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    Rivoluzione Milan: oltre 110 milioni spesi, 8 acquisti conclusi e… non è finita

    Il piano di Cardinale per lo stravolgimento della rosa ha regalato colpi di scena: via le colonne portanti, dentro forze giovani. L’obiettivo della doppia cifra di acquisti è possibile

    È un anno… di rivoluzione in casa Milan. La prima stagione che Gerry Cardinale ha iniziato come nuovo proprietario del club rossonero sarà ricordata come quella delle tante novità. Non solo nella rosa, ma anche in società. Gli acquisti ufficializzati e inseriti nel gruppo guidato da Stefano Pioli sono già otto, ma il mercato del Milan non è ancora finito. Anzi, a Milanello e dintorni è scontato che, se si concretizzeranno le partenze degli elementi che ormai non fanno più parte del progetto rossonero, sarà raggiunta e superata la doppia cifra come numero di volti nuovi nello spogliatoio.  LEGGI TUTTO

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    Juve, idea Amrabat. C’è Carlos Augusto se va via Kostic

    l centrocampista marocchino convince tanto Allegri quanto il d.t. Giuntoli ma lui guarda all’Inghilterra sponda United

    Meglio esperti e pronti, come piacciono a Massimiliano Allegri. Così l’ultima idea della Juventus, tanto ambiziosa quanto difficile, porta a Sofyan Amrabat della Fiorentina. Il centrocampista marocchino, grande protagonista in viola e al Mondiale in Qatar, ha 26 anni come Franck Kessie, corteggiato a lungo dai bianconeri prima dell’irruzione a suon di milioni degli arabi dell’Al Ahli. Amrabat convince tanto Allegri quanto il d.t. Cristiano Giuntoli e il d.s. Giovanni Manna. Una trattativa non c’è ancora, del resto fino a qualche giorno fa alla Continassa confidavano di riuscire a ingaggiare l’ex milanista negli ultimi giorni di mercato. Alla fine l’ivoriano ha scelto l’Arabia Saudita come Sergej Milinkovic Savic (Al Hilal), altro pallino juventino sfumato a inizio estate. Amrabat sembra guardare più all’Inghilterra e al Manchester United di Erik Ten Hag, suo allenatore già ai tempi dell’Utrecht. I discorsi con i Red Devils, avviati a luglio, sembrano in una fase di stallo, ma gli inglesi hanno una forza economica tale da poter far saltare il banco da un giorno all’altro. La Juventus è consapevole del rischio United e anche delle richieste della Fiorentina, che valuta il marocchino almeno 25 milioni più bonus. Ma l’affare Arthur, trasferitosi in prestito a Firenze, ha aperto un canale tra i club e così i bianconeri vogliono approfondire la situazione di Amrabat con i viola. In lista resta anche il 19enne Habib Diarra, rivelazione dello Strasburgo nel mirino pure del Lens e del Wolfsburg. Qualsiasi discorso, però, è legato all’addio di Denis Zakaria, sempre più vicino al Monaco. In giornata appuntamento con la Salernitana, che insiste per i prestiti di Miretti (c’è anche il Monza), Nicolussi Caviglia e Facundo Gonzalez, sul quale è attiva anche la Sampdoria. 

    a sinistra—  Vendere per comprare vale anche per la fascia sinistra. Proseguono i contatti con la Lazio per Luca Pellegrini, ma attenzione anche a Filip Kostic. L’esterno serbo non è più considerato intoccabile alla Continassa, tanto che alla fine potrebbe anche essere sacrificato lui e non Iling Jr. In caso di doppia uscita (Pellegrini più Kostic), la Juve ripartirebbe da Carlos Augusto (Monza), seguito anche da Inter e Atalanta. A destra, invece, piace sempre Emil Holm (Spezia). LEGGI TUTTO

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    Isaksen, il “mini Robben” tutto dribbling e dati: “Lazio, che talento”

    Erik Sviatchenko, il primo capitano dell’esterno durante i suoi anni nel Midtjylland, racconta la sua crescita: “In quel 5-1 ai biancocelesti fu magico. E quanto è scaramantico…”

    Un incrocio stradale, una dozzina di tetti e neanche un campo da calcio. Gustav Isaksen è cresciuto in un luogo senza porte dove l’impianto più vicino è a un’ora di macchina. Una di quelle cartoline del passato dove gli zainetti diventano i pali. Si chiama Hjerk ed è a ssettanta chilometri da Herning, casa del Midtjylland, il paradiso dei dati dove Isaksen è diventato grande sfornando un dribbling dopo l’altro. “Il bello è che la prima volta che l’ho visto stava cantando…”. E giù a ridere. LEGGI TUTTO

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    I Thuram all’Inter potevano essere due, poi il sorpasso di Samardzic a Khéphren

    Così i nerazzurri hanno costruito la loro strategia di mercato per un centrocampista di qualità: e alla fine la scelta è stata…

    Samardzic a breve diventerà ufficialmente un nuovo centrocampista dell’Inter, ma prima di concludere l’acquisto del tedesco naturalizzato serbo l’Inter ha pensato anche ad altre soluzioni. Lazar è stato pagato 4,5 milioni per il prestito, 16 per l’obbligo di riscatto più 2 di bonus. La cifra è stata abbassata inserendo una contropartita tecnica come Fabbian, il cui cartellino è stato valutato 4 milioni (ricompra nel 2025 per 12). Ma torniamo alle alternative: gli svincolati Pereyra e Kamada sono stati proposti, ma non hanno trovato unità di gradimento ad Appiano Gentile e in viale della Liberazione. Diverso il discorso per Khéphren Thuram, fratello del neo nerazzurro Marcus. Quando papà Lilian ha accompagnato il figlio ex attaccante del Borussia Mönchengladbach a Milano per le visite mediche e la firma sul contratto, ha approfondito il discorso relativo all’altro figlio, il centrocampista del Nizza. Non c’è stato molto bisogno di presentazioni: Khéphern è noto da tempo agli 007 nerazzurri che lo hanno seguito quando era nelle giovanili del Monaco e poi, con più insistenza, quando si è trasferito gratuitamente al Nizza. Lì è cresciuto molto grazie agli insegnamenti di Patrick Vieira, che è anche il suo idolo, e ora è uno dei giovani più interessanti del panorama europeo. Mediano dotato di notevole stazza (191 centimetri) e forza fisica, è bravo tecnicamente, elegante e in possesso sia di un buon tiro sia di una discreta accelerazione. Di certo ha caratteristiche che nessuno degli altri centrocampisti nerazzurri ha. Per questo è stato seguito e lo sarà anche nei prossimi mesi, considerando che il suo contratto con il Nizza scadrà nel 2025. C’è ancora molto tempo per arrivare a quella data e la concorrenza sul Khéphren (che si chiama così in onore del faraone egizio, figlio di Cheope, che aveva pelle nera) non manca perché tutte le grandi d’Europa hanno preso informazioni su questo 2001 nato a Reggio Emilia e che da bambino ha indossato la maglia del Barcellona, dove papà Lilian si era trasferito complici Calciopoli e la retrocessione in B della Juventus.  LEGGI TUTTO

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    “Ciao Fratello”, i social salutano Idris con la mitica scena del film Tifosi

    Diego Abatantuono in versione “Zebrone” e Idris che recita la parte di se stesso, prima di entrare in tribuna stampa…Idris è morto a Brescia venerdì. Il personaggio televisivo e giornalista, grande tifoso della Juventus, era ricoverato in ospedale da alcune settimane. Edrissa Sanneh, questo il nome completo, originario del Gambia, aveva 72 anni e viveva a Bedizzole. Era diventato noto al grande pubblico grazie alla trasmissione “Quelli che il calcio”. Nel corso degli anni Idris aveva intrapreso anche la carriera di attore, recitando nel film “Bianco e nero” di Fabrizio Laurenti nel 1990, nella serie tv “Butta La Luna” tra il 2006 e il 2009 e nel film “Tifosi” di Neri Parenti del 1999. LEGGI TUTTO

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    Inter-Milan con la stella in testa. Chi è la favorita?

    Le due milanesi partono con un obiettivo, strappare lo scudetto numero 20. I nerazzurri con più certezze, la squadra rossonera è tutta nuova, o quasi. Facciamo il punto

    stefano Pioli ha cambiato tela e disegnato un nuovo Milan, Simone Inzaghi ha ritoccato con qualche pennellata l’Inter vice campione d’Europa. Tema del nuovo quadro rossonero: forza e coraggio. “Forza”, cioè centrocampisti più muscolari, perché, soprattutto nei quattro derby persi del 2023, il Milan ha preso piena consapevolezza del debito di potenza e di una minore solidità d’impianto che ha determinato l’esito dei confronti, più ancora degli episodi di cronaca. Ecco l’arrivo del vitaminico Loftus-Cheek, dell’atletico Reijnders e dell’aggressivo Musah.  LEGGI TUTTO