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    Inter, da oggi ti giochi tutto. Lukaku, Messi e il Duomo

    Nei prossimi 16 giorni, dalla Fiorentina al Milan, passando per Lazio e Juve, Conte alla prova con il senso di tutta la stagione

    Nella città di Renzi, anche Conte Antonio rischia di compromettere la sua ipotesi di governo. Perdere punti oggi a Firenze, con la prospettiva di incrociare alla prossima la Lazio, una delle squadre più in forma del momento, potrebbe significare affrontare il Milan nel derby del 21 febbraio da troppo lontano, perché i rossoneri, già a +2, sono attesi da un doppio turno molto più tenero (Crotone, Spezia). Senza dimenticare la Juve che ha una partita da recuperare (Napoli) e quindi, in caso di passo falso dell’Inter, potrà avventarsi domani sulla Roma teorizzando l’aggancio o il sorpasso ai nerazzurri. Pirlo si è caricato a mille con il saccheggio di San Siro nella prima semifinale di Coppa Italia. La seconda avrà luogo martedì allo Stadium. LEGGI TUTTO

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    Tifosi allo stadio? La Figc al lavoro per riaprire: obiettivo Europeo

    Incontro tra Cts e i vertici di calcio e basket: si punta alla riapertura a inizio primavera. Prima i 1000 in Serie A, poi Olimpico al 30% per l’Italia. Tutto sfruttando i vaccini

    Da una parte il Comitato tecnico-scientifico, dall’altra il mondo del calcio e del basket con i presidenti di federazione, Gabriele Gravina e Gianni Petrucci, e leghe di Serie A, Paolo Dal Pino e Umberto Gandini. Ordine del giorno: tempi e modalità di una possibile e ovviamente parziale riapertura al pubblico di stadi e palazzetti. LEGGI TUTTO

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    “Io, la 'buffa' 43 di Faragò, Platini e il mio cugino nell'Inter”: il calcio secondo Guccini

    Il cantautore della “Locomotiva” ringrazia il giocatore del Bologna che ha preso il numero 43 in onore di un suo LP e rivela: “Guardo le partite della Juve. Mi piaceva Platini, oggi Cuadrado”

    Risponde a un numero fisso: e qui entriamo già in un’adorabile atmosfera vintage. “Guardi – sorride col suo volume cavernoso, la «erre» rotonda e allegra -: io a calcio non ho giocato nemmeno quando nella pause di “Radio Freccia”, il film di Ligabue in cui facevo il barista, tutti si divertivano a fare partite di calcetto e io dovevo essere l’allenatore”. Allenatore di cantautori è Francesco Guccini, “Maestrone” per tutti, versi in musica da oltre cinquant’anni e, ora, con un numero di maglia dedicato. “Mi dica un po’…”, fa col suo slang fra la via Emilia e il west direttamente da Pàvana, Appennino tosco-emiliano. “Dov’è nato questo Paolo Faragò? Ruolo?”. Risatona. LEGGI TUTTO

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    Non solo formazione-tipo, Pirlo ha allargato la Juve: tutti titolari per il tour de force

    Trovati gli equilibri attorno a scelte chiare, il tecnico non ha paura di cambiare, portando al livello dei più affidabili anche chi era ai margini per motivi fisici o di rendimento, da Rabiot a Demiral, da De Ligt ad Alex Sandro. E adesso può ruotare tutti senza temere cali

    Arrivano le partite decisive, i doppi impegni settimanali e una stagione in gioco su tutti e tre i fronti in una manciata di giorni. L’organico non basta mai: “Tesoro, mi si sono ristretti i ragazzi”. Ad Andrea Pirlo invece si è allargata la Juve. O meglio, l’ha allargata lui. Se altri colleghi faticano a pescare qualità e quantità da organici pure profondi, pur di non toccare gli equilibri raggiunti, anche il tecnico bianconero ha trovato una quadratura attorno ad alcune scelte in difesa, a centrocampo, in attacco. Ma poi su quella ha aggiunto titolari alla rotazione, mattoncino dopo mattoncino. LEGGI TUTTO

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    Parma, Zirkzee si presenta: “Mi ispiro a Ronaldinho e Gullit”

    L’attaccante del Parma Joshua Zirzkee, arrivato dal Bayern nell’ultima sessione di mercato, è stato presentato al Centro Sportivo di Collecchio. Ecco le sue parole:

    “La passione tipica del calcio italiano mi è nota, così come conosco la tifoseria del Parma, che è molto importante. Le sfide da fronteggiare sono diverse, ma ritengo di poter dare un contributo facendo del mio meglio. Il passaggio dal calcio tedesco potrà essere un po’ difficile, ma farò di tutto per adattarmi ai nuovi ritmi del campionato italiano”.

    “Ronaldinho è stato un modello, poi essendo olandese gente come Gullit, Van Basten, Rijkaard sono altri nomi ai quali mi sono ispirato. In realtà sono molti i giocatori che per me sono stati un modello, sarebbe limitativo citarne solo alcuni”
    “Tra i miei punti di forza c’è la mia fisicità, essendo alto e robusto; ho buone capacità nel giocare con il pallone, posso contribuire anche con le mie capacità di passaggio e tiro. Il mio arrivo qui è stato molto positivo, mi sento come in famiglia, la città mi piace molto ed è il luogo perfetto per poter crescere e migliorare. Darò il mio 100% e sono convinto che se tutti ci impegneremo insieme sarà possibile evitare la retrocessione. La lingua può rappresentare una piccola barriera, ma i ragazzi mi stanno aiutando nel comunicare anche con il Mister. Le mie ambizioni sono tante, conto di realizzarle”
    “Parma è una grande città, nota per la cucina e che anche io apprezzo. La scelta che mi ha portato qui è la possibilità di crescere e maturare rispetto a quanto mi fosse possibile al Bayern; lavorerò per giocare il più possibile. La prossima partita sicuramente è importante, vedremo con il Mister se sarò già presente in campo o meno, non gioco da diverso tempo, cominceremo a capirlo già dagli allenamenti in settimana. Mentalmente mi sento pronto per dare il mio 100%”
    Parma, getty LEGGI TUTTO

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    Inter, tutti utili ma due indispensabili: quanto sono mancati Hakimi e Lukaku…

    Assenti contro la Juventus, entrambi saranno titolari con la Fiorentina: Conte ha tanti ‘intoccabili’, ma nessuno pesa quanto loro due

    “Ci sono sostituti all’altezza, abbiamo 25 titolari, tutti sono utili e nessuno è indispensabile” e così via. Sono alcune tra le più belle bugie pronunciate dagli allenatori, i quali ovviamente mai potrebbero mettere in dubbio l’importanza di una parte della propria rosa. Sarebbe come “ammazzare” le cosiddette riserve, ma spesso – davanti alle telecamere – sembra che nemmeno loro credano a ciò che stanno dicendo. No, non è vero che “tutti sono utili, nessuno è indispensabile”. LEGGI TUTTO

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    Lasciarsi per rinascere: la nuova vita (vincente) di Paquetà e André Silva

    Il brasiliano e il portoghese al Milan non hanno sfondato, ma sono riusciti a rilanciarsi in Ligue 1 e Bundesliga

    Ci vediamo in Champions. Se la stagione si chiudesse ora, il Milan, Lucas Paquetà e André Silva potrebbero darsi appuntamento per un’allegra rimpatriata nell’Europa “che conta”, come dicono quelli che non amano l’Europa League. Il Diavolo addirittura festeggerebbe lo scudetto; il Lione di Paquetà chiuderebbe la Ligue 1 al secondo posto, a -2 dal Lilla ma davanti al super Psg; l’Eintracht Francoforte di Silva si garantirebbe un prezioso quarto posto in Bundesliga. LEGGI TUTTO