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    Thiago Motta: “Arnautovic? Alla sua età è giusto considerare certe offerte”

    Parla il tecnico del Bologna, dopo che il fratello-agente aveva di fatto chiesto la cessione e dopo che l’Inter avrebbe riacceso l’interesse per l’austriaco

    All’improvviso il Bologna si rende conto che potrebbe perdere Marko Arnautovic. A provocare uno squarcio nel cielo rossoblù sono state le parole pronunciate martedì sera a Sky da Danijel, il fratello-agente dell’attaccante austriaco, con le quali ha fondamentalmente chiesto la cessione: “I patti erano chiari, fosse arrivata un’offerta da un top club sarebbe stata considerata se Marko avesse desiderio di partire. L’offerta è arrivata”. 

    risposta—  Thiago Motta lo scorso maggio aveva detto che un giocatore di quell’età non può lasciarsi sfuggire un ultimo treno della carriera da una squadra che fa le coppe. “Continuo a pensarla così – ha detto nella conferenza stampa alla vigilia della gara di Coppa Italia contro il Cesena di domani sera (venduti 12mila biglietti) –. Qualunque 34enne è giusto che consideri una situazione di questo tipo. Comunque Marko sta bene e domani sicuramente giocherà. Di mercato potete parlare con la società, sia lui sia i dirigenti sanno come la penso”. La squadra interessata ad Arnautovic è l’Inter, il Bologna continua a fare muro ma le parole del fratello-agente sono state molto chiare e se si arrivasse a un’offerta attorno ai 10 milioni di euro l’operazione potrebbe concretizzarsi. A quel punto i rossoblù, che attendono Ndoye in città stasera, dovrebbero mettersi alla ricerca di un centravanti. LEGGI TUTTO

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    15 anni, oltre 500 gol, la fama di fenomeno, il debutto con Pioli: chi è davvero Camarda

    Classe 2008, appena promosso nella Primavera di Abate, il più chiacchierato dei giovani rossoneri ha debuttato in prima squadra nell’amichevole col Trento. Il Milan lo “protegge” da tempo e per lui ha un progetto preciso

    Francesco Camarda è venuto al mondo dopo un pomeriggio di gol al Castellani. Una di quelle giornate in cui il Milan di Ancelotti sfoggiava calcio in giro per l’Italia. Contro l’Empoli, il 9 marzo 2008, i rossoneri archiviano subito la pratica con tre schiaffi firmati Pato, Ambrosini e Kakà, dando anche ai toscani l’illusione di poter strappare un punto contro i campioni d’Europa e del mondo. Senza successo ovviamente. LEGGI TUTTO

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    Da Totò a Osimhen, ora l’Arabia dei napoletani non è più felice

    Dai riferimenti cinematografici come terra di occasioni, al nuovo campionato ipermilionario che porta via i campioni neoscudettati

    In “Totò d’Arabia” (1965) lo sceicco Alì el Buzur adottava l’Agente 00Ø8 che aveva beffato la CIA e l’Intelligence Service britannico nella corsa al petrolio, ereditando la raffinazione e fondando a San Giovanni a Teduccio la compagnia petrolifera Totòil. C’è anche un “Totò sceicco” (1950) ma lì si concentrava sulla presa in giro di Rodolfo Valentino e della legione straniera, pur divenendo sempre figlio di uno sceicco, questa volta per nomina della sorella e senza adozione. Ma l’opera di Totò è adattabilissima a tutto, come solo Dante Alighieri, e come i cinesi – vecchi assalitori del calciomercato – usano “I Ching”, noi possiamo usare i film di Totò. E adesso che Arabia e sceicchi assaltano Napoli riappaiono anche le sequenze cinematografiche che riconsegnano un mondo arabo tutto deserto, petrolio e possibilità a favore di Totò e dei napoletani. Dopo le paure storiche, il dominio musulmano del Mediterraneo, con l’ironia, anche Renato Carosone rivolgeva, in un singolo nel ’58, un pensiero indulgente e prendeva in giro l’avvenenza e il mistero degli arabi nel lato A con “’O sarracino”, e nel lato B con “Caravan petrol” canzonava i napoletani che cercavano il petrolio nella propria terra, senza trovarlo. Infine, arrivò Andy Luotto a “Quelli della notte” a interpretare il personaggio di Harmand, un meteorologo arabo che dispensava l’ovvio in grammelot.  LEGGI TUTTO

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    Sensi star di agosto… e del mercato: i piani dell’Inter per lui

    Quattro anni fa doveva diventare una colonna nerazzurre. è stato frenato dagli infortuni, e ora sta vivendo un’estate super. I nerazzurri hanno intenzione di cederlo: ecco chi lo vuole e quanto vale

    Due reti decisive per vincere le ultime due amichevoli, più un gol segnato nel 3-0 contro il Lugano. Il precampionato di Stefano Sensi è stato finora spettacolare, superiore a ogni aspettativa. A meno di clamorose sorprese, non servirà a far cambiare la decisione che la dirigenza dell’Inter ha preso sul suo futuro, ma in compenso ha acceso su di lui l’interessa di alcuni club, anche esteri, che hanno preso informazioni sul talento di Urbino, nella sua carriera frenato dai tanti infortuni muscolari. LEGGI TUTTO

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    Difesa Juve, il progetto Giuntoli: due anni per rifare il muro

    Due intoccabili, il mercato, i rinnovi, i prestiti, il caso Bonucci: la retroguardia bianconera sta cambiando, ma non sarà una rivoluzione immediata. Ecco cos’ha in mente il ds

    Se ne parla poco per il breve periodo, se ne tornerà a parlare molto dall’estate prossima. Anche se la Juve qualcosa sta già impostando adesso, al fine di rinnovare quasi completamente la propria difesa nel giro di qualche anno. Due intoccabili, Danilo e Bremer, e un nuovo che avanza alla ricerca di conferme, Gatti. Tutto il resto è soggetto a cambiamenti che nel giro di qualche sessione di mercato dovranno cambiare fisionomia al reparto.  LEGGI TUTTO

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    Zakaria al Monaco, c’è l’accordo: ora la Juve può spingere su Amrabat

    La trattativa per il passaggio dello svizzero al club francese definita per 20 milioni di euro più bonus

    Denis Zakaria al Monaco, ci siamo. Il club francese negli ultimi giorni si è mosso bene, e adesso l’operazione è in chiusura con la definizione degli ultimi dettagli relativi all’ingaggio del calciatore. L’uscita tornerà utile alle casse della Juventus: l’affare prevede una cessione a titolo definitivo per 20 milioni più una parte variabile calibrata su bonus che scatteranno al raggiungimento di obiettivi personali. Una quotazione che consentirà ai bianconeri di realizzare una buona plusvalenza, considerato che lo svizzero era arrivato un anno e mezzo fa per una cifra inferiore ai 9 milioni (considerando anche i bonus). 

    mercato juve—  Dopo aver trascorso la stagione passata in prestito al Chelsea, Zakaria era stato messo fuori rosa in attesa di una nuova collocazione. La Juve ne stava parlando con il West Ham, ma lo svizzero avrebbe espresso maggiore gradimento per il Monaco perché lì troverebbe Hutter, cioè l’allenatore che lo ha avuto all’ultimo anno di Borussia Monchengladbach. Al netto del beneficio economico per la Juve da questa operazione, c’è da considerare anche il campo: Allegri vorrebbe un altro centrocampista che possa dare fisicità alla squadra, alla Continassa possono accontentarlo solo dopo qualche uscita. Il nome in cima alla lista di Giuntoli e Manna adesso è quello di Amrabat della Fiorentina, ma serviva far cassa prima di accendere una trattativa. LEGGI TUTTO

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    Bonucci: “L’amore va oltre le situazioni imposte”. E Vlahovic parla di “famiglia”

    I post dei bianconeri dopo l’amichevole con la Next Gen. E anche l’ex capitano manda un messaggio d’affetto

    Il battesimo dell’Allianz non poteva andare meglio. Ma non è certo l’8-0 contro la Next Gen di Massimo Brambilla a scatenare entusiasmi fuori luogo. Sono le piccole storie che scorrono all’interno della tradizionale, agostana partitella in famiglia a irrorare i social, terreno ormai prediletto per confidare umori e raccontare quel che corre dietro a un pallone al di là del risultato.

    E così a fronte di un Kaio Jorge comprensibilmente, immensamente felice e sollevato per una tripletta arrivata dopo quasi due anni di assenza per un grave infortunio c’è pronta una dedica di Danilo, il capitano, che lo elegge ad “esempio per tutti noi”, non senza un ringraziamento per i tifosi presenti all’Allianz per abbracciare la squadra: “Ripartiamo insieme!”.

    i big—  Umori naturalmente opposti per Vlahovic e Bonucci, col primo che non solo realizza una doppietta ma confida di sentirsi “in famiglia” e di sentirne “l’abbraccio”. Ovvio il riferimento ( e relativa presa di distanza) alle recenti vicende di mercato che lo vedrebbero in procinto di essere spedito a Londra in cambio di Lukaku, apertamente contestato dai tifosi durante il test. Quanto all’ex capitano, nessuna polemica ma tanta gratitudine per i tifosi juventini che in questi anni gli hanno regalato calore e sostegno, in un ambiente al quale sente di appartenere ancora, nonostante tutto: “Qui ho imparato, combattuto e sognato, tanto. Più di quanto pensavo fosse possibile. La realtà di oggi, in un luogo che al di là di tutto continuo a percepire come casa, continua ad insegnarmi quanto l’amore e l’affetto possano arrivare oltre a situazioni imposte. Grazie a voi tutti juventini, dal primo giorno, fino ancora ad oggi!”. LEGGI TUTTO

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    Beccalossi: “Io, Platini, le sigarette e Milano di notte. E se avessi avuto il cellulare…”

    L’ex stella dell’Inter e capo delegazione dell’Under 19: “I ragazzi non sono viziati, vanno ascoltati. Gli azzurrini mi hanno insegnato il loro linguaggio. Uno mi ha chiesto se poteva fumare e io…”

    Becca, da dove partiamo? “Dalle sigarette. Arrivai a Milano a 22 anni da Brescia, andai subito in piazza Duomo, accesi la Marlboro rossa, chiusi gli occhi e me la gustai. Era cambiato tutto”. Evaristo Beccalossi ci porta a fare un giro in un calcio che non c’è più e che, però, ha fatto amare ai ragazzi dell’Under 19 che hanno vinto l’Europeo. Lui era il capo delegazione, ma soprattutto il confidente, l’amico che non t’aspetti, il consigliere che non vuole dare consigli ma solo aprirti gli occhi e farti vedere le cose da un altro punto di vista. Il suo.  LEGGI TUTTO