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    Veleni e stracci che volano: Fiorentina-Juve è una vecchia storia

    Il clamoroso 11-0, il titolo mancato nel 1982, la finale di Coppa UEFA del 1990 e il caso Baggio: la rivalità tra bianconeri e viola è una questione aperta da anniMotherfuckers, letteralmente “Figli di p******”, gergalmente “Bastardi”, ma l’offesa si colora di tante altre sfumature, diciamo così. Per dire: l’attore Samuel L. Jackson ne ha fatto il suo mantra, non c’è film in cui non lo ripeta: una volta raccontò che da piccolo era balbuziente, così ne aveva fatto il suo scioglilingua. Sorpresona: la balbuzie passò. In “Pulp Fiction” lo usa come punteggiatura. Motherfuckers, dunque. Rocco Commisso, patron della Fiorentina, l’ha detto una volta sola, ma definitiva. Destinazione Juventus, nessuno si stupisca: storicamente quando da Firenze parte una freccia avvelenata, una volta su due è puntata verso la Juve. In un’intervista al Financial Times, Commisso ha sparato ad alzo zero anche (e non solo) contro la Juventus. Punto uno, a proposito delle perdite in Borsa della Juve: “Se fosse successo negli Stati Uniti gli azionisti avrebbero fatto causa a quei motherfuckers”. Alè. Punto secondo, Commisso si chiede: “Chi ha fatto quello che ho fatto io in Italia?”. La risposta se la dà da solo, parlando di “gelosie” dei suoi colleghi: “Non gli Agnelli. Il nonno, forse, non certo i nipoti”. Alè-bis. LEGGI TUTTO

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    L'allarme di Dal Pino: “Aiuti o per noi è finita”. Il modello sono i ristori francesi

    Il presidente di Lega scrive alla Vezzali: “Perdite gravissime, ora servono nuove misure”. Il punto di riferimento è la Francia dove dall’inizio della pandemia il governo ha stanziato 8 miliardi di euro per sostenere lo sport, calcio e rugby su tuttiAiuti, ristori. “O si getta la spugna”. Paolo Dal Pino, presidente della Lega Serie A, scrive alla sottosegretaria allo Sport, Valentina Vezzali. E c’è poco di diplomatico nella lettera spedita proprio nelle ore convulse dell’approvazione del nuovo protocollo anti Covid. L’allarme va più indietro nel tempo e riguarda il rimbalzo disastroso della pandemia sui conti del calcio professionistico. Conti appesantiti negli ultimi giorni, peraltro, dall’autoriduzione della capienza fino ai 5.000 spettatori, decisa per rispondere all’appello alla collaborazione del premier Mario Draghi, trasmesso dal presidente federale Gabriele Gravina. LEGGI TUTTO

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    Da “Cent'anni di solitudine” alle sigarette: la vita da romanzo di Sabatini

    La nuova avventura del direttore sportivo: una carriera da anticonformista del palloneLa ragione di una scelta, che a molti può sembrare stravagante, sta nelle parole da lui stesso pronunciate qualche anno fa: “Ho sempre avuto poco rispetto per la mia vita. Mi suicido tutti i giorni”. Il riferimento non era solo alle sigarette fumate e ai caffè bevuti, all’esistenza divorata in bilico costante tra piacere e dolore, ma anche (soprattutto) alle decisioni controcorrente che il suo spirito ribelle gli ha sempre suggerito di prendere. LEGGI TUTTO

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    Mauro picchia duro: “Perfino l'attacco del Sassuolo è superiore a quello della Juve”

    L’ex bianconero: “Tre punte? Io ne farei giocare soltanto una. E va acquistato un regista, non un numero 9″”Prima, l’Inter. Seconda, l’Atalanta. Terzi alla pari Napoli e Milan. E prima della Juve, nella mia classifica, c’è anche il Sassuolo”. Massimo Mauro non è uomo da politicamente corretto e in queste interviste da opinionista della Gazzetta lo dimostra. Se gli chiedete di fare una classifica dei migliori attacchi del campionato, preparatevi alla sorpresa. LEGGI TUTTO

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    Da Jordan a Kastanos, il lungo romanzo dei gol stranieri in Serie A

    Quella di Kastanos è stata la prima rete cipriota in Serie A. Dall’apertura delle frontiere del 1980, tutte le altre prime volteCon una deliziosa pennellata su punizione in Verona-Salernitana 1-2 in data 11 gennaio 2022 il misconosciuto Grigoris Kastanos ha fissato un piccolo punto esclamativo nella storia del nostro campionato. È di Kastanos infatti il primo gol di un calciatore di Cipro in Serie A. LEGGI TUTTO

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    Dybala è deluso della situazione rinnovo, deve trovare maggior centralità

    Nessuna reazione ufficiale alle voci di un allontanamento delle parti, né da parte della Juve né da parte del giocatore. Si attende l’arrivo dell’agente Antun per febbraioQuando l’agente di Paulo Dybala ha lasciato Torino a ottobre scorso, una stretta di mano per il rinnovo con i dirigenti della Juve c’è stata. Le condizioni per l’accordo convincevano tutti, si sarebbe messo nero su bianco solo più avanti. I motivi? Jorge Antun non era inquadrato in Italia come procuratore sportivo, l’iter burocratico richiede un po’ di tempo e per il club – data e ottenuta la parola – non era un problema aspettare. LEGGI TUTTO