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    Fabbian e i suoi fratelli: chi sono i migliori centrocampisti italiani U20

    Il “box-to-box” del talento del Bologna non è l’unico a far sorridere il calcio italiano: da Casadei a Prati e Ndour, ecco i nomi da tenere d’occhio. Anche per Spalletti…

    Il primo graffio di Giovanni Fabbian ha entusiasmato il Bologna per la vittoria in extremis contro il Cagliari, ma è soprattutto l’indizio che in Serie A si sta affacciando una generazione di centrocampisti moderni e di spessore.  LEGGI TUTTO

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    Mou poco special a Roma: da Spalletti a Zeman, in 12 hanno fatto meglio di lui

    Ancora primo nella classifica di gradimento di gran parte dei tifosi giallorossi, ma appena tredicesimo nella graduatoria riguardante la media punti in Serie A dei tecnici che si sono seduti per almeno venti volte sulla panchina giallorossa dal 1927 ad oggi. Dopo 79 gare da romanista il bilancio è di 36 vittorie, 19 pareggi e 24 sconfitte, con una media di 1.61 punti a partita. LEGGI TUTTO

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    Buon compleanno Genoa! Ecco l’undici migliore di sempre

    Dal portiere all’allenatore, ecco la formazione ideale rossoblù composta da nomi e volti che hanno fatto la storia del Grifone, per talento o per passione

    Oggi 7 settembre – nell’anno 1893 – nasceva il glorioso Genoa Cricket and Athletic Club (sei anni dopo diventò Football Club). In 130 anni di storia hanno vestito la maglia del Grifone centinaia e centinaia di giocatori. Gli eletti occupano un posto d’onore nella memoria dei tifosi. Abbiamo scelto la Top 11 All Time. È una formazione che comprende talvolta i migliori interpreti del ruolo, spesso i più amati e sempre i più iconici. LEGGI TUTTO

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    Alberto Bigon: “Napoli, Garcia ha le armi per puntare al bis scudetto”

    L’allenatore del tricolore del 1990 valuta il momento degli azzurri: “Il k.o. con la Lazio non può creare alcun allarme”

    Per trentatré anni è stato l’ultimo, da qualche mese è diventato “soltanto” il secondo. La conquista dello scudetto è stata pareggiata da Spalletti, ma ciò che Alberto Bigon è stato in grado di realizzare alla guida del Napoli nel 1990 resterà sempre uno dei capitoli più gloriosi della storia del club. Oggi, a 75 anni, il calcio se lo gode da un’altra prospettiva: più distaccata, meno intensa, sempre lucidamente critica. In pochi, meglio di lui, possono prevedere se Rudi Garcia si potrà aggiungere a quella cerchia ristretta che oltre ai protagonisti già citati vede anche Ottavio Bianchi. «Non c’è dubbio che possa farcela anche il francese, perché la squadra ha tutte le armi per poter concorrere fino alla fine». LEGGI TUTTO

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    Inter da scudetto per gli esperti. Da Sacchi a Capello: “Nerazzurri favoriti”

    Da allenatori come Lucescu e Prandelli, a ex come Bergomi e Grosso: la squadra di Inzaghi ha qualcosa in più delle altre nella corsa al titolo

    Cornacchia-D’Angelo-Schianchi
    7 settembre – MILANO

    Fare pronostici non è mai facile, il rischio di prendere un palo è sempre dietro l’angolo, ma quando dieci esperti concordano all’unanimità si può pensare che una base di verità ci sia. E la verità, secondo voci autorevoli del calcio, è che in Italia l’Inter ha qualcosa in più delle altre: chiamati a rispondere a tre domande (favorita per il titolo, cosa la rende superiore, chi sono le rivali più accreditate), dieci ex calciatori e allenatori hanno messo la squadra di Inzaghi davanti a tutti.  LEGGI TUTTO

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    Leao e Lautaro, modi moderni di essere “dieci”

    Le caratteristiche atipiche, rispetto a chi ha indossato questo numero nel passato, rendono i due giocatori al passo con i tempi in un calcio in continua evoluzione

    Non c’è dubbio che il calcio sia cambiato moltissimo. Una notte – per estremizzare e riderci un po’ – siamo andati a dormire e il giorno dopo non esisteva più il contropiede. Da quel momento chi non parlava di “ripartenze” era un sorpassato, legato a vecchi concetti. C’è stata anche un’epoca in cui si cercava il terzino migliore. Terzino? Macché, siamo matti, d’ora in poi bisogna argomentare di esterni per stare al passo coi tempi. Poi è stata la volta di giochisti e risultatisti, con un dibattito che ha addirittura portato a liti furiose. E pensare che fino a quel momento c’era anche chi, come il sottoscritto, era convinto che Sacchi avesse puntato sul gioco per vincere e Lippi – l’altra faccia di una medaglia splendente – non abbia collezionato cinque scudetti e un Mondiale senza porsi un problema di armonia ed equilibrio. Scegliendo semplicemente una strategia differente. Ecco perché non c’è da sorprenderci – e questo è il tema del discorso – se l’attesissimo derby di Milano sia annunciato come una sfida da 10 assolutamente originale. Già, perché il 10 – non solo inteso come voto che meritano ma come numero di maglia – è quello che contraddistingue Rafa Leao e Lautaro Martinez. Due 10 che più atipici, in controtendenza con il “vecchio” calcio, non potrebbero essere. Un’ala e una punta: solo proporli come “10”, qualche anno fa avrebbe scatenato un oceano di proteste. Perché, istituzionalmente, i numeri 10 sono altri: da Pelé a Maradona e Messi, da Platini a Zico, da Baggio a Totti e Del Piero e potremmo andare avanti all’infinito. Trequartisti e in qualche caso anche di più – fuoriclasse impossibili da imprigionare in un ruolo – che sono passati alla storia e in qualche caso hanno addirittura consigliato di prendere provvedimenti drastici: il ritiro di quel mitico numero 10. Certo è che né Leao e né Lautaro hanno usurpato l’onore, l’onere e comunque il privilegio di indossare una maglia che ha sempre contraddistinto il giocatore speciale: fuori dagli schemi, con un carico di responsabilità superiore. Certo, non sono – come stile di gioco e appunto come posizione in campo – gli eredi di Rivera o di Suarez, per restare alla storia impareggiabile di Milan e Inter. Non hanno il lancio o la bacchetta dei direttori d’orchestra. Però ci sta benissimo che – in quel famoso calcio moderno a cui accennavamo e che ha proposto nuovi concetti – il 10 possa andare elegantemente e legittimamente a spasso sulle loro spalle. Perché Leao e Lautaro non rappresentano il classico stile di gioco del numero 10, ma interpretano un ruolo carismatico e fondamentale di riferimento per tutto il gruppo. LEGGI TUTTO