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    Musah atterrato a Milano, è l’ottavo colpo del Diavolo. Oggi visite e firma

    Il centrocampista arrivato in tarda serata di giovedì a Linate. Firmerà con il Milan un contratto fino al 2028

    Con lo sguardo e il sorriso, Yunus Musah sembra dire “finalmente”. Il centrocampista è da poco sbarcato in Italia, atterrando accompagnato dal fratello all’aeroporto di Linate con il volo di linea KL 01627 proveniente da Amsterdam, alle 22.43 come previsto dalla tabella di viaggio. Per le prime parole bisognerà aspettare ancora un po’: il giocatore si è allontanato senza rilasciare dichiarazioni. La trattativa col Valencia si è protratta per diverse settimane, prima dell’accelerata decisiva delle scorse ore. Stefano Pioli, dunque, potrà finalmente avere la mezzala di quantità di cui aveva bisogno. Si tratta dell’ottavo acquisto di questa sessione di mercato da parte del Milan.

    trafila—  Nato a New York nel 2002, lo statunitense così fa ritorno nel nostro Paese, dal momento che è cresciuto a Castelfranco Veneto, a 40 chilometri da Padova. Nella mattinata di oggi, venerdì, sono previste le visite mediche di rito alla clinica La Madonnina alle 8.30. Se non ci saranno imprevisti, si recherà quindi in sede per la firma del contratto e gli annunci ufficiali. Si legherà al club rossonero per i prossimi cinque anni, per un’operazione da circa 20 milioni di euro (18 di parte fissa più bonus). LEGGI TUTTO

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    Roma, Falcao allontana Marcos Leonardo: “Non c’è modo di chiudere l’affare”

    Divergenze tra il Santos e i giallorossi sulla valutazione dell’attaccante brasiliano e sulle modalità di pagamento, confermate direttamente dal coordinatore dell’area sportiva dei bianconeri

    A diciassette giorni dall’inizio della stagione José Mourinho rischia di non conoscere ancora il nome del prossimo centravanti della Roma. Il nome giusto per provare ad accontentare – almeno parzialmente – il tecnico sembrava quello di Marcos Leonardo del Santos, attaccante classe 2003 considerato uno dei profili più interessanti del Brasile Under 20. Ieri sera infatti la trattativa tra il club dei Friedkin e la dirigenza paulista sembrava vicina al punto di svolta ma, di fatto, le due società non hanno mai trovato un punto d’incontro sulle modalità di pagamento ma soprattutto sulla valutazione del cartellino. Da Trigoria infatti la proposta studiata per convincere i brasiliani era un’offerta da poco meno di 10 milioni di euro, cifra che avrebbe potuto sfiorare i 15 con il raggiungimento di alcuni bonus. Le richieste del Santos però – quasi 20 milioni complessivi – nelle ultime ore non sono scese e, in più, la richiesta dei giallorossi di un pagamento non immediato e dilazionato nel tempo sembra aver irrigidito il club di San Paolo.

    Trattativa arenata—  A confermare la presa di posizione del Santos sono arrivate le parole di Paulo Roberto Falcao, coordinatore dell’area sportiva del Santos, intervenuto in conferenza stampa: “Marcos Leonardo è stato cercato dalla Roma che ha parlato con il presidente, io non mi sono messo in gioco, non lo faccio mai. Ho parlato con il presidente e l’offerta della Roma, oltre alle condizioni, era bassa. Non c’è modo di chiudere l’affare”. Adesso tocca alla Roma scegliere se modificare le cifre di un’eventuale nuova proposta – per ora non sono state mai presentate offerte ufficiali viste le divergenze sulla valutazione del giocatore – o virare su un altro obiettivo. LEGGI TUTTO

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    Da Zapata a Pasalic, se Atalanta vuol dire rinascita: De Ketelaere, farai come loro?

    La prima stagione in Italia non ha rispecchiato le attese. Quella di Charles De Ketelaere, arrivato al Milan l’estate scorsa tra l’entusiasmo del pubblico rossonero, è stata un’annata da dimenticare. Il talento belga, che aveva incantato mezza Europa ai tempi del Club Brugge, vuole mettersi alle spalle i mesi negativi vissuti nella squadra di Pioli, dove ha collezionato 40 partite senza mai incidere e tantomeno segnare. Atalanta e Milan hanno trovato l’accordo per il prestito con diritto di riscatto. E a meno di un’ora di macchina da San Siro, CDK potrebbe rinascere nella Dea di mister Gasperini. LEGGI TUTTO

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    Da Fazzini e Pirola a Gineitis e Missori: ecco il futuro della Serie A

    Vediamo chi sono i ragazzi che chiedono al prossimo campionato quello spazio necessario per mettersi in mostra e per dare la svolta alla propria carriera

    Èstata una delle sorprese di Juric nella scorsa stagione. Solo tre presenze, ma due da titolare: contro il Milan a San Siro e contro la Roma in casa. E la costante attenzione del tecnico, che ne cura la crescita giorno dopo giorno. Gvidas Gineitis, diciannove anni compiuti ad aprile, è andato per la prima volta in panchina a gennaio e da quel momento non ha mai abbandonato il gruppo della prima squadra. Nato come mezzala, mancino, poi inserito come centrocampista centrale, ha già mostrato buone doti fisiche e anche la tendenza a costruire e a inserirsi. Il suo idolo e punto di riferimento tattico è Frenkie de Jong, l’olandese del Barcellona. In questo momento il lituano è il quinto centrale della rosa granata dopo Ricci, Ilic, Tameze e Linetty (nell’amichevole di ieri a Lens, è entrato al 27’ della ripresa al posto di Ilic), però non considera il rischio dello scarso impiego. A quell’età gli allenamenti sono importanti quanto le partite perché Gineitis ha ancora tante cose da imparare e il lavoro con il tecnico e con i compagni sarà molto prezioso. Però nel corso della stagione potrebbe avere un po’ di spazio per mettersi nuovamente alla prova in campionato e si farà trovare pronto come già accaduto nella scorsa stagione. I giocatori granata raccontano che è un ragazzo molto serio, un gran lavoratore, sempre attento agli insegnamenti del suo allenatore e anche ai consigli dei compagni più esperti, che lo seguono e lo incoraggiano proprio per il suo atteggiamento positivo.  LEGGI TUTTO

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    Il sogno Inter, papà Dejan e Roc Nation: Filip Stankovic, il portiere del futuro

    Ha conquistato i tifosi, che sognano di vederlo difendere la porta nerazzurra: in Giappone ha fatto bene, ma i dirigenti sono comunque orientati verso il prestito per dargli minuti e un’altra occasione di crescita. Nato a Roma, ha accento milanese e ha Julio Cesar come modello. E il rapporto con Lukaku…

    Gli occhi sono quelli di Dejan. La fame, pure. Ma Filip Stankovic, ora, non è più solo il figlio di Deki. È il portiere più chiacchierato dai tifosi dell’Inter: più di Sommer, più di Trubin, ormai anche più di Onana. Una scoperta che in realtà è una ri-scoperta, perché gli oltre mille chilometri che separano Volendam da Milano avevano un po’ allontanato Filip dal mondo nerazzurro. Ma nei pensieri di Stankovic c’è sempre stata l’Inter: “Il mio sogno è diventare il portiere titolare dell’Inter e vincere il 10% dei trofei che ha vinto mio padre in carriera”. LEGGI TUTTO

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    Dusan come La Joya: perché Vlahovic e Chiesa vogliono solo la Juve

    Fra i papabili per la cessione, i due attaccanti non hanno dubbi. A dispetto dei rapporti con Allegri, c’è voglia solo di bianconero. E Dusan festeggia il gol come Dybala

    L’esultanza di Vlahovic dopo il gol in amichevole contro il Real Madrid ricorda quella di Dybala nell’estate 2019. Di mezzo, anche in quella circostanza, c’era Lukaku: la Juve stava portando avanti la trattativa per lo scambio dei due calciatori con il Manchester United, ma l’argentino si oppose facendo saltare l’operazione. Dusan si ritrova a vivere una situazione molto simile, per via dei dialoghi che i bianconeri stanno tenendo col Chelsea: il belga ha già un accordo di massima con i dirigenti della Continassa che vorrebbero accontentare Allegri, il serbo nelle ultime occasioni ha messo in bella vista la sua maglia numero 9. Come lui, pure Chiesa vorrebbe rimanere a Torino, nonostante i dubbi tattici che lo avvolgono da un po’ di tempo. LEGGI TUTTO