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    Sarri: “Mandano i ragazzi al macello. Ferocemente incazzato con Uefa, Fifa e Serie A”

    L’allenatore della Lazio sbotta dopo la sconfitta con il Milan: “Calendario folle, abbiamo perso per due sgasate di Leao”

    La Lazio di Maurizio Sarri non riesce a dare continuità alla vittoria sul Torino nel turno infrasettimanale. A San Siro il Milan domina e nel secondo tempo trova il gol con Pulisic prima e con Okafor dopo e porta a casa i tre punti. Al termine della gara, l’allenatore biancoceleste ha sbottato in conferenza stampa. 

    l’attacco—  “Il centrocampo varia sempre ed è una scelta dettata da questo calendario folle – racconta Sarri nel dopogara.  Io sono ferocemente incazzato con Uefa, Fifa, Lega Serie A e tutta la banda. Stanno mandando questi ragazzi al macello senza che nessuno intervenga. Il calcio ormai è questo: prendi i soldi e scappa. E soldi ce ne sono sempre di meno”. L’allenatore biancoceleste si e poi soffermato a parlare della prestazione della sua squadra e le prospettive per questa stagione, con l’obiettivo di confermare quanto messo in campo l’anno scorso: “Noi non siamo una grande squadra e non potevamo considerarci tali neanche l’anno scorso. Oggi contro il Milan abbiamo perso per due sgasate di un giocatore che va a 35 all’ora, noi andiamo più piano. La squadra ha giocato con personalità e nel primo tempo abbiamo fatto meglio di loro, ma tre trasferte di fila contro Napoli, Juventus e Milan non le ho mai viste fare a nessuno. Non sarà facile uscire da questa situazione di classifica, ma cercheremo di risalire piano piano mettendo nel mirino le zone europee”.  LEGGI TUTTO

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    Pioli: “La forza di chi entra dalla panchina è una delle mie certezze. Non guarderò l’Inter fino al ritorno”

    Il tecnico rossonero: “Nella ripresa c’è stato un entusiasmo superiore. Abbiamo vinto con merito”. Poi scherza: “Se guarderò l’Inter? No, non la guardo fino a quando non ci gioco contro al ritorno…”

    Voleva la continuità e l’ha avuta. Cercava organizzazione e forza mentale, e le ha trovate. Stefano Pioli è un uomo decisamente soddisfatto, sia perché la vittoria è arrivata contro quella che – al netto della pessima classifica attuale – comunque viene considerata una concorrente per l’Europa, sia perché è proprio l’Europa che ora bussa alla porta del Diavolo: mercoledì il Milan volerà a Dortmund, e una vittoria simile, con questa intensità, regala un biglietto da visita pregiato.

    ripartenze—  “L’avevamo preparata in modo da palleggiare meno e cercare maggiormente gli inserimenti – racconta Pioli nel dopogara -. Qualche volta nel primo tempo ci siamo allungati e abbiamo preso delle ripartenze, nella ripresa siamo stati più compatti ed energici. C’è stato un entusiasmo superiore. Alleno ragazzi che sono molto bravi, attenti e vogliosi, abbiamo vinto con merito”. Passaggio obbligato sulla seconda da titolare di Adli, che il tecnico ha abbracciato al momento della sostituzione: “Gli ho detto che era la prima partita che giocava a San Siro, e un pochettino si è visto. Poteva essere un po’ più intraprendente, potevamo cercarlo di più ma devo rivedere bene se è stato lui a non trovare la posizione giusta o se qualche volta i compagni hanno ritardato certe soluzioni. Sta crescendo tanto ed è diventato un titolare del Milan, cioè uno dei 20 giocatori che possono giocare qualsiasi partita. Una crescita importante, ha lavorato tanto per arrivare fin qua e ora deve continuare a crescere”. Poi, però, c’è il grande punto di domanda sulle condizioni fisiche di Loftus-Cheek, uscito per infortunio alla mezzora: “Sarebbe un peccato se si fermasse. Purtroppo è qualcosa che ha toccato un gruppo muscolare importante, all’altezza del pube, forse un po’ più alto a livello addominale”. In altre parole, è molto difficile pensare di rivederlo a Dortmund. “Il Borussia? L’avevo visto in difficoltà col Psg, ma forse più per merito del Psg. Sono una squadra di grande intensità ed energia, che unisce fisicità e qualità dei giocatori offensivi. Non sarà una partita decisiva per il nostro girone, ma sicuramente importante. Per me è importante avere giocatori forti in panchina che possono entrare e dare una mano alla squadra nei momenti difficili. È una certezza che abbiamo. Se ora vado a vedere l’Inter? No no – ride – non la guardo fino a quando non ci gioco contro al ritorno…”. LEGGI TUTTO

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    La frase al veleno della moglie di Immobile: “La riconoscenza è un raro fiore”

    Una storia di Jessica Melena prima dell’inizio di Milan-Lazio scatena il popolo del web. Sembra che la polemica sia nei confronti di alcuni tifosi felici dell’esclusione del bomber dai titolari a San Siro

    Una storia su Instagram “strana”. Che però ha scatenato il popolo del web. A pochi minuti dall’inizio della gara tra Milan e Lazio la moglie di Ciro Immobile, Jessica Melena, ha pubblicato la frase su sfondo nero “La riconoscenza è un raro fiore”. Si è subito pensato che il post fosse legato alla scelta di Sarri di non far giocare il marito, entrato solo al 74′ per Castellanos. Poi è emerso che la polemica sarebbe nei confronti di alcuni tifosi della Lazio che hanno “festeggiato” sui social proprio l’esclusione dai titolari di Immobile nel match di San Siro. LEGGI TUTTO

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    Garcia: “La forza del Napoli è la gestione del gruppo. Guardate Osimhen”. Ma lui non esulta…

    Il tecnico del Napoli: “Ero abbastanza tranquillo anche quando pareggiavamo, adesso tutti stanno tornando ad alto livello. La lezione col Genoa è servita”

    L’esame Lecce è stato superato a pieni voti dal Napoli. I motivi per essere soddisfatti sono diversi, per Rudi Garcia: le risposte da parte di chi ha avuto meno spazio, la conferma del tandem Kvaratskhelia-Osimhen e ovviamente i tre punti, che tengono il Napoli a ridosso della vetta. “Abbiamo gestito bene la gara, volevamo partire forte e fare gol nel primo quarto d’ora. Sono contento che sia arrivato su una punizione, il mio staff ha studiato la situazione per calciare così la palla inattiva. Sono felice anche per Ostigard, da quando lo conosco ho notato subito questo spirito di gruppo che ha, e Simeone: ha fatto un bel primo tempo e meritava di segnare. Anche se abbiamo perso qualche punto, siamo sulla strada giusta. La differenza l’abbiamo fatta anche come gestione dello spogliatoio: guardate Osimhen, è entrato e ha fatto un gol importante”. Da notare, ad ogni modo, che Osimhen dopo il gol non ha esultato. “Allo stesso modo Gaetano, al debutto stagionale, ha segnato – ha poi aggiunto il tecnico francese – Non abbiamo preso gol ed è un ottimo segnale, poi vedremo se questa vittoria ci farà tornare tra le prime quattro. La lezione col Genoa è stata imparata”, ha spiegato l’allenatore del Napoli al termine della sfida. 

    livello—  Nel complesso, il tecnico ha notato un certo miglioramento complessivo in tutti i suoi calciatori. “Tutti stanno tornando ad esprimersi al loro migliore livello: Anguissa e Kvaratskhelia da tre partite stanno andando forte e questo aiuta la squadra a trovare continuità. Ero abbastanza tranquillo anche quando pareggiavamo, i giocatori hanno sempre mostrato una compattezza importante. Zielinski è il classico giocatore di cui ti accorgi quando non ce l’hai: sa fare tante cose, vede e realizza tecnicamente più velocemente degli altri”. Chiaramente chi è arrivato per ultimo ha dovuto faticare un po’ in più. “Natan l’abbiamo avuto tardissimo, come Lindstrom, quindi ovviamente non erano pronti per l’inizio del campionato. Fortunatamente Natan non è andato in nazionale e questo gli ha permesso di capire meglio la nostra filosofia di gioco. Si è inserito bene ed è molto intelligente, assimila in fretta schemi e giocate che gli chiediamo”. Infine un commento su Osimhen, che ancora una volta ha lasciato la battuta del rigore ad un compagno, in questo caso Politano. “Io faccio una lista e c’è un ordine, se lo seguono nessuno dice nulla. Adesso bisogna chiedersi a chi darà il pallone la prossima volta per farglielo battere! I tre gol della ripresa sono di tre calciatori subentrati. Del Real ne parleremo nella conferenza apposita, ora l’importante è recuperare così che martedì sera possiamo dare il meglio”, ha concluso Rudi Garcia. LEGGI TUTTO