consigliato per te

  • in

    Inter, finalmente Sommer: accordo con il Bayern. Sei milioni per il portiere, ma senza clausola

    I nerazzurri sono riusciti a chiudere la trattativa con i bavaresi per il nazionale svizzero, atteso a Milano per la prossima settimana

    Finalmente alcuni nodi cominciano a sciogliersi. Per ogni Gianluca Scamacca che si complica, c’è uno Yann Sommer in discesa. L’Inter è infatti riuscita a trovare l’accordo con il Bayern Monaco per l’arrivo a titolo definitivo del portiere, che erediterà i guantoni di André Onana ormai in fase di ambientamento al Manchester United. La cifra è quella di cui si parla da alcuni giorni, ovvero i 6 milioni di euro previsti dalla clausola.

    Il club nerazzurro, anche per questioni di rapporti con i tedeschi, non ha però forzato l’impasse ricorrendo alla clausola, che non sarà quindi pagata. Dopo un lungo lavoro di diplomazia – e una lunga attesa – oggi è infatti arrivata la stretta di mano virtuale tra la dirigenza interista e quella bavarese: Sommer sarà il primo portiere di Simone Inzaghi per la stagione 2023-2024. La definizione dell’acquisto è prevista per la prossima settimana, con i vari passaggi burocratici da completare a Milano. Va sottolineato che il pagamento della clausola avrebbe comportato automaticamente il pagamento immediato dell’intera somma. LEGGI TUTTO

  • in

    Kamada, primo giorno alla Lazio circondato dai tifosi: svolte le visite, ecco le firme a Formello

    Arrivato a Roma ieri, nella giornata odierna ha svolto i consueti esami presso l’Isokinetic, prima di raggiungere il quartier generale biancoceleste con i suoi procuratori. C’è grande attesa intorno a lui

    La prima giornata da laziale. Daichi Kamada, che ieri pomeriggio è atterrato a Roma, ha svolto le visite mediche con la Lazio. Arrivato in Paideia poco prima delle otto del mattino, fra un test e l’altro, ha parlato con un giapponese tifoso della Lazio, Hanabi, che lo ha accolto con grande entusiasmo. In realtà erano tanti i laziali ad accoglierlo. Nel primo pomeriggio si è poi recato all’Isokinetic per gli esami fisici. Poi il trasferimento a Formello dove, accompagnato dagli agenti, ha firmato il contratto che lo legherà alla Lazio per i prossimi 4 anni, con uno stipendio da circa 3 milioni di euro, uno dei più alti dello spogliatoio. Con lui la Lazio ha trovato il sostituto di Milinkovic, partito per l’Arabia.

    il profilo—  Quantità e qualità, oltre alla capacità di sapere incidere nelle gare di coppa. La percentuale realizzativa di Kamada in campo internazionale si alza notevolmente: 19 gol in 125 partite in Bundesliga (media di 0,152 reti a incontro), ben 14 in 31 apparizioni fra Europa e Champions League (0,45 di media). In pratica triplica il rendimento in Europa. Al punto che, pur essendo centrocampista, è stato il capocannoniere dell’Eintracht nella Champions League del 2022-23 (3 centri), e nell’Europa League del 2021-22 e del 2019-22. Nel 2019, quando Kamada segnò una doppietta all’Emirates contro l’Arsenal, Goncalo Paciencia, all’epoca suo compagno di squadra, trovò un modo simpatico per esaltarlo: “Cosa c’è di meglio al mondo del sushi? Daichi Kamada!”. Inizialmente ha faticato a imporsi in Europa. Faceva panchina a Kevin-Prince Boateng. Kovac, all’epoca tecnico del Francoforte, disse che “Kamada è molto estetico, gioca un calcio molto elegante, con una ottima tecnica”, ma “non ha ancora abbastanza carattere”. Col tempo però è maturato, diventando perfino un leader della squadra. Il giapponese, d’altronde, è molto inquadrato e quel che vuole lo ottiene spesso in fretta: a 21 anni era già sposato, a 22 era padre di famiglia. “La mia prima stagione in Germania è stata molto difficile, era tutto molto diverso dal Giappone. Avevo capito di poter diventare professionista che ancora andavo a scuola, avevo 17 anni, poco tempo dopo ero già a un livello più alto di quanto pensassi”. Ora deve aiutare la Lazio a fare il salto di qualità. E a confermarla. LEGGI TUTTO

  • in

    Roma, niente Nottingham per Ibañez. L’agente: “Non ci sono offerte, solo chiacchiere”

    Lodovico Spinosi, uno degli agenti che curano gli interessi del giocatore: “Ho sentito delle voci di un interesse, ma non è seguito alcun atto concreto al momento”

    Nessuna squadra alla finestra per Roger Ibañez, che tra l’altro non sembra avere alcuna urgenza di lasciare la Roma. Nonostante nella serata di ieri si fosse diffusa la notizia di un forte interesse del Nottingham Forest per il difensore giallorosso (con una fantomatica offerta da 25 milioni di euro), attualmente sulla scrivania di Tiago Pinto non sono pervenute offerte da parte di club italiani o stranieri. La notizia arriva direttamente da Lodovico Spinosi, uno degli agenti che curano gli interessi del giocatore in Italia: “Sono solo chiacchiere – spiega a Tag24 – non c’è stata alcuna offerta al calciatore da parte del club inglese. Ho sentito delle voci di un interesse, ma non è seguito alcun atto concreto al momento”. Il procuratore spiega come, se dipendesse dal centrale difensivo, l’ultima delle intenzioni sarebbe quella di lasciare la Capitale: “Lui è innamorato della città e della tifoseria, quindi vuole continuare a giocare con la maglia giallorossa. È totalmente concentrato negli allenamenti e nel dare il massimo per la squadra”.

    necessità—  Nonostante la voglia di Ibañez di rimanere a Trigoria e continuare la sua avventura romana sotto la guida di José Mourinho – il tecnico lo considera uno dei suoi fedelissimi – Spinosi lascia aperto uno spiraglio ad un’eventuale cessione: “Naturalmente qualora arrivasse un’offerta alla società la ascolteremmo“. Nonostante la Roma non abbia la necessità di cedere un elemento della rosa dello Special One, sacrificando un giocatore della prima squadra Tiago Pinto avrebbe finalmente la possibilità di accelerare per l’acquisto del centravanti – Marcos Leonardo tornerebbero in pole position – che Il tecnico giallorosso invoca da settimane. E in questo senso il maggior indiziato rimane Ibañez. Al momento però, nessuno sembra essere disposto a pagare i circa 30 milioni fissati dalla Roma come prezzo per privarsi di uno dei suoi centrali. Alla fine del mercato manca meno di un mese: se entro settembre dovesse palesarsi un club disposto a mettere sul piatto i soldi richiesti dal club dei Friedkin, a quel punto il destino di Ibañez potrebbe improvvisamente cambiare. LEGGI TUTTO

  • in

    L’Atalanta piomba su Scamacca, offerta sopra ai 30 milioni: Inter sorpassata

    La Dea ha raggiunto la quota chiesta dal West Ham, concedendo anche una percentuale sulla futura rivendita: ampio divario con la proposta dei milanesi che non parteciperanno ad aste

    L’attacco dell’Inter sembra stregato, l’ultimo ricordo positivo è la firma di Marcus Thuram in sede. Dopo di lui, soltanto molte amarezze. Prima l’improvviso dietrofront di Romelu Lukaku, poi le difficoltà a individuare un profilo che fosse raggiungibile e adatto alla mancanza di un centravanti per Simone Inzaghi e, ora, l’imbottigliamento sulla strada per il prescelto Gianluca Scamacca. Sembrava l’obiettivo più concreto, adesso invece c’è un’Atalanta di troppo in corsa per l’azzurro. Anzi, la Dea è proprio in vantaggio

    Il sorpasso—  Non si parla di speculazioni, bensì di concrete offerte sul tavolo del West Ham United. L’ultima proposta dell’Inter per l’ex Sassuolo è stata di 24 milioni di euro più 4 di bonus per riportare in Italia Scamacca: una cifra ritenuta comunque non sufficiente dai londinesi, che però adesso hanno dalla loro parte l’offerta dell’Atalanta. I bergamaschi, forti della maxi-cessione di Rasmus Hojlund al Manchester United, hanno sventolato davanti agli inglesi ben 30 milioni più una percentuale sulla futura rivendita. Ovviamente il calciatore preferirebbe l’Inter e quindi la Champions League, ma il divario tra i due club nerazzurri è consistente e il margine di forzature – attualmente – è limitato. Anche perché l’Atalanta avrebbe anche pronto un ingaggio di tutto rispetto per lo stesso Scamacca: l’Inter, in ogni caso, non parteciperà a sanguinose aste. LEGGI TUTTO

  • in

    Napoli, squadra che vince non si cambia: pro e contro di una scelta

    I campioni d’Italia hanno rivoluzionato (tanto) la struttura dirigenziale, toccando pochissimo la squadra. A riprova del fatto che qualche volta i modi di dire abusati nel mondo del calcio hanno una loro profonda efficacia

    Si fa un grande ricorso, anche nel mondo del calcio, a frasi fatte e slogan. Io mi impegno e sarà il campo a decidere. In questo ritiro abbiamo lavorato tantissimo. Per arrivare sin qui abbiamo fatto tanti sacrifici. Con questo allenatore (sempre quello attuale… ndr) ci capiamo a meraviglia, è un grande maestro. La miglior difesa è l’attacco. Per finire con il classico “squadra che vince non si cambia”. Già, squadra che vince non si cambia. Esattamente quello che sta succedendo al Napoli. Perché – e questo è veramente strano, curioso e inusuale – la grande rivoluzione c’è stata fuori dal campo. Se n’è andato lo stratega di un meritatissimo scudetto, Luciano Spalletti. E ha salutato anche l’architetto, quello che ha contribuito con le sue intuizioni a piazzare i colpi più interessanti: Giuntoli. Insomma, due grandi novità, alla guida dello staff tecnico e nella piramide della direzione sportiva. Roba, per dirla alla Spalletti, che forse non si era mai vista. Perché dopo un grande trionfo è forte, quasi sempre, la voglia di proseguire il lavoro. Ma se il Napoli ha cambiato faccia in maniera radicale nei suoi “dirigenti”, altrettanto non si può dire della squadra. LEGGI TUTTO

  • in

    Hjulmand, il vichingo che ha stregato Lecce (e sa cucinare le orecchiette)

    Il Milan pensa soprattutto al capitano giallorosso nel caso dovesse rimediare alla partenza di Krunic. Scovato da Corvino, il danese è sbocciato in Salento e costa sui 20 milioni. E la concorrenza è agguerrita…

    L’interesse per lui passa anche dalle parole di Pantaleo Corvino, l’uomo capace di scovarlo nella Bassa Austria per regalarlo al grande calcio. “Hjulmand? Tra le mie scoperte è secondo solo a Vlahovic”. Il d.s. del Lecce lo ha ribadito in più occasioni. Oggi il centrocampista danese ha addosso gli occhi di diversi club in Europa e in fila c’è anche il Milan, che valuta la sua candidatura alla luce dell’assalto del Fenerbahçe a Rade Krunic. LEGGI TUTTO