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    Juve-Napoli, nel prepartita debutta la body cam: telecamera addosso ai bianconeri

    La body cam debutta in Serie A. Dopo l’esordio in Premier League nel riscaldamento del match tra Wolverhampton e Tottenham, la ‘mini telecamera’ sbarcherà anche in Italia. E lo farà in occasione del big match Juventus-Napoli di domani sera. Per la prima volta, infatti, il prepartita sarà raccontato in diretta da un’angolatura “totalmente inedita”, sottolinea DAZN. “Un primo passo che apre le porte al futuro dell’intrattenimento sportivo – sottolinea l’emittente – rafforzando la collaborazione strategica tra DAZN, Lega Serie A e Club per portare sul campo della Serie A innovazione e spettacolarizzazione”.

    Body cam, chi la indosserà e le parole di Azzi

    “Dopo il primo esperimento fatto in allenamento la scorsa stagione, siamo molto orgogliosi di questo debutto che proietta la Serie A TIM verso il futuro dell’intrattenimento – ha commentato Stefano Azzi, CEO di DAZN Italia – Con la spettacolarizzazione degli eventi sportivi che sta diventando sempre più centrale, lo sviluppo di funzionalità e l’interazione sempre più coinvolgente con il contenuto attraverso l’utilizzo di tecnologie innovative come la body cam, diventano driver fondamentali per dare al tifoso un accesso privilegiato e inedito”.

    Saranno i giocatori della Juventus ad indossarla “per catturare i momenti del riscaldamento che verranno trasmessi in esclusiva sulla piattaforma di live streaming”. LEGGI TUTTO

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    Zidane a sorpresa: “A 20 anni il momento più brutto della mia carriera”

    Zinedine Zidane è il grande protagonista dell’ultimo episodio del The SKWEEK Show, podcast diretto dalla leggenda del basket Tony Parker. Il quotidiano spagnolo Marca anticipa i migliori aneddoti raccontati dall’ex allenatore del Real Madrid. Dal rapporto con Ronaldo il Fenomeno al momento migliore (e quello peggiore) della sua carriera. Zizou si racconta con il suo connazionale Parker, in uno programma davvero speciale.

    Nello spettacolo, Zidane ha ricordato diversi momenti divertenti della sua carriera, come per esempio uno con Ronaldo, una delle incredibili stelle con cui ha giocato nel Real Madrid dei Galacticos: “È stato divertente quando ero con Ronaldo il brasiliano e mi ha detto: “Oggi ti lancio due palle”. Lo ha detto e lo ha fatto davvero!”. Tra l’altro, l’ex numero 5 blanco non ha problemi ad ammettere, in risposta alla domanda di Parker, che è proprio ‘Ronnie’ il giocatore più forte con cui ha giocato. Zidane insiste sull’importanza di circondarsi di persone di talento per poter migliorare giorno dopo giorno, oltre al brasiliano, che considera una persona “fenomenale” e che “scherzava sempre”. LEGGI TUTTO

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    Yildiz dopo Fagioli, da Allegri solo profezie. E quella novità su Juve-Inter…

    TORINO – Due settimane fa Kenan Yildiz è entrato ufficialmente nei ranghi della prima squadra, anche se fin dalla scorsa stagione Massimiliano Allegri ha messo gli occhi sul giovane trequartista turco arrivato, nell’estate 2022, dalle giovanili del Bayern Monaco. C’era voluta tutta la destrezza di Tognozzi per battere la concorrenza e portarlo a Torino a parametro zero. Il primo impatto nella Primavera di Paolo Montero, poi un anno fa la prima promozione sul campo, l’esordio tra i professionisti con la Next Gen, fino al salto in prima squadra, quest’estate, quando Allegri ha voluto il classe 2005 con sé nella tournée estiva negli Stati Uniti.

    “Yildiz diventerà un giocatore meraviglioso” la sentenza del tecnico, che in fatto di giovani vanta una certa esperienza e fiuto (nel 2018 aveva “battezzato” così Nicolò Fagioli: “È veramente bello vederlo giocare a calcio”). Il trequartista turco vanta già 5 presenze con la prima squadra in Serie A per un totale di 36 minuti (recuperi esclusi) e chissà che il minutaggio non possa incrementarsi con il big match di domenica: tra squalificati, infortunati e acciaccati a centrocampo Allegri ha davvero pochi uomini a disposizione per il Derby d’Italia contro l’Inter e, visto il momento di forma di Yildiz, al pari di Federico Chiesa, non è da escludere un suo utilizzo a partita in corso. LEGGI TUTTO

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    Toni: “L’Inter può svoltare la stagione di Vlahovic. Lautaro? Bomber e leader”

    L’attaccante sullo scontro al vertice e gli attaccanti della Serie A: “L’Inter sulla carta è più forte però Allegri sta facendo un ottimo lavoro. Lukaku? Un grande, ma a Torino e Milano hanno fatto bene a puntare su altri”

    “Lautaro Martinez è sempre più leader e goleador. E la fortuna dell’Inter è che in Europa non lo considerano ancora alla pari degli altri top player e non lo hanno portato via con offerte faraoniche… Gli attaccanti della Juventus hanno smesso di segnare? Sono in quattro (Vlahovic, Chiesa, Kean, Milik) e tutti molto forti: credo sia proprio l’ultimo dei problemi per Max Allegri, i loro gol arriveranno”. Parola di Luca Toni, centravanti dell’Italia campione del mondo di Lippi e Scarpa d’oro nel 2006.  LEGGI TUTTO

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    Buffon: “Pallone d’oro 2006? Ho chiuso la carriera senza alcun rimpianto”

    Gianluigi Buffon, capodelegazione della Nazionale italiana ed ex Juve, ha detto la sua ad un evento.Ecco le sue parole nella serata di premiazione dell’Hall of Fame del calcio italiano, gruppo dove ancora non è presente il Campione del Mondo 2006: “Credo di non esser stato preso ancora in considerazione perché molti mi ritengono ancora in attività . Entrare nella Hall of Fame vuol dire far parte di una élite davvero speciale.Cannavaro nel 2006 mi ha “preso” il Pallone d’Oro? No, devo dire la verità, ho concluso la carriera senza alcun rimpianto. Ho sempre messo davanti i risultati e le soddisfazioni di squadra”. LEGGI TUTTO

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    Milan, c’è anche un problema disciplina: è un Diavolo rosso… di rabbia

    In dodici giornate già 4 espulsioni – la squadra più “inquieta” del campionato – e 32 gialli. Hernandez (6) il giocatore più ammonito del torneo

    Brutti (non sempre, per fortuna), sporchi (non abbastanza: servirebbero più vittorie nelle partite meno “pulite”) e cattivi (lo dicono i numeri). In questo momento incappare in qualche statistica negativa che ha per protagonista il Milan è abbastanza facile e potrebbe anche essere scambiato per accanimento, però alcuni numeri sono incontrovertibili. È il caso della “fedina penale” stagionale del Diavolo, tutt’altro che immacolata. Tra cartellini gialli e rossi, ci sono voci dove – in questo caso purtroppo – il Milan è primo in classifica. Si potrebbe semmai aprire una discussione su alcune decisioni arbitrali – rivedibili, senza dubbio – che hanno contribuito a innescare il giudice sportivo, ma intanto il dato resta. E racconta che quella rossonera è la rosa col maggior numero di espulsioni di questo torneo.

    esperienza—  Siamo arrivati a quota quattro, che in dodici giornate significa evidentemente la media di un rosso ogni tre partite. L’ultimo della lista è Giroud e la cosa fa particolarmente effetto perché Oly è uomo di grande esperienza, eppure non è riuscito a contenersi nel finale bollente di Lecce. D’altra parte un Giroud frustrato dal folle andamento del match dipinge bene il momento attuale del Milan. Dopo il mani di Pongracic a pochi passi dall’area leccese non punito – ecco un esempio di errore arbitrale che ha generato poi conseguenze disciplinari, per quanto la reazione di Giroud in quei termini sia ovviamente sbagliata – Abisso ha mostrato al centravanti francese prima il giallo e poi il rosso diretto. È fra i due cartellini che Oly ha sbagliato, perché l’ammonizione avrebbe dovuto essere un avvertimento sufficiente. Ora, invece, il Milan attende la sentenza del giudice sportivo col fiato sospeso: possibile che siano due giornate di stop, ma – regolamento alla mano – si potrebbe anche arrivare a quattro.

    massacro—  Giroud, come dicevamo è il quarto espulso rossonero in questo campionato. Già, guida il Diavolo davanti a Lecce, Genoa e Monza, peraltro ferme a quota due. Gli altri tre rossi portano i nomi di Tomori (Roma-Milan, terza giornata), Maignan (Genoa-Milan, ottava) e Thiaw (Milan-Juve, nona). Quello di Tomori è figlio di un doppio giallo, gli altri sono rossi diretti come nel caso di Giroud. Inutile dire che in una squadra già massacrata dagli infortuni, perdere uomini-chiave per motivi disciplinari costringe Pioli a poter contare su un numero di rotazioni praticabili molto esigue. Milan ai primi posti anche nella classifica delle ammonizioni: terza piazza a quota 32 dietro Lecce (36) e Juve (33). Contributo cospicuo da parte di Hernandez, che è il giocatore più ammonito del campionato: sei gialli (unico a questa quota), molti dei quali per proteste e non per effettiva necessità di gioco. Quali sono le squadre più “virtuose”. Sono a zero espulsioni Juve, Lazio, Roma, Salernitana, Empoli, Torino, Fiorentina e Inter. Alla casella “gialla”, 16 cartellini per l’Inter, 17 per il Sassuolo e 19 per l’Atalanta. LEGGI TUTTO

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    Koopmeiners, la Premier nel destino. Ma la Dea aspetta un’offerta in stile Hojlund

    Il centrocampista olandese, preso dall’Az per appena 14 milioni, ha già triplicato il suo valore di mercato. Ma la Dea non fa sconti e non lo venderà a meno di offerte irrinunciabili

    La lista delle cessioni da record dell’Atalanta è destinata ad allungarsi. Non a gennaio, ma a luglio, perché alla riapertura della campagna trasferimenti il club della famiglia Percassi e del socio americano Pagliuca è orientato a tenersi i suoi pezzi pregiati, su tutti Teun Koopmeiners, il centrocampista olandese che nei due anni e mezzo finora trascorsi a Bergamo ha già visto quadruplicare il suo valore di mercato. Pescato nell’Az Alkmaar per 14 milioni, adesso vale almeno 50-60 milioni più bonus secondo la dirigenza della Dea, che difficilmente quando fa un prezzo, abbassa le sue pretese. Per informazioni chiedere allo United: la scorsa estate i Red Devils ha provato a giocare al ribasso per Rasmus Hojlund, ma alla fine hanno dovuto pagare 75 milioni fissi più 10 di parte variabile per ottenere il via libera al suo trasferimento a Manchester. Hojlund è la cessione più importante della storia dell’Atalanta, quella che ha portato il maggior incasso e la maggior plusvalenza visto che nell’estate 2022 era stato pagato “appena” 17 milioni dallo Sturm Graz.  LEGGI TUTTO