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    Hernan Crespo (ri)vede Chiesa: “Sembra suo padre. Super coppia con Dusan”

    Con Enrico, l’argentino ha formato una coppia d’attacco micidiale. E ora stravede per Federico: “Sarà un punto fermo della nuova Nazionale di Spalletti”

    “I primi calci al pallone Federico li ha tirati con suo papà e con il sottoscritto sui campi di Collecchio. Avrà avuto due o tre anni. Direi che siamo stati due buoni maestri a giudicare da quant’è diventato bravo”. Chi parla è Hernan Crespo, oggi allenatore in Qatar e dal 1996 al 1999 compagno di squadra di Enrico Chiesa nel Parma, con il quale formava una formidabile coppia d’attacco. Più o meno come quella che adesso è a disposizione di Allegri: Chiesa (il figlio) e Vlahovic.  LEGGI TUTTO

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    Scamacca, c’è una lesione muscolare: niente Rakow. Rientro dopo la sosta?

    Per l’attaccante dell’Atalanta confermato l’infortunio di Firenze, sebbene meno grave di quanto si temesse 

    L’Atalanta dovrà rinunciare a Scamacca contro il Rakow.  Gli esami a cui si è sottoposto l’attaccante dopo l’infortunio rimediato nella partita persa a Firenze hanno dato esiti non troppo positivi sebbene non si tratti di un infortunio grave. Il referto parla di lesione muscolo – fasciale di primo grado del  semimembranoso della coscia sinistra. Le sue condizioni verranno valutate quotidianamente dallo staff nerazzurro ma, essendo in presenza di una lesione il giocatore, dovrebbe tornare non prima di metà ottobre, molto probabilmente dopo la sosta del campionato per la Nazionale impegnata nella qualificazione europea. Il giocatore salterà dunque il debutto stagionale in Europa League, in programma domani sera contro i polacchi del Rakow Czestochowa. LEGGI TUTTO

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    Alle origini di Provedel, l’attaccante-portiere che inseguiva Yashin

    Da bambino giocava punta, poi ha indossato i guantoni e non li ha più tolti. L’ascesa di Ivan raccontata da chi l’ha seguita da vicino

    Renzo, Claudio e Filippo non hanno chiuso occhio. A San Polo di Piave erano tutti troppo felici per riuscire a dormire. Gli sembra di star vivendo un sogno. Sebbene non facciano i portieri e non abbiano segnato un gol di testa al 95’ in Champions contro l’Atletico Madrid. Però nella storia di Ivan Provedel hanno un ruolo fondamentale. Loro c’erano quando la carriera del portiere della Lazio è cambiata per sempre. È un giorno d’estate del 2009: a Oderzo, paesino della provincia di Treviso, organizzano uno stage per giovani portieri. C’è un biondino alto, ha 15 anni e fa l’attaccante. Ha giocato con le giovanili del Pordenone, ma non ne può più di stare davanti. Vuole lasciare il calcio. La voce arriva a Renzo Zanet, storico osservatore della zona. Si siede sugli spalti dello stadio, su un foglietto scrive appunti: “Chi è quel ragazzo?”, chiede agli organizzatori. “Si chiama Ivan, è il suo secondo giorno tra i pali. Sta imparando”. Con una telecamerina riprende gli allenamenti, studia ogni movimento. “È bravo, merita una chance. Lo porto al Liapiave”. Da attaccante a portiere, nuova vita. Un’intuizione quasi visionaria. Se Ivan in area ci sa fare, il segreto sta tutto nel suo passato da punta. LEGGI TUTTO

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    Milan, Maignan lascia lo stadio zoppicando

    RCS MediaGroup S.p.A.Via Angelo Rizzoli, 8 – 20132 Milano.Copyright 2023 © Tutti i diritti riservati. CF, Partita I.V.A. e Iscrizione al Registro delle Imprese di Milano n.12086540155. R.E.A. di Milano: 1524326 Capitale sociale € 270.000.000,00 ISSN 2499-3093 LEGGI TUTTO

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    Da Rampulla a Taibi, poi Brignoli fino al bis di Provedel: i portieri goleador

    Ivan Provedel sa come si fa. Il portiere della Lazio, che con un gol di testa al quinto di minuto di recupero ha dato il pari last second ai biancocelesti nel debutto stagionale di Champions League con l’Atletico Madrid, ci era già riuscito una volta: poco più di due anni e mezzo fa, il 7 febbraio 2020, quando era alla Juve Stabia in Serie B aveva segnato nel recupero la rete del 2-2 ad Ascoli, ancora di testa. Iscrivendo il suo nome nell’albo dei portieri capaci anche di diventare goleador. LEGGI TUTTO