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    Un derby record: 6,5 milioni di incasso! Ma quando a San Siro arrivò Ronaldo…

    Il top per la Serie A 4 anni fa. Al Meazza sbarcava la Juve di CR7: 1-2 con gol decisivo di Higuain e al botteghino 6,6 milioni nelle casse nerazzurre

    Non sarà uguale all’Eldorado di un derby di Champions, ma anche in campionato si può rompere il salvadanaio. Il tutto esaurito di stasera porterà, infatti, nell’Inter un incasso vicino ai 6,5 milioni di euro: la cifra è lontana dalla vertigine dei 12 della semifinale di ritorno di maggio, ma per l’Inter sarà comunque storia. Solo una volta in Serie A i nerazzurri hanno incassato di più, era il 6 ottobre 2019 e al Meazza arrivava Cristiano Ronaldo vestito di bianconero: 1-2 con gol decisivo di Higuain, al botteghino 6,6 milioni. Per il resto stasera Paramount+ sarà il match sponsor della partita e lo stadio verrà colorato da una coreografia a 360 gradi che coinvolgerà tutti i settori (ad esclusione di quello ospiti). Saranno presenti circa 250 giornalisti e 12 broadcaster, di cui 7 esteri, e la partita sarà trasmessa in circa 200 Paesi. 

    il retro maglia—  Una novità, invece, nella maglia nerazzurra: sul retro, dove l’anno scorso c’era Lenovo, stavolta ci sarà scritto “U-Power”, azienda italiana leader in Europa nelle calzature e nell’abbigliamento da lavoro di fascia premium. “Siamo molto soddisfatti di annunciare questo nuovo e importante accordo, che rende la nostra maglia ancora più di valore”, ha commentato l’a.d. per la parte corporate Alessandro Antonello. U-Power diventa ufficialmente il nuovo “Official Back Jersey Partner” dell’Inter con un accordo quadriennale: in totale nelle casse azzurre arrivano circa 20 milioni, balsamo di questi tempi. LEGGI TUTTO

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    Quel cartello a Jeumont, il gol in Tatarstan: la vera storia di Benjamin Pavard

    Il difensore francese è l’idolo del suo paese d’origine. Da piccolo si allenava con i ventenni e in Russia, con una rete pazzesca, ha contribuito a eliminare l’Argentina negli ottavi di finale del Mondiale poi vinto

    Quando si entra a Jeumont, diecimila abitanti nella regione dell’Alta Francia, sopra al cartello che indica le sette lettere del comune che confina con il Belgio, ce n’è un altro: “Ville de Benjamin Pavard”. Jeumont è la città – ville – del difensore dell’Inter e i suoi concittadini ne vanno fieri sin da quando si è affacciato nel calcio professionistico: è il personaggio di cui la gente si vanta quando le viene chiesto loro da dove arriva. Il bisogno di mettere nome e cognome nero su bianco (anzi, bianco su bleu…) scaturisce però nel 2018 quando in Russia, con una rete pazzesca, lui contribuisce a eliminare l’Argentina negli ottavi di finale del Mondiale poi vinto. Prima della Kazan Arena, in Tatarstan, la lunghissima carriera di Benjamin comincia però proprio a Jeumont. Dove tutti sono talmente orgogliosi di lui da dedicargli appunto un cartello celebrativo.  LEGGI TUTTO

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    Brera che racconta un 1-0 del Milan, la festa della LuLa e… 10 prime pagine da derby

    Si parte dal campionato 1950/51. All’andata, i nerazzurri di Olivieri e Nyers si impongono per 3-2, ma il testa a testa tra rossoneri e nerazzurri va avanti fino alla ventinovesima giornata. Gianni Brera racconta di un ventoso pomeriggio milanese privo di bel gioco, nel quale il gol di Gunnar Nordahl regala al Milan il successo per 1-0 e la testa della classifica, che la squadra guidata da Lajos Czeizler manterrà fino alla fine festeggiando il quarto titolo della sua storia. LEGGI TUTTO

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    Simone: “Milan, sarà una sfida tra titani. Temo Thuram e tifo Pulisic”

    L’ex attaccante del Diavolo di Sacchi e Capello fa l’allenatore e sull’americano ex Chelsea ha le idee chiare: “Mi somiglia…”

    L’ uomo con le scarpe bianche è nato a due passi da Milanello – Castellanza è appena un paio di uscite autostradali più in là – e per contrappasso ha passato una vita con la valigia in mano. Marco Simone è andato a giocare a Parigi in anni in cui non si usava, poi ha allenato in Francia, in Tunisia, in Thailandia, in Marocco, negli Emirati. Cittadino del mondo. È stato il primo a giocare con le scarpe bianche e ora, in un mondo colorato, tornerebbe a usarle nere. Solo una cosa non cambia: tifa Milan. LEGGI TUTTO