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    Lodetti, quanta commozione al funerale. C’era anche Franco Baresi

    Chiesa piena e lutto cittadino a Caselle Lurani, in provincia di Lodi, per il mediano rossonero. Il parroco del paese: “Una vita dedicata al bene degli altri”

    Dal nostro inviato G.B. Olivero
    26 settembre

    – caselle lurani (lo)

    Gli volevano tutti bene. E non solo da queste parti. Giovanni Lodetti ha lasciato un solco profondo con il suo passaggio sulla terra e oggi se n’è avuta un’ulteriore dimostrazione. Commozione, chiesa piena e lutto cittadino a Caselle Lurani, paesino in provincia di Lodi, per il funerale dell’ex mediano del Milan. Il club rossonero è stato rappresentato da Franco Baresi, da un gonfalone e da una corona di fiori. Alla cerimonia erano presenti l’amico Filippo Galli e Gianfelice Facchetti che ha testimoniato il forte rapporto che univa suo padre Giacinto a Lodetti.

    il ricordo—  Non sono mancati i compagni di squadra del parco Trenno, quelli con i quali Giovanni condivise il campo e la passione per il calcio a carriera conclusa. Il vescovo di Lodi Maurizio Malvestiti ha mandato un messaggio letto prima dell’inizio delle esequie, durante le quali è stato ricordato l’alto profilo morale di Lodetti. “Una vita dedicata al bene degli altri” ha raccontato don Gianfranco, parroco del paese che ben conosceva Giovanni e la sua famiglia. LEGGI TUTTO

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    Inter, operato l’ex presidente Moratti: condizioni stabili

    L’ex patron nerazzurro, 78 anni, si è sottoposto a un intervento di angioplastica già programmato da qualche mese. Medici ottimisti sulla ripresa

    Massimo Moratti, ex presidente dell’Inter, è ricoverato all’ospedale Galeazzi dove è stato sottoposto a un intervento al cuore, un’operazione alla quale si era sottoposto anche in passato. L’intervento di oggi era programmato da tempo. Le sue condizioni sono stabili e lo staff medico ha fiducia in un positivo decorso. 

    epopea moratti—  Moratti ha venduto la maggioranza dell’Inter nel 2013 all’indonesiano Thohir, ha tenuto per qualche mese la carica di presidente onorario ed è uscito di scena quando il club è stato acquistato da Suning. Alla guida dell’Inter ha vinto 16 titoli tra i quali 5 scudetti e il triplete nel 2010. LEGGI TUTTO

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    Okafor in gol a Cagliari: i bookie ci credono. E Pioli?

    A Cagliari potrebbe toccare a Noah Okafor. Stefano Pioli sta infatti pensando di concedere un turno di riposo ad Olivier Giroud in vista del tour de force delle prossime settimane e lo svizzero sembra in vantaggio rispetto ad un Luka Jovic ancora in ritardo di condizione. Scopriamo allora le quote di Noah Okafor marcatore nella sfida tra Cagliari e Milan valida per la sesta giornata di Serie A. CAGLIARI-MILAN: LE QUOTE DI OKAFOR MARCATORE—  
    Noah Okafor è il jolly di cui Pioli e il Milan avevano bisogno in estate: capace di sprintare a sinistra e dare il cambio a Leao, ma anche di occupare l’area di rigore e sostituire -certo, con caratteristiche diverse- anche Olivier Giroud. Un attaccante da plasmare a immagine e somiglianza del nuovo Milan tutto corsa e dinamismo. Una rete dello svizzero alla sua prima da titolare alla Unipol Domus Arena paga 3.15 su Gazzabet e 3.00 su Better, Sisal e Goldbet, ma scende a 2.65 su Betway. Segno che gli operatori credono nelle qualità del classe 2000, sette gol in 21 presenze nello scorso campionato con il Salisburgo. OKAFOR PRIMO MARCATORE: LE QUOTE —  
    Le quote ovviamente si alzano se prendiamo in esame il mercato “Primo marcatore”. La possibilità che lo svizzero sblocchi la gara della Unipol Domus Arena è in lavagna a 6.50 su Gazzabet e Sisal e scende a 6.20 su Better e Goldbet. Dopo i 77 minuti giocati complessivamente nelle prime cinque gare, lo svizzero cerca una sera da protagonista. Sperando sia la prima di tante.  LEGGI TUTTO

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    Solo zona Champions? Non passa, caro Max. La tua Juve vale di più

    Allegri continua a ripetere che l’obiettivo massimo è competere per il quarto posto. Non è così perché…

    Nel calcio, come nella vita, spesso le cose cambiano in fretta. C’è però qualcosa che rimane immutabile, più forte del tempo. L’ostinazione con cui un po’ tutti preferiscono abbassare il livello degli obiettivi piuttosto che alzare l’asticella delle ambizioni. Lo fanno in particolare gli allenatori, che si preparano sempre una pista d’atterraggio: dobbiamo crescere, ci manca questo o quel giocatore, la concorrenza è agguerrita, e via andare così. Insomma, è potente la tentazione di non scoprirsi, di tenersi al riparo, soffocando le aspirazioni dei propri tifosi, nella speranza poi di poter gonfiare il petto e dimostrare di aver fatto sempre qualcosa di più. A questa regola non sfugge Allegri, che ha finito per contagiare un po’ tutti.  LEGGI TUTTO

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    Milan, è il momento di Okafor: il gemello di Leao è a digiuno da novembre

    Giroud riposa e Pioli fa giocare centravanti lui, che nel 2022 segnò ai rossoneri ai gironi di Champions con il Salisburgo. Ma l’ultima rete ufficiale risale a 10 mesi fa

    Tocca al ragazzo di Binningen. Quello che l’anno scorso ha graffiato il Milan e che adesso veste rossonero. Noah Okafor è pronto al debutto da titolare contro il Cagliari. Pioli lascerà in panchina Giroud per dare allo svizzero la prima chanche. Fin qui l’ha fatto poco, complice l’ottimo rendimento del francese e i soliti squilli di Leao, quello che Noah ha definito più volte “il suo gemello”. Domani è pronto a giocare insieme a lui. E in avanti.

    minutaggio—  Fin qui Pioli li ha regalato solo cinque spezzoni. Comprensibile. Ha giocato un quarto d’ora contro il Bologna, 24 minuti con il Torino, 13 a Roma, 14 nel derby e una decina contro il Verona. La miglior partita l’ha fatta all’Olimpico, dove si è piazzato sulla fascia, ha guadagnato un paio di falli sulla linea di fondo e ha fatto ammonire Lukaku. Okafor, classe 2000 rapido e veloce, ha caratteristiche da esterno alto con licenza di dribblare e poi accentrarsi, ma a Salisburgo ha sempre giocato da attaccante. Un appunto: l’anno scorso ha giocato in tandem con Benjamin Sesko, ventenne sloveno volato a Lipsia in estate dopo 18 gol nella città di Mozart. Tradotto: Noah non è un numero 9 classico. Basta guardare l’heat map, dove il colore rosso abbonda soprattutto sulla sinistra del campo. Non è uno da sponde e da fraseggio stretto, come può essere Giroud, e non è neanche un regista offensivo che smista la sfera spalle alla porta. Con Okafor titolare, il Milan cambia un po’. La squadra perderà qualcosa nella gestione del pallone, ma guadagnerà parecchi punti in profondità.

    odia perdere—  Okafor è uno di quei tipi abituati a vivere a testa alta. Il giorno in cui si è presentato a Milanello per la prima volta ha dato la mano a tutti i cronisti della sala stampa. Uno dei suoi tatuaggi recita “be your own hero”, “sii il tuo eroe”, manifesto di personalità e coraggio. Il Milan lo seguiva già dall’anno scorso. Si è appuntato il suo nome dopo averlo visto dribblare Kalulu e pungere Maignan ai gironi di Champions. Nelle idee di Pioli può fare l’esterno e il vice Giroud. “Per lui gioco ovunque”, ha detto alla Gazzetta in estate, durante la tournée americana. La sua miglior stagione risale a due anni fa: 14 reti in tutte le competizioni. Ha ribadito più volte che odia la sconfitta. “Voglio sempre vincere”. Ora vuole riscattarsi: l’ultimo gol risale al 5 novembre contro il Wolfsberger. Giocava ancora a Salisburgo e forse già sognava il Milan. Un motivo in più per graffiare il Cagliari. LEGGI TUTTO