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    Muriel è tornato: Juve e Inter lo seguono, ma l'Atalanta prepara la sua mossa

    Quando vede l’Udinese, la sua ex squadra, Muriel è una sentenza. Segna sempre. E non ha voluto mancare a questa tradizione tutta personale nella sfida di ieri alla Dacia Arena. Due realizzazioni meravigliose che fanno capire perché spesso nel corso della sua carriera è stato accostato a Ronaldo il Fenomeno. L’Atalanta ringrazia e allunga in classifica verso quella Champions League da riconquistare a tutti i costi. E per riuscirvi servirà la migliore versione di Luis, finalmente sorridente dopo alcuni tentennamenti su un futuro a tinte nerazzurre. Ascolta “Muriel, la mossa dell’Atalanta con Inter e Juve” su Spreaker.NON SI VENDE – Con la doppietta all’Udinese Muriel è salito a 4 gol in campionato su 13 partite disputate. Più della metà il colombiano le aveva iniziate dalla panchina come testimoniano i minuti giocati: 592. Ecco perché Luis non era contento e stava meditando un addio a stagione in corso. Il suo agente aveva avuto più di una chiacchierata in primis con la Juventus che è alla ricerca di un vero numero 9 da regalare a Massimiliano Allegri. Anche l’Inter, che è in ottimi rapporti con Lucci, poteva essere un’idea per il futuro. Ma l’Atalanta non ha la benché minima intenzione di aprire a una sua cessione a gennaio. Gasperini stravede per Muriel e lo ritiene ancora centrale nel suo progetto. Nelle prossime settimane all’attaccante colombiano verrà anche proposto il rinnovo del contratto in scadenza nel 2023.   LEGGI TUTTO

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    Vent’anni di portieri stranieri a Milano, l’ultimo capitolo: Maignan contro Onana

    Dida e Julio Cesar facevano meraviglie ai tempi d’oro, all’orizzonte un nuovo derby in un ruolo in cui noi italiani ci siamo sempre considerati maestri. Eppure…Il portiere straniero è una figura retorica. Come l’allegoria. Lo usiamo in genere da unità di misura della decadenza. Ci siamo noi, gli italiani, i maestri, quelli di Zoff e Buffon quasi Pallone d’oro, e poi ci sono loro, guarda qua: vengono dall’estero a prendersi la porta. Solo Milano non s’è mai davvero spaventata per questo luogo comune. L’ha smontato, l’ha smentito, l’ha rigettato. Nel nuovo secolo di calcio, quando l’universalità delle scelte è diventata più diffusa, gli italiani passati nella stessa porta di Albertosi e Zenga sono state eccezioni. LEGGI TUTTO

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    Disasi l’ambizioso e Ahmedhodzic cresciuto da Tomasson: si allarga il casting

    Spuntano altri due nomi sul taccuino rossonero. Axel gioca nel Monaco, Anel nel Malmoe: un eventuale trasferimento gli consentirebbe di battere il record di Ibra come giocatore più pagato del campionato svedese Altri due nomi per la “caccia al centrale”. Kjaer va sostituito, Maldini non ha chiuso all’arrivo di un difensore. I rossoneri, quindi, si guardano intorno e studiano profili. Uno gioca in Ligue 1, l’altro in Svezia: Axel Disasi e Anel Ahmedhodzic sono gli ultimi centrali seguiti dal Milan. Ve li presentiamo. LEGGI TUTTO

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    L'infettivologo Bassetti: “Stadi sicuri, ridurre gli spettatori è un'assurdità”

    Il primario del San Martino di Genova: “Che messaggio si dà ai tifosi vaccinati? C’è un pregiudizio nei confronti del mondo del calcio”Matteo Bassetti è primario di Malattie infettive all’ospedale San Martino di Genova e grande appassionato di calcio. Il suo Genoa lo fa infuriare, ma non quanto l’ultima decisione di ridurre la capienza degli stadi a 5mila spettatori appena: “È un’assurdità controproducente”, tuona al telefono. LEGGI TUTTO

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    Niente fischi a Insigne che andrà via. Ma ora Spalletti ripensi il Napoli

    Prova di maturità del pubblico del Maradona. I tifosi, per ora, hanno deciso di premiare l’impegno visto in campo. Anche il tecnico ha avuto parole di grande stima per l’uomo e per il giocatoreForse ci sono rimasti male i moralisti e i fustigatori di costumi che si aspettavano il pollice verso dello stadio Maradona contro Lorenzo Insigne. Non è accaduto, anche se non si può escludere che possa capitare. Certo, ieri nel vetusto impianto di Fuorigrotta di gente ce n’era poca, ma i segnali sono apparsi chiari. LEGGI TUTTO

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    Roma, arriva Oliveira: per lui litigarono Gattuso e Commisso

    Il nazionale portoghese, per il quale Mourinho ha tanto insistito, è stato protagonista della vicenda che portò l’ex tecnico del Napoli alla rottura con la Fiorentina Già domani Sergio Oliveira può diventare un giocatore della Roma. L’operazione è destinata a chiudersi con un prestito oneroso: il costo immediato è di 1,5 milioni di euro, il diritto di riscatto è stato fissato a 10, che possono diventare 13 con gli immancabili bonus. Totale: 14,5 milioni. LEGGI TUTTO