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    Il francese Laurance vince il Mondiale Under 23. L’azzurro Milesi quinto

    Argento al portoghese Antonio Morgado e bronzo allo slovacco Martin Svrcek. Domani le donne con un’Italia d’assalto senza Longo Borghini e con Balsamo in recupero dopo l’incidente di due mesi fa a Londra

    Il francese Axel Laurance, 22 anni, che corre nel team giovanile dell’Alpecin-Deceuninck di Van der Poel, ha vinto il Mondiale Under 23 a Glasgow (164 km): con una fuga solitaria di 25 km, è riuscito a resistere al rientro degli inseguitori, dove è stato attivissimo l’azzurro Lorenzo Milesi (oro nella cronometro). A 2”, argento al portoghese Antonio Morgado e bronzo allo slovacco Martin Svrcek. Quinto Milesi, anche troppo generoso nel finale. Nel 2024 Laurance passerà professionista proprio con Van der Poel. L’Italia ha corso benissimo, ma ha pagato l’incidente meccanico a Buratti (la nostra punta) proprio nel momento caldo; De Pretto ha chiuso nel gruppo degli inseguitori a circa 2’. Gli azzurri avevano vinto due degli ultimi tre Mondiali con Samuele Battistella nel 2019 e Filippo Baroncini nel 2021: nel 2020 il Mondiale non si era disputato per il Covid. 

    domani le donne—   Domenica le prove in linea del Mondiale si chiudono con quella femminile: partenza da Loch Lomond, tratto in linea di 60 km, e poi 6 giri del circuito di Glasgow (14,3 km a tornata). In totale 154 km e 2.229 metri di dislivello. Sarà una gara molto dura per le ragazze, con un’Italia d’assalto senza Longo Borghini e con Balsamo in recupero dopo l’incidente di due mesi fa a Londra. Il c.t. Paolo Sangalli schiera queste sette cicliste: 9 Elisa Balsamo, 10 Elena Cecchini, 11 Eleonora Gasparrini, 12 Barbara Guarischi, 13 Soraya Paladin, 14 Silvia Persico e 15 Chiara Consonni. Al via ben 207 ragazze di 71 nazioni, un record. Le favorite: le olandesi Vollering, Vos e Wiebes, la belga Kopecky, la polacca Niewiadoma, l’australiana Brown. In un circuito così tecnico, la nostra leader sarà Silvia Persico, bronzo nel 2022, con Soraya Paladin alternativa. LEGGI TUTTO

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    Kovacic e Paquetà, due talenti che in Italia non siamo stati bravi a capire

    Il brasiliano corteggiato dal City dove gioca anche il croato sono ormai campioni molto quotati. Approdati a Milan e Inter giovani, il calcio italiano non li ha saputi aspettare

    Il calciomercato offre sogni e chiede in cambio il rischio della smentita, dell’illusione. La sua storia fatta di finte e ventagli, di desideri e di avidità, di volti che partono e tornano e girano intorno non solo confeziona squadre che poi – spesso – non giocheranno mai, ma fa partire anche commenti, considerazioni, verdetti e frasario che poi non tiene alla prova della realtà. Succede in queste ore con Paquetà: andrà al City? Sembra impossibile che resti al West Ham, davanti alla possibilità di giocare nel club più forte del mondo, così come sembra impossibile una resistenza a oltranza della società di Stratford: eppure può succedere, in Premier le squadre vivono il mercato con meno costrizione, operando con più agio, possibilità e dunque libertà.  LEGGI TUTTO

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    Il tuttofare Krunic, Dominguez o Grujic. Milan, chi davanti alla difesa?

    Il bosniaco destinato a rimanere, ma al centro della mediana servirebbe un’alternativa. Il Diavolo ha puntato l’argentino del Bologna e il serbo del Porto. Li abbiamo messi a confronto

    Il chiarimento è arrivato dopo il trofeo Berlusconi vinto contro il Monza: “Centrocampo? Mi piace così com’è”. Stefano Pioli lo ha spiegato: è soddisfatto degli uomini messi a disposizione dal mercato, ma soprattutto ha fiducia nei soldati con cui ha già vinto tante battaglie. Uno degli ultimi dilemmi nella costruzione del nuovo Milan sarà però capire come dare la linea alla regia, decidere chi sarà lo scudiero del Diavolo davanti alla difesa. Il punto di partenza è Rade Krunic, oggi in cima alle gerarchie, ma sullo sfondo non tramonta l’idea di dare profondità al reparto con un nuovo elemento. LEGGI TUTTO

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    De Ketelaere, nuova vita: il piano di Gasp per farlo esplodere

    All’Atalanta il talento inespresso del Milan punta al riscatto. Gasperini gli chiede la fantasia di Ilicic

    Andrea Elefante-Luca Bianchin
    12 agosto – MILANO

    Charles De Ketelaere è un passo dall’Atalanta. La giornata di ieri è stata importante e ha avvicinato molto il giocatore a Bergamo. I problemi da risolvere, ieri mattina, erano gli stessi degli ultimi giorni: l’accordo con gli agenti di CDK su commissioni e ingaggio per il 2024-25, quando De Ketelaere potrebbe essere un giocatore dell’Atalanta. Questo venerdì di agosto ha portato nuovi passi avanti, quasi sicuramente decisivi.  LEGGI TUTTO

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    Carlos Augusto-Inter, ci siamo: al Monza 13 milioni più bonus. Gosens va all’Union Berlino

    L’Inter sta mettendo a segno l’acquisto di Carlos Augusto dal Monza. La trattativa per l’esterno sinistro brasiliano, sulla base di un prestito con obbligo di riscatto a 13 milioni (più 3 di bonus), è in stato avanzato e dovrebbe concludersi in giornata: proprio in queste ore l’ad brianzolo Adriano Galliani è nella sede dell’Inter per definire gli ultimi dettagli. Propedeutica a questo affare è la cessione, ormai definita, di Gosens all’Union Berlino per circa 15 milioni. Il Monza, dal canto suo, girerà il 40% dei proventi della vendita di Carlos Augusto al Corinthians, in base a un diritto sulla rivendita.

    saldo zero—  L’Union Berlino aveva chiesto Gosens all’inizio del mercato per poi dileguarsi. Si è rifatto vivo negli ultimi due giorni e il giocatore, che sembrava riluttante, alla fine si è convinto ad accettare il trasferimento in patria. Entro sera dovrebbe arrivare il sigillo sulle due operazioni, che sono contestuali e che, per l’Inter, comporteranno un saldo zero tra entrate e uscite. Inzaghi avrà così a disposizione per la fascia sinistra un giocatore meno fisico di Gosens e più simile a Dimarco.  LEGGI TUTTO

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    Milan, chi tira in porta? Giroud ci riprova, ma là davanti ci vuole un aiuto

    Otto nuovi arrivi, ma tra questi nessun uomo gol. In contraddizione con la tradizione degli attaccanti rossoneri, nel solco di Rivera e Van Basten

    Colpi improvvisi. In panchina, in campo, fuori e ai margini. Il Milan, primo in molti settori, è stato spesso in testa anche per fantasiose trattative di mercato. La sua storia è piena di giravolte e clamorose performance. Ampie, improvvise e last minute, prima e dopo Silvio Berlusconi. Una volta comandava Giuseppe Viani, detto Gipo. Scopritore di talenti e abilissimo uomo di mercato. Lo chiamavano Sceriffo, quando inseguiva qualcuno lo catturava.  LEGGI TUTTO

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    Rovella e Kamada, la Lazio cambia faccia

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