consigliato per te

  • in

    Pioli: “La forza di chi entra dalla panchina è una delle mie certezze. Non guarderò l’Inter fino al ritorno”

    Il tecnico rossonero: “Nella ripresa c’è stato un entusiasmo superiore. Abbiamo vinto con merito”. Poi scherza: “Se guarderò l’Inter? No, non la guardo fino a quando non ci gioco contro al ritorno…”

    Voleva la continuità e l’ha avuta. Cercava organizzazione e forza mentale, e le ha trovate. Stefano Pioli è un uomo decisamente soddisfatto, sia perché la vittoria è arrivata contro quella che – al netto della pessima classifica attuale – comunque viene considerata una concorrente per l’Europa, sia perché è proprio l’Europa che ora bussa alla porta del Diavolo: mercoledì il Milan volerà a Dortmund, e una vittoria simile, con questa intensità, regala un biglietto da visita pregiato.

    ripartenze—  “L’avevamo preparata in modo da palleggiare meno e cercare maggiormente gli inserimenti – racconta Pioli nel dopogara -. Qualche volta nel primo tempo ci siamo allungati e abbiamo preso delle ripartenze, nella ripresa siamo stati più compatti ed energici. C’è stato un entusiasmo superiore. Alleno ragazzi che sono molto bravi, attenti e vogliosi, abbiamo vinto con merito”. Passaggio obbligato sulla seconda da titolare di Adli, che il tecnico ha abbracciato al momento della sostituzione: “Gli ho detto che era la prima partita che giocava a San Siro, e un pochettino si è visto. Poteva essere un po’ più intraprendente, potevamo cercarlo di più ma devo rivedere bene se è stato lui a non trovare la posizione giusta o se qualche volta i compagni hanno ritardato certe soluzioni. Sta crescendo tanto ed è diventato un titolare del Milan, cioè uno dei 20 giocatori che possono giocare qualsiasi partita. Una crescita importante, ha lavorato tanto per arrivare fin qua e ora deve continuare a crescere”. Poi, però, c’è il grande punto di domanda sulle condizioni fisiche di Loftus-Cheek, uscito per infortunio alla mezzora: “Sarebbe un peccato se si fermasse. Purtroppo è qualcosa che ha toccato un gruppo muscolare importante, all’altezza del pube, forse un po’ più alto a livello addominale”. In altre parole, è molto difficile pensare di rivederlo a Dortmund. “Il Borussia? L’avevo visto in difficoltà col Psg, ma forse più per merito del Psg. Sono una squadra di grande intensità ed energia, che unisce fisicità e qualità dei giocatori offensivi. Non sarà una partita decisiva per il nostro girone, ma sicuramente importante. Per me è importante avere giocatori forti in panchina che possono entrare e dare una mano alla squadra nei momenti difficili. È una certezza che abbiamo. Se ora vado a vedere l’Inter? No no – ride – non la guardo fino a quando non ci gioco contro al ritorno…”. LEGGI TUTTO

  • in

    La frase al veleno della moglie di Immobile: “La riconoscenza è un raro fiore”

    Una storia di Jessica Melena prima dell’inizio di Milan-Lazio scatena il popolo del web. Sembra che la polemica sia nei confronti di alcuni tifosi felici dell’esclusione del bomber dai titolari a San Siro

    Una storia su Instagram “strana”. Che però ha scatenato il popolo del web. A pochi minuti dall’inizio della gara tra Milan e Lazio la moglie di Ciro Immobile, Jessica Melena, ha pubblicato la frase su sfondo nero “La riconoscenza è un raro fiore”. Si è subito pensato che il post fosse legato alla scelta di Sarri di non far giocare il marito, entrato solo al 74′ per Castellanos. Poi è emerso che la polemica sarebbe nei confronti di alcuni tifosi della Lazio che hanno “festeggiato” sui social proprio l’esclusione dai titolari di Immobile nel match di San Siro. LEGGI TUTTO

  • in

    Garcia: “La forza del Napoli è la gestione del gruppo. Guardate Osimhen”. Ma lui non esulta…

    Il tecnico del Napoli: “Ero abbastanza tranquillo anche quando pareggiavamo, adesso tutti stanno tornando ad alto livello. La lezione col Genoa è servita”

    L’esame Lecce è stato superato a pieni voti dal Napoli. I motivi per essere soddisfatti sono diversi, per Rudi Garcia: le risposte da parte di chi ha avuto meno spazio, la conferma del tandem Kvaratskhelia-Osimhen e ovviamente i tre punti, che tengono il Napoli a ridosso della vetta. “Abbiamo gestito bene la gara, volevamo partire forte e fare gol nel primo quarto d’ora. Sono contento che sia arrivato su una punizione, il mio staff ha studiato la situazione per calciare così la palla inattiva. Sono felice anche per Ostigard, da quando lo conosco ho notato subito questo spirito di gruppo che ha, e Simeone: ha fatto un bel primo tempo e meritava di segnare. Anche se abbiamo perso qualche punto, siamo sulla strada giusta. La differenza l’abbiamo fatta anche come gestione dello spogliatoio: guardate Osimhen, è entrato e ha fatto un gol importante”. Da notare, ad ogni modo, che Osimhen dopo il gol non ha esultato. “Allo stesso modo Gaetano, al debutto stagionale, ha segnato – ha poi aggiunto il tecnico francese – Non abbiamo preso gol ed è un ottimo segnale, poi vedremo se questa vittoria ci farà tornare tra le prime quattro. La lezione col Genoa è stata imparata”, ha spiegato l’allenatore del Napoli al termine della sfida. 

    livello—  Nel complesso, il tecnico ha notato un certo miglioramento complessivo in tutti i suoi calciatori. “Tutti stanno tornando ad esprimersi al loro migliore livello: Anguissa e Kvaratskhelia da tre partite stanno andando forte e questo aiuta la squadra a trovare continuità. Ero abbastanza tranquillo anche quando pareggiavamo, i giocatori hanno sempre mostrato una compattezza importante. Zielinski è il classico giocatore di cui ti accorgi quando non ce l’hai: sa fare tante cose, vede e realizza tecnicamente più velocemente degli altri”. Chiaramente chi è arrivato per ultimo ha dovuto faticare un po’ in più. “Natan l’abbiamo avuto tardissimo, come Lindstrom, quindi ovviamente non erano pronti per l’inizio del campionato. Fortunatamente Natan non è andato in nazionale e questo gli ha permesso di capire meglio la nostra filosofia di gioco. Si è inserito bene ed è molto intelligente, assimila in fretta schemi e giocate che gli chiediamo”. Infine un commento su Osimhen, che ancora una volta ha lasciato la battuta del rigore ad un compagno, in questo caso Politano. “Io faccio una lista e c’è un ordine, se lo seguono nessuno dice nulla. Adesso bisogna chiedersi a chi darà il pallone la prossima volta per farglielo battere! I tre gol della ripresa sono di tre calciatori subentrati. Del Real ne parleremo nella conferenza apposita, ora l’importante è recuperare così che martedì sera possiamo dare il meglio”, ha concluso Rudi Garcia. LEGGI TUTTO

  • in

    Mourinho: “Il problema non sono io”

    RCS MediaGroup S.p.A.Via Angelo Rizzoli, 8 – 20132 Milano.Copyright 2023 © Tutti i diritti riservati. CF, Partita I.V.A. e Iscrizione al Registro delle Imprese di Milano n.12086540155. R.E.A. di Milano: 1524326 Capitale sociale € 270.000.000,00 ISSN 2499-3093 LEGGI TUTTO

  • in

    Sorriso De Laurentiis: “Se sono sereno? Ero tranquillo anche prima…”

    Il presidente ha seguito la squadra in trasferta dopo le polemiche delle ultime settimane

    dal nostro inviato Maurizio Nicita
    30 settembre

    – lecce

    Visibilmente soddisfatto a fine gara il presidente Aurelio De Laurentiis, che ha seguito la squadra nell’intera trasferta salentina. Il produttore cinematografico si gode alla fine il successo netto della propria squadra, rilanciata in zona Champions, e si sofferma anche a parlare con tifosi leccesi che si congratulano. Ai giornalisti che gli fanno varie domande si limita a dire: “Ero sereno e tranquillo prima, lo sono a maggior ragione oggi”. E chiude così una settimana complicata da varie polemiche ma con il Napoli che ha saputo rispondere sul campo: due vittorie e otto gol realizzati fanno capire che questa è la strada maestra. E al di là di ogni discussione esterna, Osimhen in campo è un incubo per qualsiasi avversario LEGGI TUTTO