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    Il Milan B perde 1-0 con il Trento: debutta il 15enne Camarda

    In campo chi non ha giocato contro il Monza e diversi Primavera. Assenti – tra gli altri – De Ketelaere, Saelemaekers e Okafor

    Una sconfitta nel silenzio, a porte chiuse, lontani da stampa, taccuini e telecamere. Il Milan perde 1-0 contro il Trento l’amichevole del mercoledì giocata a Milanello. Il gol partita è di Leon Sipos, punta croata ventitreenne, ma sponda rossonera emergono un paio di dettagli: l’assenza di De Ketelaere, ormai sempre più vicino all’Atalanta, e il debutto tra i “grandi” del quindicenne Francesco Camarda, punta di cui si dice un gran bene da diversi anni. Classe 2008, nato il giorno dopo una vittoria del Milan di Ancelotti in casa dell’Empoli, Camarda è entrato nella ripresa e ha giochicchiato una decina di minuti. Fa parte della Primavera di Abate, giocherà sotto età. Ne sentiremo parlare.

    FORMAZIONE—  Pioli ha lasciato a riposo chi ha giocato e vinto il Trofeo Berlusconi contro il Monza. Formazione iniziale: Sportiello tra i pali, Florenzi e Bartesaghi terzini, Kjaer e Simic tandem centrale. Adli ha fatto il regista, Musah e Pobega le mezzali. Lo statunitense ha debuttato con la maglia del Milan. In avanti spazio a Chukwueze, Colombo e Romero. Oltre a De Ketelaere, out anche Saelemaekers (febbre), Caldara, Origi, Ballo-Touré, Messias e Calabria. Nella ripresa hanno trovato spazio i Primavera: Zeroli, Chaka Traoré, Camarda, Eletu, Nsiala e Alex Jimenez, terzino a tutta fascia preso dal Real. Primi minuti nel mondo Milan anche per lui. Il prossimo appuntamento è contro i tunisini dell’Étoile Sportive du Sahel. Si gioca il 12 agosto a Milanello. Di nuovo a porte chiuse.  LEGGI TUTTO

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    Coro dei tifosi della Juve: “Noi Lukaku non lo vogliamo!”. Per Vlahovic solo applausi

    Gli ultras bianconeri hanno manifestato il loro dissenso per l’eventuale acquisto del belga durante il test in famiglia allo Stadium

    Dal nostro inviato Marco Guidi
    9 agosto

    – Torino

    È il giorno della festa del popolo bianconero, che accoglie per la prima volta in stagione la Juventus 2023-24 nella “casa” dell’Allianz Stadium. Ma è anche l’occasione giusta per mandare alla società un chiaro messaggio: lo scambio Vlahovic-Lukaku con il Chelsea non s’ha da fare, per dirlo manzonianamente. A ribadirlo, il coro più in voga in curva Sud: “Noi Lukaku non lo vogliamo”. Un grido forte, partito dopo appena 1′ dal fischio d’inizio della gara tra Juventus Black e Juventus White, una sorta di prima squadra vs Next Gen, e replicato più volte nel corso della partitella in famiglia, primo appuntamento di una serie di eventi per il centenario della proprietà Agnelli.

    I vertici—  In tribuna, l’avrà sentito non solo Cristiano Giuntoli, il nuovo volto mercato della Signora, ma tutti i piani alti bianconeri, a cominciare dal numero uno di Exor, John Elkann, il presidente del club, Gianluca Ferrero, e l’a.d. Maurizio Scanavino. Dopo lo striscione di ieri notte (“Lukaku resta a Milano, noi il secondo portiere già lo abbiamo”), un altro invito alla società a non perseguire nella trattativa con il Chelsea. Mentre Vlahovic viene applaudito a ogni tocco di palla, soprattutto dopo il rigore realizzato dopo un quarto d’ora e il secondo gol arrivato poco dopo. I tifosi hanno già fatto la loro scelta. LEGGI TUTTO

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    Tacconi al ristorante con la famiglia: prima uscita pubblica per l’ex portiere

    Un anno e mezzo fa l’emorragia cerebrale, poi la lunga ripresa. Domenica sera la cena in un locale a San Giovanni Rotondo

    Prima uscita pubblica per Stefano Tacconi, l’ex portiere della Juventus che un anno e mezzo fa era finito in rianimazione a causa di un’emorragia cerebrale. Accompagnato dalla famiglia, si è recato in un ristorante pugliese, lo Chalet dei gourmet di San Giovanni Rotondo.

    le parole—  È stato lo stesso locale, sui suoi canali social, a diffondere la notizia e a pubblicare le relative foto. “Siamo orgogliosi – riferisce Giuseppe, titolare del ristorante – di aver ospitato un grande uomo del calcio italiano che ci ha regalato tante emozioni durante la sua lunga carriera calcistica. Noi lo abbiamo visto sereno e felice con la sua famiglia e amici nel gustarsi una piacevole serata tra tante eccellenze gastronomiche…”. Subito dopo la cena Tacconi è rientrato nella sua stanza dell’Ospedale di Padre Pio per proseguire il suo percorso riabilitativo. LEGGI TUTTO

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    Atalanta, Scamacca show al debutto in amichevole: un gol e una traversa

    La Dea batte 3-0 la Pergolettese. In rete, oltre l’ex West Ham, anche Muriel e Zapata. Non convocati Palomino, Soppy, Demiral e Maehle

    A Gianluca Scamacca bastano nove minuti per lasciare il segno sull’esordio con l’Atalanta. L’attaccante romano inizia nel migliore dei modi l’avventura bergamasca. Entrato nella ripresa dell’amichevole contro la Pergolettese, squadra di Serie C, realizza un gol di potenza, centra una traversa e mette in mostra sprazzi del suo repertorio, entusiasmando il pubblico. Al centro sportivo di Zingonia finisce 3-0 per i padroni di casa, grazie anche alle reti dei colombiani Zapata e Muriel, entrambi nel mirino di mercato della Roma.

    la partita—  Assenti Koopmeiners e Toloi, alle prese con dei fastidi fisici, Gasperini non convoca nemmeno Soppy, Demiral, Palomino e Maehle, possibili partenti. In difesa, a protezione di Musso, la linea verde composta dai giovani Okoli, Scalvini e Ruggeri. Sulle fasce Zappacosta e Bakker, al centro Ederson e Pasalic. Davanti parte titolare il nuovo acquisto El Bilal Touré, insieme a Zapata e Latte Lath. Nel primo tempo il più pericoloso è proprio Zapata, che al 18′ sfiora il vantaggio in girata. Poi, al 30′, il colombiano fa la sponda per Latte Lath, il cui tiro è parato da Cattaneo. E al 45′, a pochi secondi dall’intervallo, Zapata firma l’1-0 con un potente diagonale da posizione defilata. La ripresa si apre con una girandola di cambi per l’Atalanta. Gasperini cambia volto all’attacco. Dentro Muriel, Lookman e il nuovo arrivato Scamacca, all’esordio con la Dea. Al centravanti della nazionale, tornato in Italia dopo un anno in Inghilterra con il West Ham, bastano nove minuti per firmare la prima rete nerazzurra, con una percussione di fisico e potenza nel cuore della difesa avversaria (54′). L’ex Sassuolo accende l’entusiasmo dei tifosi presenti a Zingonia a suon di guizzi e giocate, con tanto di traversa colpita di testa al 55′. Nel finale, dopo una serie di tentativi finiti contro il muro difensivo della Pergolettese, l’Atalanta cala il tris grazie allo spunto di Muriel, in gol con un’azione personale (88′). LEGGI TUTTO

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    Avioncito Rambert, l’altro Zanetti. Ma con la maglia dell’Inter fu un flop totale

    Era arrivato per fare la star, forte della “raccomandazione” di Sivori, ma in campionato non giocò mai, collezionò invece uno scampolo di partita in Coppa Uefa, contro il Lugano, e uno in Coppa Italia, contro il Fiorenzuola: con lui fu presentato, un altro ragazzo che ebbe ben altro impatto…

    Sivori disse a Passarella di dire ad Angelillo che dicesse a Suarez di avvisare Bianchi che dicesse a Moratti: prendetelo. Moratti rispose a Bianchi che facesse sapere a Suarez che dicesse ad Angelillo che chiamasse Passarella per dire a Sivori: va bene, lo prendiamo, che problema c’è? Fu così l’Avioncito Rambert divenne un giocatore dell’Inter. Erano tutti pronti a giurare su di lui. Lo era più di tutti Sivori, El Cabezon, che ne decantava l’arte, narrando di dribbling da fuoriclasse e tiri al fulmicotone.  LEGGI TUTTO

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    Plusvalenze Juve, la Procura di Bologna chiede di archiviare sul filone Orsolini

    La richiesta al gip dopo la trasmissione degli atti da Torino relativamente agli accordi tra bianconeri e rossoblù: “Nessuna condotta penalmente rilevante”

    “Insussistenza di elementi”. Con questa valutazione, relativamente all’accordo mai depositato in Lega per un “diritto di recompra” di Riccardo Orsolini tra Bologna e Juventus, la Procura del capoluogo emiliano ha escluso “una condotta penalmente rilevante, tantomeno inquadrata nel paradigma del falso in bilancio”, chiedendo al gip di archiviare il procedimento penale contro ignoti aperto per competenza territoriale dopo la trasmissione degli atti dell’inchiesta Prisma di Torino sulle plusvalenze del club bianconero.  

    LE RAGIONI—  Il “pro-memoria” dell’accordo, con firme illeggibili e non immediatamente identificabili – “si può fondatamente supporre Cesare Gabasio per la Juventus, e Claudio Fenucci per il Bologna”, scrive la Procura – secondo il pm Francesco Caleca e il procuratore capo, Giuseppe Amato, è un atto «di cui non può sostenersi la giuridica, documentata esistenza e, soprattutto (con valore assorbente), l’azionabilità in caso di dissenso o inadempimento”. Questo perché manca la firma per accettazione del giocatore, e poi la mancata esecuzione è evidente dal fatto che il giocatore è tuttora del Bologna. In ogni caso, dice la Procura, “trattasi di documento che proprio per come intestato e firmato non integra un ‘contratto’ in qualche modo azionabile da una o altre parti”. Anzi, il mancato deposito in Lega, che per i pm potrebbe interessare nel caso le sole autorità sportive, “qui milita in senso contrario alla validità/efficacia dell’atto”, concludendo che “gli elementi acquisiti possono solo fondare la sussistenza di un ‘gentlemen agreement’, ma non di un atto civilisticamente rilevante e tale da potervi fondare effetti ‘contabili'”. LEGGI TUTTO