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    Rivera aveva un gemello diverso: “Pirata” Rosato, il picchiatore gentile

    Ottant’anni fa oltre al Golden Boy nasceva anche il suo scudiero: insieme hanno vinto tantissimo nel Milan conquistando pure l’Europeo 1968

    Ottant’anni fa – il 18 agosto 1943 – nasceva quello che di Gianni Rivera, celebrato giustamente oggi un po’ ovunque, sarebbe stato a lungo lo scudiero, il gemello diverso, l’amico fragile. Parliamo di Roberto Rosato che se n’è andato di malattia nel 2010 e che l’occasione – la festa per Rivera – riporta d’attualità e facilita l’innesco di una storia diversa e speciale.  LEGGI TUTTO

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    Rivera spiegato a chi non l’ha visto giocare

    Tra i migliori di tutti i tempi, primo Pallone d’Oro italiano. Poteva giocare in tre ruoli: era geometrico e goleador, carismatico e corretto, lineare e imprevedibile. Tutto in un solo giocatore

    Descrivere Gianni Rivera a un bambino che adesso si avvicina al calcio è abbastanza semplice. Lo si prende da parte e gli si dice: “Il Gianni era uno che faceva cose che gli altri neanche immaginavano”. Il bambino, magari, vi guarderà stupito e incuriosito, e domanderà: “Che cosa faceva?”. “Tutto. Dribbling. Lanci millimetrici. Passaggi precisi. Cross. Tiri. Gol. Una volta ha pure vinto la classifica dei cannonieri”. A quel punto il bambino, sempre più coinvolto nella storia, vi chiederà a chi assomiglia dei giocatori di oggi e allora per voi sarà difficile proseguire nella spiegazione, perché il Gianni non è paragonabile a nessuno: ha molte caratteristiche di uno o dell’altro, ma la differenza è che lui le univa in uno stile assolutamente personale, mentre i campioni di oggi le distillano e non ne concedono che poche gocce agli assetati spettatori.  LEGGI TUTTO

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    Chiellini: “Scudetto? Inter e Napoli davanti alla Juve. Bonucci meritava un’uscita diversa”

    L’ex capitano bianconero: “Sono sorpreso dalla decisione di  Mancini e dico sì a Spalletti: è il tecnico giusto. Mi dispiace per Leo, non ci sono né vincitori né vinti nel suo caso”

    Giorgio Chiellini a Los Angeles dice di essersi un po’ “depurato” dalle problematiche italiane. La politica, le noie della vita quotidiana… Quando si parla del nostro calcio, però, il Chiello si scioglie. A cominciare dal caso Mancini che ha scosso la Nazionale… “Sono sorpreso come tutti”, ammette. LEGGI TUTTO

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    Sette nazionalità diverse: ecco come sarà il Milan con 11 stranieri in campo a Bologna

    Nel posticipo della 1ª giornata di Serie A, il Milan sfida il Bologna al “Dall’Ara”. Complice l’infortunio di Calabria, il tecnico rossonero, Stefano Pioli, schiererà un 11 di giocatori stranieri. Era capitato una sola volta in precedenza nella storia milanista: nello scorso campionato nella gara interna contro la Salernitana. Ecco la probabile formazione del Milan per la partita contro i rossoblù LEGGI TUTTO

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    Makoumbou: “Arrivo dalla banlieu. E ora sfido Pogba”

    Nello scorso campionato di serie B ha giocato 36 partite segnando un gol e conquistando la promozione. Adesso scalpita per l’esordio in A, seguendo i consigli di mister Ranieri

    Ha rischiato grosso, restando fermo più di un anno. Ma alla fine ha vinto lui, Antoine Makoumbou, franco-congolese, regista venticinquenne che lunedì a Torino debutterà in Serie A con il Cagliari, col quale ha giocato, e bene, lo scorso campionato di B. Quella di Antoine è la storia di tanti: figlio della Banlieu parigina, la famiglia è arrivata in Europa col barcone. “Dopo due tentativi falliti, al terzo ce l’hanno fatta e ora vivono ancora nella Banlieu”, racconta lui. Che aveva un solo sogno: diventare un calciatore. LEGGI TUTTO

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    Mazzitelli: “Di Francesco è uno dei migliori, saremo la squadra sorpresa”

    Il capitano del Frosinone commenta il ritorno in A dopo quattro anni. “Kvernadze come Kvara? Non iniziamo coi paragoni, si fa del male”

    Da “mister promozione” a “mister salvezza”. Luca Mazzitelli, nuovo capitano del Frosinone, ritrova la A dopo 4 anni. Nel frattempo, ha vinto i playoff con il Monza due stagioni fa e dominato la Serie B col Frosinone l’anno scorso. “Sono contento, dopo tanto lavoro, di tornare al top. Non vedo l’ora di iniziare”. LEGGI TUTTO

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    Napoli, è fatta per Gabri Veiga: 30 milioni più bonus al Celta

    Per il centrocampista spagnolo contratto quinquennale da 2 milioni a stagione. La prossima settimana a disposizione di Rudi Garcia 

    Il Napoli ha trovato l’accordo con il Celta Vigo per l’acquisto del centrocampista spagnolo Gabri Veiga, classe 2002 nazionale Under 21, anche se tutti i contratti debbono ancora essere sottoscritti. Ai galiziani andranno 30 milioni più altri 6 di bonus.

    contratto—  Con il giocatore, autore di 11 reti nell’ultima Liga, è pronto un quinquennale da circa 2 milioni di euro netti. Si attende a breve il suo arrivo in Italia per le visite mediche e dalla prossima settimana potrà essere a disposizione del tecnico Rudi Garcia. LEGGI TUTTO