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    Il Genoa compie 130 anni. Buon compleanno, “guasto d’amore”

    È il titolo della recente canzone di Bresh, tifoso rossoblù la cui storia s’incrocia (anche) con quelle di De André, Brera, Sinatra ed è stata segnata dalle tante disillusioni che si racchiudono in una domanda: “Sei genoano e vuoi anche vincere?”

    Primi a nascere, ultimi a morire. Così recita uno slogan dei tifosi del Genoa. Sul primo assunto, nessun dubbio: il Genoa è il club calcistico più antico d’Italia. Nato il 7 settembre 1893, tra pochi giorni festeggerà il 130esimo compleanno. Quanto al resto, chi lo sa, ma se morisse, il Genoa rinascerebbe un attimo dopo perché ha radici ultracentenarie e profonde, impossibili da estirpare. Genoa è l’equivalente inglese di Genova. A volte qualche telecronista o opinionista disattento ci casca e lo chiama Genova, in italiano, come ai tempi del ventennio fascista, quando le parole straniere erano vietate. Il Genoa si chiama Genoa perché venne fondato da un gruppo di cittadini di sua maestà la regina Vittoria, all’epoca regnante sulla Gran Bretagna e sul relativo impero. Accadde appunto il 7 settembre 1893, alle ore 21, nella sede del consolato britannico di Genova, in via Palestro 10 interno 4. Lo battezzarono Genoa Cricket and Athletic Club: quei signori, per lo più armatori e imprenditori legati ai traffici del porto, erano appassionati di cricket e di atletica. Dal primo giorno prese però corpo una sezione dedicata al pallone, un ramo che diventò via via preminente, fino a determinare il cambio di nome della società, nel 1899: Genoa Cricket and Football Club. Cricket e calcio, un binomio molto british. A Genova resiste il vezzo di dire “Cricket” per dire Genoa. Il simbolo è il grifone, mutuato dallo stemma della città. LEGGI TUTTO

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    Roma, ok Lukaku ma cresce il malumore. E Mourinho finisce nel mirino

    Un punto in tre partite e gioco che non convince. L’arrivo del bomber belga non basta più. E sul tecnico portoghese piovono critiche

    L’arrivo di Lukaku aveva elettrizzato l’ambiente  giallorosso, ma i risultati della squadra, un punto in tre partite. stanno smorzando l’entusiasmo. E sui social, in questo momento, il responsabile è solo lui: José Mourinho. 

    le critiche—  Lo Special One è bersagliato da critiche: “Partita indecenete”; “Preparazione atletica ridicola”;  “Un tiro in porta e la colpa è dell’arbitro”; “La squadra non ha un gioco, non c’è un’identità”; “Non arriva a mangiare il panettone, sono solo alcuni dei tweet, quelli meno duri, contro il tecnico. E Mourinho come ha reagito?

    in silenzio—  Il portoghese al termine della partita ha deciso di non parlare. Mou nel primo tempo aveva protestato e criticato la decisione di concedere il rigore al Milan per fallo di Rui Patricio su Loftus-Cheek. Una scelta che sui social in molti non approvano: “Deve metterci la faccia!”.  LEGGI TUTTO

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    Jovic al Milan, il figlio delle stelle che mandava in panchina Joao Felix

    L’attaccante serbo arriva in prestito secco. La sua è una storia di schiaffi presi e dati, di notti in auto prima di allenarsi e di scommesse vinte e perse. Pioli dovrà valorizzarlo

    Luka Jovic ha visto il suo futuro nelle stelle e gli è piaciuto. Non tanto per passione – astrologia, oroscopo e quant’altro -, bensì per necessità, perché quando dormi sotto le stelle, in auto, con due cuscini sui sedili posteriori, fai fatica a chiudere gli occhi. E allora viaggi con la mente. Jovic pensava al calcio, ai gol in rovesciata, alle doppiette in giro per l’Europa, magari al Real e in Serie A, e alla fine ha realizzato parte dei suoi sogni. LEGGI TUTTO