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    Ricambi di lusso. Inter e Napoli, che panchine: ma anche Pioli ha molta scelta

    Finora le milanesi sono le squadre che hanno effettuato più tardi il primo cambio, ma le alternative hanno grande qualità

    L a prima sosta per le nazionali ha sempre un significato particolare, perché traghetta le squadre nel cuore della stagione. Le tre giornate estive sono un antipasto, da adesso si fa sul serio perché cominciano le coppe e ci sarà anche un turno infrasettimanale. Insomma, gli allenatori dovranno fare qualche riflessione in più perché le rose lunghe consentono un’ampia possibilità di scelta. Quasi tutte le squadre di A hanno effettuato finora i cinque cambi nelle tre partite disputate, ma fa riflettere la curiosità sui due allenatori che hanno svolto mediamente più tardi la prima sostituzione: Stefano Pioli e Simone Inzaghi. Quello di oggi è infatti anche il derby tra i tecnici che finora hanno atteso di più prima di intervenire: i nerazzurri sono rimasti con i titolari fino al 65’, i rossoneri fino al 68’. D’altronde le due milanesi non sono mai andate in difficoltà: lo dimostra la classifica, ma anche l’andamento delle rispettive gare, con un controllo totale e una manifesta superiorità sugli avversari. Quindi Pioli e Inzaghi hanno preferito mettere a punto alcuni meccanismi per poi inserire altri giocatori. LEGGI TUTTO

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    Juve, Mitrovic esalta Vlahovic: “Farà 25 gol, è il miglior bomber d’Italia”

    Il centravanti dell’Al Hilal fa coppia con DV9 nell’attacco della Serbia: “Gli consiglio di venire in Arabia, ma lui…”

    U na tripletta tira l’altra: Alexandar Mitrovic ha il piede caldo. Il “fratello maggiore” di Dusan Vlahovic nella Serbia in dieci giorni ha segnato 3 gol all’Al Ittihad di Benzema e 3 a inizio settimana contro la Lituania. E ieri, al rientro in Arabia, subito a segno contro l’Al Riyadh: «Il gol è come l’amore: più sei innamorato è più vuoi amare», racconta l’ex bomber del Fulham, nei mesi scorsi acquistato per 50 milioni dagli arabi dell’Al Hilal, la stessa squadra di Neymar, Milinkovic-Savic e Koulibaly. LEGGI TUTTO

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    Un derby record: 6,5 milioni di incasso! Ma quando a San Siro arrivò Ronaldo…

    Il top per la Serie A 4 anni fa. Al Meazza sbarcava la Juve di CR7: 1-2 con gol decisivo di Higuain e al botteghino 6,6 milioni nelle casse nerazzurre

    Non sarà uguale all’Eldorado di un derby di Champions, ma anche in campionato si può rompere il salvadanaio. Il tutto esaurito di stasera porterà, infatti, nell’Inter un incasso vicino ai 6,5 milioni di euro: la cifra è lontana dalla vertigine dei 12 della semifinale di ritorno di maggio, ma per l’Inter sarà comunque storia. Solo una volta in Serie A i nerazzurri hanno incassato di più, era il 6 ottobre 2019 e al Meazza arrivava Cristiano Ronaldo vestito di bianconero: 1-2 con gol decisivo di Higuain, al botteghino 6,6 milioni. Per il resto stasera Paramount+ sarà il match sponsor della partita e lo stadio verrà colorato da una coreografia a 360 gradi che coinvolgerà tutti i settori (ad esclusione di quello ospiti). Saranno presenti circa 250 giornalisti e 12 broadcaster, di cui 7 esteri, e la partita sarà trasmessa in circa 200 Paesi. 

    il retro maglia—  Una novità, invece, nella maglia nerazzurra: sul retro, dove l’anno scorso c’era Lenovo, stavolta ci sarà scritto “U-Power”, azienda italiana leader in Europa nelle calzature e nell’abbigliamento da lavoro di fascia premium. “Siamo molto soddisfatti di annunciare questo nuovo e importante accordo, che rende la nostra maglia ancora più di valore”, ha commentato l’a.d. per la parte corporate Alessandro Antonello. U-Power diventa ufficialmente il nuovo “Official Back Jersey Partner” dell’Inter con un accordo quadriennale: in totale nelle casse azzurre arrivano circa 20 milioni, balsamo di questi tempi. LEGGI TUTTO

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    Quel cartello a Jeumont, il gol in Tatarstan: la vera storia di Benjamin Pavard

    Il difensore francese è l’idolo del suo paese d’origine. Da piccolo si allenava con i ventenni e in Russia, con una rete pazzesca, ha contribuito a eliminare l’Argentina negli ottavi di finale del Mondiale poi vinto

    Quando si entra a Jeumont, diecimila abitanti nella regione dell’Alta Francia, sopra al cartello che indica le sette lettere del comune che confina con il Belgio, ce n’è un altro: “Ville de Benjamin Pavard”. Jeumont è la città – ville – del difensore dell’Inter e i suoi concittadini ne vanno fieri sin da quando si è affacciato nel calcio professionistico: è il personaggio di cui la gente si vanta quando le viene chiesto loro da dove arriva. Il bisogno di mettere nome e cognome nero su bianco (anzi, bianco su bleu…) scaturisce però nel 2018 quando in Russia, con una rete pazzesca, lui contribuisce a eliminare l’Argentina negli ottavi di finale del Mondiale poi vinto. Prima della Kazan Arena, in Tatarstan, la lunghissima carriera di Benjamin comincia però proprio a Jeumont. Dove tutti sono talmente orgogliosi di lui da dedicargli appunto un cartello celebrativo.  LEGGI TUTTO