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    Pellegrino si racconta: “Sono aggressivo e veloce. E mi ispiro a Sergio Ramos”

    L’ultimo acquisto si presenta a Milan Tv: “Un sogno essere qui, mio nonno è italiano. Darò sempre il massimo. Ho scelto il 31 perché ho segnato il primo gol con questo numero”

    Idee chiare e riferimenti ben visibili: “Sono un difensore veloce, aggressivo, concentrato”. Si descrive così, Marco Pellegrino, il neo acquisto del Milan. Caratteristiche simili a quelle del suo idolo, Sergio Ramos, a caccia di una squadra dopo aver giocato due anni nel Psg: “Mi ispiro a lui e a Romero del Tottenham”. Nel frattempo sogna a occhi aperti. Il Diavolo l’ha acquistato dal Platense per circa 3 milioni. Sarà il quinto centrale a disposizione di Pioli: “È un sogno essere qua, quando ho saputo dell’interesse del club ne ho parlato con la mia famiglia, eravamo emozionati e non ci potevamo credere”.

    origini—  L’argentino ha parlato così a Milan Tv, svelando anche le sue origini italiane: “Sono italiano da parte di nonno, il papà di mia madre. Mi parla spesso di questo Paese e anche lui è felice per me. Sono venuto qui alcuni anni fa con la mia famiglia. Spero di adattarmi in fretta contando sul supporto dei miei genitori. Loro sono sempre con me e insieme conosceremo anche Milano”. Pellegrino vestirà la maglia numero 31: “L’avevo già indossata al Platense. Con questa ho esordito e ho segnato il mio primo gol. Per me è speciale”. Due parole sul suo stile di gioco: “Sono veloce, aggressivo in marcatura. Lavoro duramente e resto sempre concentrato. Darò sempre il massimo”. LEGGI TUTTO

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    L’ombra di Hakimi, il mercato, le incertezze. Ora però Dumfries pare rinato

    Tirato a lucido in estate, l’olandese ha spazzato via le voci di cessioni e si è preso la fascia destra dell’Inter

    Un nuovo inizio per Denzel Dumfries, di quelli che fanno ben sperare tecnico e tifosi. L’olandese è stato una delle note più liete nel vincente esordio in campionato dei nerazzurri, con tanto di 7 in pagella a certificarne la brillante prova. Meglio di lui, contro il Monza, solo quel Lautaro Martinez sempre più leader e trascinatore.  LEGGI TUTTO

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    Carica Cardinale: “Il mio Milan ha del potenziale”. E prepara il colpo in attacco

    Il numero uno del club era al Dall’Ara lunedì sera, per la sua prima trasferta rossonera: “Abbiamo iniziato nel modo migliore, sono felice di congratularmi con Stefano Pioli e con i nostri ragazzi per l’ottima prestazione contro il Bologna”. Sul mercato c’è spazio per un ultimo acquisto nel reparto avanzato

    Dal nostro inviato  Luca Bianchin
    23 agosto

    – bologna

    Iventi del cambiamento soffiano forte su Milano: altro che brezza estiva, qui da giugno sono giorni di bora. Milan e Inter hanno cambiato pelle, acquistando nel complesso 19 giocatori. E il ventesimo già si annuncia: Alexis Sanchez. Venti come lo scudetto – il ventesimo, la seconda stella – che tutta Milano sogna. Milan e Inter sono 19 (campionati vinti) a 19, la grande corsa rischia di essere uno dei temi della stagione. Per ora, calma, siamo solo alla prima giornata ma il clima promette.  LEGGI TUTTO

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    Chiesa-Juve, dialogo per il rinnovo: tutto sulla trattativa

    Il suo contratto scade nel 2025, lui punta a guadagnare quanto l’amico Vlahovic: le parti all’opera per proseguire l’avventura bianconera

    Sotto la Mole, c’è una stella. Risponde al nome di Federico Chiesa: chiedere della maglia numero sette, quella che è stata di Cristiano Ronaldo fino a qualche tempo fa, per chi volesse verificarne la veridicità con i propri occhi. Dalle parti della Continassa lo hanno supportato e coccolato nei momenti bui causati dall’infortunio, ma non hanno mai smesso di credere in lui. E per quanto il bilancio richieda attenzione e priorità, esponendo i pezzi pregiati al rischio di lasciare, nessuno ha mai sperato davvero di salutarlo in questa sessione. Anzi, si spera di rilanciare al più presto e tenerlo in bianconero per più tempo possibile.  LEGGI TUTTO

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    Sacchi e il nuovo Milan: “Reijnders pensa in anticipo, Pulisic mi piace. Ma in due cose si può migliorare…”

    L’ex allenatore e leggenda rossonera analizza il Diavolo dopo la prima uscita in campionato: “Sono soddisfatto, rossoneri padroni del gioco a Bologna e gol arrivati facilmente. Ma…”

    Il Milan vince a Bologna con una prova autoritaria e Arrigo Sacchi, vecchio amico del Diavolo, non può che rallegrarsene, ma, essendo un perfezionista e ragionando ancora come un allenatore e non soltanto come un esperto osservatore di cose calcistiche, si permette di fare una raccomandazione: «Che non pensino di essere già arrivati, perché si fa alla svelta a cadere dalle nuvole e ci si fa anche male… Bisogna che continuino su questa strada e, anzi, che migliorino perché alcune correzioni, a mio avviso, sono necessarie”.                                                                                                                 LEGGI TUTTO

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    Tra fenomeni e meteore, nove francesi cult all’Inter… più 1

    Il Pollicino primatista di presenze e pupillo di Mazzola Benoit Cauet – piuttosto a sorpresa – è il calciatore francese che ha collezionato più presenze con la maglia dell’Inter. 147 in tutte le competizioni, con 7 reti. Non riga l’occhio, ma quando c’era si sentiva. Quattro anni a Milano (1997-2001), dall’Inter di Simoni a quella che passò in un lampo da Lippi a Tardelli. Cauet si era fatto apprezzare per il dinamismo in Francia, cresciuto nel Marsiglia, poi con Caen, Nantes e Psg. A portarlo all’Inter fu Mazzola, che poi – quando divenne ds granata – lo portò al Toro. LEGGI TUTTO