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    Filippo Galli: “La difesa del Milan tornerà quella scudetto. Ma serve un innesto”

    L’ex rossonero: “Dopo il titolo, un eccesso di sicurezza. Ora vedo cali di tensione. Tomori tornerà ai suoi livelli, Thiaw un bel prospetto. Bartesaghi vice Theo: ci si può lavorare. Contento per il rinnovo di Abate, se lo merita. Camarda andrà sostenuto sotto tutti gli aspetti”

    Usa ancora la prima persona plurale – il “noi” – e viene da pensare che lo userà per sempre. “Abbiamo”, “siamo”, “giochiamo”: quando Filippo Galli parla di Milan, è come se ci fosse ancora dentro. Tifoso nel midollo e osservatore attento del mondo rossonero in qualità di ex giocatore, responsabile del settore giovanile e, da qualche tempo, blogger appassionato con il suo “La complessità del calcio” (Filippogalli.com). LEGGI TUTTO

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    L’ira dell’Aic: “Calpestata la dignità di Bonucci. Juve, reintegralo subito”

    Il presidente del sindacato calciatori, Calcagno, all’Ansa: “Per Leo danno grave, sta perdendo grandi opportunità, anche la maglia azzurra”

    “La situazione che sta vivendo Leonardo Bonucci è paradossale: è oggettivamente fuori rosa, subisce condotte illegittime e vietate dall’accordo collettivo, viene calpestata la sua dignità. La Juve lo deve reintegrare subito, sta subendo danni professionali gravi”: non usa mezzi termini l’Associazione Calciatori, per bocca del suo presidente Umberto Calcagno. 

    in campo—  In una intervista all’Ansa il numero uno del sindacato calciatori, scende in campo “con il capitano della Nazionale, al quale questa vicenda sta precludendo opportunità importanti, compresa la maglia azzurra. Bonucci è la punta dell’iceberg di numerose situazioni. Poi c’è chi, come lui, ha le spalle larghe e va avanti a petto in fuori, e chi invece subisce”. LEGGI TUTTO

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    Thuram, il precampionato da zero gol preoccupa. Pesa l’eredità di Lukaku e Dzeko?

    Il francese, arrivato a parametro zero dal Borussia Mönchengladbach per fare da riserva a Big Rom, adesso è titolare accanto a Lautaro, ma deve assimilare i nuovi movimenti e il calcio della Serie A.  

    Nell’intervista alla Gazzetta dello Sport del 31 luglio, Marcus Thuram ha promesso più dei 13 gol firmati lo scorso anno al Borussia Mönchengladbach, ha parlato delle sue caratteristiche tecniche (“Sono molto diverso rispetto a Lukaku”) e ha sottolineato che “quello di centravanti è il ruolo che preferisco perché posso stare più vicino alla porta. L’ho ricoperto per la prima volta lo scorso anno, dopo essere stato utilizzato sempre come esterno”. Finora però il figlio di Lilian non è ancora riuscito a segnare con la maglia nerazzurra: nelle cinque amichevoli che ha disputato non ha mai battuto il portiere avversario e qualche occasione non l’ha sfruttata a dovere. Ad Appiano Gentile la parola d’ordine è vietato fare processi al ventiseienne nato a Parma perché un periodo di adattamento era stato messo in preventivo (lo ha “scontato” anche Lukaku nel 2019…), ma nessuno nasconde che avere sulle spalle il peso del paragone con Dzeko e Big Rom (fatto da tifosi e media, non dalla dirigenza o dallo staff tecnico) un po’ è destinato a pesare. Dovrà essere bravo Marcus ad… alleggerirsi segnando quei gol che finora non ha realizzato. LEGGI TUTTO

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    Fenomeni, meteore e incompresi: Carlos Augusto e gli esterni brasiliani all’Inter

    Due stagioni con 26 presenze e un gol (in Coppa Italia contro il Benevento nel gennaio 2019), poi una sfilza di prestiti e un brutto infortunio la scorsa estate – trauma distorsivo al ginocchio sinistro – che lo accompagna alla scadenza del contratto con l’Inter. Dalbert Henrique, da Barra Mansa, è attualmente senza squadra. È l’ultimo brasiliano, prima di Carlos Augusto, a calcare la fascia sinistra nerazzurra. A Milano sperano che il giocatore in arrivo dal Monza sappia fare meglio.  LEGGI TUTTO

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    Duttile, giovane e… italiano: così Cambiaso scala le gerarchie

    La Juve lo ha dato in prestito al Bologna prima di riportarlo a Torino. E ora ha tutte le carte in regola per ritagliarsi una stagione di primo piano

    La Juve su Andrea Cambiaso ci aveva visto lungo. Lo ha seguito e corteggiato per diverso tempo, non se lo è fatto scappare quando bisognava dimostrare di avere una marcia in più rispetto alla concorrenza che cominciava a muoversi attorno all’esterno classe 2000. Un affare da 8 milioni e mezzo, più altri eventuali 3 di bonus – in favore del Genoa – in caso di obiettivi maturati sul campo. Il tempo ha dato ragione a chi lo ha scelto: l’estate scorsa Max Allegri gli chiese di fare ancora una stagione d’esperienza, dopo aver giocato poco ma bene al Genoa, salvo poi pensare al suo rientro già a gennaio, quando c’era emergenza sulle corsie. Stavolta, alla fine della tournée, lo ha promosso a pieni voti, consegnandoli una maglia.  LEGGI TUTTO

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    La classifica dei tifosi: la Juve resiste alle inchieste ed è prima, boom del Napoli

    Le nuove rilevazioni di StageUp e Ipsos sul pubblico in Italia. La Serie A blinda il suo bacino dopo il Covid. Ecco i dati di tutte le squadre 

    I tifosi della Juventus giurano alta fedeltà ai colori bianconeri, l’Inter sorpassa il Milan, il Napoli fa boom. Sono questi i verdetti dell’ultimo monitoraggio del tifo calcistico di StageUp e Ipsos. Parliamo della ricerca Sponsor Value, indagine demoscopica realizzata su un campione di 1.800 persone rappresentativo della popolazione italiana di età compresa tra 14 e 64 anni.  LEGGI TUTTO

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    Debutta Silvio Berlusconi Boahene, il papà lo ha chiamato così per gratitudine

    Il 17enne è sceso in campo con la Virtus Castelfranco, squadra modenese che parteciperà al prossimo campionato di Eccellenza. Il padre ghanese: “A Berlusconi devo il mio permesso di soggiorno”

    La gratitudine può avere diverse forme. Può trasformarsi in un dono, in un riconoscimento, magari in un tatuaggio. I più audaci portano però la propria riconoscenza a livello pro, “regalando” alla persona da ringraziare il nome del proprio figlio. Ed ecco allora che in un’amichevole della Virtus Castelfranco, squadra modenese che parteciperà al prossimo campionato di Eccellenza, fa il suo ingresso in campo Silvio Berlusconi Boahene, un diciassettenne di Modena pronto a vivere contro il Conticella l’emozione del debutto con la squadra dei grandi, subentrando tra l’altro a Enrico Raspadori, fratello maggiore di Giacomo. Ma è ovviamente quel nome, Silvio Berlusconi, a fare notizia.

    la scelta—  È stato suo padre, Anthony Boahene, operaio ghanese arrivato in Italia nel 2002 a Palermo per trasferirsi a Modena due anni dopo, a scegliere quel nome tanto impegnativo: “Volevo chiamarlo come un grande capo politico, di cui mi piaceva tutto e a cui devo il mio permesso di soggiorno”, ha spiegato il signor Anthony alla Gazzetta di Modena. Gratitudine dunque. Nota a margine: in casa Bohaene si tifa Milan, sarebbe stata incomprensibile una scelta diversa… LEGGI TUTTO

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    Da Retegui a Choupo-Moting, tutti i 9 seguiti dall’Inter prima di Arnautovic

    L’italo-argentino è stato il primo obiettivo in ordine di tempo, salvo poi virare su altri profili perché ritenuto troppo simile a Lautaro. In primavera, quando il bomber di San Fernando festeggiava l’esordio azzurro con due reti nelle prime due uscite, pareva tutto apparecchiato in virtù di un accordo di massima tra i nerazzurri e il giocatore. Poi il cambio di piani e l’inserimento del Genoa, assicuratosi l’ex bomber del Tigre per 12 milioni più bonus. LEGGI TUTTO