consigliato per te

  • in

    Romelu-Roc Nation, è rottura: l’agenzia di Jay-Z abbandona l’attaccante belga

    Il centravanti della Roma non è più seguito dalla società americana: tra le cause della separazione le recenti scelte di Romelu

    È rottura tra Romelu Lukaku e Roc Nation Sports, l’agenzia fondata da Jay-Z che si occupava di tutelare e promuovere l’immagine e la carriera del belga. Da quanto riporta The Telegraph, la scelta sarebbe arrivata dopo la difficile estate passata dall’attaccante, con le tensioni con Inter e Juve prima dell’approdo alla Roma. Il comportamento di Lukaku, complice pure il rifiuto dell’offerta arrivata dall’Arabia Saudita, avrebbe irritato l’agenzia del rapper imprenditore, che ha così deciso – poco dopo la conferma del prestito ai giallorossi – di non seguirlo più. Il suo nome infatti non compare nella recente lista dei calciatori rappresentati, dove appaiono invece talenti come Dimarco e De Bruyne.

    il futuro—  Lukaku, che ha iniziato al meglio l’avventura alla Roma segnando sia in campionato che in Europa, era legato a Roc Nation dalla fine del 2018, ma già nell’ultimo periodo era stato rappresentato nelle varie trattative dall’avvocato Sebastien Ledure. Quanto inciderà la rottura con Roc Nation sul futuro del belga si capirà al termine della stagione, quando Romelu a fine prestito tornerà momentaneamente a Londra: l’agenzia vanta infatti ottimi rapporti con il patron del Chelsea Boehly, circostanza sicuramente favorevole all’attaccante. Vale la pena ricordare che nel nuovo contratto il club inglese aveva fissato una clausola rescissoria di 37 milioni di sterline e un importante taglio salariale nel caso in cui fosse costretto a tornare a Stamford Bridge al termine di questa stagione. LEGGI TUTTO

  • in

    Carnevali, nuova puntata sull’intrigo Berardi-Juve: “Si farà a gennaio? Mai escluderlo”

    L’ad dei neroverdi ha parlato ai microfoni di Trc Modena: “C’era stato un contatto, non una vera e propria trattativa”

    “Ammetto che un contatto con la Juve per Berardi c’è stato” Così Giovanni Carnevali ha commentato la situazione di mercato del numero 10 del Sassuolo ai microfoni di Trc Modena. Berardi è stato uno dei nomi più chiacchierati del mercato neroverde e l’ad non chiude la porta a una nuova carica della Juventus a gennaio: “Mai escluderlo. Magari arriveranno proposte più importanti, ma è evidente che il Sassuolo non ha bisogno di vendere”, ha dichiarato Carnevali.

    contatti—  “Il contatto con la Juve c’è stato dopo che Berardi aveva espresso l’intenzione di andare in bianconero. Lo volevano, ma non c’è stata una vera e propria trattativa”, ha spiegato l’ad del Sassuolo. L’addio dell’attaccante era una possibilità, ma solo a una condizione: “Noi avevamo dato una scadenza, il 17 agosto, per chiudere l’accordo e trovare un sostituto. In quel momento la Juve aveva forse problematiche diverse ed è finita con un nulla di fatto. E’ importante la chiarezza nelle trattative e non puoi tirarla troppo per le lunghe”. Sabato alle 18 i neroverdi ospiteranno proprio la Juventus al Mapei Stadium, ma non sarà l’occasione per parlare di mercato: “Non andrò a cena con Giuntoli. La Juventus è uno squadrone, è la favorita per lo scudetto insieme all’Inter”, ha concluso. LEGGI TUTTO

  • in

    “Attenuante Covid e…”: ecco perché è stata ridotta la sanzione ad Agnelli

    La Corte d’Appello ha reso noto le motivazioni della riduzione da 16 a 10 mesi per l’ex presidente della Juventus

    La Corte d’Appello della Figc ha ridotto le sanzioni nei confronti dell’ex presidente della Juventus Andrea Agnelli: inibizione di 10 mesi e non più di 16, multa di 40 mila euro e non 60. Nelle motivazioni viene spiegato come “in primo luogo, il ricordato contesto storico durante il quale si sono verificati i fatti addebitati: nel 2020, in piena pandemia da Covid-19 e in un periodo di lock down totale e, nel 2021, con la ripresa della pandemia non ai livelli del precedente anno, ma, pur sempre con caratteristiche preoccupanti. Si è quindi venuta a determinare una riduzione drastica dei ricavi, in costanza del mantenimento di costi elevati, che hanno indotto la Lega Calcio serie A e tutte le società sportive ad assumere provvedimenti relativamente alle retribuzioni dei calciatori”. Prosegue la Corte d’Appello: “Con questo, non vuol certo dirsi che la prima manovra stipendi e la seconda manovra stipendi possano essere giustificate, stanti le conclamate violazioni accertate e confermate con questa decisione, ma solo che esse non sono state adottate in un contesto ordinario per fare fronte ad esigenze di bilancio prevedibili (il che avrebbe potuto addirittura comportare una aggravante), ma in una situazione di crisi sistemica derivante in gran parte dalla emergenza sanitaria in atto”. 

    motivazioni—  Sempre nel dispositivo della Corte d’Appello viene spiegato che “per quanto gravi e rilevanti siano state sul piano economico le due manovre, esse non hanno inciso sul piano del rispetto degli impegni finanziari della società, poiché le spese (anche i costi nuovamente generati prima della chiusura del bilancio per effetto degli accordi integrativi) risultano essere state sostenute dalla società in esecuzione degli accordi stipulati con i calciatori e con l’allenatore. Infine, va valutato, sul piano sostanziale, che le violazioni del principio di competenza contabile, […] hanno avuto una durata limitata nel tempo, con conseguente attenuazione di possibili pregiudizi per il mondo esterno”. Si arriva alla rimodulazione della sanzione, che “appare anche maggiormente equilibrata rispetto a quanto concordato dalle difese con la Procura federale nei patteggiamenti della società e degli altri dirigenti”, dal momento che “l’aver inserito in bilancio, sia pure tra i fatti successivi al 30 giugno la stipula degli accordi integrativi, pur non essendo una pratica corretta e leale dal punto di vista della formazione e redazione del bilancio, ha comunque messo il terzo nelle condizioni di avere un quadro complessivo della situazione patrimoniale della società al momento della approvazione del bilancio (sebbene, lo si ripete, con costi che andavano per competenza riportati all’esercizio e non al post esercizio)”. LEGGI TUTTO

  • in

    Formazione e psicologia: Milan, ecco “il Prof” Vergine

    Il nuovo responsabile del settore giovanile rossonero ha un’idea precisa su come sviluppare i talenti. Vincere, sì, ma solo come strumento per raggiungere il vero scopo

    Chi ha lavorato con lui, lo presenta come “Prof”. Merito anche di quella laurea in Scienze motorie che ha rappresentato uno dei primi passi verso il mondo del pallone. Vincenzo Vergine, nuovo responsabile del settore giovanile del Milan, ha attraversato l’Italia imparando a riconoscere il talento. Da Lecce a Milano, passando per Roma e Firenze. Per i rossoneri, l’idea è unificare con lui il lavoro del vivaio e fornire sempre più risorse a Stefano Pioli. LEGGI TUTTO