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    L’Aia sul rigore non dato al Bologna contro la Juve: “Errore evidente di arbitro e Var”

    L’intervento di Iling Junior su Ndoye doveva essere sanzionato. Secondo quanto riportato dall’Ansa, l’Associazione Italiana Arbitri considera “chiaro” l’errore di Di Bello, Fourneau e Nasca

    “Il rigore non concesso al Bologna ieri per il fallo dello juventino Illing jr. su Ndoye è un errore evidente, prima dell’arbitro e poi dei due uomini in sala Var”. L’Aia (Associazione Italiana Arbitri), al telefono con l’ANSA, interviene sul caso del giorno sul fronte arbitrale: e non si nasconde che “lo sbaglio è chiaro”.

    responsabilità—  Ma, a quanto apprende l’ANSA, in ambito associazione arbitrale si ritiene che il primo a non aver interpretato a dovere la dinamica, peraltro lampante, dell’episodio è stato Di Bello. E nella linea data dal designatore Rocchi c’è che la responsabilità delle scelte è principalmente del direttore di gara. La convinzione tecnica dell’AIA è che contrariamente a quel che si pensa è più facile per un arbitro bravo capire un’azione di quanto non lo sia di fronte a un monitor. Detto questo è probabile che i tre, Di Bello, Fourneau e Nasca vengano fermati per uno o due turni, anche se l’orientamento di Rocchi è quello di sospendere gli arbitri soprattutto per questioni disciplinari.  LEGGI TUTTO

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    Da Chukwueze a Romero, c’è un altro nuovo Milan che scalpita: quali prospettive?

    I tifosi osservano le esibizioni di Pulisic, Reijnders e Loftus-Cheek, e si stropicciano gli occhi: troppa grazia, dopo gli stenti del mercato 2022. Christian, Tijjani e Ruben sono, per ora, le punte di diamante dei nuovi arrivi rossoneri e rappresentano un terzo degli affari in entrata. Poi, però, ci sono anche gli altri sei acquisti. Quali prospettive per chi fin qui ha raccolto poco o nulla? Andiamo in ordine alfabetico e partiamo da Chukwueze. Ora come ora è un riservista perché atleticamente è ancora indietro e ovviamente perché Pulisic sta vivendo un inizio di stagione entusiasmante. Ma il nigeriano, in prospettiva, è l’attuale seconda linea con le maggiori probabilità di impiego e le prospettive più rosee. Anche perché… in realtà non è una seconda linea. In questo campionato: 2 presenze da subentrato, 41 minuti, nessun gol. Nel precampionato ha giocato contro: Monza, Trento, Novara. Partite da titolare: 2. Minuti in campo: 154. Gol: 1. LEGGI TUTTO

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    Di Bello e il Var Fourneau fermati per l’errore in Juve-Bologna

    L’arbitro ha valutato male un contatto in area bianconera fra Iling-Junior e Ndoye: non ha dato il rigore, e il Var non è intervenuto

    Non cessano gli strascichi polemici di Juve-Bologna. Anzi, come anticipato ieri, porteranno allo stop dell’arbitro Marco Di Bello, reo di non aver visto un fallo da rigore di Iling Junior su Ndoye, al 71′, e del VAR Fourneau. Un episodio che ha portato anche all’ammonizione dell’allenatore degli emiliani Thiago Motta e all’espulsione del suo collaboratore Simon Colinet, entrambe per proteste. “Ho visto bene io, sono caduti assieme”: questa sarebbe la frase detta da Di Bello alle panchine delle due squadre dopo il contatto in questione. La spiegazione dell’arbitro pugliese spiegherebbe almeno in parte il motivo per il quale poi non si è andati al VAR: la decisione di Di Bello avrebbe di fatto mantenuto l’interpretazione vista sul campo, senza che gli assistenti al monitor lo “forzassero” a riguardare l’immagine.

    l’episodio e la protesta—  Vibranti le proteste del Bologna a fine gara, per bocca dell’ad Claudio Fenucci, ma anche espresse con altrettanta efficacia dal silenzio ostentato di Thiago Motta, che davanti alle telecamere ha risposto alle domande inerenti alla gara, ma non a quelle incentrate sull’episodio da moviola. “Un errore arbitrale clamoroso – aveva spiegato l’a.d. – ha tolto una vittoria che era ormai certa a quel punto, visto che c’erano rigore ed espulsione (di Iling, ndr). Sono qui per difendere il lavoro dei giocatori dell’allenatore e per rispetto della tifoseria. I rapporti tra il Var e il campo vanno migliorati, questi episodi sono allucinanti. È impensabile che un calciatore falciato davanti al portiere non determini il calcio di rigore e l’espulsione”. LEGGI TUTTO

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    Dybala, sospiro di sollievo: niente lesioni ma resta a rischio per Roma-Milan

    Gli esami hanno escluso complicazioni all’adduttore destro. Verrà valutato giorno per giorno. La cautela dettata anche dalla volontà della Joya di rispondere alla convocazione dell’Argentina

    Sospiro di sollievo per la Roma e soprattutto per Paulo Dybala. Le sensazioni positive delle scorse ore infatti hanno trovato conferma nell’esito degli esami strumentali svolti oggi dall’argentino. Gli accertamenti effettuati in mattinata hanno escluso la presenza di lesioni muscolari dopo il fastidio all’adduttore destro avvertito dalla Joya durante Verona-Roma. Una buona notizia per José Mourinho che, nonostante lo scampato pericolo, rischia comunque di dover fare a meno del suo fuoriclasse nel big match in programma venerdì all’Olimpico contro il Milan. 

    cautela—  La zona dove Dybala ha avvertito il fastidio che lo ha convinto a chiedere immediatamente il cambio durante la ripresa della sfida persa dai giallorossi al Bentegodi – adduttore destro – è la stessa che aveva obbligato lo Special One a sostituirlo nel corso dell’amichevole con il Tolosa giocata il 6 agosto. Per questo Mourinho e il suo staff hanno deciso di risparmiare al numero 21 l’allenamento di oggi: la volontà del club giallorosso – e del giocatore – è quella di non correre alcun tipo di rischio e valutare la situazione giorno per giorno. Un orientamento che rende tutt’altro che certa la presenza di Dybala nella sfida con i rossoneri, in programma tra soli quattro giorni. A spingere il giocatore alla cautela inoltre è la volontà di rispondere alla convocazione dell’Argentina per le gare con Ecuador e Bolivia che si disputeranno durante la sosta. Ecco perché una decisione definitiva sul suo impiego all’Olimpico verrà presa soltanto nei prossimi giorni. LEGGI TUTTO

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    Manovra stipendi Juve, ridotta la squalifica di Agnelli: da 16 a 10 mesi

    Parzialmente accolto il ricorso dell’ex presidente bianconero, diminuita anche l’ammenda

    È stato parzialmente accolto il ricorso di Andrea Agnelli alla corte di appello federale per la cosiddetta “manovra stipendi”, caso risalente a quando era ancora presidente della Juventus durante e dopo il lockdown del 2020 a causa della pandemia da coronavirus e il relativo stop al calcio giocato (e al pubblico negli stadi una volta ricominciate le partite). Il risultato di questo parziale accoglimento del ricorso è una doppia riduzione per Agnelli: la squalifica scende da 16 a 10 mesi, l’ammenda da 60mila a 40mila euro. I due provvedimenti erano stati decisi dal tribunale federale nazionale. LEGGI TUTTO

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    Juve, senti Di Francesco: “Barrenechea mi ricorda Magnanelli, vi spiego”

    Intervenuto ai microfoni di Radio 1, il tecnico del Frosinone Eusebio Di Francesco ha parlato anche di Enzo Barrenechea, appena ingaggiato in prestito dalla Juve (a lui ora si aggiungeranno anche Matias Soulè e Kaio Jorge). Ecco il suo commento: “Barrenechea è arrivato adesso, non ha ancora il ritmo, ma è un play che mi piace. Nel calcio si parla tanto di giocatori duttili, lui è il classico play e mi ricorda con le dovute proporzioni Magnanelli al Sassuolo. Juve da scudetto? Sì, al di là delle difficoltà. La Juventus è sempre una squadra di grande potenzialità, di storia, di abitudine e di forza. Negli ultimi anni non è stata competitiva e ora è il momento di tornare ad esserlo”. Carica altri LEGGI TUTTO