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    Savoldi: “Io, il raccattapalle furbo, il basket e i difensori che non marcano più”

    Il bomber si racconta: “Nel 1975 un ragazzino mi tolse un gol, ma lo perdonai: ne avevo fatti altri due. E pensare che il mio idolo era Charlie Caglieris, il play della Virtus. Quanti gol farei oggi? Con le zone è uno spasso. Ai miei tempi Bellugi…”

    “A spetta…aspetta…”. (Vociare in sottofondo, bambini probabilmente, qualcuno batte le mani). “Eccomi… sono al campetto, sta giocando mio nipote”.  LEGGI TUTTO

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    Savicevic: “Vi spiego Leao, un genio come me”

    Il mitico numero 10 rossonero, oggi presidente federale del Montenegro: “Rafa da due anni è il top, mi stupisce non giochi titolare in nazionale. Per quelli come noi la differenza la fanno gli stimoli. Krstovic? Non ha i colpi di Vucinic ma sa fare gol…”

    D ejan Savicevic era una calamita. Attirava il pallone al piede sinistro e le anime dei tifosi al suo 10. Alla Stella Rossa era troppo forte per non diventare un mito, al Milan con un arcobaleno al Barcellona spazzò le nuvole dei primi mesi, al Rapid Vienna i tifosi – melomani come Mozart comanda – gli cantavano un coro sulle note del Rigoletto ed esponevano uno striscione che suonava così: “Il Rapid con Savicevic è meglio del sesso”.  LEGGI TUTTO

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    La prima volta di Dragusin fa sorridere il Genoa. Verona, 5° ko consecutivo

    Al 44′ il difensore realizza la prima rete in Serie A e regala la vittoria al Grifone. Hellas sempre più sul fondo classifica, senza punti dal 2 ottobre

    La prima rete in Serie A di Dragusin regala i tre punti al Genoa e mette ulteriormente nei guai la panchina di Baroni, sempre più in zona retrocessione. Match a lungo controllato dal Grifone, con l’Hellas che ha avuto un paio di guizzi solo nel finale (palo di Terracciano e gran parata di Martinez su testa di Djuric), che cade per la quinta volta di fila (sesta contando anche la sconfitta in Coppa Italia). L’ultimo punto lo ha raccolto in casa del Toro il 2 ottobre. Genoa che invece si allontana ulteriormente dai bassifondi e scavalca il Sassuolo, fermato sul pari nel pomeriggio dalla Salernitana. 

    la partita—  Per un’occasione degna di nota bisogna aspettare il 43′. Ekuban colpisce il palo, sulla ribattuta De Winter (appena entrato per l’infortunato Bani) di testa trova Magnani in opposizione sulla linea. E’ il preludio al vantaggio interno: lo stesso Magnani lascia rimbalzare una palla che Haps serve di testa a Dragusin. Destro al volo e palla in rete per il primo gol in A del difensore. Al 53′ Gilardino perde anche Ekuban, entra Puscas che 4′ dopo viene lanciato a rete, rimedia Amione. Sul corner ancora il romeno si trova la palla solo davanti a Montipò ma non riesce a indirizzarla e dare forza alla conclusione. Tocca poi a Sabelli e Badelj esaltare i riflessi del portiere gialloblù. Al 74′ prima vera palla gol dell’Hellas, con Terracciano che colpisce il palo dopo l’uscita di Martinez su Cruz. E’ poi Djuric di testa a costringere il portiere del Grifone a una parata miracolosa. I cinque minuti di recupero non fanno correre ulteriori brividi al Genoa, che porta a casa tre punti preziosi che lo allontanano dal fondo della classifica. LEGGI TUTTO