consigliato per te

  • in

    Lippi: “La Supercoppa? L'Inter incanta, ma la Juve può tutto”

    L’ex c.t. e la Supercoppa: “Inzaghi ha fatto dimenticare Lukaku e Hakimi e ha una squadra spettacolare. E che moderno Calhanoglu. Allegri? Niente scudetto, ma la coppa… Fiducia in Morata”Di Supercoppe italiane Marcello Lippi se ne intende. Ne ha vinte quattro con la Juventus tra il 1995 e il 2003, primatista assoluto con Fabio Capello. Ma anche i due sfidanti di stasera conoscono bene il trofeo: Massimiliano Allegri ne ha tre in casa (due con la Juve e uno con il Milan), Simone Inzaghi due con la Lazio. LEGGI TUTTO

  • in

    Chi ha paura dell’Olimpico intitolato a Paolo Rossi?

    A molti non piace l’idea che lo stadio della Capitale porti il nome dell’ex campione. Un tempo il nome di Pablito univa tutti, e oggi lui stesso non sopporterebbe di essere fonte di litigi C’è stato un tempo in cui a certi italiani avventurosi, in bilico su frontiere tra Paesi complicati, il nome “Paolorossi”, tutto attaccato, valeva come salvacondotto. Esiste una letteratura sul genere. Erano gli anni intorno al Mondiale 1982, Paolo Rossi era un simbolo dell’italianità e univa l’Italia come neppure Garibaldi. LEGGI TUTTO

  • in

    Sfide, strategie, cene, progetti: Zhang e Agnelli, amici rivali

    Il rapporto tra i presidenti di Inter e Juve va oltre la rivalità sportiva: il fronte comune durante l’emergenza Covid e quello sul futuro del calcio. Ma stavolta non potranno vedere la partita insieme “Ben fatto Steven! Felice per te, orgoglioso di essere tuo avversario leale in campo e amico fuori dal campo. Torneremo presto…”. È il 2 maggio del 2021 quando Andrea Agnelli si congratula con il suo collega dell’Inter, Steven Zhang, riconoscendo i meriti all’avversario e promettendo ai propri tifosi di tornare presto in auge. LEGGI TUTTO

  • in

    Amoruso: “Sì, Leao ricorda il primo Henry. Ma Titì poi ha iniziato a farne 30 a stagione…”

    Nick ha giocato insieme al francese ai tempi della Juve: “Thierry era un marziano, Rafa deve soltanto prendere consapevolezza della propria forza” Pioli ha servito l’assist prima della sfida con il Venezia. “Leao mi ricorda Henry”. Da qui la domanda: “Ma gli somiglia sul serio?”. Nick Amoruso dice di sì, e ha giocato con Titì in quei famosi sei mesi alla Juventus, da gennaio a giugno 1999. Tre gol in 16 partite, un paio alla Lazio e uno al Venezia. “Era già un marziano, Rafael lo ricorda un po’”. Anche se ovviamente siamo su due pianeti differenti. LEGGI TUTTO

  • in

    Un Mondiale da centrare e un nuovo contratto col Milan: il 2022 di Tonali è da big

    Nessun problema tra Sandro e il club rossonero sull’adeguamento dell’ingaggio: discorso non ancora iniziato, se ne riparlerà in estate. E in azzurro è un bel “problema” per Mancini…Per un ragazzo nato a Lodi, essere lodato dovrebbe essere normale. Battutaccia a parte: per Sandro Tonali no, non lo è affatto. O meglio, c’è stata una fase della sua breve carriera in cui piovevano elogi e paragoni altisonanti, ma c’è stato anche un anno in cui in tanti lo additavano come flop. Da persona intelligente, Sandro è stato il primo ad ammettere di non aver affrontato la prima stagione al Milan in maniera perfetta. E ha fatto seguire i fatti alle parole: pur di tornare, s’è abbassato l’ingaggio di quasi mezzo milione di euro l’anno, attestandosi a circa 1,2. LEGGI TUTTO