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    Osimhen, non solo sirene arabe: scontro con Natan, distorsione alla caviglia

    Il nigeriano, acclamatissimo, si fa male dopo uno scontro con il brasiliano. Tutto ok invece per Kvara 

    dal nostro inviato Valerio Piccioni
    8 agosto

    – castel di sangro (Aq)

    Osimhen c’è. È sempre lui il più acclamato a Castel di Sangro dov’è cominciato l’allenamento del Napoli a porte aperte. Gli applausi sembrano chiedere al nigeriano di pensarci e di fare di tutto per restare. Per ora siamo al momento del doppio rilancio: da una parte i sauditi dell’Al Hilal che continuano a incrementare la loro offerta che ha ormai superato i 40 milioni a stagione; dall’altra Aurelio De Laurentiis con la sua proposta “ponte” per rinviare la partenza al 2024 alzando l’ingaggio fino a sfiorare con bonus vari i 10 milioni di euro. In mezzo, però, c’è anche la cifra che i sauditi dovrebbero garantire al Napoli e qui le differenze sono ancora consistenti e i 120 milioni ipotizzati a Riad sono lontanissimi dalla valutazione fatta dal club campione d’Italia. Insomma, la trattativa è ancora molto complessa. Parti molto più vicine invece per Piotr Zielinski che potrebbe raggiungere l’Al Ahli. Il polacco è stato applaudito, ma sembra molto più pensieroso. Intanto a fine allenamento, in un contatto di gioco con Natan, Victor ha preso una botta alla caviglia destra ed è rimasto a terra per qualche momento. Il nigeriano è uscito con una borsa di ghiaccio sulla caviglia destra e la prima diagnosi parla di distorsione

    kvara c’è—  Ma non ci sono stati solo i “Victor Victor” sugli spalti. È tornato in gruppo infatti Khvicha Kvaratskhelia e la notizia è tutt’altro che scontata. Il georgiano si è allenato per quasi un’ora (non terminando la partitella) e dovrebbe quindi essere recuperato e a distanza di dieci giorni dall’esordio di Frosinone si può essere largamente ottimisti sul suo recupero a disposizione di Garcia. Kvara si era infortunato nell’amichevole con il Girona al ginocchio sinistro. Si rivede anche Mario Rui, anche lui fermo ai box fino a ieri. La sua trattativa con la società sembra però in stallo tanto da far ipotizzare un trasferimento alla Lazio. È probabile che saranno queste le ore decisive per vedere che Napoli sarà quello che si appresta a difendere lo scudetto stravinto. LEGGI TUTTO

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    Il nuovo girone, il progetto Chiellini, la classe 2005: Juve, dossier Next Gen

    L’ingresso dell’Atalanta U23 ha spinto per la prima volta i ragazzi di Brambilla nel girone B, quello del centro Italia: la direzione di Claudio Chiellini e i giovani pronti a esplodere

    La stagione numero 6 della Juventus Next Gen si apre con tante novità. La prima riguarda la nascita di una squadra gemella, l’Atalanta Under 23, che spinge per la prima volta i bianconeri in un girone diverso: quello del centro Italia, il B, per lasciare spazio ai nerazzurri nel raggruppamento A del nord d’Italia. La rosa a disposizione di Massimo Brambilla, confermato, dovrà affrontare dunque trasferte più lunghe e sfidare per la prima volta squadre mai incrociate prima nella sua giovane storia iniziata nell’estate del 2018. Si prospettano numerose gare affascinanti, a partire dall’esordio sul campo del Pescara di Zeman.  LEGGI TUTTO

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    Sacchi: Inzaghi, per ricambiare la fiducia dell’Inter serve più coraggio

    Simone è un ottimo allenatore ma un po’ troppo legato ai vecchi canoni del calcio italiano: qui deve fare il salto di qualità

    Simone Inzaghi si legherà all’Inter fino al 2025 e questa è una grande dimostrazione di fiducia da parte della società che crede nel suo allenatore e lancia un chiaro segnale a tutto il gruppo. Nella scorsa stagione i nerazzurri hanno vinto la Supercoppa di Lega, la Coppa Italia e sono arrivati in finale di Champions League: un percorso positivo cui, tuttavia, è mancata la continuità in campionato. Troppi passi falsi contro squadre di medio o basso livello, a segnalare quindi un problema che va affrontato e risolto: è ciò che il club ha chiesto a Inzaghi. Ha dato prove di bravura nelle corse di un giorno, come si direbbe se si parlasse di ciclismo, ma ora deve far vedere di possedere le qualità necessarie per giungere in fondo a una corsa a tappe come il Giro d’Italia o il Tour de France. Serve continuità di rendimento e di risultati, e allora mi si domanderà: come si fa a trovarla? Al supermercato non la vendono: bisogna riuscire a costruirla giorno dopo giorno, allenamento dopo allenamento, con impegno e con pazienza, lavorando tutti in un’unica direzione e ricordando sempre che il calcio è uno sport collettivo e non uno sport individuale, come è quasi sempre stato concepito in Italia. Se poi ti manca l’individualità, o perché il giocatore non è in forma o perché è infortunato, salta tutto il castello. Se, al contrario, si pensa al calcio come al risultato di uno sforzo di undici giocatori, allora si può ragionevolmente credere di arrivare alla famosa continuità di rendimento e vincere il Giro d’Italia, cioè il campionato, diventerà una possibilità concreta e non un sogno.  LEGGI TUTTO

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    Milan, colpo per la Primavera: preso il trequartista Skoczylas

    Ufficiale l’acquisto del polacco classe 2006: dopo Jimenez, ancora un innesto per la formazione di Abate

    Presente e futuro. Il Milan programma anche quello che sarà e non perde di vista la costruzione della Primavera. Dopo l’arrivo di Alex Jimenez dal Real Madrid, Abate avrà a disposizione anche Mateusz Skoczylas, trequartista polacco classe 2006.

    ufficiale—  Il club ha dato l’annuncio con il solito comunicato: “Ac Milan comunica di aver acquisito a titolo definitivo le prestazioni sportive di Mateusz Josef Skoczylas da Zagłębie Lubin. Il giovane calciatore polacco, classe 2006, ha firmato un contratto fino al 30 giugno 2026”. Skoczylas, che compirà 17 anni a settembre – ha già svolto le visite mediche con i rossoneri nei giorni scorsi e arriva dai polacchi dello Zaglebie Lubin, con cui non aveva ancora esordito in prima squadra. Di recente, ha ben figurato nell’ultimo Europeo Under 17 – disputato in Ungheria tra maggio e giugno – con la sua Polonia sconfitta in semifinale dalla Germania, poi vincitrice del torneo. Per portarlo a Milano, il Diavolo ha battuto la concorrenza di alcuni club europei, tra cui lo Sporting Lisbona. LEGGI TUTTO

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    Juve da scudetto anche se Lukaku non arriva

    Bianconeri competitivi pure con l’attuale attacco. E senza Coppe partono in vantaggio

    Da giorni, ormai, non si parla d’altro: dell’uscita di Vlahovic e dell’arrivo di Lukaku. Un’operazione che si presta a mille considerazioni, scatena mille domande, sull’opportunità di lasciar partire – in un momento di difficoltà europea nel trovare punte di livello assoluto – un giovane di 23 anni per far posto a un trentenne, che tra l’altro nell’ultima stagione ha avuto le stesse difficoltà e le stesse pause.  LEGGI TUTTO