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    Inter pazza di “Tardellino” Frattesi. E lui ora scalpita per l’esordio in Champions League

    Non solo il gol al Milan, ma anche il gesto del “4” a Krunic: Davide è già idolo dei nerazzurri e ha nel mirino la Real Sociedad

    Tornato dai Paesi Baschi Davide Frattesi festeggerà in famiglia un compleanno che pare uscito da un libro di fiabe: venerdì sono 24 anni e la ricorrenza cade nel momento più esaltante della giovane carriera. Dopo la doppietta azzurra, c’è stata la prima esultanza interista con tanto di maglia fatta volare via: il centrocampista con l’argento vivo addosso nel derby è partito per la quarta volta su quattro dalla panchina, ma poi ha fatto saltare il tappo con l’assalto alla baionetta del 5-1. LEGGI TUTTO

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    Rigori, scandali e colpi di scena: Inter-Juve, è una storia infinita

    Una sfida emozionante e avvelenata: il presunto rigore su Ronaldo il Fenomeno, il caso Lukaku, tra insulti e ripensamenti

    c i risiamo con Inter-Juve, il campionato sembra avviato verso un classico del nostro calcio, la rivalità più forte. Non c’è derby di Milano, di Roma e di Torino che regga il confronto. Inter-Juve, quel che Gianni Brera aveva definito il derby d’Italia, è diventato qualcosa di ideologico. Un universo divisivo al quadrato e però con “scambi commerciali”, perché non sono mai mancati i cambi di campo, allenatori, giocatori e dirigenti, passati da una società all’altra, con esempi illustri e contemporanei. Sbaglia chi pensa che Calciopoli sia stata la scintilla. Molto era già successo, anche prima del 1998, nostro punto di partenza per obblighi di spazio e di sintesi.  LEGGI TUTTO

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    Mourinho vola basso dopo la goleada: “Felice per Lukaku, mi spiace per l’Empoli”

    Il portoghese spiega: “Non è bello subire 7 gol, ma sono cose che accadono. Abbiamo giocato per vincere con tranquillità, facendo una buona gara anche se con alti e bassi dal punto di vista fisico”

    Neppure col 7-0 trova il modo di restare sorridente e sereno. Niente, non ci riesce. E così, non accetta il dialogo con lo studio di Dazn. “Mourinho non vuole mettersi l’auricolare, quindi l’intervista dovrò farla io”, spiega la giornalista. Insomma, il solito Mou. Che poi parla, e anche abbastanza. “Hanno giocato tutti bene, anche se non era una partita da 7-0. Mi dispiace per l’Empoli, ma sono cose che accadono. Abbiamo giocato per vincere con tranquillità, facendo una buona gara anche se con alti e bassi dal punto di vista fisico. C’è ancora qualcuno che non è in condizione per giocare 90 minuti ad alta intensità”, racconta il portoghese. 

    problema—  Il gol di Lukaku, il primo in maglia Roma, fa sempre notizia. “Per me non sarebbe stato un problema se non avesse segnato. Per lui è stato perfetto segnare ed uscire felice, ma da quando è arrivato ha pensato solo alla squadra. Dobbiamo imparare ancora a giocare con lui e lui a giocare con noi, serve tempo per migliorare. Lui è felice di essere qui, a lui piace vincere e all’Inter non credo abbiano motivo di essere arrabbiati visto che hanno vinto un derby per 5-1. Devono essere felici per il loro ex mister che aveva bisogno di Lukaku”, dice scherzando Mourinho. “Paredes? Anche lui deve migliorare nella sua intensità e mettere minuti, con la palla è straordinario ma deve capire i nostri movimenti difensivi. Ora il prossimo obiettivo è vincere giovedì. La rosa attuale? Dobbiamo gestire le forze, ma ci sono partite in cui sarà difficile. Sicuramente faremo qualche cambio”, conclude il tecnico della Roma.  LEGGI TUTTO