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    La super striscia di gol e la sfida all’Inter bunker: Giroud l’imprescindibile

    Il Milan ritrova il suo bomber, che ha superato il guaio alla caviglia in nazionale. Il francese non ha mai avuto un avvio così spumeggiante in carriera e mette nel mirino la porta nerazzurra immacolata: senza di lui là davanti resta sempre tutto più incerto

    La buona notizia è quella sul breve, brevissimo termine: Olivier Giroud terrà a bada in qualche modo le intemperanze della caviglia sinistra e giocherà regolarmente il derby. Magari non tutti i 90 – probabile -, ma ci sarà dall’inizio. La notizia meno buona è che il problema sta continuando a trascinarsi. Si era trascinato nelle ultime settimane della scorsa stagione, dopo la ruvidezza di Kim nel Napoli-Milan di Champions che aveva spedito i rossoneri in semifinale. E sta proseguendo ora, come ha fatto presente lo stesso Olivier dal ritiro della sua nazionale. Solo che, nonostante l’ampio rimescolamento di mercato estivo, per il momento le zolle centrali dell’attacco non sono coperte dal piano A e dal piano B come in altre zone del campo. Okafor per adesso si muove nel limbo fifty-fifty di esterno e potenziale centravanti, mentre Jovic ha soltanto una manciata di allenamenti a Milanello nelle gambe. Risultato: passano le stagioni e il ritornello è sempre lo stesso. Lunga vita a Giroud allora, perché quando rischia di mancare Oly là davanti il Diavolo si ritrova un po’ sperso. Il francese ha iniziato la stagione da protagonista, accumulando svariati motivi per giustificare la sua imprescindibilità. LEGGI TUTTO

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    Mourinho: “Dybala e Lukaku titolari. Vorrei un anno senza squalifiche, ma non riesco a non dire la mia verità”

    Il tecnico portoghese: “Romelu e Paulo stanno bene e si sono allenati senza problemi. Smalling no: probabilmente salterà la partita”

    José Mourinho guarda al futuro con uno sguardo diverso. Per la squadra (“Sono contento di chi è arrivato, quando siamo tutti e tutti in piena forma siamo una squadra veramente forte”) e anche per se stesso: “Il dna è quello che è – premette – ma la mia intenzione in questa stagione è zero partite di squalifica, sia per il campo che per la conferenza stampa. Se non vado ai microfoni a fine partita non è perché sono nervoso, non è termine adatto a chi ha alle spalle tante partite come me, ma perché sono onesto e non riesco a non dire la mia verità”.  

    niente smalling—  Intanto domani c’è l’Empoli (“Negli ultimi due anni le abbiamo vinte tutte, ma non ne ricordo una facile”) e osservando ancora il futuro in positivo lo Special One – che conferma che “Lukaku e Dybala giocheranno dal primo minuto” – può contare su una rosa più ampia grazie al recupero di molti infortunati. Ma c’è un’assenza che preoccupa: “Purtroppo Smalling non sarà a disposizione, vediamo oggi in allenamento che succede, magari in extremis recupera per fare una panchina e venirci in aiuto in caso di necessità”.

    romelu, PAULO e totti —  Gli indisponibili sono l’inglese e Pellegrini, mentre Mancini (“Ringrazio Spalletti che con la sua sensibilità da allenatore di club gli ha permesso di tornare”) dovrebbe farcela. Azmoun è recuperato, “Lukaku quanto arrivato prima del Milan non era in condizioni drammatiche, ora sta bene, sarà titolare e non mi stupirebbe se giocasse 90 minuti”, “Dybala gioca, sta clinicamente bene ma è difficile che regga per l’intero incontro”, Renato e Paredes sono convocati ma ancora non in piena condizione. A Mourinho viene infine chiesto di Francesco Totti: “Ha detto che l’ho cercato per farlo venire alla Roma? Io sono l’allenatore, quindi non sono nessuno per parlare neanche con un mito del romanismo dicendogli ti voglio qui, ti offro questo… Io parlo con Francesco di banalità, parliamo di figli, di Frosinone, lui mi fa l’in bocca al lupo. È questo rapporto con lui, nel rispetto della gerarchia. Detto questo, io non ho una gran vita sociale a Roma, ma dai pochi contatti che mi capita di avere con la gente posso affermare che Totti è nella Roma, non ne è uscito e non lo farà mai”. LEGGI TUTTO

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    Giuntoli su Bonucci: “Convinti di aver rispettato tesserati e regole. Pogba? Spiacevole”

    Il d.t. bianconero: “Per Paul aspettiamo gli esiti finali, poi decideremo con l’agente del calciatore”. E sull’ex capitano: “Non commentiamo gli altri”

    “A noi non piace parlare al di fuori delle sedi opportune di certe cose. Non commentiamo gli altri, ma siamo convinti di aver rispettato tutti i nostri tesserati, e soprattutto le regole”. Così Cristiano Giuntoli, direttore tecnico della Juventus, ha liquidato le dichiarazioni con cui Leonardo Bonucci ha chiamato in causa anche lui dando la sua versione della separazione delle scorse settimane dal club bianconero. 

    pogba—  Giuntoli ha commentato anche la vicenda della sospensione di Paul Pogba dopo la positività al test antidoping contro l’Udinese: “È una situazione spiacevole. Però ho visto i ragazzi molto bene, molto concentrati: abbiamo la fortuna di avere tutti ragazzi sani in rosa, si sono presentati bene al rientro dalle nazionali. Aspettiamo gli esiti finali, poi decideremo in base all’esito il da farsi con l’agente del calciatore”.  Ultimo passaggio sulle parole che ha speso per lui in avvicinamento alla partita Maurizio Sarri, con cui ha lavorato insieme a Napoli: “Lo ringrazio per le belle parole. Io sto pensando solo alla Juventus, ho un bellissimo rapporto con l’allenatore, con tutto lo staff: è a questo che sto pensando adesso”. LEGGI TUTTO

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    Handanovic, il futuro è già iniziato? Samir in tribuna per la Primavera dell’Inter

    L’ex portiere, dopo aver annunciato il ritiro dal calcio giocato, ha dichiarato nell’intervista alla Gazzetta che vestirà un nuovo ruolo nel club. Con lui anche Kolarov

    Nell’intervista di oggi alla Gazzetta dello Sport ha annunciato il ritiro dal calcio giocato e il proseguimento della sua avventura con l’Inter, in un ruolo ancora da definire. E stamani Samir Handanovic è già al Centro Facchetti, dove sta giocando la Primavera allenata dall’ex compagno Chivu contro la Fiorentina. 

    Maglietta a maniche corte e occhiali da sole, Samir è stato un po’ nell’area spogliatoi e poi si è seduto nella parte della tribuna riservata ai dirigenti nerazzurri (ci sono il vice d.s. Baccin e il direttore del vivaio Tarantino, oltre al coordinatore Bernazzani) da dove ha guardato la gara. Ha ricevuto diverse richieste di autografi dai bambini presenti e ha sorriso. Con lui, anche il suo ex compagno in nerazzurro Aleksandar Kolarov. LEGGI TUTTO