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    Una poesia sullo sport in memoria di Andrea Fortunato

    L’iniziativa della Fondazione Fioravante Polito: il componimento più bello verrà letto e premiato a dicembre nel Salone d’Onore del Coni in occasione del “Premio Fortunato”

    Poesia e sport, un binomio affascinante e stimolante. A mettere insieme i due mondi è la “Fondazione Fioravante Polito”, promotrice del “Museo e biblioteca del calcio Andrea Fortunato” (con sede a Santa Maria di Castellabate, in provincia di Salerno). Una fondazione patrocinata dalla Figc e nata nel 2006 con lo scopo di rendere obbligatorio il Passaporto Ematico, intitolato a quattro calciatori: Andrea Fortunato, Piermario Morosini, Flavio Falzetti e Carmelo Imbriani. L’obiettivo è quindi quello di sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo l’importanza dei controlli medici ed ematici continuati per gli atleti che praticano sport a livello agonistico e non agonistico.

    la giuria—  In questo caso la fondazione aiuta e premia la poesia, aperta a tutti: chi vorrà scriverne una sullo sport, può inviarla a “fondazionepolito@gmail.com”. Quella che la giuria riterrà più meritevole, verrà letta e premiata in occasione del prossimo “Premio Andrea Fortunato”. La premiazione si terrà a metà dicembre 2023 presso il Salone d’Onore del Coni a Roma. LEGGI TUTTO

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    Inter, i tecnici con la più alta percentuale di vittorie: Inzaghi sul podio va a caccia di…

    Per trovare la coppia capolista di questa classifica bisogna riavvolgere il nastro fino al primo dopoguerra, quando Francesco Mauro e Nino Resegotti guidano l’Inter nella stagione 1919-1920. Il record è di 17 vittorie in 23 partite (73,91%), con il successo nella girone A della Prima Categoria lombarda seguito da quelli nel girone C delle semifinali nazionali e nelle finale settentrionali contro Juventus e Genoa, fino alla vittoria per 3-2 nella finalissima con il Livorno: tradotto, secondo scudetto della storia interista in bacheca. Resegotti, prima arbitro e cofondatore dell’Aia, è insignito dalla Figc del titolo di “Pioniere del calcio” e, prima del nerazzurro, era già stato nel giro dei selezionatori della Nazionale. Lo stesso titolo spetta anche a Mauro, che nel tempo è stato presidente del club, del Coni e commissario della Figc.  LEGGI TUTTO

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    Pogba-bis, storia di un ritorno fallimentare. Sotto tutti i punti di vista

    La seconda vita del francese a Torino è da dimenticare: dall’infortunio a scelte sbagliate, dallo scarso minutaggio al caso doping. E domani ci saranno le controanalisi

    L’operazione nostalgia stavolta alla Juve non è riuscita per niente. La seconda vita di Pogba a Torino è da dimenticare: un flop, tecnico ed economico. I bianconeri pensavano di accendere l’entusiasmo dei tifosi riportando il francese sotto la Mole: operazione riuscita per appena dieci giorni, poi naufragata malamente a partire dall’infortunio che il giocatore ha rimediato l’estate scorsa durante la tournée negli Stati Uniti. Da quel momento è stato un incidente di percorso dietro l’altro, con difficoltà enormi sul piano della gestione e un rapporto di fiducia deteriorato nel tempo dagli eventi. Nessuno avrebbe immaginato di dover pensare al Polpo come un peso per i conti: oggi lo è.  LEGGI TUTTO

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    Hojbjerg, il fedelissimo di Conte che piace tanto anche ad Allegri

    Il mediano danese con l’ex tecnico bianconero era diventato una colonna del Tottenham, mentre con Postecoglu non vede campo. Ha un contratto fino al 2025 e nessuna voglia di fare la riserva

    Da insostituibile a superfluo. Da pilastro a esubero che non è stato piazzato sul mercato. Pierre Højbjerg, centrocampista danese a cui la Juve sta pensando per gennaio per il dopo Pogba, ha vissuto questo negli ultimi mesi al Tottenham. Un radicale cambio di scenario di cui lui, uno dei più positivi della passata stagione, non ha nemmeno troppe colpe. Agli Spurs è cambiato tutto: da Antonio Conte a Ange Postecoglou, da un sistema di gioco adatto ad un centrocampista bravo a difendere e gestire come lui, con capacità di inserirsi in zona gol, a uno in cui Højbjerg è meno essenziale. Anzi, sacrificabile. Per questo quando la Juve ha fatto i primi sondaggi, il danese e il suo entourage hanno alzato le antenne.  LEGGI TUTTO

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    Roma, nuovo sponsor: Riad si propone, ma…

    Le due città sono fra le candidate all’assegnazione dell’Expo 2030: la scelta sarà fatta il 28 novembre dal Bureau International des Expositions, a Parigi

    Non è un mistero che la Roma sia da mesi alla ricerca di un nuovo “main sponsor” dopo la rottura con Digitalbits, ma l’offerta che gli è giunta è di quelle che fanno discutere. Infatti, l’Arabia Saudita ha proposto al club di mettere sulla maglia lo sponsor di Riad (“Visit Riad” o “Experience Riad”) per una cifra intorno agli 8 milioni a stagione, bonus esclusi. 

    conflitto d’interessi—  Qual è il problema? Che proprio Riad (con la sudcoreana Busan) è in lizza con Roma come sede dell’Expo 2030, che sarà scelta il 28 novembre dal Bureau International des Expositions, a Parigi. La città che si aggiudicherà l’Expo avrà una ricaduta economica stimata intorno ai 10 miliardi di euro ed è per questo che governo e Comune sperano, nonostante si sussurri che la Francia appoggi Riad. La notizia della trattativa (peraltro non la sola che la Roma sta portando avanti: ci sono anche compagnie aeree) è giunta anche in Campidoglio e naturalmente non ha fatto piacere, visti i rapporti che ci sono per via della questione nuovo stadio a Pietralata. In ogni caso, tutto dovrebbe essere ufficializzato solo dopo la decisione del Bureau. LEGGI TUTTO