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    Bonucci continua ad allenarsi da solo

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    Adli ha convinto Pioli: adesso può rimanere al Milan

    Il francese, che fino a qualche settimana fa era uno degli esuberi, sta iniziando a convincere il tecnico, che gli ha trovato due nicchie tattiche: così può restare a Milanello

    Nel giorno della sua presentazione, Samuel Chukwueze aveva stupito tutti quando gli era stato chiesto con quale compagno avesse legato maggiormente nei primi giorni a Milanello: “Adli è quello con cui scherzo di più, è molto divertente, mi sta aiutando tanto anche con la lingua. Un giocatore e una persona fantastica che mi ha dato da subito una mano”. Insomma, fra tutti i nomi che ci si poteva aspettare, Yacine non era esattamente il primo della lista. LEGGI TUTTO

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    La versione di papà Samardzic: “Accordo Inter con la Pimenta, ma lei non c’entrava nulla”

    Il padre del centrocampista dell’Udinese: “Non è stata una questione di soldi o commissioni. Non hanno voluto parlare con noi”

    “L’Inter voleva chiudere con la Pimenta ma non c’entrava nulla, l’ho vista una volta sola in vita mia, non so come si sia infilata”. Il papà di Lazar Samardzic ha raccontato in una intervista a SportItalia la sua verità sul caso del mancato passaggio del centrocampista dell’Udinese all’Inter. 

    il problema di comunicaziOne—  Secondo il papà di Samardzic “L’Inter ha fatto un errore: ha fatto tutta la trattativa e ha chiuso l’affare con una persona che non aveva il permesso per farlo”. E il riferimento è alla Pimenta: “Ma io l’ho vista una volta sola nella mia vita. Non so lei come abbia fatto a infilarsi in questa cosa, perché la trattativa era tra Udinese e Inter: poi ci siamo trovati lei in mezzo, che voleva chiudere l’affare senza il nostro permesso. Quindi quando ho ricevuto la bozza di contratto dall’Inter e abbiamo visto che c’era lei come intermediaria e rappresentante di Lazar, abbiamo chiesto che questo fosse cambiato”. 

    la rottura—  L’unico incontro con Marotta e Ausilio, racconta nell’intervista a SportItalia, è dell’11 agosto. Per papà Samardzic non è stata una questione di soldi. “Io ho detto ‘scusate mi dispiace ma è un errore, se voi avete delle prove riguardo questa cosa ok, ma visto che non le avete non è colpa nostra’. Mi dispiace, ma abbiamo dimostrato che noi volevamo andare all’Inter e che non abbiamo mai parlato di soldi”. Secondo papà Samardzic la rottura sarebbe avvenuta alla sua richiesta di vedere i numeri del contratto. “La prima volta che mi sono seduto nell’ufficio dell’Inter, ho detto a Mr. Ausilio: ‘Guarda, io non ho mai visto nessun contratto finora, nessuna offerta’. Allora lui me l’ha stampata in quell’appuntamento e io gli ho detto: ‘Ecco, ora è la prima volta che vedo questi numeri’. Ed è finito tutto, ha detto che non avevamo più nulla di cui discutere, ha detto che l’Inter ha 150 anni di storia, che ha fatto la Finale di Champions… E io gli ho risposto ‘Certo hai ragione, ma qui c’è stato un errore di comunicazione, mi spiace’…”. E sul futuro il padre di Samardzic dice: “Magari con un altro club, la prossima volta. Noi non abbiamo nulla di cui pentirci, perché non avrei potuto fare nient’altro, visto che l’Inter non voleva parlare con noi”. Per ora non c’è fretta di cambiare: “Ha 3 anni di contratto e un futuro davanti per cambiare club: quando troveremo una situazione perfetta per tutte le parti in causa, per il club e per noi, vedremo”. LEGGI TUTTO

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    Così il Gallo Belotti è tornato a cantare

    Dal lungo digiuno al rinnovo a sorpresa fino alla doppietta in Roma-Salernitana. Storia di un attaccante ritrovato

    Nella percezione di ognuno di noi un anno può volare via in un lampo, come durare una vita. Dipende tutto dalle situazioni, gli incontri e le realtà che la vita – o il destino – ci pongono davanti. Perché la felicità, il dolore, la serenità o la preoccupazione hanno il potere di accelerare o congelare lo scorrere del tempo. Proprio per questo, stabilire a quale velocità siano stati vissuti gli ultimi 365 giorni da parte di Andrea Belotti rischia di rivelarsi tutt’altro che semplice. Nel giro di un anno infatti l’attaccante della Roma ha vissuto fasi alterne della sua carriera – anche se limitarsi alla sfera professionale potrebbe rivelarsi riduttivo – vivendo stati d’animo contrastanti che hanno condizionato il suo rendimento in campo. Perché se è vero che la doppietta segnata alla Salernitana assomiglia tanto a un raggio di luce di prima mattina, metaforicamente la “notte” del Gallo si è rivelata molto più pensante del previsto tra incubi, angosce e delusioni.  LEGGI TUTTO

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    Roma-Zapata, avanti a oltranza. Ma l’accordo ancora non c’è

    C’è ancora differenza tra la richiesta della Dea e l’offerta giallorossa per il centravanti: il punto sulla trattativa

    Uno ha ripreso finalmente a segnare, cosa che non gli succedeva da ben 34 partite di campionato. L’altro può arrivare da un momento all’altro, anche se poi ci sono ancora parecchie cose da sistemare. Ma oramai sembra che la coppia possa essere proprio quella, Belotti e Zapata, anche se i tempi non sono destinati ad essere brevi. L’attacco della terza Roma di Mourinho alla fine però poggerà sulle loro spalle, a meno di clamorosi colpi di scena. Perché i due gol (e potevano essere tre con quello annullato per mezzo piede in fuorigioco) segnati dal Gallo alla Salernitana hanno rasserenato assai. E perché a dieci giorni dal mercato è difficile andare a trovare altro. 

    IL COLOMBIANO—  Il general manager Tiago Pinto, infatti, ieri si è concentrato su Duvan Zapata, l’attaccante colombiano che la Roma ha messo nel mirino da tempo. Le voci si sono rincorse per tutta la giornata tra accordo fatto, sbarco del giocatore e firma imminente. La realtà è invece che la Roma e l’Atalanta devono ancora trovare un accordo definitivo, visto che i nerazzurri continuano a chiedere dieci milioni garantiti (tra prestito e obbligo di riscatto) mentre la Roma – che è entrata nell’ottica di idee di prendere il giocatore a titolo definitivo – vuole spendere di meno, al massimo 6-7. Insomma, c’è da lavorarci ancora su, anche se poi l’impressione è che la fumata bianca possa arrivare, ma non a breve. Prima di far partire il colombiano, infatti, i nerazzurri devono trovare un sostituto, considerando anche il recente infortunio di El Bilal Touré. Un tentativo con la Juve è stato fatto anche con Iling-Junior, che è un giocatore diverso da Zapata, ma con cui Gasperini potrebbe anche adattarsi a giocare in modo diverso. Intanto, però, ieri l’allenatore dell’Atalanta e Zapata hanno avuto un colloquio, dove il tecnico ha garantito al colombiano che lo utilizzerà sempre fino a che lo avrà a disposizione. A lui la Roma ha offerto un contratto di circa 3 milioni di euro più bonus, anche per convincerlo ad accettare. Zapata sperava infatti di restare fino alla fine a Bergamo, dove oramai ha il centro della sua vita. L’Atalanta, invece, punta a cederlo, anche perché se non lo fa ora difficilmente monetizzerà in futuro. Se dovesse arrivare la fumata bianca, Zapata verrà comunque a Roma da solo, visto che la moglie Diana preferisce restare a Bergamo, per seguire alcune attività professionali. Tutto questo proprio mentre Marcos Leonardo è destinato a restare al Santos. “Ero fuori di testa per l’offerta e per la promessa del presidente di cedermi. Ma ora è tornato tutto a posto, sono pronto a dare tutto per il Santos”, le sue parole dopo il gol al Gremio. E intanto tra i rumors di mercato ieri ha preso sempre più piede la suggestione-Lukaku, con la Soulokou che sarebbe a Londra in queste ore. 

    L’ITALIANO—  Nel frattempo, allora, c’è un Andrea Belotti che sembra davvero diverso rispetto a quello della scorsa stagione. Qualcosa si era intuito anche nella pre-season, dove Belotti aveva spesso segnato. Ma contro la Salernitana è stato un pericolo costante per gli avversari. “Finalmente sto bene,rispetto alla scorsa stagione ho fatto la preparazione e mi sento al 100%”, ha detto il Gallo nella pancia dell’Olimpico. Che poi ha aggiunto: “So che posso dare una mano. Il nuovo attaccante? Società e mister stanno valutando. Per quanto riguarda me, quando entro in campo devo dare il massimo e aiutare la squadra a vincere”. E così farà anche sabato a Verona, dove toccherà ancora a lui guidare l’attacco romanista. Dopo 34 partite di campionato è tornato finalmente a sorridere. E non vuole fermarsi proprio ora. LEGGI TUTTO

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    Pellegrino, iniziate le visite mediche. Poi a Casa Milan per la firma sul contratto

    Il difensore argentino prelevato dal Platense ha cominciato la trafila che lo porterà a legarsi col club rossonero per i prossimi cinque anni. E’ il nono acquisto del Diavolo in questa estate

    La lunga giornata che porterà Marco Pellegrino a essere un nuovo giocatore del Milan procede secondo programma. Il 21enne difensore centrale prelevato dal Platense e atterrato ieri sera a Linate mentre i rossoneri erano impegnati a Bologna, ha iniziato le visite mediche presso la clinica milanese La Madonnina. A seguire l’idoneità sportiva al Coni e infine, nel pomeriggio, trasferimento a Casa Milan per la firma sul contratto.

    le cifre—  Pellegrino si legherà al Diavolo per cinque anni ed è costato 3 milioni, più bonus e una percentuale sulla futura rivendita del 10%. E’ il nono acquisto del mercato estivo rossonero e sarà il quinto centrale difensivo a disposizione di Pioli. Un acquisto, quindi, in prospettiva. LEGGI TUTTO