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    Nkoulou sbarca in Premier League: è ufficiale il passaggio al Watford

    ROME, ITALY – MAY 18: Daniel Akpa Akpro of SS Lazio competes for the ball with Nicolas Nkoulou of Torino FC during the Serie A match between SS Lazio and Torino FC at Stadio Olimpico on May 18, 2021 in Rome, Italy. The match, despite it’s not postponed by Lega Serie A, will not be played as Torino team need to observe a home quarantine until midnight on Tuesday due to Covd-19. (Photo by Marco Rosi – SS Lazio/Getty Images) LEGGI TUTTO

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    Fuorigioco, la vecchia trappola oggi non va più di moda. Dal 2023 si cambia?

    In Spezia-Juve nessuna posizione irregolare. La media di bandierine alzate a partita si abbassa, tra falsi nove e tecnologiaAll’alba del 2017 ci fu una fuga di non-notizia: la Fifa, e naturalmente sarebbe dovuto passare tutto tramite Ifab (l’International Board deputato a ritoccare le regole del gioco), aveva in mente di abolire il fuorigioco, regola 11 che è cambiata due volte dalla nascita del calcio. Praticamente un dinosauro ammaccato ma vivente. Su quella bizzarra idea si espresse anche Marco Van Basten dicendo: “Molti sarebbero favorevoli, e fra questi ci sono anche io. LEGGI TUTTO

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    “Polvere nel pallone”: quarant’anni fa la Serie A scoprì la cocaina

    Parte una nuova rubrica G+, dedicata ai misteri del calcio italiano. La soffiata di un trafficante, l’arresto, il supercarcere, i giornali: un calciatore drogato, è mai possibile? La triste parabola e la redenzione di Gasparini Gialli irrisolti, carriere spezzati, storie poco chiare, uomini persi, angeli e demoni del pallone. Parte una nuova rubrica settimanale di G+, che va dentro i grandi casi di cronaca della storia del calcio italiano. Quelli poco noti, poco chiari, per fare luce. LEGGI TUTTO

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    Simeone è rinato: “Mi allenavo anche in viaggio di nozze. E non cerco più il paragone con papà”

    A Verona il Cholito è partito col botto, 2 gol e 3 assist: “Cerco di migliorarmi in ogni dettaglio, ho scoperto la meditazione. Crespo mi dice di essere più cattivo, ma…”Dal nostro inviato Fabio Bianchi 7 ottobre
    – Verona Il Cholito ha il passo svelto delle partite anche quando cammina. Sorride: “Oggi un po’ meno del solito, in allenamento abbiamo corso 10 chilometri, come in partita”. Simeone ha l’entusiasmo nella voce quando parla di allenamenti perché, a differenza di molti altri, ama la fatica. Se poi parli di calcio, resterebbe ore. LEGGI TUTTO

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    Nuovo San Siro, dopo le elezioni sprint per il sì. Ma Zhang cosa farà?

    Rimandare non è più sostenibile: lo stadio porterà nelle casse dei due club circa 120 milioni a testa a stagione, contro i 40 di oggi. A preoccupare è il futuro dell’Inter La fase di stallo è finita, il nuovo San Siro riaccende i motori, Inter e Milan devono farsi trovare pronti. Il sindaco Beppe Sala l’ha detto subito dopo la vittoria-conferma delle elezioni: “Il nuovo stadio? Ho già sentito Inter e Milan, sarò lieto di incontrarli”. A Palazzo Marino si lavora in queste ore per la composizione della Giunta, l’incontro con i club sarà nelle prossime settimane, il sì per far partire il progetto esecutivo e quindi per la scelta del nuovo stadio, tra la Cattedrale ideata da Populous e gli Anelli di Milano di Manica-Sportium, sono attesi entro la fine del 2021. LEGGI TUTTO

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    Juve, sogno Vlahovic. Ma riecco Icardi. Anche a gennaio?

    In casa bianconera è caccia al 9. La punta viola piace ma costa troppo, l’argentino può uscire a breve dal Psg: da loro dipende il futuro di Morata La caccia al 9 è aperta. Anzi, apertissima. L’oggetto del desiderio è chiaramente Dusan Vlahovic, ma la concorrenza internazionale è spietata e quel prezzo di 90 milioni appare francamente fuori portata. Così nell’agenda di Federico Cherubini torna in rilievo il nome di Mauro Icardi, l’obiettivo ormai storico dei bianconeri, sin da quando Maurito indossava la maglia dell’Inter. LEGGI TUTTO

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    Al cinema in aereo, l’ira del Rais: quando Saadi Gheddafi voleva giocare in Serie A

    Un mese fa il figlio dell’ex dittatore libico è stato scarcerato, il suo ricordo è legato alle esperienze nel calcio italiano tra Perugia, Udine e Genova. Da Galeone a Novellino, parla chi l’ha conosciuto: “Quella volta che il padre lo chiamò…”Dopo 7 anni la luce della libertà. Prima, fino alla scarcerazione di un mese fa, il buio fitto per Saadi Gheddafi, processato per l’omicidio di un calciatore (poi assolto in appello) e per il coinvolgimento nella violenta repressione della rivolta che ha rovesciato il regime di suo padre Mu’ammar. Dal 2014 il figlio dell’ex dittatore libico era imprigionato in una cella della capitale. In Italia, però, di lui ci si ricorda per i trascorsi nel nostro calcio: azionista di Juve, Roma e Triestina oltre che per 4 anni di fatto calciatore in Serie A con tanto di squalifica per positività al nandrolone sul groppone. Su di lui se ne sono dette tante: bidone, figlio di papà, ritardatario, non si allena, corre male, non è un calciatore. Andando a sentire voci da Perugia (2003-05), Udine (2005-06) e Genova sponda Samp (2006-7) lo raccontano in un altro modo: per esempio agli allenamenti c’era. E il resto? LEGGI TUTTO