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    La top 10 dei difensori più cari della Serie A: che duello Skriniar-De Ligt!

    Via Ronaldo. Via Lukaku. I due totem della passata Serie A hanno lasciato l’Italia per tornare in Inghilterra e riabbracciare vecchi amori mai passati: il portoghese ha rindossato la 7 del Manchester United, il belga ha vestito finalmente la 9 del Chelsea, abbandonando una Serie A alla ricerca di nuove stelle lì davanti. E in attesa della conferma definitiva di Dusan Vlahovic, dell’esplosione ‘da bomber’ di Federico Chiesa, godendoci le ultime pennellate di Dzeko e Ibrahimovic (quando rientrerà) e la piena maturità di Lautaro Martinez e Paulo Dybala, ci si accorge che le vere star del nostro calcio giocano in difesa. Milan Skriniar è stato nominato mvp nell’ultimo match di Champions tra l’Inter e lo Shakhtar Donetsk, Fikayo Tomori con il lavoro che sta facendo al Milan ha riconquistato la nazionale inglese vice campione d’Europa, De Ligt sta rispondendo bene alle ‘frecciatine’ di Allegri di inizio stagione, Kalidou Koulibaly si sta confermando ad altissimo livello, ritrovando picchi che erano mancano negli ultimi anni. Insomma, i top ci sono. Non rubano l’occhio, forse, ma portano punti. E la classifica di questa settimana è dedicata a loro: ai 10 difensori che valgono di più della Serie A (dati Transfermarkt). Non solo centrali eh, ci sono anche i terzini. E lì ci sono un francese e un tedesco che sembrano attaccanti…10. Merih Demiral, difensore dell’Atalanta: 28 milioni di euro.  LEGGI TUTTO

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    Albertini: “Pioli e Gasp, siete da scudetto. Che sorpresa Diaz”

    Il grande doppio ex: “Pioli e Gasperini fanno giocare un calcio europeo alle loro squadre”Definirla la sua partita del cuore magari sarebbe eccessivo, ma senz’altro il cuore di Demetrio Albertini occupa un ruolo importante quando di fronte ci sono Milan e Atalanta. Da un lato il club della sua vita, quello in cui è cresciuto, si è affermato e ha vinto qualcosa come quindici titoli in Italia e oltreconfine. Dall’altro il club in cui, al tramonto della carriera, è rimasto soltanto mezza stagione, sufficiente però per provare emozioni intense. Albertini – presidente del settore tecnico federale e imprenditore – è felice di vedere Milan e Atalanta lassù e ha ritrovato anche le emozioni di coppa a tinte rossonere: “Martedì ero a San Siro, la musica della Champions è stata da pelle d’oca e ha risvegliato in tutto il popolo milanista grandissime emozioni”. LEGGI TUTTO

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    Chi ha Fede vince: Chiesa centravanti risolve un problema anche a Mancini

    Una gran partita da centravanti contro il Chelsea per l’asso della Juve: Allegri lo vede in quella posizione, e guarda caso anche il c.t. cerca un’alternativa a Immobile e Belotti… Non c’è dubbio che, in questo momento, Federico Chiesa sia al centro dell’attenzione. Che Allegri abbia pienamente ritrovato un giocatore in grado di fare la differenza e che, a ripensarci, vadano rivisitate certe critiche pretestuose all’allenatore per quel suo modo di pungolarlo. Già, perché Allegri – ed è incredibile quanto curioso – è stato addirittura messo all’indice per aver pubblicamente ripreso alcuni suoi uomini – tra cui appunto Chiesa – per un modo troppo tenero di entrare in campo. LEGGI TUTTO

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    Da mister Fantasia a mister Infermeria: Inter, che succede con Sensi?

    L’Inter avrebbe un gran bisogno delle qualità del centrocampista, che però è incappato nel dodicesimo infortunio in due anni. I dubbi psicologici, le liti della moglie con i tifosi: dentro il mistero di un talento perduto Stefano Sensi salterà anche la sfida contro il “suo” Sassuolo. Una non notizia, visto che il genietto marchigiano più che la lampada continua a sfregare le maniglie dell’infermeria di Appiano. E dire che in questa Inter di corazzieri l’atipicità del 26enne di Urbino servirebbe come il pane. Perché è un dato di fatto che le prestazioni migliori dei nerazzurri dal 2019 sono coincise con le (rare) apparizioni di Stefano. LEGGI TUTTO

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    Faraoni: “Rincorro ancora il tempo perduto: questo Verona può stupire tutti”

    È il 3° miglior esterno di A tra gol e assist. “Esaltante essere vicino a Theo e Gosens. L’Hellas ha più potenziale che in passato” Dal nostro inviato Fabio Bianchi1 ottobre
    – Verona Scusate il ritardo. Davide Faraoni era una stellina annunciata, esordio in A con l’Inter e tanti elogi, poi per qualche motivo si è perso ma alla fine si è ritrovato e ora è uno dei migliori esterni difensivi del campionato. Anzi, il miglior italiano. Grazie al Verona ma soprattutto a se stesso. LEGGI TUTTO

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    13 febbraio 1949: l'ultimo derby del Grande Torino davanti al “giornalista” Vittorio Pozzo

    In quel freddo pomeriggio al Filadelfia i granata vinsero 3-1 con la Juve grazie ai gol di Gabetto e doppietta di Loik mandando in estasi l’ex c.t. che per la Stampa scrisse: “Il Torino ha superato la Juventus di tutta una classe” Voleva farsi un regalo per l’onomastico, che era il giorno successivo, e con quest’idea fissa in testa Valentino Mazzola scese in campo domenica 13 febbraio 1949. Nulla più di una vittoria lo avrebbe reso felice, anche perché il campionato prevedeva in cartellone il derby tra il suo Torino e la Juventus. Un trionfo nella Partita delle Partite, così lui e i suoi compagni consideravano la sfida contro i bianconeri, avrebbe significato gloria per tutto l’anno, oltre che punti in classifica. LEGGI TUTTO

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    Rodriguez carica: “Questo Toro ha un cuore. Il vento sta cambiando…”

    Il difensore granata prima del derby: “Siamo pronti per domani, vorrei uno stadio granata”Dal nostro inviato Mario Pagliara1 ottobre
    – TORINOL’impressione che si ricava dopo una lunga intervista è che il clima da derby abbia contagiato anche lui, la guardia svizzera del Toro, in questa vigilia che sta esaurendo le sue ultime gocce di attesa. Domani sera sarà la prima stracittadina torinese all’Olimpico Grande Torino per Ricardo Rodriguez con intorno la cornice dei tifosi. E lui ha le idee chiare su ciò che potrà essere… “Sarà una magia. È la prima volta che giocherò il derby di Torino con la carica del nostro pubblico, non nascondo che sono molto curioso ma immagino un’atmosfera bellissima. Il clima dei derby un po’ lo conosco, ne ho giocati tanti a Milano”. LEGGI TUTTO

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    Atalanta modello per le italiane: in Europa si vince se si attacca

    Inter troppo difensiva in Ucraina, Juve ammirevole per carattere (ma servirà anche il gioco) e Milan sfortunato ma troppo condizionato dal tatticismo. La squadra di Gasperini invece…Il Milan negli ultimi 32 anni ha vinto ben cinque Champions grazie a un football offensivo e di dominio, facendo scuola in tutto il mondo ma assai poco in Italia: nemo propheta in patria. Nello stesso periodo, il calcio all’italiana basato su difesa e contropiede ha vinto invece una sola volta, con l’Inter di Mourinho. I numeri sono chiari, ma non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. LEGGI TUTTO