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    Inter, ecco perché lo scudetto può diventare una spinta per il rilancio di Zhang

    Il titolo farebbe crescere il valore del club, ma soprattutto allontanerebbe l’ipotesi di una dismissione da parte della proprietà E così siamo arrivati alla lunga volata verso lo scudetto. Dieci partite, undici per qualcuno, che scandiranno – come in un conto alla rovescia – il cammino verso il traguardo più prestigioso. Fondamentale dal punto di vista sportivo e non solo. Già, perché – per dirla alla Lippi – i cavalli si contano al palo e sappiamo quanto sia importante il tricolore sul petto. Tanto più – nel caso dell’Inter – con la prospettiva di poter spezzare il lungo dominio della Juventus. LEGGI TUTTO

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    McKennie, Cuadrado, Bentancur e Chiellini: la Juve si mette nelle mani dei leader

    Le partite contro Torino e Napoli diranno molto sul futuro di Pirlo. Ecco perché è il momento dei giocatori più importanti tatticamente e mentalmenteIl sabato sarà anche santo, ma pure il derby non scherza: sacro. Toro-Juve non è mai stata così importante, negli ultimi anni. Il Toro, alla tradizionale rivalità, aggiunge la pesantezza dei punti salvezza: una vittoria cambierebbe il panorama della stagione. La Juve invece gioca per il suo futuro, più che per uno scudetto svanito quasi al 100%: le partite di sabato e di mercoledì – il recupero col Napoli – diranno tantissimo sul destino di questo progetto e di Andrea Pirlo. LEGGI TUTTO

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    Il dilemma di Donnarumma: tre ragioni per restare al Milan

    La questione tecnica, l’aspetto economico, il lato ambientale: perché a Gigio conviene dire sì al club rossonero Giunti ormai ad aprile, è assolutamente comprensibile che il Milan voglia una risposta da Gigio Donnarumma. Così come è legittimo che il club rossonero si guardi attorno, visto che il tempo stringe. Semmai, è incredibile che si sia arrivati così in là nella stagione senza avere già scritto, in un modo o nell’altro, il finale: ma ormai quello che è stato è stato, inutile rimuginarci sopra. LEGGI TUTTO

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    Zapata: “Atalanta, voglio tutto. Demiral il più forte e quelle parole di Ibra…”

    Lo svedese lo provocò a San Siro, mentre la squadra di Conte lo beffò. Il colombiano: “Coppa Italia o Champions? Non scelgo, voglio tutto”Il gigante buono è pronto per il gran ballo finale. Rigorosamente a passi di salsa. “Vengo da Cali: ce l’abbiamo nel sangue”. Anche nel calcio è questione di piedi, ritmo. E tanto allenamento. Duvan Zapata ha potuto prepararsi per bene in questi ultimi 10 giorni. Qualificazioni al Mondiale del 2022 sospese in Sudamerica, niente lunghi viaggi e partite con la Colombia, ma tanto sudore a Zingonia LEGGI TUTTO

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    Il Milan spera, Gigio ci pensa ancora. Se dice no dove può andare?

    Il Diavolo ha offerto 8 milioni l’anno per il rinnovo ma non c’è stata risposta: Raiola ha sondato all’estero però non si sono aperte strade e il cuore del portiere resta rossonero Esattamente tra novanta giorni Gigio Donnarumma sarà libero da ogni vincolo contrattuale: libero di salire su un aereo e scegliere la prossima destinazione (sempre che altrove i titolari abbiano dato disdetta e ci sia un posto disponibile). Già dal primo gennaio scorso Gigio, 22 anni e 241 partite con il Milan, è libero di prendere accordi con un nuovo club, ma solo a fine giugno potrà essere a tutti gli effetti svincolato: non è un pesce d’aprile. LEGGI TUTTO

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    Milan e motori, è passione dal '94. Prossimo passo per tornare in alto: lo stadio

    L’accordo con Bmw è uno step importante per riavvicinarsi all’elite del calcio. E Stylsvig, il Chief Revenue Officer, ha in mente un obiettivo: “Nel 2025 vogliamo essere il brand più conosciuto nel mondo”In principio fu Opel: era il 1994, il Milan era appena uscito dall’era degli olandesi ma ancora dominava in Italia e in Europa, con Fabio Capello alla guida. Silvio Berlusconi era impegnatissimo a lanciare il brand Milan nel mondo e sul suo tetto piovevano proposte di sponsorizzazioni, compresa quella della casa automobilistica dell’Assia destinata a rimanere col Diavolo fino al 2006. LEGGI TUTTO

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    Godin: “Salvo il Cagliari e voglio un figlio. L’addio all’Inter? Chiedete a Conte”

    Il difensore uruguaiano lotta per restare in A: “Semplici? È semplice. Avevo 3 anni di contratto coi nerazzurri…”Prima di tutto c’è il calcio: “La mia vita”. E poi: “Vorrei un figlio”. Quattro labrador femmine, la prima presa in Spagna sei anni e mezzo fa, sono la felicità, ma Diego Godin a 35 anni sogna un erede, anche se Sofia Herrera, figlia di Pepe che a Cagliari nel 1990 fece cominciare la saga degli uruguaiani, ha solo 27 anni e frena. La prima missione del difensore è salvare il Cagliari. Che è terzultimo ed è nei guai. LEGGI TUTTO