consigliato per te

  • in

    Cessioni fondamentali per sostenere l'Inter. E il grosso del prestito di Oaktree resta agli Zhang

    Dopo i 246 milioni persi nel 2020-21, la situazione economica e finanziaria del club è in miglioramento. Suning evita di ricapitalizzare: per ripristinare il patrimonio netto si è fatto ricorso al Decreto AgostoPer coprire le enormi perdite di questi tempi – un mix di spese folli pregresse e di mancati ricavi per la pandemia – i top club hanno due leve da azionare: vendere giocatori, in modo da registrare plusvalenze e/o riduzione dei costi, e attingere all’apporto degli azionisti. LEGGI TUTTO

  • in

    Trezeguet incorona Chiesa: “L'italiano più forte e moderno. Lui e Haaland…”

    L’ex bomber bianconero giudica quello nuovo: “Un calciatore unico, non sarà mai un centravanti alla Osimhen ma senza di lui è un’altra Juve. Anche il padre era fantastico”Re David, sovrano di tutte le aree di rigore, viveva nel suo palazzo lungo 16 metri. Se c’era da portare la palla a spasso per il campo, meglio non guardare lui. Ma per una deviazione, un’acrobazia, una giocata a un tocco intorno al dischetto, David Trezeguet ha sempre alzato la mano: presente. Federico Chiesa è l’opposto: sprinta ovunque, non ha bisogno della squadra ma tende a farsi squadra, a sfidare da solo il mondo. LEGGI TUTTO

  • in

    Il bastone e la carota: Max sta forgiando un Chiesa più “allegriano”. E completo

    Dai richiami pubblici al cambio di ruolo, così il tecnico ha deciso di portare l’azzurro fuori dalla comfort zone per cavalcarne la fame di miglioramento. E col Chelsea i risultati si sono visti “Chiesa è un attaccante. Poi può giocare un po’ più esterno ma resta un attaccante”. Come la pensi Massimiliano Allegri sull’azzurro era chiaro già dal 27 agosto, forse anche prima. Una delle intuizioni attorno a cui Allegri ha costruito il colpo sul Chelsea, Chiesa punta centrale, non è casuale ma frutto di riflessioni fatte da tempo: sin dal suo arrivo Max ha detto che vede Fede tra gli attaccanti più che da ala, laddove il passato fiorentino di Chiesa raccontava invece anni migliori in fascia che da punta (segno che magari dipendeva anche dal contesto e non solo dal ruolo in sé). LEGGI TUTTO

  • in

    Inter, il Psg non punta solo Kessie: occhi anche su Barella

    Gueye è reduce da 2 gol in 2 partite. Paredes è fresco vincitore della Copa America. Verratti d’Europa. E ha fatto anche innamorare Pep Guardiola. Eppure, il Paris Saint-Germain è alla ricerca di un colpo di livello a centrocampo per la prossima stagione, un giocatore che sia in grado di alzare verso l’alto l’asticella, innalzando di qualità, quantità e personalità il reparto mediano. Gioca a Magic e sfida i migliori fantallenatori nel fantatorneo Nazionale de La Gazzetta Dello Sport. In palio più di 1.000 premi. AttivatiI SOGNI – I sogni sono i due francesi campioni del mondo N’Golo Kanté e Paul Pogba, il primo punto fermo del Chelsea e il secondo in scadenza del Manchester United. Poi c’è Franck Kessie, altro giocatore in scadenza, lontano dal rinnovo di contratto con il Milan, che rappresenta l’occasione da cogliere al volo. Ma non ci sono solo questi 3 sul taccuino del dirigente brasiliano: già, perché a Milano, sulla sponda nerazzurra del naviglio, c’è Nicolò Barella. LA SITUAZIONE – Contratto ancora lungo per il centrocampista dell’Inter, fino al 2024, per il quale, però, si valuta prolungamento con adeguamento: dai 5,5 milioni di euro in su la richiesta del sardo. Che è intoccabile per Simone Inzaghi, ed è ritenuto fondamentale anche per la società, pronto ad accontentarlo e blindarlo. Con buona pace degli sceicchi.    LEGGI TUTTO

  • in

    Ecco perché si è arrivati alla perdita di 246 milioni e come l'Inter lavora per risalire

    Il rosso record nella storia della Serie A, relativo alla stagione 2020-21, arriva per i nerazzurri dopo i 102 milioni persi nel 2019-20 La perdita dell’Inter di 246 milioni di euro è la più alta nella storia del calcio italiano. È durato pochi giorni, si fa per dire, il primato negativo della Juventus, che ha chiuso il 2020-21 con un rosso di 210 milioni. LEGGI TUTTO

  • in

    Musi duri, follie, scintille e veleni: ecco i 5 derby della Mole più folli di sempre

    La memoria collettiva dei tifosi di Toro e Juve raccoglie momenti indelebili nella storia dei due club: dalle corna di Maresca al pugno di Giagnoni a Causio, e ancora dalle minacce a Bettega allo striscione di 90 metri per il Toro scatenato del marzo 1983Scintille, follie, calci, sputi e pugni a raglio. Provocazioni, reazioni a catena. Nervi tesi, musi duri. Veleni, polemiche, riappacificazioni. Nella storia del derby della Mole, ci sta un po’ di tutto. Riavvolgendo il film di un romanzo straordinario abbiamo fissato cinque momenti-clou, vette emotive vissute da ambo le parti che nel tempo hanno conquistato un posto privilegiato nell’album della memoria collettiva dei tifosi del Toro e di quelli della Juve. LEGGI TUTTO

  • in

    Mister Europa Michieletto, l'ultra Inter: “Pazzo di Barella, contro lo Sheriff voglio esserci”

    Il 19enne trascinatore dell’Italvolley è tifosissimo nerazzurro: “Nicolò non delude mai. Se facciamo il bis scudetto vengo da trento in monopattino” In casa Michieletto l’Inter è una “malattia” ereditaria da parte di padre. E Alessandro, schiacciatore 19enne che pochi giorni fa ha trascinato l’Italvolley sul tetto d’Europa con un tiebreak stellare nella finalissima contro la Slovenia, se l’è presa in pieno. A trasmettergliela, babbo Riccardo che a sua volta l’aveva contratta da nonno Flavio. Michieletto in questi giorni sta giocando i Mondiali U21 ma si concede una chiacchierata in salsa nerazzurra. LEGGI TUTTO