e l’armeno: c’è ottimismo e i tempi per la fumata bianca non saranno lunghi

    Federico Dimarco vola sulla fascia e… verso il rinnovo del contratto. L’attuale vincolo (fino al 2026) mette l’Inter al sicuro da brutte sorprese, ma il club di viale della Liberazione ha intenzione di gratificare con un significativo aumento dell’ingaggio il prodotto del proprio vivaio che è stato nominato miglior esterno mancino della scorsa Champions League. “Dima”, che attualmente guadagna poco più di due milioni più bonus, passerà (almeno) a quattro milioni più bonus. Una cifra che, a scatti, salirà anno dopo anno. Sarà ancora un po’ distante rispetto ai 6 milioni che percepiscono Lautaro, Thuram e Calhanoglu e ai 5 di Bastoni e Pavard, ma scalerà parecchi posti nella graduatoria dei più pagati della rosa. Dimarco, che ha conquistato Inzaghi nell’estate 2021 ed è rimasto alla Pinetina dopo i prestiti di Parma ed Empoli, si è reso protagonista di una crescita professionale impetuosa che ha attirato l’attenzione di almeno un paio di top club europei. L’Inter però non ha nessuna intenzione di perderlo e così, dopo aver già incontrato una volta i rappresentanti di Federico (la Roc Nation), vuole arrivare alle firme in breve, al massimo entro la fine del 2023.

    DUMFRIES E MICKI—  A parte Lautaro Martinez, con cui sono già iniziati i dialoghi per il nuovo accordo (ma in questo caso si parte da cifre importanti visto che il Toro guadagna più di 6 milioni, bonus esclusi), i dirigenti nerazzurri hanno in programma di rinnovare anche il contratto di Dumfries, in scadenza nel 2025, e quello di Mkhitaryan, che nel prossimo giugno potrebbe andarsene a parametro zero. Con l’olandese, che guadagna 2,5 milioni netti (con i vantaggi del Decreto Crescita), l’obiettivo è allungare fino al 2027, anche in questo caso a 4 milioni netti più bonus. L’armeno percepisce 3,5 milioni netti e, dopo i colloqui avuti con la Pimenta nelle scorse settimane, ci sarà a giorni un altro summit con l’agente: nuovo accordo, alle stesse cifre, fino al 2024. Magari con opzione fino al 2025. LEGGI TUTTO

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    Juve, allarme Chiesa: si ferma in allenamento. Derby a forte rischio

    L’attaccante bianconero ha accusato un fastidio a una coscia ed è stato sottoposto ad accertamenti che hanno escluso problemi seri

    L’emergenza infortuni per la Juve potrebbe aumentare in attacco. Oltre a Vlahovic, fortemente a rischio convocazione per il derby (si è allenato a parte anche oggi), anche Chiesa potrebbe dare forfait. L’attaccante si è fermato improvvisamente nel corso dell’allenamento di oggi, rientrando prima degli altri per precauzione dopo aver avvertito un forte fastidio a una coscia. Gli esami strumentali hanno escluso lesioni, ma per Allegri il rischio di non averlo col Torino è concreto. Sarà decisiva la giornata di domani.

    a rischio—  Chiesa fin qui è stato il giocatore di maggiore riferimento nell’attacco bianconero, al di là delle quattro reti che ha messo a segno. L’incidente di percorso sembra molto simile a quello che lo costrinse a rientrare prima dal ritiro della Nazionale il mese scorso, alla vigilia di Macedonia del Nord-Italia. Anche in quella circostanza la risonanza escluse lesioni muscolari: si trattò solo di un forte affaticamento, smaltito con qualche giorno di riposo. Potremmo essere di fronte alla stessa situazione: ma stavolta con una partita a meno di 48 ore da giocare. LEGGI TUTTO

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    Motta, l’Inter di Inzaghi e quella del Triplete: “Unite e combattive”

    Il tecnico fa un confronto fra la squadra con cui vinse da giocatore e quella finalista l’anno scorso col City. Poi parla di Bologna e arbitri: “Penso a quello che posso controllare”

    Prima di uscire dalla sala-conferenze, Thiago viene “bloccato” da una domanda a… lunga gittata: senza entrare nel merito dei singoli, cosa aveva in comune la sua Inter del Triplete con quella che l’anno scorso ha raggiunto la finale di Champions? “La stessa voglia di combattere, la compattezza, l’idea di darsi una mano, correre. Eto’o faceva il terzino, ricordate…? Ormai guardi le squadre e tutti corrono, uniti. Si aiutano. Il risultato dello scorso anno ha dato ulteriori certezze a questa Inter, una consapevolezza maggiore del gruppo che sta crescendo: non arrivi in finale di Champions per caso” sorride Thiago Motta a due giorni dall’affrontare l’Inter, la squadra non solo prima in classifica ma anche quella davanti al Bologna in fatto di gol subìti: 3 i nerazzurri e 4 (come il Nizza) il Bologna, che è quindi la seconda migliori difesa in Europa. Bologna che ha fuori per infortunio Kristiansen dopo Posch e Lucumi: tre quarti della difesa titolare insomma. “Ma non sono preoccupato: io adoro la fase difensiva perché se fatta bene è simbolo di una squadra in cui tutti lavorano per l’altro, tutti disponibili per difendere la propria casa”. 

    e cita marco aurelio—  Altra domanda. Motta: ha mai pensato per un secondo a dove sarebbe il Bologna se non ci fossero stati errori arbitrali unanimemente riconosciuti? Pausa. Sorriso e citazione – senza entrare nel merito – dell’imperatore filosofo Marco Aurelio. “I pensieri di Marco Aurelio…” sorride il tecnico del Bologna. E nella sua testa probabilmente il ragionamento è inerente al non dover perdere troppo tempo sulle cose che non contribuiscono a farci crescere, concentrandosi invece su tutto ciò che è sotto il nostro controllo. “Ci sono episodi che determinano le gare ma io penso a quello che posso controllare: giocare contro l’Inter dev’essere visto come un privilegio e i ragazzi devono essere pronti a capire ogni momento della gara, a portarla dalla nostra parte. Gli errori arbitrali? Come ha detto Fenucci anche loro sono dispiaciuti e l’ho detto anche al direttore di gara di Monza in cui mi sono arrabbiato. Bisogna continuare a lavorare per pensare cosa migliorare. Certo, avendo la tecnologia a disposizione sarebbe meglio non commettere più certi errori…” LEGGI TUTTO